        Arrivano ufficialmente sul mercato le prime elettriche di Kawasaki! Si chiamano Z e-1 e Ninja e-1 e ovviamente rappresentano le varianti naked e carenata del progetto full electric che abbiamo visto per la prima volta a EICMA 2022 e abbiamo avuto modo di scopire durante il 2023. Le prime moto elettriche di Kawasaki  Entrambe sono equipaggiate con&nbsp;un motore da 5 kW che ha la possibilit&agrave; di raggiungere un massimo di 9 kW (circa 12 CV) di potenza, ma la vera caratteristica dei modelli &egrave; la tecnologia delle due batterie rimovibili che permettono di ricaricare direttamente in casa o in garage, ma si pu&ograve; anche solo collegare il cavo alla moto senza la necessit&agrave; di rimuovere le batterie. Inoltre, i piloti possono godere di due modalit&agrave; di guida e dell'opzione "e-boost" che garantisce una spinta extra di potenza.&nbsp;Il peso dichiarato &egrave; di 140 kg per la versione carenata&nbsp;Ninja e-1&nbsp;e 135 kg per la naked&nbsp;Z e-1. Entrambi i modelli offrono una comoda&nbsp;modalit&agrave; "Walk",&nbsp;consentendo di spostarsi agevolmente a passo d'uomo sia in avanti che in retromarcia. Con la frenata rigenerativa le batterie si possono ricaricare in decelerazione e l'autonomia dichiarata &egrave; di 72 km (WMTC Classe 1).  Le batterie agli ioni di litio presentano indicatori di carica incorporati e un design simmetrico che ne semplifica l'installazione. Il tempo di carica di ciascuna batteria &egrave; di circa 3,7 ore per una ricarica completa e di 1,6 ore per una ricarica parziale dal 20% all' 85%. Kawasaki Z e-1 e Ninja e-1: prezzi e disponibilit&agrave;  Ah, giusto, i prezzi: la versione Z e-1 naked entra sul nostro mercato al prezzo di 8.239 euro, mentre se la volete carenata in versione Ninja e-1 il prezzo sale leggermente fino a 8.839 euro. Sono gi&agrave; ordinabili presso la rete di concessionari Kawasaki italiana. PROVA Kawasaki Ninja 7 Hybrid 2024       

Dopo la presentazione, compaiono finalmente a listino i prezzi definitivi delle nuove elettriche Made in Japan

Kawasaki Z e-1 e Ninja e-1: ecco i prezzi

Nel 2022 Kawasaki ha presentato con orgoglio le sue nuove creazioni nel segmento delle moto elettriche da 125cc equivalenti. Le Kawasaki Z e-1 e Ninja e-1, entrambe della famiglia Ninja e Z, si distinguono per le loro ciclistiche di media cilindrata (dalle sroelle di 400 cc)&nbsp;e per un&#39;esperienza di guida a emissioni zero.    KAWASAKI PROROGA LE SUE IMPERDIBILI PROMOZIONI SUGLI ACCESSORI  Comfort e guidabilit&agrave;  Sono equipaggiate con un motore da 5 kW, con la possibilit&agrave; di raggiungere un massimo di 9 kW&nbsp; (circa 12 CV) di potenza. Ma la vera caratteristica dei modelli &egrave; la tecnologia delle due batterie rimovibili. Inoltre, i piloti possono godere di funzionalit&agrave; intelligenti come le modalit&agrave; di guida Road ed Eco, insieme all&#39;opzione &quot;e-boost&quot; sotto la manopola destra, che eroga una potenza di 9 kW, garantendo una velocit&agrave; massima di 99 km/h, dove consentito.&nbsp;Il peso dichiarato &egrave; di 140 kg per la versione carenata Ninja e-1 e 135 kg per la naked Z e-1.  Entrambi i modelli offrono una comoda modalit&agrave; &quot;Walk&quot;, consentendo di spostarsi agevolmente a passo d&#39;uomo sia in avanti che in retromarcia. Questa funzione si rivela particolarmente utile in situazioni come parcheggi affollati o manovre in pendenza.  Colorazioni e tecnologia  Disponibili in due versioni di colore, Metallic Bright Silver e Metallic Matte Lime Green, queste moto sono equipaggiate con un display TFT con connettivit&agrave; smartphone. Il display TFT fornisce informazioni sulla guida, sull&#39;autonomia, sull&#39;attivazione della funzione boost e sulla modalit&agrave; di guida selezionata, che pu&ograve; essere Road o Eco. Inoltre, l&#39;acceleratore di facile utilizzo, il sistema frenante con ABS derivato dai modelli da 400 cc e il telaio a traliccio per un ottimale senso di controllo sulla strada.  Ricarica&nbsp;con&nbsp;impianto rigenerativo  La ricarica &egrave; estremamente comoda, con la possibilit&agrave; di utilizzare una docking station per inserire le batterie o un cavo con presa sotto la sella, tutto senza la necessit&agrave; di rimuovere le batterie. Grazie all&#39;impianto rigenerativo, l&#39;energia di decelerazione viene riciclata nella batteria, contribuendo a fornire una maggiore autonomia che &egrave; dichiarata in 72 km [WMTC Classe 1]. Le batterie agli ioni di litio presentano indicatori di carica incorporati e un design simmetrico che ne semplifica l&#39;installazione.&nbsp;Il tempo di carica di ciascuna batteria e? di circa 3,7 ore per una ricarica completa e di 1,6 ore per una ricarica parziale (dal 20% all&#39; 85%).  KAWASAKI, ALL&#39;ASTA L&#39;H1R 500 DEL 1976 

Le moto sono equipaggiate con un motore da 5 kW (potenziabile a 9 kW) e promettono una ricarica estremamente comoda

Kawasaki, ecco le Z e-1 e Ninja e-1: prestazioni a emissioni zero

        Kawasaki nel 2022 ha presentato le sue prime moto elettriche per la produzione in serie: la Ninja e-1 e la Z e-1. Su questi due modelli il marchio non si &egrave; espresso quando &egrave; arrivato il momento di rilasciare le loro specifiche, ma adesso le informazioni chiave sono emerse grazie ai documenti di omologazione. Entrambe le moto montano lo stesso motore e telaio, oltre ad essere visivamente identiche ai prototipi mostrati tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023, con l'aggiunta di piccoli adesivi "e-1" sul codone che ne confermano il nome. Prototipi di Ninja EV  Secondo le informazioni sull'omologazione, i nuovi modelli Ninja e Z sono entrambi alimentati da un motore elettrico da 9 kW, con batterie agli ioni di litio. Non si conoscono le dimensioni delle batterie, ma si ritiene che siano rimovibili per consentire la ricarica o la sostituzione con altre completamente cariche. L'uso di batterie piccole e intercambiabili aiuta a contenere il peso e le dimensioni delle moto. Con 135 kg per la Z e-1 e 140 kg per la Ninja e-1, sono inferiori non solo alle moto da 400 cc che adottano il medesimo telaio, ma anche ai modelli pi&ugrave; piccoli da 125 cc a benzina. Altri dettagli rivelati nelle omologazioni includono la larghezza di 730 mm per la Z e-1 e 690 mm per la Ninja e-1 con barre pi&ugrave; strette e basse, e le dimensioni dei pneumatici, con gomma 100/80-17 all'anteriore e 130/70-17 al posteriore su entrambi i modelli. Una volta completata l'omologazione, le moto saranno pronte per la vendita entro la fine del 2023. KAWASAKI, ECCO LA SUPER NINJA ZX-10 RR WSBK EDITION       

I nuovi modelli sono entrambi alimentati da un motore elettrico da 9 kW, con batterie agli ioni di litio

Kawasaki Ninja e-1 e Z e-1: arriva l'omologazione

        All'EICMA 2022 Kawasaki aveva presentato due nuove moto elettrificate, la Z EV e la Ninja BEV, con il lancio sul mercato europeo previsto per il 2023. Finora, da Akashi non sono stati forniti dati tecnici e nemmeno i prezzi. Kawasaki aveva tuttavia gi&agrave; presentato due prototipi elettrici nell'agosto 2022 a Suzuka. Alla vigilia della gara endurance giapponese, due diversi modelli hanno sfrecciato in pista: la Z EV &egrave; 100% elettrica e proposta nelle cilindrate equivalenti 125 e 400, mentre la Ninja BEV &egrave; una moto ibrida con un motore bicilindrico in linea e cilindrata compresa tra 400 e 650 cc. I brevetti della nuova Ninja ibrida  Una domanda di brevetto non &egrave; mai una garanzia che la tecnologia sar&agrave; effettivamente prodotta in serie. Tuttavia, tali brevetti offrono spazio alle speculazioni, come nel caso di Kawasaki. I dati di omologazione e immatricolazione dell'agosto 2022 mostrano due nuovi modelli con le sigle NX011SP e NR011AP nelle categorie "Supersport" e "Sport". Non sono presenti cilindrata, numero di cilindri e corse, il che indica la presenza di un'unit&agrave; elettrica. Questo brevetto mostrava una Ninja da 300/400 cc con un telaio a traliccio che poteva essere aperto lateralmente per consentire la sostituzione della batteria. A tal fine, la sezione sinistra del telaio &egrave; stata progettata in modo da poter essere completamente rimossa tra la testa dello sterzo e il cuscinetto del forcellone. Il motore elettrico si trova nella zona inferiore della moto. Il pacco batterie pu&ograve; essere agganciato e sollevato con una speciale pedana che viene spinta sotto la moto. &Egrave; removibile e pu&ograve; essere sostituito con un altro pacco. Questa procedura lascia ipotizzare che Kawasaki stia valutando un sistema di batterie intercambiabili. I brevetti della Z 100% elettrica  Per ottenere prestazioni ottimali, i convertitori di frequenza necessitano di una certa finestra di temperatura di funzionamento, simile a quella dei motori elettrici e di quelli a combustione interna. Il bilanciamento della temperatura pu&ograve; essere regolato in modo particolarmente efficace grazie al raffreddamento a liquido. Ed &egrave; proprio qui che entra in gioco il brevetto Kawasaki relativo alla Z full electric. Il brevetto mostra una moto dove i pacchi batteria sono alloggiati sotto un serbatoio fittizio e fra i tubi del telaio principale. Il motore elettrico si trova al di sotto, insieme alla trasmissione. Mentre il brevetto Kawasaki prevede il raffreddamento ad aria per le batterie, che alimenta l'aria di raffreddamento per le unit&agrave; di accumulo dell'energia attraverso una sorta di sfiato ad aria compressa oltre la testa dello sterzo, l'unit&agrave; motore-trasmissione viene lavata dall'olio di raffreddamento. Davanti all'unit&agrave; si trova un radiatore dell'olio. KAWASAKI, ENRICO BESSOLO &Egrave; IL NUOVO SALES &amp; MARKETING MANAGER       

Ancora poche, le informazioni a riguardo: ma i due modelli dovrebbero avere una cilindrata da 125 a 400 cc (la Z) e da 400 a 650 cc (la Ninja)

Kawasaki, nel 2023 la Z elettrica e la Ninja ibrida

In occasione della 8 Ore di Suzuka, Kawasaki ha presentato il prossimo futuro della motorizzazione su due ruote secondo Akashi. Una moto sportiva ibrida e in fase di sviluppo, oltre ad una naked full electric su base Z250.  Kawasaki HEV, alcune caratteristiche    Per quel che riguarda l&#39;ibrida indiscrezioni parlano di un bicilindrico parallello da 650 cc accoppiato ad un motore elettrico, mentre per la naked abbiamo una motorizzazione compatta ma senza unit&agrave; termica in appoggio. La Casa non ha svelato altri dettagli, l&rsquo;unica cosa che si sa &egrave; che per qel che rigurda la naked il telaio mostra delle differenze rispetto alle Ninja 250 e Z250, che sono dotate di motori a combustione interna.    Ricordiamo che di recente Kawasaki ha dichiarato di voler introdurre sul mercato una media di 16 nuovi modelli di veicoli a due ruote all&#39;anno e dieci motociclette elettriche o ibride, entro il 2025. Il Presidente di Kawasaki Motors, Hiroshi Ito&nbsp;ha anche svelato i piani per lo sviluppo di cinque nuovi veicoli a quattro ruote da fuoristrada alimentati da fonti di energia alternativa da realizzare nei prossimi anni. Due novit&agrave; sono attese gi&agrave; per questo autunno e potrebbero essere proprio le due moto viste in quel di Suzuka nel weekend della &quot;8 Ore&quot; del 6-7 agosto.  KAWASAKI Z 900 RS SI RIF&Agrave; IL LOOK: I NUOVI COLORI IN ARRIVO 

In pista in occasione della 8 Ore una novit&agrave; che forse vedremo in autunno. Iniseme a lei anche una naked dal cuore green che ricalca la piccola Z250

Kawasaki: a Suzuka sfila la prima ibrida di Akashi

        Tutte le novit&agrave; che arrivano in Europa sono gi&agrave; passate per gli Stati Uniti. Un discorso che pu&ograve; riferirsi a diversi ambiti, anche a quello motociclistico e in particolare alle diverse versioni e colorazioni dei modelli. In questo caso parliamo della nuova Kawasaki Z 900 RS 2023 che negli States &egrave; gi&agrave; sul mercato con nuove colorazioni.  KAWASAKI, IN AUTUNNO UNA ZX-4R E DUE ELETTRICHE?&nbsp; Stile U.S.A La Z900 RS 2023 si presenta come una naked dallo stile retr&ograve; con forcelle telescopiche rovesciate regolabili nel precarico, in estensione e in compressione e un forcellone orizzontale back-link. L'impianto frenante &egrave; affidato a due dischi anteriori da 300 mm con pinze a quattro pistoncini e un disco posteriore da 250 mm con pinza a singolo pistoncino, oltre all'ABS. Per quanto riguarda il motore, si tratta di un quattro cilindri in linea da 948 cc raffreddato a liquido. Per il model year 2023 della Z 900 RS &egrave; previsto un solo colore, come viene mostrato negli Stati Uniti. Si tratta di una base "Metallic Diablo Black" con "Metallic Imperial Red" intorno al serbatoio a goccia. KAWASAKI, TUTTO PRONTO PER LA NINJA 1000SX 2023&nbsp;        

La Z 900 RS standard sar&agrave; disponibile in una sola colorazione con una base nera e dettagli rossi, mentre la variante Cafe ha particolari color oro

Kawasaki Z 900 RS si rifà il look: i nuovi colori in arrivo

        Marc Marquez non &egrave; solo un campione del motociclismo, ma &egrave; ormai anche un modello di stile da seguire per tutti gli appassionati del mondo di MotoGP. Saranno soprattutto i suoi fan (ma non solo) a lasciarsi presto affascinare dal nuovo casco firmato Shoei ispirato alle classiche grafiche delle corse GP degli anni &rsquo;70 e &rsquo;80.  SHOEI PER LA SICUREZZA: ARRIVA IL CASCO CON INTERFACCIA VIRTUALE INTEGRATA Tutti vogliono essere Marc La particolarit&agrave; sta tutta nella grafica: la base &egrave; bianca opaca con dettagli blu e rosso acceso, anch&rsquo;essi con rifinitura opaca. Il disegno sar&agrave; disponibile su due diverse tipologie di caschi integrali: lo Z-8 e il Glamster, modelli che per&ograve; non verranno venduti su tutti i mercati. In Giappone infatti sar&agrave; possibile acquistare entrambi i tipi, in Europa solo il Glamster, mentre negli Stati Uniti sar&agrave; impossibile trovarli. Lo Shoei Z-8 MM93 arriver&agrave; sul mercato giapponese per agosto 2022 e sar&agrave; possibile ordinarlo entro ottobre nelle taglie dalla XS alla XXL al prezzo di 507 euro. In agosto invece &egrave; prevista l&rsquo;uscita del Glamster, anch&rsquo;esso in versione limitata e con le stesse taglie, al prezzo di 435 euro.  TILSBERK DVISION, L&rsquo;HEAD-UP DISPLAY A PORTATA DI CASCO       

La grafica sar&agrave; disponibile sui modelli Z-8 e Glamster, i quali per&ograve; non verranno venduti in tutti paesi

Shoei, arriva il casco "vintage" Marc Marquez replica

        Un bel progetto a favore dell'ambiente sta prendendo forma nel Sud Italia, precisamente in Sicilia. Nonostante le moto inquinino di meno rispetto alle auto, c'&egrave; chi ha pensato di compensare in qualche modo, e perci&ograve; da Palermo arriva la novit&agrave;: Pietro Zito, titolare di Z Motor, ha ben pensato di tutelare l'ambiente con un'idea innovativa, ossia comprare una moto e avere l'opportunit&agrave; di piantare un albero. A sostegno della riforestazione Zito, gestore della storica concessionaria di moto e scooter Z Motor, per realizzare la sua idea ha scelto come partner "Treedom", il primo sito che d&agrave; l'opportunit&agrave; di piantare alberi a distanza, seguendo online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare. E cos&igrave;, dal 1&deg; giugno 2022, chi vorr&agrave; comprare una moto avr&agrave; la possibilit&agrave; di sostenere l'ambiente e piantare un albero, un modo per supportare il processo di riforestazione che, ora pi&ugrave; che mai, richiede attenzione. L'imprenditore ha come scopo piantare almeno 600 alberi in 3 anni, nella speranza che altre concessionarie si mettano in prima linea come lui per garantire un futuro migliore e pieno di biodiversit&agrave;. Come piantare un albero Chi decider&agrave; di piantare un albero, potr&agrave; ovviamente scegliere il suo preferito da un contadino che, successivamente, avr&agrave; la premura di piantarlo nel suo paese, prendendosene cura. L'utente potr&agrave; seguire il progetto, personalizzarlo con un messaggio o, addirittura, renderlo un regalo speciale (e originale). La pianta, crescendo, assorbir&agrave; CO2 dall'atmosfera, producendo poi l'ossigeno in grado di migliorare l'aria. In pi&ugrave;, tutti gli alberi saranno geolocalizzati, in modo tale da dare l'opportunit&agrave;, in seguito, di andare a vedere il frutto crescere. Per saperne di pi&ugrave; a riguardo, si potr&agrave; andare nei punti vendita di Z Motor o consultare la pagina Facebook dell'azienda. LETTERE AL DIRETTORE: IL CAMBIAMENTO CLIMATICO &Egrave; UNA FAKE. FORSE...       

L'iniziativa dell'imprenditore Pietro Zito, titolare di Z Motor, &egrave; un atto d&rsquo;amore per la salvaguardia dell'ambiente

A Palermo le moto abbracciano l’ambiente: ne compri una e pianti un albero

La lettera Z ha una rilevanza particolare per Kawasaki. Z per Kawasaki ha sempre significato adrenalina, prestazioni, velocit&agrave;. E grande gusto di guida, senza dubbio. Ma da dove nasce tutto? Quali sono state le &quot;Z&quot; pi&ugrave; significative? A questa domanda possiamo gi&agrave; rispondere: ciascuna Z, nella sua epoca, ha avuto il successo che si meritava. Ripercorriamo assieme la storia dei principali modelli Z, partendo dalla prima, esagerata 900 Z1.  &nbsp;  Kawasaki 900 Z1 - 1972    &Egrave; lei la capostipite delle potenti moto a 4 cilindri firmate Kawasaki. L&rsquo;idea nacque nel 1966 per produrre una moto 4 cilindri di 750 cc, che potesse contrastare il successo delle sportive inglesi Norton e Triumph. Durante lo sviluppo per&ograve;, pi&ugrave; precisamente nel 1968, Honda lanci&ograve; la sua CB 750 Four, bruciando sul tempo l&rsquo;azienda di Akashi. Che tuttavia non rimase certo con le mani in mano, anzi acceler&ograve; il processo e arriv&ograve;, nel 1972, con una moto ai vertici delle prestazioni. Manubrio dalla piega molto pronunciata, ampia sella biposto e peso oltre i 250 kg la rendevano una moto pi&ugrave; turistica che sportiva, ma pur sempre con un motore incredibile. Il suo 4 cilindri in linea di 903 cc con distribuzione a doppio albero erogava 82 CV a 8.500 giri ed era racchiuso in una culla in tubi di acciaio. I quattro scarichi erano il suo tratto distintivo. Oggi, il prezzo richiesto per un esemplare ben tenuto supera di gran lunga i 10.000 euro&hellip;  &nbsp;  Kawasaki Z650 - 1976    Dopo altre versioni pi&ugrave; piccole (per esempio la Z400), nel 1976 Kawasaki propose la Z650, sorella piccola della Z1. Come lei infatti era equipaggiata con un motore 4 cilindri, in questo caso per&ograve; di 652 cc e circa 62 CV a 8.500 giri, ma aveva l&rsquo;avviamento elettrico. Anche in questo caso il telaio era una culla in tubi di acciaio ma il peso era decisamente inferiore, circa 220 kg in ordine di marcia. Venne proposta in diverse varianti, da quella pi&ugrave; custom a quella pi&ugrave; turistica. Nello stesso anno Kawasaki present&ograve; anche la Z750, che ottenne pi&ugrave; successo in Europa, in particolar modo quella del 1982. Senza contare che su questa base meccanica Kawasaki realizz&ograve; poi la mitica GPz 750 Turbo, ma questa &egrave; un&rsquo;altra storia&hellip;  &nbsp;  Kawasaki Z1000 - 1977    Fu la prima erede della 900 Z1. Con un motore dalla cilindrata aumentata (1.015 cc) e quindi pi&ugrave; potenza (pi&ugrave; che altro a livello di coppia: i CV erano 83), la Z1000 port&ograve; con s&eacute; diverse migliorie, soprattutto per quanto riguarda la ciclistica e la guida, senza contare l&rsquo;impianto frenante. Fu prodotta fino al 1983 e ogni anno Kawasaki la modific&ograve;, migliorando le prestazioni generali. L&rsquo;ultima edizione, la Z1000R, erogava 104 CV e pesava 222 kg in ordine di marcia. Venne realizzata anche in una speciale edizione &ldquo;Eddie Lawson Replica&rdquo;, senza contare la versione &ldquo;Police&rdquo; utilizzata anche nella celebre serie TV &ldquo;Chips&rdquo;.  &nbsp;  Kawasaki Z1000 - 2003    Dopo una lunga pausa (circa 14 anni), Kawasaki pens&ograve; bene di tornare a proporre la lettera Z nel nome delle proprie moto. La prima a farlo fu proprio la Z1000 di nuova generazione, un progetto nato da un foglio bianco. Eredit&ograve; il motore della Ninja ZX-9R, ma grazie a un&rsquo;alesata ai cilindri la cilindrata sal&igrave; a 953 cc (contro gli 899 cc della Ninja), senza contare l&rsquo;adozione dell&rsquo;iniezione elettronica. La potenza era notevole, 127 CV a 10.000 giri e 95 Nm di coppia massima, quanto basta per competere con la spietata concorrenza (Aprilia Tuono, Honda Hornet 900, Yamaha Fazer 1000). Come la prima, inimitabile 900 Z1, anche la Z1000 adott&ograve; 4 scarichi sdoppiati.   &nbsp;  Kawasaki Z750 - 2003    Nello stesso anno fu presentata la prima Z750 di nuova generazione, moto che raggiunse un successo senza pari, grazie soprattutto al suo motore pieno di coppia (rispetto alla concorrenza diretta, come la Hornet). A proposito del motore, derivava dalla sorellona Z1000, ma rispetto a questa aveva un alesaggio inferiore. Il suo 4 cilindri comunque erogava la bellezza di 110 CV a 11.000 giri. Il peso era di 195 kg a secco.   &nbsp;  Kawasaki Z750 - 2007    Nel 2007 arriva nelle concessionarie la nuova Z750. Che &egrave; meno potente (106 CV a 10.500) e pi&ugrave; pesante (203 kg a secco) ma in generale offre una guida migliore sotto tutti i punti di vista. Nel 2010 viene affiancata dalla versione R (sospensioni, telaio e freni migliori), mentre nel 2013 cambia anche il nome e diventa Z800. Ciclistica della versione R, motore maggiorato (806 cc per 113 CV) e introduzione del cosiddetto &ldquo;Sugomi design&rdquo;, concetto ispirato al mondo felino e che caratterizza anche i modelli attuali.  &nbsp;  Kawasaki Z1000 - 2014    &Egrave; l&rsquo;ultima versione della Z1000, attualmente ancora in gamma. Il mix di spigoli vivi nasconde una meccanica solida: motore 4 cilindri di 1.043 cc capace di 142 CV a 10.000 giri, racchiuso in un telaio perimetrale in alluminio. Il peso si attesta sui 220 kg in ordine di marcia. Nel 2017 arriva la versione R, che per qualche euro in pi&ugrave; offre sospensioni migliori (mono Ohlins su tutti) e freni pi&ugrave; potenti.   &nbsp;  Kawasaki Z300 - 2015    Nel 2015 il segmento delle piccole moto per i neopatentati A2 comincia a fare numeri interessati e Kawasaki vuole essere della partita. Presenta cos&igrave; la Z300, naked realizzata sulla base meccanica della pi&ugrave; piccola delle Ninja. Per lei infatti ci sono un motore bicilindrico in linea (una primizia per la categoria) di 296 cc capace di 39 CV a 11.000 giri e un telaio a diamante in tubi di acciaio. All&rsquo;epoca costa 5.190 euro.   &nbsp;  Kawasaki Z900 - 2017    Il 2017 &egrave; un anno rivoluzionario per le medie cilindrate di Akashi. Sulla passerella di EICMA si presenta infatti la Z900, moto che ha poco o nulla da spartire con la sua antenata. Il motore 4 cilindri deriva dalla Z1000, non dalla 750, ed eroga 125 CV a 9.500 giri, il telaio &egrave; un inedito traliccio in acciaio particolarmente leggero, che permette di contenere il peso in appena 210 kg con il pieno. Il traction control &egrave; assente (sgradito) perch&eacute; Kawasaki la vuole proprio cos&igrave;, nuda e cruda. L&rsquo;anno successivo arriva anche la versione RS, che richiama nell&rsquo;estetica e nella posizione di guida la prima, indimenticabile 900 Z1.   &nbsp;  Kawasaki Z H2 - 2020    Unica, estroversa, esagerata. Si pu&ograve; definire in tanti modi diversi la Z H2, ma non c&rsquo;&egrave; un aggettivo che riesca a contenere tutte le sue sfaccettature. &Egrave; la prima naked al mondo a utilizzare un motore 4 cilindri sovralimentato da un compressore centrifugo. 998 cc, 200 CV, elettronica all&rsquo;ultimo grido (piattaforma inerziale a 6 assi, traction control, ABS cornering, quickshifter bidirezionale&hellip;) e look pi&ugrave; &ldquo;Sugomi&rdquo; che mai la rendono la vera ammiraglia della famiglia Z.   Aprilia 125: storia di una piccola regina 

Dalla Z1 900 del 1972 alla recentissima&nbsp;&nbsp;ZH2,&nbsp;tante&nbsp;le moto&nbsp;che hanno portato&nbsp;alto il vessilo&nbsp;Z. Ecco&nbsp;la&nbsp;storia con i principali modelli

Kawasaki Z, una lettera che spinge da 50 anni

        Per avviarlo basta pedalare proprio come su una bicicletta, ma lo si pu&ograve; usare anche per navigare in acque dolci come una barca, e perch&eacute; no, riposarsi dormendo all'interno come si fa nei camper. Z-Triton &egrave; il veicolo tre-in-uno che racchiude in un'unica configurazione tre diversi tipi di mobilit&agrave;, tre diverse esigenze per tutti i clienti. E in pi&ugrave;, &egrave; elettrico.  Z-Triton: come &egrave; stato realizzato L'idea nasce dall'eclettica mente di Aigars Lauzis, lettone vissuto a Londra con la passione per i viaggi. Il suo desiderio di partire e scoprire nuovi angoli del mondo e diverse culture lo ha spinto a intraprendere un viaggio di 4 anni attraverso l'Eurasia con tappa a Istanbul, Dubai, Singapore e Shanghai per continuare l&igrave; il suo lavoro da designer. &Egrave; stata proprio la caotica citt&agrave; cinese a ispirare l'invenzione, sviluppata in estate nel suo studio "Zeltini" in Lettonia. Il veicolo multifunzionale nasce da principi fondamentali come creativit&agrave; e sostenibilit&agrave;. BUCK PSA-1, L&rsquo;E-BIKE CHE DIVENTA UN UFFICIO Attraverso un approfondito studio, integrato all'utilizzo di elaborazioni 3D, nel 2019 nasce il primo prototipo alfa Z-Triton, testato e presentato nella primavera del 2020. Il successo &egrave; stato immediato, tanto da ottenere ben presto pre ordinazioni ma soprattutto interesse da parte di quattro finanziatori convinti di investire sul progetto. Lo scorso ottobre la bici-nave-camper &egrave; stata presentata (nella sua versione beta) anche fuori dai confini lettoni, toccando varie citt&agrave; d'Europa. Per i curiosi e appassionati che l'hanno gi&agrave; prenotato, il veicolo &egrave; entrato in produzione all&rsquo;inizio del 2022, mentre in estate saranno consegnate le unit&agrave; destinate al noleggio. Z-Triton: funzione e prezzo  La stravaganza di questo mezzo sta proprio nel suo essere versatile per ogni esigenza. Omologato come veicolo elettrico a 3 ruote, &egrave; lungo quasi 4 metri, largo circa 1.5, per 1,72 metri di altezza. Lo Z-Triton &egrave; leggerissimo, se si pensa a tutte le funzionalit&agrave; e gli optional di cui dispone, con un peso totale di 200 kg. Utilizzato come bicicletta raggiunge i 25 km/h e pu&ograve; percorrere fino a un massimo di 50 km. Se si sceglie invece di usarlo come una vera e propria barca, la sua struttura anfibia pu&ograve; navigare in acque dolci alla velocit&agrave; massima di 5 km/h, con un'autonomia di 20 km. La batteria &egrave; alimentata da pannelli solari posti sul tetto o, se si preferisce, tramite una normale presa elettrica. Il veicolo &egrave; poi concepito anche per essere utilizzato come camper, presentando tutte le comodit&agrave; di cui un mezzo simile di solito dispone, compresa una piccola cucina. Oltre a remi e una piccola ancora, sono presenti anche dei galleggianti che emergono nel momento in cui vengono sollevate le ruote posteriori. Il costo dello Z-Triton &egrave; di 11.500 euro ed &egrave; prenotabile online dando un anticipo di 100 euro.        

Grande successo di vendite per la stravagante idea di un designer lettone, un veicolo elettrico tre-in-uno in grado di soddisfare tutte le esigenze dei clienti

Z-Triton, il camper che è anche una bici e una barca

        Sono gi&agrave; passati 50 anni dal debutto della Z1 sul mercato. Era il 1972 e quello fu l&rsquo;inizio della famiglia Z, destinata a un grande successo. Per festeggiare questa importante ricorrenza, e allo stesso tempo omaggiare la gamma, la Casa giapponese ha realizzato quattro modelli celebrativi: Z900 50th, Z650 50th, Z900RS e Z650RS 50th. KAWASAKI SEMPRE PI&Ugrave; "VERDE": SAR&Agrave; COMPLETAMENTE ELETTRICA ENTRO IL 2035 Z900 50th Anniversary  Partiamo dalla versione della supernaked Z900, che in questa speciale edizione presenta la colorazione Firecracker Red della Z1100GP, il famosissimo modello Z raffreddato ad aria degli anni &rsquo;80, e della GPZ900R. Si tratta di una tonalit&agrave; che in quel periodo era sinonimo di Kawasaki. Tra i dettagli che non passano inosservati ci sono gli steli della forcella rifiniti in oro, in contrasto col telaio nero lucido. Z900 50th sar&agrave; disponibile sia a piena potenza che in versione A2 da 70 kW, e include una strumentazione a colori TFT con connettivit&agrave; per smartphone, riding mode integrati, il controllo di trazione KTRC, il power mode (Full/Low) e un sistema di illuminazione totalmente full LED. Z650 50th Anniversary Tra le caratteristiche vincenti della Z650 c&rsquo;&egrave; la sua capacit&agrave; di adattarsi a ogni motociclista, dal pi&ugrave; al meno esperto. Questo grazie anche al suo telaio compatto e al motore bicilindrico parallelo. La versione 50th Anniversary si presenta in una colorazione rosso vivo, con riflessi blu scuro e argento, e con i loghi Z e Kawasaki riniti in oro, come per i modelli dell&rsquo;epoca. Ci sono poi cerchi rossi, con dettagli argentati, la sella realizzata in un pellame speciale e il logo celebrativo Z 50th sul parafango anteriore. Infine, fari full LED e display TFT con connettivit&agrave; per smartphone. Z900RS e Z650RS 50th Anniversary Gli altri due modelli della serie celebrativa sono Z900RS e Z650RS che possono vantare motivo Fireball dell'originale Z1. Anche in questo caso, &egrave; stato sviluppato uno speciale processo di verniciatura: i colori &ldquo;caramellati&rdquo; del serbatoio e della carrozzeria sono applicati a strati per far risaltare la texture profonda e lucida, mentre i telai di entrambe sono rifiniti in nero lucido, con pellame speciale per la sella (da notare la trama e le cuciture ben distinte rispetto a quelle dei modelli standard). Entrambi i modelli hanno cerchi color oro e gli evocativi emblemi Double Overhead Camshaft, oltre al logo Z 50th sulla parte superiore del serbatoio. Nella Z900RS, i coperchi laterali hanno anche l&rsquo;emblema DOHC. ADDIO A SHUNJI TANAKA, DESIGNER KAWASAKI: SUE FURONO LA Z1000 E NINJA ZX-10R &nbsp;       

A cinquant&rsquo;anni dall&rsquo;uscita del primo esemplare Z, arriva una serie speciale che omaggia questa speciale famiglia della Casa giapponese

Kawasaki Z50th Anniversary: quattro modelli per celebrare il mezzo secolo

A cinquant’anni dall’uscita del primo esemplare Z, arriva una serie speciale di quattro modelli che omaggia questa speciale famiglia della Casa giapponese: Z900 50th, Z650 50th, Z900RS e Z650RS 50th  

Kawasaki Z50th Anniversary

        &Egrave; stato svelato presso l&rsquo;impianto sportivo Tre Fontane, a Roma, il progetto che ha visto la collaborazione tra Dallara &ndash; lo storico Marchio costruttore di vetture dedicate alle competizioni &ndash; e Alex Zanardi. Si tratta della Z Bike, una handbike sviluppata con l&rsquo;ambizione di alzare il livello tecnico nel mondo del ciclismo paralimpico.  Un modello unico nel suo genere Nel mondo delle corse le cose migliorano costantemente, anno dopo anno. Ogni prodotto vincente deve essere quindi costantemente innovato per rimanere ai vertici e Dallara, grazie anche all&rsquo;apporto tecnico ed emotivo di Alex Zanardi, &egrave; riuscita a portare a termine la missione di sviluppare una handbike con caratteristiche tali da migliorare le performance dei paraciclisti, nonch&eacute; rendere ancora pi&ugrave; accessibile la pratica di questo sport agli aspiranti atleti. Pensata da Alex Zanardi e sviluppata da Dallara, la Z Bike presentata a Roma &ndash; come fanno sapere gli stessi produttori &ndash; &egrave; un modello unico per ergonomia, dimensioni, versatilit&agrave;, caratteristiche strutturali e peso. Completamente in fibra di carbonio, sul suo telaio possono essere applicate sia ruote da 20&rdquo; che da 26&rdquo;, il che la rende adattabile alle diverse esigenze e alle diverse competizioni. Inoltre, la forcella a traliccio tubolare in alluminio fa il resto, donando un ottimo rapporto tra rigidezza e peso. Assetto regolabile come le vetture da competizione Studiata all&rsquo;interno degli stabilimenti Dallara per essere completamente customizzabile, la Z Bike pu&ograve; essere inoltre regolata in assetto come le vetture da competizione. Una skill che permette di adattare il mezzo a qualsiasi tipologia di percorso. Regolabili infatti sono lo schienale, la posizione del movimento centrale, il poggiapiedi, la barra anti intrusione, la distanza fra le manovelle e la loro lunghezza. Insomma, una handbike sulla quale tecnici e ingegneri Dallara hanno lavorato duramente&nbsp; e che speriamo possa vedere presto anche Alex Zanardi. Giant e VR46: i ragazzi del Dottore si allenano sulle nuove Trance X E+ Pro        

Presentata a Roma, la Z Bike &ndash; cos&igrave; il nome del progetto - &egrave; frutto dello sforzo congiunto tra Dallara e Zanardi ed &egrave; stata studiata per cercare di far avvicinare il pi&ugrave; possibile a questo sport i futuri atleti

Alex Zanardi e Dallara, presentata l’attesissima handbike

Kawasaki guarda dritto al 2021, un nuovo anno che parla di novit&agrave;. Per la Supercharged Z H2 la novit&agrave; in questione &egrave; la variante SE. Poche le modifiche estetiche rispetto al modello di base: le sovrastrutture restano immutate, ma arriva una colorazione nera-verde con tanto di telaio verde metallizzato. A cambiare nella maxi naked &egrave; soprattuto la ciclistica. Vediamo come.    Le novit&agrave;  Un aspetto minimale, linee essenziali che si fondono con il telaio a traliccio e il motore sovralimentato (4 cilindri in linea da 998 cc che eroga 200 CV a 10.000 giri/min e 137 Nm a 8.500 giri/min), entrambi arrivati dalla Z H2. Novit&agrave; per l&rsquo;impianto frenante con pinze Brembo Stylema associate a una pompa radiale e sospensioni Showa semiattive che sfruttano la tecnologia Skyhook utile a modulare la forza di smorzamento e migliorare, in questo modo, il comfort di marcia.  Kawasaki Ninja ZX-10R 2021: svolta per la regina della SBK  Elettronica    Troviamo poi un display TFT collegabile tramite Bluetooth all&rsquo;app Rideology: da qui &egrave; possibile gestire le informazioni della propria moto. L&rsquo;elettronica si conferma di alto livello, non mancano, infatti, il controllo di trazione KRTC, l&rsquo;ABS cornering KIBS e il quickshifter KQS. Sguardo anche alle luci, completamente a Led.  Kawasaki: nuovi colori e Euro5 per le 650 bicilindriche 

La maxi naked di Akashi si presenta nella variante SE: look immutato ma inedita colorazione nera-verde, vede nuove sospensioni Skyhook&nbsp;e ritocchi alla ciclistica

Kawasaki &quot;Supercharged&quot; Z H2 SE 2021: tutta grinta e tecnologia

        Importanti indiscrezioni arrivano dal Giappone. Stando a quando rivelato da Young Machine, infatti, Kawasaki starebbe lavorando su un nuovo esemplare: la Z 650 RS. Sorellina della Z 900, secondo la rivista giapponese, sempre molto informata su tutto ci&ograve; che accade intorno all'azienda di Akashi, rappresenterebbe una moto old style di media cilindrata, ottima soluzione per chi cerca una due ruote pi&ugrave; abbordabile dal punto di vista economico.&nbsp; Kawasaki, arriva una nuova Ninja ZX-10R: pi&ugrave; tecnologica, potente ed affilata Kawasaki pensa agli appassionati del vintage Del modello old style di media cilindrata si sa ancora ben poco ma, le prime indiscrezioni arrivate dal Giappone, hanno gi&agrave; infiammato gli appassionati del vintage. Il motore quasi certamente non cambier&agrave; e sar&agrave; sempre il bicilindrico in linea 4 valvole per cilindro da 649 cm3, capace di erogare una potenza 68 CV a 8.000 giri/min e una coppia di 64 Nm a 6.700 giri/min. Le sospensioni prevederanno una forcella con steli da 41 mm e l'impianto frenante sfogger&agrave; un doppio disco all'anteriore da 272 mm.&nbsp; Gli apprezzamenti riscossi dalla sorella maggiore, rappresentano poi un ottimo biglietto da visita. Anche per questo, Kawasaki dovrebbe riprendere sul suo nuovo gioiellino le linee della Z 900 RS. Dunque serbatoio a goccia e, magari, un cupolino da &ldquo;caf&eacute; racer&rdquo;, impreziosito da una livrea che rimanda agli esemplari prodotti dalla Casa nipponica qualche decennio fa.   Kawasaki Z 650 RS, ecco quando potrebbe arrivare Tra gli appassionati aumenta l'attesa, ma quando potrebbe arrivare sul mercato? Sempre secondo Young Machine, Kawasaki Z 650 RS potrebbe essere presentata il prossimo autunno, tra le novit&agrave; del nuovo anno. Una presentazione sui generis che, come per il resto delle altre aziende, avverr&agrave; rigorosamente online per via della cancellazione dei grandi saloni autunnali causa Coronavirus. Sogni di mezza estate: voci e certezze sulle moto 2021         

Gli appassionati del vintage iniziano gi&agrave; a sognare. Stando alle indiscrezioni provenienti dal Paese nipponico, la Casa di Akashi starebbe lavorando sulla "sorellina" della Z 900 RS. Ideale per chi cerca una moto pi&ugrave; economica, potrebbe essere presentata gi&agrave; questo autunno

Kawasaki Z 650 RS, sarà sul mercato il prossimo anno?

Siamo volati a Las Vegas, Nevada, per provare la nuova Kawasaki Z H2, la prima naked sovralimentata della storia. Il suo 4 cilindri in linea con compressore centrifugo eroga la bellezza di 200 CV: l'abbiamo scatenato in pista (anche sull'ovale delle Nascar!) e gustato a fondo su strada, dove abbiamo apprezzato soprattutto l'erogazione dolce nonostante la sua potenza. La ciclistica è rigorosa ma non così agile: se guidata tra i cordoli mostra qualche limite, soprattutto per via del peso di poco superiore ai 230 kg (di Alessandro Codognesi)

Video-prova Kawasaki Z H2

Sar&agrave; presentata allo Swiss Moto&nbsp;di Zurigo (20-23 febbraio), la Kawasaki Z 900 Captain America realizzata dalla 2-Rad Wehrli, azienda elevetica specializzata&nbsp; nella customizzazione di moto del marchio giapponese.&nbsp; L&#39;ultima creazione &egrave; una special dedicata al personaggio Marvel creato da Stan Lee. La moto riprende sulla livrea e sui cerchi, colori e stilemi del costume-armatura di Captain America con la stella del super eroe impressa sul serbatoio.&nbsp;    Kawasaki Z900: la moto 2020  La Kawasaki Z900 &egrave; disponibile in due versioni per il 2020 con motore da 125 CV (92,2 kW) e da 95 CV (70 kW), entrambe adattate alla normativa Euro5 per il contenimento delle emissioni inquinanti. Sui due modelli sono disponibili le stesse colarazioni: grigio grafite metallizato, nero metallizato, verde lime e bianco perla blizzard.&nbsp;  Dotata del controllo di trazione KTRC di Kawasaki, la Z900 consente di scegliere tra quattro modalit&agrave; di guida ed &egrave; in grado di assistere il pilota anche in strade scivolose e con avverse condizioni meteo. Un chip Bluetooth integrato nella strumentazione permtte al pilota di connettersi alla moto con il proprio smartphone e l&#39;app dedicata &quot;Kawasaki Rideology&quot;, la quale fornisce infortmazioni essenziali, ad esempio, su carburante rimanente, distanza percorsa e programma di manutenzione.&nbsp;  Otto anni fa Captain America saltava in sella alla sua Harley 

La 2-Rad Wehrli svizzera ha creato una Special che riprende sulla livrea colori e altri dettagli del costume indossato dal personaggio Marvel&nbsp;

Kawasaki Z 900 by 2-Rad Wehrli:&nbsp;dedicata a Captain America

La special è stata realizzata dagli svizzeri di 2-RAD Wehrli e riprende sulla livrea i colori e le grafiche del costume indossato dal personaggio Marvel creato da Stan Lee

Kawasaki Z 900 Captain America: FOTO

La Casa di Akashi ha diffuso un altro breve video della nuova naked con motore sovralimentato che sarà svelata il 23 ottobre. Deriva dalla H2 e si chiamerà proprio ZH2 Supercharge: verrà svelata il 23 ottobre, ovvero il giorno di apertura del Tokyo Motor Show, ma intanto Kawasaki ci regala un altro assaggio, il terzo, in un breve video che questa mostra finalmente il profilo della nuova moto, avvolto in una suggestiva luce verde.  Da queste prime immagini si scopre la silhouette della nuova naked con le sue linee spigolose  “Dimenticate tutto quello che avete visto finora. Il 23 ottobre la storia della famiglia Z cambierà per sempre”, ammonisce Kawasaki. Non ci resta che attendere.

Kawasaki: il nuovo teaser della Z H2 Supercharge - VIDEO

Sabato 6 e domenica 7 ottobre in occasione del Misano Classic Weekend, in concomitanza con l&#39;ultimo appuntamento stagionale del campionato italiano vintage Endurance FMI, Kawasaki organizza demo ride gratuiti. Sponsor ufficiale dell&rsquo;evento, Kawasaki sar&agrave; presente all&rsquo;interno del paddock con i suoi modelli pi&ugrave; &quot;classic&quot; ovvero la Kawasaki Z 900RS e la Z900 RS Caf&eacute;.  DOVE E COME - Il demo ride si svolger&agrave; nei pomeriggi di sabato 6 ottobre e domenica 7 ottobre su un percorso esterno al circuito. Per accedere gratuitamente all&rsquo;area Kawasaki riservata ai demo ride sar&agrave; necessario ritirare un pass presso il centro accrediti nei pressi del circuito. La disponibilit&agrave; dei modelli Kawasaki dipender&agrave; dal regolare svolgimento delle prove.  Per effettuare il test ride &egrave; obbligatorio presentarsi muniti di abbigliamento tecnico protettivo e della patente in corso di validit&agrave;. 

Nel weekend del 6 e 7 ottobre, in concomitanza con l&#39;ultimo appuntamento stagionale del Campionato Italiano Vintage Endurance FMI, si potranno provare le Kawasaki Z 900RS e la Z900 RS Caf&eacute;

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