Abbiamo fatto una piccola ricerca e andando a ritroso abbiamo scoperto che già da qualche mese in Asia si inizia a mormorare di queste due lettere misteriose: RW. Tutto è partito nell’agosto 2024, quando Yamaha ha registrato in Europa una serie di marchi dal suono inequivocabile – RW125, RW155, RW250, RW350 e RW700. Un ventaglio completo di proposte, che va dalle piccole cilindrate pensate per i mercati asiatici fino a un “700” che inevitabilmente richiama alla mente il bicilindrico CP2 da 689 cc, cuore pulsante della Ténéré e della MT-07. Da lì in poi, le tracce si perdono nelle congetture. Nessun comunicato, nessuna anticipazione tecnica, ma solo i documenti depositati negli uffici brevetti e qualche ipotesi. Andiamo più a fondo.
Agosto 2025 ha portato novità a riguardo, quando è comparsa la registrazione di un logo specifico: RW700 Explore. Un nome che sembra tagliato su misura per una moto da viaggio, più votata all’avventura e al turismo. Se la Ténéré è la regina del deserto e la Tracer 7 la crossover turistca mangiacurve, la RW700 Explore potrebbe rappresentare qualcosa di un pelo diverso, magari con gomma da 19" (che in gamma CP2 manca) e impostazione estetica caratteristica. Una logica estensione della gamma, che offrirebbe a Yamaha un’alternativa per attirare quei motociclisti on-off che in genere si rivolgono a BMW, Suzuki o brand cinesi.
Il mosaico, a questo punto, comincia a prendere forma. Con i marchi RW già registrati nelle cilindrate inferiori (125, 155, 250, 350), Yamaha potrebbe avere in cantiere una vera e propria famiglia modulare declinata in base ai mercati e alle esigenze locali: piccole cilindrate per Asia e Sud America, medie per i paesi emergenti, e il 700 come proposta globale.
Quel che ancora resta avvolto dal mistero è il significato stesso della sigla RW. Qualcuno ha provato a leggerci un richiamo retro (Negli anni '80 c'erano le RD, la "R" ricorre), altri hanno pensato a un semplice codice interno per una serie che avrà un nome ancora diverso. La verità, per ora, la conoscono solo ad Iwata, eppure l’idea di una linea dall’anima vintage non è affatto campata in aria.
Al di là delle ipotesi fantasiose sui documenti depositati, il mercato delle moto sta vivendo un ritorno poderoso verso le estetiche anni ’80 e ’90. Sono le linee squadrate, le grafiche fluo e le carene piene a sedurre i nostalgici, ma anche i millennial che da bambini guardavano quelle moto passare per strada e oggi hanno la possibilità di realizzare quel sogno. Se davvero Yamaha deciderà di lanciare una gamma RW con richiami stilistici a quell’epoca, il progetto non sarebbe soltanto un’operazione commerciale, diventerebbe un ponte generazionale, capace di parlare tanto a chi ha vissuto la moto nei suoi anni d’oro quanto a chi la desidera oggi con la freschezza di un ricordo infantile. EICMA 2025 ci darà qualche informazione in più?
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