Kawasaki Z1100 e Z1100 SE: arrivano le nuove supernaked per il 2026

25 set 2025 (Aggiornato il 26 set 2025 alle 10:09)
Nel 2026 la famiglia Z di Kawasaki si arricchisce con due novità di peso: Z1100 e Z1100 SE. Due Supernaked che raccolgono l’eredità della Z1000 e portano avanti il concetto di Sugomi, introdotto nel 2014 e diventato ormai il marchio di fabbrica del design Kawasaki.
Kawasaki Z1100: tradizione Z e novità hi-tech
La nuova Z1100 si riconosce subito dal frontale tagliente con fari full LED e dalle sovrestrutture riviste, per un look ancora più deciso. Sotto la pelle troviamo un telaio in tibi di alluminio, forcella SFF-BP e monoammortizzatore montato orizzontalmente. L’impianto frenante monta pinze monoblocco e dischi da 310 mm.
Il cruscotto è un TFT da 5 pollici a colori, con navigazione integrata e connettività smartphone tramite l’app Rideology. Non mancano gli aiuti elettronici: ride-by-wire con cruise control, quickshifter bidirezionale, piattaforma inerziale IMU a 6 assi e sistemi come il traction control, la frenata integrata e le mappature di guida (Sport, Road, Rain e Rider personalizzabile).
Il cuore resta il quattro cilindri in linea, ora portato a 1.099 cc. Eroga 136 CV e 11,5 kgm di coppia, con un’erogazione più piena ai medi regimi grazie a nuovi pistoni, camme riviste e condotti di aspirazione ottimizzati. Anche il cambio è stato ritoccato, con quinta e sesta più lunghe per sfruttare meglio il motore, mentre la corsa del pistone è aumentata di 3 mm. Lo scarico adotta lo schema 4-2-1 con pre-camera.
Infine, l’ergonomia è stata aggiornata: il manubrio è più largo (+22 mm) e avanzato (+13 mm), soluzione che migliora la reattività e dà al pilota una sensazione di maggior controllo.

Kawasaki Z1100 SE: cosa cambia
La versione SE alza l’asticella: freni Brembo radiali con tubazioni in treccia, dischi dedicati e sospensione posteriore Öhlins S46 regolabile comodamente con una manopola esterna. Entrambe le moto montano pneumatici Dunlop Sportmax Q5A, sviluppati per garantire grip e stabilità.
Con queste due versioni, Kawasaki punta a rafforzare il ruolo della gamma Z tra le Supernaked: tecnologia moderna, motore più generoso e lo stile inconfondibile del Sugomi, ora ancora più maturo.
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