        Peugeot sta percorrendo una strada tutta nuova, con una struttura aziendale che ora la vede nell'ottica del nuovo proprietario Mahindra e al controllo della rinata BSA, distaccandosi dal comparto automotive che ha tenuto le due ruote sempre in ombra negli ultimi 20 anni. Gi&agrave; dal lancio del nuovo Tweet abbiamo notato il cambio di rotta, e sulla continuit&agrave; del progetto arriva ora il nuovo Django, best seller del brand per quanto riguarda gli scooter a ruote basse.  Peugeot Django: come cambia rispetto al precedente L'operazione di rilancio del Django &egrave; simile a quella fatta con Tweet, ovvero prendere la piattaforma gi&agrave; collaudata del modello in gamma e proporla con una nuova estetica e con contenuti tecnici aggiornati. Oltretutto la serie si separa in due filoni distinti, da un lato con il Django Classic 125 che porter&agrave; avanti l'estetica arrotondata e - appunto - classica del modello finora visto in commercio, abbinata a colorazioni dal gusto retr&ograve; e tre varianti: Sport, Caf&egrave; Racer e TT, diverse per accessoristica.&nbsp; Dall'altro lato, invece, il Django 125 di nuova generazione offre nuovi pannelli carrozzeria con superfici totalmente ridisegnate, che puntano all'effetto ottico dato da linee sfaccettate e monolitiche, con angoli e poligoni formati dal trattamento degli stampi. Un vero cambio di rotta che mantiene le stesse proporzioni del passato ma con un concetto futuristico che passa anche dal nuovo faro anteriore non pi&ugrave; rotondo ma poligonale e colorazioni ben pi&ugrave; moderne ispirate alla produzione Peugeot auto, come si pu&ograve; notare dalle firme luminose e dal faro posteriore che richiama le quattro ruote del leone  Gli aggiornamenti tecnici di Peugeot Django Davanti al guidatore compare un nuovo display TFT e un sistema di avviamento keyless denominato Smart Key. Il nuovo Django del nuovo motore raffreddato a liquido sviluppato dagli ingegneri di Peugeot Motocycles basato sul propulsore EasyMotion gi&agrave; utilizzato dal marchio, che in questa configurazione offre una potenza di 12 CV&nbsp;a 8.500 g/min e una coppia di 12 Nm a 6.500 giri/min. A livello di comfort, nonostante in nuovo Django offra un body pi&ugrave; compatto, c'&egrave; una comoda sella (con vano sottosella) e un portaoggetti con presa USB. Non manca ovviamente l'ABS a doppio canale. Saranno disponibili da maggio a prezzi ancora da definire.&nbsp;        

Lo scooter a ruote basse di Peugeot si rinnova e si divide in due, uno pi&ugrave; moderno e accattivante, l'altro pi&ugrave; classico e romantico

Peugeot Django e Django Classic 125: doppia faccia per il 2024

        In occasione delle festivit&agrave; del 25 aprile e 1 maggio, tanti italiani hanno deciso di concedersi qualche giorno di relax, sfruttando la possibilit&agrave; di fare "ponte" tra la data festiva e il weekend, o addirittura dalla Festa della Repubblica a quella dei lavoratori. Ecco le previsioni del traffico per quese due settimane calde. Le previsioni del traffico I maggiori ingorghi sono previsti per domenica 28 aprile, con l'afflusso che potrebbe continuare fino alla mattina del 29. Attenzione anche all'aumento delle partenze dal pomeriggio di mercoled&igrave; 30 aprile, con la giornata del 1 maggio in cui &egrave; previsto il picco maggiore degli spostamenti verso le zone di vacanza. Per quanto riguarda il ritorno, la domenica del 5 maggio si prospetta una giornata con una circolazione particolarmente intensa su tutto il territorio nazionale, con code previste fino alla mattina di luned&igrave; 6 maggio. Viabilit&agrave; Italia ha messo a disposizione diversi documenti consultabili sul sito della Polizia di Stato. Tra questi, un calendario con indicazioni sulle fasce orarie di divieto di circolazione per i veicoli di portata superiore alle 7.5 tonnellate e un elenco dei cantieri inamovibili presenti lungo le principali autostrade e strade statali. SOSPENSIONE BREVE DELLA PATENTE: QUANDO SCATTA E COME AGGIRARLA       

Italiani in vacanza: chi approfitta della festa del 25 aprile, chi del 1 maggio, ma i picchi maggiori sono previsti per domenica 28

Festa del 1 maggio: il giorno in cui si avrà il picco del traffico

        Essere genitori &egrave; sicuramente una gioia della vita, ma a volte le mamme e i pap&agrave; possono sentirsi davvero stanchi. Quando poi si hanno dei bambini che amano addormentarsi solo sul passeggino durante le passeggiate pu&ograve; essere un problema, specialmente di notte. Ci&ograve; non giustifica ovviamente questo individuo che ha risolto il problema in un modo assurdo ed estremamente pericoloso. "Quando pensi di aver visto tutto nella vita" La persona ripresa in un video pubblicato su TikTok e che ha fatto velocemente il giro dei social, si aggirava per le strade di Avellino mentre spingeva un passeggino. Nulla di strano fin qui, se non fosse che il pap&agrave; in questione che portava a passeggio di notte il figlio, probabilmente per farlo addormentare, era in sella ad uno scooter. A riprendere la scena un ragazzo, @ilbrunss sui social, che ha commentato con una frase carica di sconcerto: "Quando pensi di aver visto tutto nella vita...".  @ilbrunss Roba da Welcome to Favelas. #perte #viral #video #foryou ? suono originale - IlBrunss     FERMATO IN MOTO PER UN CONTROLLO, LA PATENTE ERA FALSA: LA SANZIONE        

Le immagini arrivano da Avellino, con il video che ha fatto velocemente il giro dei social: "Quando pensi di aver visto tutto nella vita..."

Spinge un passeggino di notte dalla sella di uno scooter: il video shock

Il Gruppo KTM sta spingendo fortissimo. Presentano nuovi modelli, acquisiscono Marchi, moltiplicano il fatturato&hellip;tra i pi&ugrave; importanti sotto-brand del gruppo c&rsquo;&egrave; Husqvarna, che da quando &egrave; stata acquisita &egrave; diventata un po&rsquo; la sorella fighetta di KTM.  Sopra alla meccanica dei modelli arancioni, infatti, Husqvarna mette una carrozzeria futurista, cambia l&rsquo;ergonomia e il gioco &egrave; fatto. In realt&agrave; c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;, come dimostra la nuova Svartpilen 801. Che si potrebbe appunto immaginare come la sorella ben vestita della 790 Duke; in parte lo &egrave;, ma alcune importanti modifiche ne cambiano profondamente l&rsquo;indole teppista. L&rsquo;abbiamo scoperto guidandola tra le spettacolari strade francesi vicino a Marsiglia: vi raccontiamo com&rsquo;&egrave; andata in questo #SottoEsame.  Indice:    Design &amp; Contenuti tecnici + dotazioni  Comfort/ Piacere di guida e fattore emozionale (pag.2)  Rapporto qualit&agrave;-prezzo e conclusioni (pag.3)     HUSQVARNA SVARTPILEN 801: DESIGN  Di fatto, la Svartpilen 801 sostituisce a listino la 701 monocilindrica, proponendo un pacchetto pi&ugrave; al passo coi tempi. Esteticamente, quando furono presentate qualche anno fa, le Svart e Vitpilen erano qualcosa di fuori dal coro, forse le prime e uniche moto davvero identiche al primo prototipo. Da allora &egrave; passato qualche anno, e a dirla tutta qualche segno dell&rsquo;et&agrave; si vede: la Svart 801 &egrave; una moto fatta bene, curata nei dettagli e con alcuni particolari degni di nota (come il serbatoio sfaccettato), ma forse non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave; originale. Da alcune angolazioni ricorda altri modelli, mettiamola cos&igrave;. Non il codino per&ograve;, che rimane un esempio di razionalit&agrave; e stile.  VOTO: 7,5    HUSQVARNA SVARTPILEN 801: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE  Come gi&agrave; anticipato, la nuova Husqvarna Svartpilen 801 sfrutta la piattaforma della KTM 790 Duke, a partire dal motore. Il bicilindrico parallelo LC8c di 799 cc con fasatura a 75&deg; &egrave; sostanzialmente identico ed eroga 105 CV a 9.250 giri e 87 Nm. &Egrave; un motore leggero, appena 52 kg, e adotta due contralberi. Il quickshifter &egrave; di serie. Abbinato al motore c&rsquo;&egrave; un&rsquo;elettronica completa, che grazie alla piattaforma inerziale a 6 assi prevede controllo di trazione (sensibile all&rsquo;angolo di piega), anti-wheelie, ABS Cornering (disattivabile al posteriore), tre Ride Mode pre-impostati e uno customizzabile in ogni parametro (optional). Optional &egrave; anche l&rsquo;MSR, il sistema di regolazione del freno motore.  La ciclistica fa affidamento a un traliccio in acciaio che anche se ha misure identiche alla Duke, in realt&agrave; &egrave; stato un po&rsquo; modificato nelle rigidezze e nelle geometrie, per avere una moto pi&ugrave; confortevole. Lavora con sospensioni WP a lunga escursione (140-150 mm) regolabili nell&rsquo;idraulica (compressione e ritorno); anche in questo caso hanno una differente taratura per adattarsi meglio a un utilizzo pi&ugrave; rilassato. Rispetto alla vecchia 701, invece, hanno meno regolazioni (5 vs 20), ma garantiscono lo stesso range. In altre parole, ogni click sui registri genera un effetto pi&ugrave; evidente. Discorso valido anche per il forcellone (simile ma diverso) e per il telaietto (simile ma diverso, anche se come sulla 790 integra l&rsquo;airbox).  Il peso &egrave; di 181 kg senza benzina, il serbatoio &egrave; di 14 litri (specifico per lei), i dischi di 300 mm di diametro lavorano con pinze radiali, i cerchi sono di 17 pollici e calzano Pirelli MT 60 RS (volendo ci sono i cerchi a raggi).  VOTO: 8    &nbsp;  HUSQVARNA SVARTPILEN 801: COMFORT ED ERGONOMIA  Un punto di differenza importante rispetto alla sorella 790 Duke &egrave; proprio sull&rsquo;ergonomia. La Svartpilen non &egrave; una naked tutta-davanti, &egrave; una moto confortevole. Bella la sella, comoda anche dopo molte ore, mentre l&rsquo;ergonomia non vi stancher&agrave; praticamente mai. Si sta col busto dritto e le braccia distese su un manubrio alto e larghissimo. Ottima anche la posizione delle pedane, ben centrali, come pure il livello di vibrazioni, davvero contenute, mentre la protezione dall&rsquo;aria&hellip;&egrave; meglio dimenticarsela.  VOTO: 9    HUSQVARNA SVARTPILEN 801: PIACERE DI GUIDA  Lo ammetto: un po&rsquo; ingenuamente, pensavo di trovarmi a guidare una Duke ri-carrozzata. Con queste aspettative sono rimasto deluso, ma solo inizialmente. Cerco di spiegarmi. Se ti aspetti una moto velocissima in ingresso, con un avantreno simile ad un aratro, forse ci rimarrai male. Se ti aspetti di trovarti sulla ruota anteriore col busto e di adottare una guida nervosa, allora forse ci rimarrai male. Ci ho messo qualche chilometro a capirlo, ma la Svart 801 &egrave; una scrambler con il motore della Duke, e questo &egrave; quanto. Perch&eacute; &egrave; una moto dolce in ingresso curva, non nervosa, con un&rsquo;ergonomia sorprendentemente confortevole e una ciclistica solida ma non certo estrema.  Ed &egrave; allora, quando capisci che non devi guidarla spigolosa ma morbida, che trovi il bello della sua guida. Prima di tutto c&rsquo;&egrave; un motore che &egrave; un vero petardo. Pronto a qualunque regime, ha un&rsquo;erogazione schioppettante, in qualunque marcia. Dai 3.000 giri e fino al limitatore c&rsquo;&egrave; una spinta consistente, roba da naked sportiva (e forse &egrave; proprio ci&ograve; che t&rsquo;inganna), per poi prodigarsi in allungo sorprendente, per un bicilindrico. Tutta questa energia in effetti &egrave; tipica di moto sportive; ma quando ti arriva la curva in faccia, non puoi buttarla dentro con il freno ancora tirato.  La Svartpilen richiede una guida un pelo pi&ugrave; morbida, perch&eacute; le sospensioni sono pensate (anche) per assicurare comfort e le sue geometrie non le consentono di &ldquo;mangiarsi&rdquo; la curva in un amen. Meglio, quindi, mollare i freni in anticipo, senza esagerare, impostare una bella traiettoria e godersi la sua buona stabilit&agrave; a centro curva. Allora trovi la ragione di questa moto.  Questa guida morbida e fluida &egrave; rovinata soltanto da due cose: primo, una risposta al gas un pelo troppo aggressiva, anche se regolata su Street (la pi&ugrave; conservativa), come se il motore erogasse sempre un filo in pi&ugrave; di quanto richiesto, almeno nel primo aggancio del gas. Secondo, un comando del freno anteriore decisamente spugnoso. In questo caso &egrave; una caratteristica comune alla 790, e quando vuoi guidare con un po&rsquo; di brio pu&ograve; infastidire.Si pu&ograve; ovviare a questa cosa non considerando il primo centimetro di corsa della leva, ma il rischio &egrave; di frenare troppo. Molto bene invece l&rsquo;elettronica: il quickshifter &egrave; preciso negli innesti (anche se non rapidissimo) e i vari controlli sono ben settati, mai invasivi.  VOTO: 8    &nbsp;  HUSQVARNA SVARTPILEN 801: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO  Rispetto alla Duke &egrave; pi&ugrave; raffinata e curata, ma si paga caro: la Svartpilen 801 costa 11.530, per un pacchetto in realt&agrave; gi&agrave; abbastanza completo di serie. Non sono pochi, soprattutto se consideriamo che una naked come l&rsquo;ultima Yamaha MT-09 costa qualche centinaio di euro meno.  VOTO: 6,5  HUSQVARNA SVARTPILEN 801: CONCLUSIONI  Il rischio di fare un copia-incolla era alto, ma Husqvarna &egrave; riuscita a dare un&rsquo;identit&agrave; ben precisa a questa Svartpilen 801. Probabilmente non far&agrave; numeri da capogiro, ma sono convinto che sapr&agrave; conquistare il cuore di chi cerca una naked comoda ma comunque pimpante. E anche stiolosa.  VOTO FINALE: 7,8 

L&rsquo;azienda svedese spinge forte e presenta una moto a met&agrave; tra il mondo scrambler e quello delle naked. L&rsquo;abbiamo provata su oltre 200 km: ecco come se l&rsquo;&egrave; cavata alla prova del #SottoEsame

Test Husqvarna Svartpilen 801: i voti del #SottoEsame

Si rinnova il ruote basse francese, dividendosi in due versioni, una con estetica super moderna e in linea con il nuovo corso Peugeot, l'altra con il classico stile che ha reso celebre il modello

Peugeot Django e Django Classic 125 2024: LE FOTO

CFMOTO riceve il &quot;Red Dot Award: Product Design 2024&quot; per il modello 800NK, caratterizzato dal distintivo design &quot;Cut The Edge&quot;.&nbsp; Il riconoscimento acquista ancora pi&ugrave; importanza se si pensa che per la prima volta che un marchio cinese si aggiudica il premio con una moto ICE (Internal Combustion Engine) di grande cilindrata.    CFMOTO 800NK vince il premio &quot;Red Dot Award&quot; in occasione del 35esimo anniversario  Il &ldquo;Red Dot Award&rdquo; &egrave; uno dei premi di design pi&ugrave; famosi che, dal 1955, valuta migliaia di prodotti provenienti da tutto il mondo. Ricevere il premio nell&#39;anno del suo 35 &deg; anniversario &egrave; un piccolo valore aggiunto che d&agrave; all&#39;azienda con sede a Hangzhou, un motivo in pi&ugrave; per essere orgogliosa del risultato raggiunto.&nbsp;  Carles Solsona, Direttore del design delle due ruote presso il Centro europeo di ricerca e sviluppo CFMOTO in Italia, ha commentato: &quot;Vincere il prestigioso Red Dot Award &egrave; un grande traguardo per tutta la squadra. L&#39;800NK incarna i valori fondamentali del nostro brand: design, tecnologia, prestazioni. &Egrave; un&#39;onorificenza che celebra non solo il nostro 35&ordm; anniversario, ma anche il nostro impegno nel proporre un design innovativo su scala globale&quot;.  TEST CFMOTO 800 NK, I VOTI DEL #SOTTOESAME   

Il modello, equipaggiato con un motore da 799 cc, riceve il &quot;Red Dot Award: Product Design 2024&quot; grazie al suo stile caratteristico &quot;Cut The Edge&quot;

CFMOTO 800NK: la prima moto cinese a ricevere il premio per il design

        Incastonata nel mezzo della val Trebbia, Bobbio &egrave; una localit&agrave; profondamente legata al motociclismo fuoristrada e da ormai tre anni ospita l&rsquo;evento di apertura delle HAT Series: la HAT Adventure Fest, svoltasi il 21 e 21 Aprile. La sigla HAT sta per Hard Alpi Tour, ovvero dei tour non competitivi, ma che per organizzazione, pathos e impegno richiesto, ricordano tanto l&rsquo;ambiente di gara. Al contrario dei pi&ugrave; conosciuti eventi HAT, come la Pavia San Remo o la Sanremo Sestriere, questo unisce alla classica parte dinamica da vivere in sella, anche un grande paddock, dove stand delle Case motociclistiche e dei maggiori marchi di abbigliamento e accessori, espongono le proprie novit&agrave; della nuova stagione, dando anche la possibilit&agrave; di testarle sul campo. Il periodo scelto a met&agrave; Aprile &egrave; perfetto, perch&eacute; &egrave; il momento esatto in cui il meteo pi&ugrave; mite risveglia prepotentemente la nostra voglia di tornare inmoto. E allora cosa di meglio che poter fare, in un solo giorno, una scorpacciata di test ride sui nuovi modelli e di vedere e provare tutti gli ultimi accessori? Questo evento &egrave; frutto delle frizzanti idee di Corrado Capra e Nicola Poggio, le due colonne portanti della HAT, e rappresenta un fantastico punto d&rsquo;incontro tra aziende e appassionati.  L'esperienza della redazione di InMoto Noi ci abbiamo passato tutto il sabato e dobbiamo dire di essere rimasti stupiti dalla notevole affluenza di pubblico, formato da veri appassionati. Nello stand KTM, l&rsquo;anchorman arancione Roberto Rossi, ci ha fatto notare che, al contrario del passato, quest&rsquo;anno chi si presentasse al desk per provare le moto, aveva gi&agrave; chiarissimo cosa provare e non c&rsquo;era verso di farlo salire su qualche altro modello, segno questo di un&rsquo;accresciuta preparazione tecnica del pubblico. Per i demo ride sono stati messe a disposizione per circa 30 minuti a testa, pi&ugrave; di 100 moto, suddivise tra i marchi &nbsp;Ducati, Honda, Suzuki, KTM, Husqvarna,Triumph, Harley Davidson, Moto Morini, QJ Motor, Royal Enfield e Kove. Anche i pi&ugrave; conosciuti marchi di abbigliamento e accessori erano a disposizione per illustrare e far indossare i capi. Per i pi&ugrave; &ldquo;caldi&rdquo; &egrave; stato preparato un percorso fuoristrada da 120 km da percorrere con la propria moto, seguendo le guide dell&rsquo;organizzazione e per pi&ugrave; tranquilli, un percorso di solo asfalto su introvabili strade secondarie.Per chi invece preferiva ascoltare avventure, era allestito un piccolo teatro all&rsquo;aperto, dove Miriam Orlandi e Monica Ledda, due grandi viaggiatrici, raccontavano i loro viaggi ad un attentissimo pubblico. Non &egrave; finita qui, anzi, &egrave; appena iniziata, perch&eacute; altre 3 Adventure Fest ci aspettano in queste date: 18-19 Maggio a Pedavena (BL), 15-16 Giugno a ponte di Legno (BS) e 29-30 Giugno a Sestriere (TO)FB e IN (@hatseries, @hatadventourfest)       

Il posto giusto al momento giusto: ecco perch&eacute; essere a Bobbio il 20 e21 Aprile era praticamente un dovere per gli appassionati delle big enduro

Hat Adventure Fest Bobbio 2024: un'esperienza da veri appassionati!

        Quasi ogni giorno viene commessa un'ifrazione diversa. Per fortuna, per&ograve;, non sempre i malviventi hanno la meglio. Questa volta, ad essere stata incastrata recentemente, &egrave; stata una coppia di Afragola &ndash; marito e moglie, rispettivamente 60 e 54 anni &ndash; che sono stati beccati e arrestati proprio dopo aver compiuto l'ennesimo furto. La dinamica dei furti I due operavano fra Napoli e Caserta, e in questo &ldquo;lavoro&rdquo; senza soluzione di continuit&agrave; avevano portato a casa un bel pacchetto. I Carabinieri li stavano gi&agrave; seguendo gi&agrave; da un po', ma ancora non erano riusciti a coglierli con le mani nel sacco, fino a quando ieri, 23 aprile, una squadra della stazione di Macerata Campania non li ha notati e, inseguendoli fino a via Matteotti, li ha scoperti mentre forzavano la porta d'ingresso di un'abitazione con lo scopo di rubare una moto da 1.000 euro. L'auto usata per spostare la merce &egrave; stata sequestrata, ma non prima di aver visto cosa c'era dentro: una moto da cross, una bicicletta e qualche pacco di caff&eacute;. Quello, da quanto si &egrave; appreso, era gi&agrave; il terzo furto commesso nel giro di tre ore, ed &egrave; stato anche l'ultimo. Arrivati nella loro abitazione di Afragola, gli agenti hanno rilevato altri beni di precedenti rapine, come una Vespa 50, una idropulitrice, un monopattino, un hoverboard e tre biciclette di cui una elettrica. La coppia &egrave; stata denunciata per ricettazione e dopodich&eacute; arrestata. AUTOVELOX, MIGLIAIA DI MULTE POTREBBERO ESSERE ANNULLATE. ECCO IL MOTIVO       

Gli agenti li hanno beccati al loro terzo colpo, scoprendo poi che nella loro abitazione si nascondevano altri beni appartenenti ad altre rapine

Tre furti in meno di 3 ore: cosa avevano rubato

Aggiornamenti di fino per l'arma totale da rally del marchio austriaco, con modifiche a telaio, motore e sovrastrutture

KTM 450 Rally Replica 2025 - LE FOTO

Il posto giusto al momento giusto: ecco perché essere a Bobbio il 20 e 21 Aprile era praticamente un dovere per gli appassionati delle big enduro.

Hat Adventure Fest Bobbio 2024: le foto dell'evento

        Valerio Boni ha fatto registrare un nuovo record mondo. Per il giornalista esperto di motori si tratta del sesto primato in tre anni e la sua ultima impresa &egrave; stata percorrere 1.233,075 km in appena 24 ore alla guida di una Vespa 50 del 1979 iscritta al&nbsp;Registro Storico FMI. Boni ha cos&igrave; fissato la massima distanza percorsa su questo modello. L'impresa &egrave; iniziata alle ore 12:00 del 6 marzo 2024 e si &egrave; conclusa alla stessa ora del giorno seguente sulla pista di Terramar, a circa 40 km a sud di Barcellona. Record con la Vespa 50: un primato nel primato Oltre ad aumentare di 305 km la distanza percorsa, Boni ha anche battuto il suo stesso record, quello fatto registrare 45 anni fa, all&rsquo;et&agrave; di 20 anni, nel 1979. All&rsquo;epoca aveva percorso 940 km in 24 ore sulla sua Vespa 50, una distanza impressionante considerando il limite di velocit&agrave; di 40 km/h imposto per legge a quel tempo. &ldquo;Non era un record ufficiale perch&eacute; nonostante la presenza di un servizio di cronometraggio ufficiale non avevo pensato alla possibilit&agrave; di ottenere l&rsquo;omologazione del Guinness. - racconta Boni -&nbsp;La consideravo semplicemente una delle piccole follie a bordo di un veicolo a due ruote della mia vita, ma la consideravo anche una piccola sconfitta, visto che l&rsquo;obiettivo che mi ero prefissato nel 1979 era quello di raggiungere i 960 km. Per farlo avevo pianificato una 24 ore senza soste, utilizzando una tecnica di rifornimento in movimento innovativa ispirata al metodo &lsquo;air to air refueling&rsquo; utilizzato dagli aerei da combattimento, ma un calo di rendimento del motore nelle ore notturne mi ha fatto perdere una ventina di chilometri. Durante i giorni del Covid ho scoperto che nel database del Guinness c&rsquo;era una categoria &lsquo;farthest distance travelled in 24 hours on a 50cc scooter&rsquo;, e apparteneva all&rsquo;australiano Mark Brown, che nel 2005 non era andato oltre i 928 km, 12 meno dei miei&rdquo;. VESPA: IL 23 APRILE 1946 NASCEVA IL MITO        

Il giornalista Valerio Boni ha fatto segnare un primato in sella al modello del 1979 iscritto al&nbsp;Registro Storico FMI

Vespa 50, New World Record! Ecco i km percorsi in 24 ore

        KTM aggiorna la sua arma totale da rally e - come ogni anno - aggiunge qualche piccolo dettaglio qui e l&igrave; per tenere il passo della sempre pi&ugrave; competitiva categoria delle moto da grandi traversate. Con la 450 Rally Replica 2025, il progetto non viene rivoluzionato, ma arriva un nuovo telaio, un aggiornamento meccanico e una nuova parte anteriore pi&ugrave; aerodinamica.  Telaio ottimizzato, cambio irrobustito Il traliccio in acciaio saldato a mano che caratterizza questa motocicletta &egrave; stato ancora una volta aggiornato per incontrare le richieste di piloti e amatori che corrono con questa moto. Rispetto alla versione 2024, &egrave; stato rivisto nella flessibilit&agrave; sia torsionale che longitudinale, con l'intento di stabilizzare la moto nei tratti ad alta velocit&agrave;. Il forcellone, anch'esso nuovo, &egrave; in alluminio pressofuso per abbassare al massimo il peso. Il motore &egrave; stato toccato poco e riceve un aggiornamento alla distribuzione SOHC, con un nuovo albero a camme, e un nuovo sistema frizione-cambio che ora vanta elementi rinforzati. Arriva anche un raffreddamento a doppio radiatore in luogo del singolo della versione uscente.&nbsp;  Sospensioni ed estetica riviste Le sospensioni vantano un sistema interamente WP con - ovviamente - il meglio del brand per la guida in offroad. La forcella &egrave; XACT PRO 7548 da 48mm con cartuccia chiusa e tecnologia Cone Valve, associata a piastre lavorate al CNC con offset di 23mm. Dietro, il mono &egrave; sempre WP XACT PRO serie 7750 completamente personalizzabile.&nbsp; Esteticamente arriva un cupolino pi&ugrave; sottile e avvolgente nella parte bassa, come sempre trasparente che lascia intravedere il nuovo castello in fibra di carbonio che posiziona il doppio faretto un pelo pi&ugrave; in alto rispetto a prima. Con questa soluzione, la protezione aerodinamica &egrave; aumentata rispetto alla versione precedente e permette il 33% in pi&ugrave; di illuminazione con il nuovo sistema a LED. Sar&agrave; disponibile da aprile 2024 in sole 100 unit&agrave;, ordinabili presso i concessionari ufficiali.&nbsp;                         

Una rivisitazione a 360 gradi ma nessuna grande rivoluzione. Ecco come dakariana pi&ugrave; amata sia dagli amatori che dai professionisti

KTM 450 Rally Replica 2025: la volpe del deserto si aggiorna

I test drive si svolgevano su 5 percorsi pianificati con il Comune di Bobbio e il team di Over200riders, così che si potessero ammirare anche paesaggi mozzafiato con alcuni passaggi anche i fuoristrada adatti  alle bicilindriche

Le foto della 1° Tappa degli Adventourfest a Bobbio

Comune adagiato in Val trebbia, riconosciuto tra i Borghi pi&ugrave; belli d&rsquo;Italia, nel fine settimana del 20 e 21 aprile Bobbio &egrave; diventato capitale delle due ruote. Proprio qui, infatti, si &egrave; dato il via alla tappa iniziale degli Adventourfest. Nonostante il meteo volesse scoraggiare i motociclisti appassionati di avventure &quot;senza confini&quot;, ben 1.800 test drive si sono svolti, grazie alle 110 moto messe a disposizione direttamente delle Case madri:    DUCATI, con oltre una ventina di moto tra Multistrada V4S e V4SR e le DesertX anche in versione Rally;  KTM, con le sue rinnovate Adventure, le Duke, la 690 SMC R e la 890 SMT;  KOVE, in premiere con l&rsquo;attesissima adventure 800X PRO, che ha fatto il pieno dei testride;  HONDA con la gamma adventure e i modelli 650 con la nuova tecnologia E-Clutch;  ROYAL ENFIELD, con focus sulla nuovissima ed interessantissima Himalayan 450;  HARLEY-DAVIDSON con la sua interessante Pan America 1250 e tanti altri modelli della vasta gamma;  HUSQVARNA con le affascinanti Norden 901, la gamma 701 e la 401 Svartpilen;  MOTO MORINI con la best seller X-Cape 650 e le SEIEMEZZO sia Scrambler (SCR) che Street (STR);  SUZUKI con la apprezzata gamma adventure V-Strom 800DE e 1050DE;  TRIUMPH con l&rsquo;ampia gamma delle Tiger 900 e 1200 nelle versioni, ed in mostra la nuova TF 250-X;  QJ MOTOR con tutta la vasta gamma Adventure SRT in varie cilindrate e la intrigante SVT 650 X.   I test drive si svolgevano su 5 percorsi pianificati con il Comune di Bobbio e il team di Over200riders, cos&igrave; che si potessero ammirare anche paesaggi mozzafiato con alcuni passaggi anche i fuoristrada adatti alle bicilindriche.    Adventourfet le&nbsp;aziende presenti all&#39;evento  Nel villaggio dell&rsquo;HAT non potevano certamente mancare le pi&ugrave; importanti aziende che offrono tutto l&rsquo;equipaggiamento per i grandi viaggi, ed escursioni su tutti i terreni e climi, presenti: Dainese, Alpinestars, Clover, Acerbis, Formaboots hanno approfittato per far provare anche i loro prodotti, cogliendo un&rsquo;opportunit&agrave;? sinergica perfetta. Altre aziende accessori ed altro come SW Motech, MyTech, Enduristan, Continental, Motorex, Mosko Moto, Kryo, Hugerock, WLP e l&rsquo;onnipresente MBE hanno colto l&rsquo;occasione di incontrare il folto pubblico motociclistico presente presentando direttamente e con grande qualit&agrave;? i propri prodotti.  L&#39;HAT Adventourfet: spazio aperto dedicato al mondo dell&rsquo;avventura  l&rsquo;HAT Boot Camp, lo spazio aperto dedicato al mondo dell&rsquo;avventura ed alle storie dei suoi protagonisti, dove le grandi viaggiatrici Miriam Orlandi e Monica Ledda hanno raccontato le loro avventure nel mondo passate e presentato i loro programmi futuri, facendo sognare chi vorrebbe... ma non pu&ograve;.  E poi i giri locali organizzati da Over2000riders sulle strade delle valli intorno a Bobbio, il Tour Bobbio Adventourfest e la Bitumenduro 200, tour di maggiore lunghezza e durate che con le proprie moto permettono ancora meglio di entrare nel territorio conoscendo anche le zone pi&ugrave; nascoste, dove storia paesaggi e il piacere di guida si fondono in un tutt&rsquo;uno regalando un&rsquo;esperienza di viaggio emozionante. Da quest&rsquo;anno grazie il supporto di DJI le guide erano equipaggiati di Action cam 3 e 4 cos&igrave; si &egrave; potuto anche documentare quest&rsquo;incredibile avventura, di cui non sono certo mancati tratti con fango e acqua su strade dimenticate.  Entriamo nello specifico dei tour dell&#39;HAT Adventourfet  Entrando nello specifico dei tour, il primo, un giro adventouring (con fuoristrada) in gruppi guidati di una dozzina di partecipanti, lungo circa 120 km con livello &ldquo;medio-facile&rdquo;, si &egrave; svolto sulle strade Ferriere nella Val Nure con una cinquantina di partecipanti tra sabato e domenica.  Mentre la Bitumenduro 200, della lunghezza di 200 km, ha impegnato il sabato una quarantina di partecipanti per una maratona su strade minori rigorosamente asfaltate. Un viaggio in zone isolate spesso dimenticate alla scoperta di luoghi intimi e poco frequentati secondo la formula chiamata Discovering.    Ringraziamenti  Encomiabile il lavoro svolto dallo staff di Over2000riders, una squadra di circa una trentina di persone impegnate per assicurare il miglior svolgimento della manifestazione. Un&rsquo;attivit&agrave; partita tanti mesi prima, che include autorizzazioni e condivisioni con le autorit&agrave;? e altre entit&agrave;? del territorio, la selezione e lo scouting dei percorsi adeguati, sia dei test-ride che dei tour, l&rsquo;allestimento di un villaggio complesso e funzionale, lo sviluppo puntuale del programma nella sicurezza dovuta, la preparazione della dozzina di guide per i test-ride di gruppo ed i viaggi organizzati, la incisivit&agrave;? della comunicazione per il pubblico. Uno staff esperto e formato per assicurare che le manifestazioni HAT SERIES rispettino le normative ecosostenibili della direttiva ISO 20121. Un grande e puntuale lavoro di gruppo che &egrave; ormai una certezza nel settore.  Un grazie, va anche alle autorit&agrave; e istituzioni locali, che hanno ben capito lo spirito dell&rsquo;evento, se tutto svolto con passione e nel pieno rispetto delle regole, tutte le realt&agrave; possono convivere e armonizzarsi su ogni territorio.  Infine, mitica anche alla nostra infaticabile Honda Transalp XL750 che ci guidato in questa due giorni facendoci vivere ogni momento, anche lei nata per l&rsquo;avventura a 360&deg; fida compagna, fabbrica d&rsquo;emozioni!  Gli Adventourfest naturalmente continuano, questi i prossimi appuntamenti, ma chi volesse anche partecipare alle HAT o viaggi adventouring di OVER2000 Riders basta cliccare sul sito.    Pedavena (BL), 18-19 maggio  Ponte di Legno (BS), 15-16 giugno e  Sestriere (TO), 29-30 giugno   La HAT Bobbio Adventourfest &egrave; raccontata su FB e IN (@hatseries, @hatadventourfest). HASHTAG ufficiali: #hatseries #hatadventoufest #hatadventouring #hatexperience  Buon viaggio, sempre con prudenza, la stagione &egrave; partita, ora &egrave; il momento di raggiungere le mete sognate!  Prodotti e accessori utilizzati:    Moto: HONDA TRANSALP XL750  Casco: CASCO SCHUBERTH E2 EXPLORER BLU  Tuta completa: Acerbis X-Tour  Guanti: Acerbis CE Adventure  Stivali: Acerbis X-STRADHU  Action Cam: DJI Action 4  Accessorio staffa montaggio action: Smallrig  Drone: DJI MINI 3 PRO  Action Cam 360: INSTA 360 X3  Tablet :&nbsp; Hugerock X70  Borsa posteriore: SW-MOTECH ION S  Borsa Posteriore: SW-MOTECH Drybag 180  Borsa serbatoio: SW-MOTECH PRO Micro  

Il piccolo comune, nel fine settimana del 20-21 aprile, &egrave; diventato capitale delle due ruote, seppur il meteo sembrava volesse scoraggiare i motociclisti

Adventourfest, Bobbio accoglie i grandi appassionati del mototurismo!

        Bardahl presenta la sua nuova collezione primavera/estate 2024. Lo scorso anno, il marchio di lubrificanti ha lanciato Bardahl Wear, una linea di abbigliamento, ora rinnovata con una serie di nuove proposte. Materiali di alta qualit&agrave; e stampe accattivanti sono le colonne portanti di questa nuova serie di capi.  Bardahl Wear: la collezione La collezione primavera/estate 2024 si compone di otto T-shirt, quattro felpe e una selezione di accessori, inclusi due cappelli, tutti contraddistinti dalla presenza distintiva del marchio Bardahl. Le grafiche pulite e essenziali, ispirate al mondo dei motori, conferiscono agli indumenti un'eleganza senza tempo, mentre il richiamo al vintage e alla pop art aggiunge un tocco di originalit&agrave;.Il progetto si sviluppa con una serie di nuove proposte, dove materiali e stampe di qualit&agrave; rappresentano un requisito essenziale, coerentemente con la storia di questo storico marchio, caratterizzata da eccellenza e ricerca. I capi della collezione Bardahl Wear sono disponibili presso una selezione di store-pilota nel settore della moda, oltre che in alcuni negozi specializzati. Tra questi spicca il Garage 51, il rinomato "concept store" situato all'interno del Misano World Circuit "Marco Simoncelli", storico partner di Maroil-Bardahl Italia e punto di partenza del progetto abbigliamento.        

La linea si compone di otto magliette, quattro felpe e accessori caratterizzate da grafiche accattivanti e prodotte con materiali di alta qualit&agrave;

Bardahl svela la collezione di abbigliamento e accessori 2024

        Sta per prendere il via la prima edizione dell'EICMA Riding Fest, evento promosso dall&rsquo;Esposizione Internazionale delle due ruote di Milano in occasione del suo 110&deg; anniversario. La manifestazione si terr&agrave; nel paddock del Misano World Circuit Marco Simoncelli sabato 27 e domenica 28 aprile. L&rsquo;evento, completamente gratuito, dar&agrave; la possibilit&agrave; ai visitatori di provare in prima persona l'Aprilia Tuareg e la Moto Guzzi Stelvio e la nuova MV Agusta Enduro Veloce!  Il sostituto della benzina? Un elemento pi&ugrave; ecologico ed economico! EICMA Riding Feste: le attivit&agrave; in programma I partecipanti avranno l&rsquo;occasione di sperimentare le caratteristiche da off-road della Tuareg e l&rsquo;adattabilit&agrave; al viaggio della Stelvio. I test su strada, accompagnati da guide esperte, si svolgeranno nei paesaggi circostanti l&rsquo;autodromo, mentre le prove fuoristrada saranno condotte lungo un percorso preparato per l'occasione. Nel paddock di Misano, i visitatori potranno incontrare Jacopo Cerutti e Francesco Montanari. Lo staff di Enduro Republic sar&agrave; presente per fornire tutte le informazioni sulle Tuareg Experience. L'ingresso sar&agrave; possibile previa registrazione sul sito eicma.it.  Moto Guzzi Stelvio &Egrave; la on-off pensata per il viaggio avventuroso ed &egrave; l&rsquo;unica della sua classe di cilindrata con la trasmissione ad albero cardanico e con il parabrezza regolabile elettricamente. Stelvio &egrave; spinta dal nuovo motore &ldquo;compact block&rdquo;, bicilindrico a V trasversale di 90&deg; con raffreddamento a liquido e distribuzione a doppio albero a camme in testa, con 4 valvole per cilindro. La potenza massima &egrave; di 115 CV a 8.700 giri/min mentre la coppia massima di 105 Nm a 6.750 giri/min, con l&rsquo;82% disponibile gi&agrave; da 3.500 giri/min. La ciclistica prevede un telaio in tubi d&rsquo;acciaio, cerchi a raggi tubeless da 19&rdquo; all&rsquo;anteriore e 17&rdquo; al posteriore e sospensioni a corsa lunga, per una guida confortevole nei viaggi e divertente nel fuoristrada leggero. Stelvio &egrave; la prima Moto Guzzi disponibile con PFF Rider Assistance Solution. L&rsquo;innovativa piattaforma di assistenza alla guida, che garantisce funzioni che svolgono un ruolo fondamentale sul fronte della sicurezza attiva, &egrave; basata sulla tecnologia radar sviluppata da Piaggio Fast Forward, la societ&agrave; specializzata in robotica, con sede a Boston, fondata nel 2015 dal Gruppo Piaggio. La dotazione elettronica &egrave; completata dall&rsquo;acceleratore elettronico Ride by Wire, dalla piattaforma a sei assi che gestisce al meglio i controlli elettronici per la sicurezza (come l&rsquo;ABS Cornering) e il divertimento. Cinque sono i Riding Mode: Turismo, Pioggia, Strada, Sport e Off-Road che gestiscono gli interventi di freno motore, ABS, traction control e mappe motore. Nella modalit&agrave; Off-Road &egrave; possibile escludere sia l&rsquo;ABS sia in traction control. Grande l&rsquo;offerta di accessori per renderla ideale alle proprie esigenze.  Aprilia Tuareg &Egrave;&nbsp;progettata, sviluppata e costruita per essere la migliore sintesi tra le enduro monocilindriche e le adventure di media cilindrata, due mondi fino ad oggi antitetici. Tuareg alza il livello della guida in fuoristrada tra le moto adventure ma esalta la sua indole da grande viaggiatrice grazie al comportamento impeccabile su asfalto, ai contenuti tecnici premium, alle performance del bicilindrico da 80 CV e in virt&ugrave; del peso ridotto a soli 187 kg a secco. Aprilia Tuareg privilegia la funzionalit&agrave;, eliminando ogni particolare superfluo. La ciclistica &egrave; stata progettata per un utilizzo &ldquo;heavy duty&rdquo;, anche per il fuoristrada impegnativo. Le sospensioni a grandissima escursione sono completamente regolabili, ideali per superare ogni ostacolo in off road, regalando comfort su strada. Il serbatoio da 18 litri &egrave; molto rastremato nella zona di contatto con le gambe; il suo sviluppo verticale permette al carburante di rimanere vicino al baricentro, senza influire nella dinamica di guida.La dotazione elettronica &egrave; di livello, grazie alla suite di controlli elettronici APRC che comprende il traction control, il cruise control, engine brake e mappe motore, tutti personalizzabili. &Egrave; possibile escludere l&rsquo;ABS su entrambi i canali per l&rsquo;utilizzo nel fuoristrada pi&ugrave; impegnativo. Il motore bicilindrico frontemarcia da 660 cc, unit&agrave; di ultima generazione molto compatta e leggera, eroga 80 CV e 70 Nm, il 75% di quest&rsquo;ultima disponibile gi&agrave; a 3000 giri/min, garantendo prontezza al comando del gas fin dai bassi regimi. Ricca la gamma accessori e di abbigliamento dedicata.  SUZUKI V-STROM DAY, AL VIA LE PRENOTAZIONI PER LA QUARTA EDIZIONE       

Sabato 27 e domenica 28 aprile, i visitatori potranno scoprire e testare l'Aprilia Tuareg, la Moto Guzzi Stelvio e la nuova MV Agista Enduro Veloce su circuiti appositi

EICMA Riding Fest, l'evento per testare le moto al Circuito di Misano

Finalmente &egrave; stato svelato il prezzo della MV Agusta Enduro Veloce, modello presentato in anteprima&nbsp;questo aprile 2024. La moto sar&agrave; disponibile per l&#39;acquisto in tutte le concessionarie ufficiali&nbsp;a partire da giugno.  MV AGUSTA ENDURO VELOCE, CI SIAMO!    Le caratteristiche generali della MV Agusta Enduro Veloce  La MV Agusta Enduro Veloce sar&agrave; disponibile anche in una versione speciale dedicata a Edi Orioli. Presenta un motore tre cilindri da 931 cc con soluzioni tecnologiche avanzate come l&#39;albero motore controrotante, alberi a camme con trattamento DLC e cambio estraibile. Il motore eroga 124 CV a 10.000 giri e 102 Nm a 7.000, con l&#39;85% della coppia disponibile gi&agrave; a 3.000 giri. &Egrave; un motore compatto e leggero, con un contralbero di bilanciamento per ridurre le vibrazioni. Il telaio perimetrale in acciaio assicura robustezza per l&#39;uso in fuoristrada, mentre un traliccio in acciaio funge da telaietto. Le sospensioni Sachs sono completamente regolabili, con 210 mm di escursione, mentre i freni Brembo Stylema offrono prestazioni elevate. L&#39;elettronica comprende una piattaforma inerziale per regolare 4 mappe motore, 8 livelli di controllo di trazione, 2 livelli di freno motore e 2 livelli di ABS Cornering. La strumentazione TFT a colori di 7 pollici consente il controllo delle funzioni e la connessione allo smartphone per la navigazione turn-by-turn.  EICMA RIDING FEST, L&#39;EVENTO PI&Ugrave; ATTESO AL CIRCUITO DI MISANO  MV Agusta Enduro Veloce: il prezzo  Il prezzo di questa tre cilindri &egrave; di 23.000 euro f.c.&nbsp;e sar&agrave; possibile testarla a Misano, in occasione dell&#39;evento EICMA RIDING FEST!   

La moto potr&agrave; essere testata durante l&#39;evento EICMA Riding Fest a Misano e arriver&agrave; nelle concessionarie a partire da giugno 2024

MV Agusta Enduro Veloce, ecco il prezzo e dove provarla!

        Per montare il motore di una MotoGP, due meccanici impiegano davvero tre giorni? Delle MotoGP non si s&agrave; tanto, specialmente per quanto riguarda la meccanica e i particolari costruttivi. Si conoscono gli schemi costruttivi e le soluzioni adottate, ma soltanto a grandi linee e non certo nel dettaglio. Le Case, infatti, non forniscono altro che dati assai vaghi in fatto di tecnica dei loro motori da Gran Premio.Le misure caratteristiche le conosciamo grazie al regolamento e non in quanto fornite dai costruttori. Dunque non sappiamo, per esempio, quanto siano lunghe le bielle.  I primi dati arrivarono dalla Formula 1 Quando il Mondiale di Formula 1 si correva con i V10 aspirati di 3000 cc e poi con i V8 di 2400 cc la BMW comunic&ograve; una serie di interessanti informazioni tra le quali quella relativa al tempo necessario per il montaggio di un motore, costituito da circa 5000 pezzi (compresi gli organi di unione). Tre meccanici impiegavano tre giorni. Il motore di una MotoGP ha soltanto quattro cilindri e quindi il tempo occorrente dovrebbe essere minore, ma d&rsquo;altro canto si deve considerare che esso comprende anche il cambio, la frizione e la trasmissione primaria (a differenza di quanto accade in campo auto). Dunque, &egrave; plausibile che per il montaggio due meccanici impieghino due giorni. Tre sembrano un po&rsquo; tanti&hellip;  Perch&eacute; serve cos&igrave; tanto tempo in pi&ugrave; per i motori da corsa rispetto a quelli di serie Il motivo? (dato che per motori analoghi destinati alle sportive stradali il tempo impiegato &egrave; di gran lunga inferiore). Il fatto &egrave; che nelle moto da competizione tutto &egrave; davvero &ldquo;tirato&rdquo; al limite e anche i minimi dettagli vanno curati con estrema attenzione: una straordinaria precisione &egrave; indispensabile. Le tolleranze sono assai pi&ugrave; ristrette rispetto a quelle che si impiegano nei motori di serie e gli accoppiamenti sono pi&ugrave; critici. Nella normale produzione il rapporto di compressione reale pu&ograve; variare non di poco rispetto a quello nominale, ossia di riferimento (e differire da cilindro a cilindro). Per esempio, per le sue quadricilindriche sportive la Suzuki fino a pochi anni fa indicava che era possibile uno scostamento di pi&ugrave; o meno 0,3 rispetto al valore nominale. Nei motori da corsa, la differenza tra i vari cilindri per quanto riguarda questo rapporto deve essere talmente ridotta da risultare praticamente nulla. Esso deve, cio&egrave;, essere, per quanto possibile, uguale per tutti. Nella produzione di serie, oggi, le tolleranze sono molto ridotte (in certi casi inferiori al centesimo di millimetro). Qui serve ulteriore precisione, anche per ridurre gli attriti&nbsp; al minimo, cosa indispensabile nei motori molto veloci. &Egrave; possibile restringere ulteriormente, almeno fino a un certo punto, ma il costo cresce in maniera esponenziale. Per gli organi&nbsp; meccanici destinati ai motori da corsa, questo pu&ograve; non essere un problema, anche se c&rsquo;&egrave; comunque un limite. Per esempio, la distanza minima tra pistone e valvole durante l&rsquo;incrocio oggi &egrave; soltanto di qualche decimo di millimetro (pare si sia arrivati a 0,3 mm!) e deve essere la stessa per tutte le valvole. Teoricamente diversi controlli non sarebbero neanche necessari in quanto dovrebbe averli compiuti il fornitore dei componenti. Ma siamo proprio sicuri, per esempio, che tutti gli alberi a camme siano uguali e, una volta montati e messi in fase (con precisione estrema!), forniscano la stessa fasatura e la stessa legge del moto delle valvole per tutti i cilindri? Quando si lavora sui motori da corsa non si deve dare mai nulla per scontato. Sono di grande importanza i controlli di tutti i giochi, dell&rsquo;allineamento dei perni e dei supporti di banco, e cos&igrave; via. E poi ci sono frizione e cambio, entrambi decisamente complessi nelle odierne MotoGP. Insomma, di tempo non ne serve poco, per il montaggio, e per ogni step devono essere effettuati almeno due controlli.        

Quando si lavora sui motori (siano questi da corsa o di serie) non si deve dare mai nulla per scontato. Ma quali sono le vere differenze?

Motore MotoGP vs Serie: quali differenze per un... tagliando?

        Icona di design, moda che non passa, capolavoro ingegneristico e industriale: la Vespa. Oggi &egrave; un marchio noto in tutto il mondo e apprezzato per la sua caratteristica di praticit&agrave; e stile italiano, ed &egrave; giusto celebrare la giornata del 23 aprile come quella di nascita del progetto, perch&egrave; in questo giorno del 1946, Enrico Piaggio e Corradino d'Ascanio registravano presso l'ufficio brevetti di Firenze il marchio Vespa e il progetto definitivo.  Dalla necessit&agrave; di rilancio... In realt&agrave;, in quel di Pontedera, non era il primo tentativo di realizzare un mezzo di trasporto per il popolo. Con la fabbrica aeronautica in crisi al termine della Seconda Guerra Mondiale, &egrave; sorta la necessit&agrave; di convertire tutto il know how bellico in qualcosa di civile e che potesse ricostruire il Paese dopo averlo distrutto con le bombe. Enrico Piaggio, quindi, incarica l&rsquo;ingegnere Corradino D&rsquo;Ascanio (gi&agrave; inventore dell'elicottero nel 1934) di realizzare il prototipo di un mezzo a due ruote economico e comodo. Questa richiesta &egrave; arrivata dopo che il primo prototipo MP5 Paperino di Renzo Spolti, realizzato fra il '44 e il '45, non era riuscito ad andare in produzione.&nbsp; In foto l'MP5 Paperino di Renzo Spolti.  ...al successo planetario D'ascanio, quindi, lavor&ograve; sul principio di scocca autoportante del prototipo gi&agrave; realizzato, ma con uno schema a pedana piatta e una realizzazione che prevedeva economicit&agrave; nella produzione, utilizzando concetti tecnici gi&agrave; conosciuti in Piaggio come la sospensione anteriore monobraccio fatta come i carrelli degli aerei. Il progetto venne approvato e presentato il 23 Aprile 1946 all&rsquo;Ufficio Brevetti di Firenze.&nbsp; Lo stesso anno, con l'ingresso sul mercato grazie alla rete di vendita Lancia, il modello Vespa 98 vende ben 2.181 esemplari con un listino che partiva da 55 mila lire. Gi&agrave; dall'anno seguente le Vespa vendute sono diventate 10.000 e tutto quello che &egrave; arrivato dopo &egrave; ormai storia conosciuta. Quindi, buon compleanno Vespa!        

Esattamente 78 anni fa, a Firenze, veniva registrato il primo brevetto. Il progetto di mobilit&agrave; di Piaggio &egrave; poi diventato leggenda

Vespa: il 23 aprile 1946 nasceva il mito

        Non solo moto. Suzuki da sempre porta avanti la grande passione per il mondo bicicletta, per questo motivo siamo (quasi) giunti alla quarta edizione di Suzuki Bike Day, che si tiene l&rsquo;8 giugno 2024 a Imola. Suzuki Bike Day 2024: come si svolge l&rsquo;evento Confermato il circuito imolese come punto di partenza e sede del Village del Suzuki Bike Day, che rappresenta il luogo perfetto per celebrare l&rsquo;abbinamento tra il mondo dei motori e quello della bicicletta. Il percorso ricalcher&agrave; parte della seconda tappa tutta italiana del prossimo Tour de France e durante la presentazione dell&rsquo;evento (lo scorso 8 aprile), Suzuki ha ribadito la sua visione di mobilit&agrave; sostenibile e condivisa, in cui la bicicletta assume un ruolo di primo piano sia per i momenti di svago sia per gli spostamenti quotidiani, in uno scenario di rispetto reciproco tra tutti gli utenti della strada, prima ancora che dell&rsquo;ambiente. Inoltre, Marco Ruschetti, designer del Centro Stile Suzuki, ha svelato la maglia celebrativa dell&rsquo;evento e raccontato la genesi del suo concept ispirata alla iconografia dei costumi tipici dei raduni sportivi giapponesi.  Suzuki Bike Day: il percorso dell'evento Il Suzuki Bike Day dar&agrave; ai partecipanti l&rsquo;opportunit&agrave; di pedalare in sicurezza su un percorso speciale, lungo 53,5 km e&nbsp;con 930 metri di dislivello. Dopo aver calcato l&rsquo;asfalto dell&rsquo;autodromo imolese, i partecipanti percorreranno le strade che hanno segnato i trionfi di Adorni e Alaphilippe nel 1968 e nel 2020 rispettivamente, con la possibilit&agrave; di percorrere un tratto della seconda tappa del Tour, interamente in territorio italiano tra le salite del Gallisterna e del Mazzolano con pendenze fino al 16% e con i comuni di Riorlo, Villavezzano, Brisighella (uno dei borghi pi&ugrave; belli d&rsquo;Italia) e Imola a fare da cornice al fiume di ciclisti. Si pu&ograve; partecipare con qualsiasi tipologia di bicicletta (incluse, per esempio mountain-bike, bici a pedalata assistita, con carrellino per bimbi o pets) e pedalare al ritmo preferito.  La manifestazione &egrave; a carattere non competitivo.  La maglia celebrativa del Suzuki Bike Day 2024 Torando alla maglia celebrativa della quarta edizione del Suzuki Bike Day, questa &egrave; realizzata da Al&egrave; Cycling in collaborazione con il Centro Stile di Suzuki. Nel capo trovano espressione le tre anime dell&rsquo;evento: il design del kimono e il kangi WA (&ldquo;comunit&agrave; della bicicletta&rdquo;) testimoni della identit&agrave; giapponese di Suzuki; l&rsquo;iconico tracciato dell&rsquo;Autodromo; il giallo, colore simbolo del Tour de France.  Come iscriversi al Suzuki Bike Day 2024 Per iscriversi al quarto Suzuki Bike Day #basta collegarsi alla pagina dedicata all&rsquo;evento sul sito Suzuki (https://auto.suzuki.it/suzukibikeday2024/), e seguire una semplice procedura guidata, entro il 5 giugno 2024, oppure in loco, nella zona retro box dell&rsquo;autodromo di Imola il giorno precedente all&rsquo;evento (7 giugno) dalle 17 alle 19 e la mattina del Suzuki Bike Day (8 giugno) dalle 7.30 alle 8.30. Sono possibili due scelte. La prima &egrave; la quota di iscrizione standard di 5 euro, l&rsquo;altra &egrave; la quota premium di 20 euro che comprende oltre alla quota di iscrizione anche l&rsquo;esclusiva maglia tecnica Al&egrave; Cycling. Tutte le quote di iscrizione standard saranno devolute da Suzuki a Dynamo Camp, il primo camp di Terapia Ricreativa sorto in Italia per i bambini affetti da patologie gravi o croniche (ciascuno, ovviamente, sar&agrave; poi libero di fare un&rsquo;offerta superiore).  SUZUKI: RACCOLTE 1,64 TONNELLATE DI RIFIUTI IN APPENA TRE ORE       

Quasi tutto pronto per la manifestazione a carattere non competitivo e aperta a tutti che si terr&agrave; a Imola

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