ACU Events, società che organizza le gare sull'Isola di Man, esaminerà la dinamica degli episodi che hanno portato alla scomparsa dei cinque piloti
ACU Events, società che organizza le gare sull'Isola di Man, ha confermato che è in corso un'indagine per determinare la sequenza di eventi che ha portato alla morte di cinque piloti in quattro diversi incidenti durante il Tourist Trophy 2022.
Il binomio tra TT e la morte dei piloti è purtroppo una consuetudine storica. Non c'è probabilmente gara motociclistica più famosa al mondo e allo stesso tempo non c'è una gara motociclistica più rischiosa al mondo. Fascino e pericolo, velocità e fatalità, concetti che vanno di pari passo sulle strade montagnose dell'isolotto britannico che dal 1907 è meta dei più grandi temerari delle due ruote, o anche qualcuna in più, se consideriamo i sidecar. In 125 anni sono scomparsi 156 piloti, 256 se calcoliamo anche gare come la Manx GP o il Classic TT.
Il TT di quest'anno, il primo a svolgersi dal 2019, è stato funestato da incidenti che hanno causato la morte di Mark Purslow lo scorso 1° giugno e di Davy Morgan lo scorso 6 giugno (in foto di apertura, categoria Supersport), e di Cesar Chanal il 4 giugno e la coppia Roger e Bradley Stockton il 10 giugno (Sidecar). Si tratta della peggior perdita di vite umane in un singolo evento dal 1989. La notizia adesso è che è in corso un'indagine per determinare gli eventi che hanno portato alla morte di ciascun pilota, mentre un altro gruppo di lavoro sarà incaricato di esaminare tali incidenti e di proporre alcuni cambiamenti in tema sicurezza per il futuro.
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