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Prova KAWASAKI ELIMINATOR 500: lunga vita alle piccole cruiser! La prova su strada

Il segmento delle cruiser di piccola cilindrata sta vivendo la sua seconda giovinezza Dopo i fasti a cavallo degli anni '80 e '90, c'è di nuovo interesse per il mondo delle moto economiche a sella bassa e nell'interpretazione del nuovo millennio, tutte le principali concorrenti di mercato hanno in comune la potenza massima di 48 CV e la possibilità di essere condotte con patente A2. Kawasaki, che di piccole cruiser ne ha sempre avute, è tornata a giocare un ruolo importante con la nuova Eliminator 500, figlia della mitica power cruiser Eliminator 900 degli anni '80 ma che ora propone qualcosa di nuovo e diverso dal passato, molto più in linea con la concorrenza di mercato attuale rispetto alle radici del nome che porta. L'abbiamo provata nel sud della Spagna per voi!

Prova KAWASAKI ELIMINATOR 500: lunga vita alle piccole cruiser! La prova su strada

Video-Prova Suzuki GSX-S1000GX

Sviluppata sulla base tecnica delle GSX-S1000 naked e GT, questa nuova maxi è spinta da un quattro cilindri in linea di accreditato di 999 cc accreditato di 152 CV e 106 Nm di coppia. Notevole il lavoro fatto in termini estetici e di ergonomia: il frontale alto, molto curato da un punto di vista aerodinamico, offre una protezione dall'aria elevata. Eccellente la triangolazione manubrio-sella-pedane che garantisce una posizione in sella naturale e confortevole, un plus sulle lunghe distanze e un vantaggio in termini di controllo del veicolo. Completissima l'elettronica imperniata sul sistema Suzuki Advanced Electronic Suspensions (SAES) che impiega una forcella Hitachi Astemo (Showa) SFF-CA e un ammortizzatore posteriore BFRC-lite. Le sospensioni gestite elettronicamente adattano l’assetto in tempo reale alle condizioni del fondo e allo stile di guida del pilota. Il Suzuki Floating Ride Control (SFRC), interviene sui freni idraulici di forcella e mono, il Suzuki Velocity Dependent Control (SVDC) invece varia le logiche di smorzamento in base alla velocità con cui le sospensioni sono sollecitate. Il Suzuki Deceleration Damping Control (SDDC) funge da anti-dive, rendendo più graduale il trasferimento di carico sull’anteriore nelle frenate più decise. Tre i riding mode preimpostati (Suzuki Drive Mode Selector Alpha, SDMS-?), a cui corrispondono altrettanti setting dell'erogazione del motore, del traction control e appunto della taratura idraulica delle sospensioni. Ogni parametro può essere comunque gestito manualmente ed essere personalizzato. La GSX-R1000GX si è rivelata una moto solida, ben fatta, molto stabile sui percorsi medio veloci. Nel misto stretto richiede invece un impegno psicofisico leggermente sopra alla media principalmente a causa di pneumatici studiati soprattutto per un utilizzo turistico e non particolarmente brillanti sul fronte dell'handling. Protagonista indiscusso di questa moto il propulsore, un'unità che non ha bisogno di molte presentazioni. Un dato su tutti: in sesta si può procedere a 1500 giri sul filo dei 30 km/h e poi riprendere il gas senza il minimo tentennamento. Promossa senza riserva l'elettronica: i tre riding mode pre-impostati offrono caratteristiche di guida ben definite in grado di andare incontro a qualsiasi esigenza e situazione. Per tutto il resto... guardatevi il video!

Video-Prova Suzuki GSX-S1000GX
#sottoesame

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