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Con l'arrivo dell'Euro 4, anche nelle moto, come avvenuto nelle auto con l'introduzione dell'Euro 3 (anni '00), si sentirà parlare di autodiagnosi e di OBD ma solo nel 2020, con l'Euro 5, la rivoluzione sarà completa, nel senso che si passerà al sistema OBD-II, attualmente utilizzato nelle auto.

L'autodiagnosi con l'Euro 4, aspettando l'Euro 5

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Condivide buona parte della base tecnica con l'Integra ma è molto più divertente, si guida come una moto ed e rifinito come una moto di categoria premium

Honda X-ADV: le foto della prova

L'Honda X-ADV è il primo scooter crossover della storia. È stato ideato da Daniele Lucchesi e disegnato da Maurizio Carbonara (il papà dell'Africa Twin), che ha iniziato il suo lavoro partendo da un bozzetto di Paolo Cuccagna. Per questi motivi, l'X-ADV è un progetto in cui c'è moltissimo di italiano.

Honda X-ADV: design inedito, finiture eccezionali

È una naked ma la Casa inglese ha deciso di farcela guidare anche sul veloce circuito della Catalogna (il Montmeló), per dimostrare le sue prestazioni e la sua versatilità. Il tre cilindri della Street Triple RS ha tanto allungo ma anche un sorprendente tiro ai medi regimi, sfruttabile grazie a una ciclistica azzeccata. Parte del merito è senza dubbio del peso, contenutissimo.

Triumph Street Triple RS: poche carene, tanta sostanza

La "Mille Miglia delle moto", che quest'anno è stata inserita nel calendario della FIM come prova Turismo-Vintage, si concluderà venerdì 20 maggio. L'arrivo, come la partenza, avverà a Spoleto.

Motogiro d'Italia 2017: partirà da Spoleto domenica 14 maggio

Sono state realizzate in collaborazione con uno dei mostri sacri del mondo delle elaborazioni

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123 Cv, 166 kg. Non è il rapporto peso/potenza di una moto da corsa ma i dati della nuova Street Triple RS, la versione più estrema della nuova naked inglese. Sulla stessa base tecnica sono nate anche la "S" e la "R", disponibili anche in versione depotenziata, dedicata ai possessori di patente A2.

Triumph Street Triple: dalla "S" alla "RS", passando per la "R"

Con l'arrivo dei monocilindrici Euro 4, la versione 125 guadagna potenza e coppia, mentre il 150 non perde nulla in termini prestazionali, fatto non scontato. Ora i fari sono full LED, il sistema start & stop è stato evoluto, la chiave d'avviamento è wireless, nel vano porta oggetti anteriore c'è la presa 12V e le gomme di primo equipaggiamento sono le Michelin City Grip. Inoltre, nella strumentazione c'è anche la funzione che permette di tenere sotto controllo i consumi. Parabrezza, bauletto e paramani sono di serie.

Honda SH 125i ABS e 150i ABS: l'evoluzione del successo

Sembrano simili, però, numeri e dettagli alla mano, le nuove Adventure KTM sono abbastanza diverse. La 1290 è più potente, ha il faro anteriore inedito, le sospensioni semi attive e una strumentazione completamente digitale al posto del classico cruscotto analogico/digitale.

KTM 1290 Super Adventure S e 1090 Adventure: gemelle diverse

Nasce intorno a un inedito e compatto quadricilindrico in linea, che al suo interno nasconde una tecnologia da MotoGP, la fasatura variabile della distribuzione SR-VTT. Il motore Suzuki, magro come un maratoneta, ha permesso agli ingegneri che si sono occupati della ciclistica di avvicinare l'avantreno al perno del forcellone che è stato allungato senza incrementare l'interasse, addirittura ridotto da 1420 a 1405 millimetri.

Suzuki GSX-R 1000 R: la belva è nuda

Ha un motore potentissimo che però non mette mai in imbarazzo, per merito della fasatura variabile della distribuzione e di un'elettronica ben tarata. È stabile ma anche molto maneggevole. Non è magia, ma il risultato di un progetto sano, che ha impiegato quattro anni a nascere e crescere.

Suzuki GSX-R 1000 R: vola come una farfalla, punge come un'ape

Il primo test della nuova supersportiva di Hamamatsu si è svolto a Phillip Island, in Australia, dove la Casa giapponese ha messo a disposizione solo la più performante versione "R". Le principali differenze rispetto al modello Standard (GSX-R 1000) riguardano le sospensioni, sempre fornite dalla Showa ma meno sofisticate, perché prive della tecnologia Balance Free, e l'elettronica, che sulla "R" è arricchita dall'ABS cornering, dal quickshifter con funzione downshifter e dal launch control. Inoltre, sulla versione standard non ci sono i fari di posizione a LED, la batteria ultra leggera e il display LCD con fondo nero. Ovviamente cambiano anche i prezzi (franco concessionario), entrambi molto competitivi. La GSX-R 1000 costa 16.590 euro; per portarsi a casa la GSX-R 1000 R servono 18.990 euro. In Italia, entrambe saranno disponibili nella livrea Suzuki racing e in nero. Non sarà importata la GSX-R 1000 di colore rosso.

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Il lavoro svolto sul motore, ora omologato Euro 4, è stata l'occasione per migliorare diversi dettagli e allungare la lista degli optional. Ora ci sono sospensioni semi attive più sofisticate, la retromarcia e addirittura il sistema di chiamata di emergenza ad attivazione automatica.

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