E’ la prima tuta in tessuto al mondo omologata in tripla “A”. E’ impermeabile e leggera, non si surriscalda in caso di scivolata e si lava in lavatrice 

Virus Power: nasce la tuta in tessuto - LE FOTO

Resistenza e leggerezza, traspirabilit&agrave; e rispetto dell&rsquo;ambiente sono alcune delle caratteristiche di questa tuta in tessuto, che grazie all&rsquo;utilizzo del tessuto innovativo brevettato Multiprotective assicura standard di sicurezza davvero elevati.  Una vera e propria innovazione tecnologica, dunque improntata al massimo rispetto dell&rsquo;ambiente: a raggiungere questo obbiettivo ambizioso &egrave; l&rsquo;azienda toscana Manifattura Primatex, che ha realizzato la prima tuta da moto in tessuto omologata in tripla &ldquo;A&rdquo;.&nbsp; La nuova tuta Virus Power &egrave; confezionata infatti con materiali completamente riciclabili e in totale assenza di componenti di origine animale.  Un risultato mai raggiunto sinora da qualsiasi altro capo analogo.  Come molti anni fa la Toscana aveva fatto nascere e sviluppare i temi e gli ideali del Rinascimento, oggi si propone come un nuovo punto di partenza nel segno della sicurezza e del comfort grazie alle intuizioni del Director Manager Christian Priami e dello staff tecnico della sua azienda.    Verso nuovi limiti  Non a caso, il prototipo della tuta &egrave; dedicato a Leonardo Da Vinci, nel cinquecentenario della sua scomparsa.   &quot;Il prodotto che presentiamo sul mercato &egrave; il risultato di una costante ricerca di soluzioni tecnologiche nel settore dei tessuti tecnici per la sicurezza&rdquo;, spiega Christian Priami, Director Manager di Manifattura Primatex.  &ldquo;La nostra azienda, nata nel 1997, ha nel DNA la costante ricerca dell&#39;innovazione di processo e di prodotto. Lo staff, composto da persone giovani e motivate, &egrave; stimolato quotidianamente da sfide impegnative quanto entusiasmanti&rdquo;.  La Primatex, per&ograve;, non intende sedersi sugli allori.  &ldquo;I risultati raggiunti con la tuta Virus Power in termini di sicurezza ci confortano, ma ci spronano contemporaneamente alla ricerca del nuovo limite da superare&rdquo;, aggiunge Christian Priami. &ldquo;Manifattura Primatex srl &egrave; orgogliosamente un&#39;azienda toscana, con quartier generale a Prato, a pochi chilometri da Firenze, capitale del Rinascimento. Una realt&agrave; high-tech, ma che guarda sempre alla propria storia ed ai suoi figli migliori. In questo senso abbiamo dedicato il prototipo della prima tuta prodotta a Leonardo da Vinci, genio universale, in occasione dei 500 anni dalla sua scomparsa&quot;, conclude Christian Priami.  Sicura e leggera  I valori di tenuta ad abrasione e strappo sono 10/12 volte pi&ugrave; alti di quanto prescritto dalle normative vigenti (la resistenza allo strappo nelle zone 1-2, prevista dalla FprEN17092:2019, &egrave; &nbsp;&gt; = a 50 N, la tuta Virus Power offre un valore &gt; = 550 N). La resistenza meccanica e fisica dei materiali che compongono le tute Virus Power &egrave; talmente elevata che consente la realizzazione di DPI senza bisogno di materiale di rinforzo.  Il peso della tuta Virus Power omologata in tripla A &egrave; inferiore a 4 kg, ovvero il 25/30% in meno rispetto a una tuta in pelle della stessa taglia e omologata in doppia A.  Le tute Virus Power sono anche idrorepellenti e quindi non necessitano di nessun capo supplementare per proteggersi dalla pioggia. Altri due fattori importanti: riduzione al minimo della sudorazione e della conseguente perdita di liquidi. Inoltre, la tuta Virus Power pu&ograve; essere lavata in qualsiasi lavatrice domestica.  Personalizzabile e isolante  Il tessuto Multiprotective, con il quale sono realizzate le tute Virus Power, si presta alla stampa digitale con estrema precisione dei dettagli e una grande brillantezza dei colori. Questo tipo di stampa rende possibile la completa personalizzazione e la creazione di design unici. Ogni tuta pu&ograve; raccontare la storia, le passioni e gli amori di chi la indossa.  Inoltre potere isolante del tessuto Multiprotective promette, in caso di scivolata, un bassissimo scambio termico che protegge il pilota da eventuali bruciature.  Leggerezza, vestibilit&agrave; e traspirabilit&agrave; permettono libert&agrave; di movimento e una riduzione al minimo della perdita di liquidi, riducendo lo stress fisico e migliorandone le performance.  Finito il lockdown: usciamo In Moto insieme! 

E&rsquo; la prima tuta in tessuto al mondo omologata in tripla &ldquo;A&rdquo;. E&rsquo; impermeabile e leggera, non si surriscalda in caso di scivolata e si lava in lavatrice &nbsp;

Virus Power: nasce la tuta in tessuto

        Brutte notizie per Honda. Il marchio giapponese ha annunciato di aver subito un cyberattacco che ha colpito i suoi sistemi informatici a livello globale. Tutto &egrave; partito dai server del gruppo, con conseguenze anche sulla posta elettronica. Un&rsquo;esperienza simile era gi&agrave; capitata a Honda nel 2017, con il virus WannaCry, portando all&rsquo;interruzione momentanea di alcune produzioni in Giappone. Il sospettato I sospetti, questa volta, stanno cadendo sul virus Ekans, mentre da Honda arrivano segnali ambigui. Se in un primo tempo l&rsquo;azienda aveva rassicurato tutti sul fatto che il virus non starebbe influenzando le operazioni commerciali, sul profilo twitter ufficiale del marchio &egrave; apparso questo messaggio: &ldquo;Al momento, il servizio clienti Honda e i servizi finanziari Honda hanno difficolt&agrave; tecniche e non sono disponibili.&nbsp;Stiamo lavorando per risolvere il problema il pi&ugrave; rapidamente possibile.&nbsp;Ci scusiamo per l'inconveniente e ringraziamo per la pazienza e la comprensione&rdquo;. Secondo notizie stampa, l&rsquo;azienda avrebbe interrotto le operazioni nello stabilimento britannico di Swindon, in Nord America, Turchia, Italia e Giappone. Honda, Naked su base CBR1000RR-R? Ecco come potrebbe essere       

Un virus ha colpito i sistemi informatici dell&rsquo;azienda a livello globale costringendo la chiusura di alcuni stabilimenti

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        Dalla pista alla strada: la Vyrus 986 M2 che si &egrave; schierata nel Campionato spagnolo della Moto2 &egrave; pronta anche nella versione omologata. Ma &egrave; anche un &ldquo;oggetto da collezione&rdquo;, come la definiscono in Casa Vyrus, visto che la tiratura &egrave; limitata a solo 50 unit&agrave;. &ldquo;L&rsquo;esigenza di creare una vera moto da corsa per confrontare il nostro sistema di sterzo rapportandolo alle motociclette tradizionali ha dato vita al progetto 986&rdquo;, spiegano in Vyrus, laboratorio artigianale situato dal 1985 nella terra dei motori per antonomasia: la Romagna. &ldquo;Il nostro laboratorio ha creato un veicolo con un sistema di sterzo e una tecnologia di telaio totalmente rivoluzionario. La storia del Sistema Vyrus nasce ora, un foglio bianco su cui scrivere un&rsquo;esperienza nuova, un'avventura affascinante e una sfida ambiziosa&hellip; Nasce 986 M2. &ldquo;All&rsquo;esordio i risultati sono eccellenti e le performance straordinarie. Tenuto conto della totale mancanza di feedback, anche l&rsquo;avere percorso qualche giro in pista insieme agli altri &egrave; gi&agrave; un risultato inaspettato ma addirittura mantenere un minimo distacco dai primi &egrave; stata per noi una vittoria e un'immensa soddisfazione. E perch&eacute; non creare una replica per un utilizzo stradale? L&rsquo;abbiamo fatta!&rdquo; NASCE LA STRADALE &ndash; Era molto tempo che si parlava di una versione da strada del bolide da pista. Ora la 986 M2 &egrave; sia una moto da gara che una moto targata e omologata. &ldquo;In Vyrus abbiamo unito l&rsquo;estro di Yutaka Igarashi e la maestria di Sam Matthews per realizzare le forme stravaganti ma estremamente reazionali della 986 M2&rdquo;, spiegano in Laboratorio. &ldquo;La nostra moto sportiva racchiude contenuti altamente tecnologici e concetti di aerodinamica per abbinare le performances allo stile Vyrus come ormai da anni il nostro laboratorio propone ai suoi clienti. &ldquo;La 986 M2 &egrave; l&rsquo;unica moto da competizione omologata su strada ed &egrave; costruita con le tecnologie realmente utilizzate nelle competizioni. Non &egrave; una semplice copia &ldquo;industrializzata", non &egrave; la solita replica delle moto impiegate nelle corse. E&rsquo; proprio lei, la moto da corsa, con frecce e cavalletto&hellip;&rdquo; La 986 M2 &egrave; commercializzata anche come Kit Racing. Il cliente pu&ograve; acquistare anche una versione del solo telaio, ruote, sospensioni, freni, viti di fissaggio, carrozzeria e tutti gli accessori necessari all&rsquo;assemblaggio di una ciclistica completa e adattare il proprio motore Honda CBR 600 RR e poi usarla in pista per la guida sportiva o per le gare in Moto2. In linea alla filosofia Vyrus &egrave; disponibile una gamma di accessori per impreziosire la moto e adattarla ai gusti personali. LA TECNOLOGIA - Il telaio ad Omega rovesciato &egrave; un solido in Ergal lavorato dal pieno grazie a una macchina utensile che ne elabora le forme attraverso tante ore di fresatura. Ad esso si abbina la parte in composito che &egrave; struttura portante. Gi&agrave; dai primi anni 2000 Vyrus produceva una motocicletta omologata su strada con un inedito telaio in composito. Con la 986 M2 questa tecnologia &egrave; stata sviluppata e perfezionata per ottenere telai rigidi e leggeri. Il sistema di sterzo &ldquo;mozzo sterzante&rdquo; promette una guida agile e precisa, grazie al supporto dell&rsquo;architettura Push-Road delle sospensioni sia all&rsquo;avantreno che retrotreno. Tutti i componenti in lega leggera sono ricavati dal solido: pedane, leve rinvii e tutti i supporti del telaio, un inedito radiatore chiuso nella carrozzeria e i forcelloni in lamiera di Peralluman piegati e saldati a mano come nella MotoGP.       

Il laboratorio riminese ha realizzato la versione targata e omologata della moto schierata nel CEV Moto2. Tiratura limitata a 50 esemplari.

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