        Secondo un rapporto dell'Osservatorio di Viasat, i furti di moto e scooter in Italia stanno diventando sempre pi&ugrave; frequenti, con un aumento del 16.5% rispetto all'anno precedente. La Polizia ha stimato che nel 2022 sono stati rubati pi&ugrave; di 31.000 tra moto, scooter e ciclomotori. Questo si traduce in 2.595 veicoli rubati ogni mese, 86 al giorno e quasi 4 furti ogni ora in tutta Italia. RC MOTO, IL 20% ASSICURA INCENDIO E FURTO: "CONSUMATORI SPAVENTATI DAI COSTI" Regioni e modelli: cosa e dove si ruba di pi&ugrave;? Ci sono alcune regioni, tuttavia, dove il rischio &egrave; maggiore, con la Campania al primo posto con quasi 7.000 furti all'anno, seguita dalla Sicilia con 5.569 furti e dal Lazio con 5.210 furti. Sfortunatamente, solo meno del 40% dei furti di moto o scooter viene risolto con il ritrovamento del mezzo. Il resto dei mezzi, circa 19.000 unit&agrave;, scompare nel nulla e viene venduto a pezzi in poche ore dopo il furto. Honda SH "primo" in classifica La classifica dei mezzi pi&ugrave; rubati vede al primo posto l'Honda SH, responsabile di quasi il 20% di tutti i furti di moto e scooter in Italia. Al secondo posto c'&egrave; lo Scarabeo di Aprilia, seguito dal Piaggio Liberty. Tra i veicoli di Piaggio, i best seller come il Beverly e la Vespa sono anche tra i pi&ugrave; rubati, insieme al T-Max di Yamaha e i modelli Agility e People di Kymco. In generale, i furti di moto e scooter rappresentano un grave problema per l'Italia. LADRI TENTANO LA FUGA MA LO SCOOTER NON PARTE       

Pi&ugrave; di 31.000 veicoli rubati nel 2022, solo il 40% ritrovato: ecco i modelli pi&ugrave; colpiti

Furti di moto e scooter in Italia in aumento: le regioni più a rischio

        Il 3 giugno &egrave; da molti atteso come la data che riaprir&agrave; i confini regionali, ma purtroppo non ci sono ancora notizie certe. &Egrave; prevista per domani la conferenza fra governo e governatori a seguito della quale saranno prese importanti decisioni. Per adesso le ipotesi sono due: continuare su questa linea oppure rimandare tutto di una settimana. Il governo, infatti, propende per una linea unita, senza differenze tra regioni. Ma i presupposti non sono affatto buoni: per sapere se sar&agrave; possibile fare un gita in moto lontano dal territorio regionale dovremo aspettare ancora un po&rsquo;. Speciale di In Moto, Editoriale: il vintage che sar&agrave; I problemi tra regioni Qualche giorno fa si era aperta l&rsquo;ipotesi di far slittare l&rsquo;apertura di Lombardia e Piemonte, dove i contagi sono ancora piuttosto alti. Ma i problemi non sono solo al Nord. Al Sud alcune regioni (soprattutto la Sicilia) hanno minacciato di far entrare nel proprio territorio solo chi si presenter&agrave; con il test sierologico effettuato nei tre giorni precedenti. Una possibilit&agrave; gi&agrave; scartata, ma per la quale il governo sta cercando un compromesso, come la quarantena breve (valida anche per gli stranieri che arriveranno in Italia) di 4/5 giorni per capire se la persona ha contratto il virus. Tuttavia, si tratta di una soluzione che potrebbe scoraggiare il turismo e non &egrave; detto che verr&agrave; adottata. Monitoraggio continuo Di fondamentale importanza sono i dati del monitoraggio settimanale effettuato dal ministero della Salute, sulla base dell&rsquo;andamento della curva epidemica. Occhi puntati sulla Lombardia: da questi dati il governo potr&agrave; stabilire gli spostamenti, destinati ad aumentare in vista dell&rsquo;estate e delle vacanze. Tutto ancora da decidere, insomma. Speriamo che venga fatta chiarezza al pi&ugrave; presto, per tornare a scorrazzare per l'Italia, con la nostra moto. Due in moto non conviventi: novit&agrave; in arrivo?       

Il 3 giugno &egrave; stata indicata come data per la riapertura dei confini regionali, ma ci sono tanti nodi da sciogliere. Il governo segue la linea del tutti uniti e qualche voce parla di uno slittamento di 7 giorni

Spostamenti tra regioni: tante ipotesi, ancora poche certezze

        Per il 18 maggio &egrave; tutto deciso, ma ci sono ancora molte questioni in sospeso. Andiamo con ordine. Dal prossimo luned&igrave; non dovremo pi&ugrave; usare l&rsquo;autocertificazione (eccetto casi eccezionali, come lo spostamento tra regioni che &egrave; permesso solo per comprovati motivi di lavoro, salute o estrema necessit&agrave;), gran parte delle attivit&agrave; commerciali potr&agrave; ripartire e, per i motociclisti, sono finalmente concessi i giri in moto, ma ancora in solitaria. Il nodo cruciale, adesso, riguarda un&rsquo;altra data, quella del 3 giugno. Spostamento tra regioni s&igrave; o spostamento tra regioni no? Quando sar&agrave; possibile guidare la propria moto senza una meta, anche oltre i confini regionali? La moto, forse la forma di distanziamento sociale pi&ugrave; pura che c&rsquo;&egrave; Il dibattito La riapertura dei confini regionali &egrave; il tema che sta tenendo banco in queste ore tra governo e Regioni. Il premier Conte ha fissato al 3 giugno la data dalla quale consentire lo spostamento libero tra regioni, lasciando la possibilit&agrave; alle Regioni di adottare misure pi&ugrave; restrittive, in base ai dati epidemiologici. Possibilit&agrave; che alcuni governatori vorrebbero adottare nel senso opposto, ovvero per una riapertura anticipata: in particolare Stefano Bonaccini&nbsp;(Emilia Romagna), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Luca Zaia (Veneto) sarebbero intenzionati ad aprire i confini gi&agrave; dal 18 maggio. Liberi di guidare Scontro tra governo e Regioni a parte, abbiamo davanti a noi, a partire da luned&igrave;, oltre due settimane di giri in moto, senza quella autocertificazione che per settimane ci ha perseguitato. Abbiamo atteso questo giorno per troppo tempo: godiamoci il rombo del motore, il clima mite di questa stagione e le bellezze regionali. In solitaria o accompagnati dal proprio convivente perch&eacute; per adesso non sono ancora previste gite di gruppo. Intanto, per&ograve;, abbiamo riconquistato un pezzo di libert&agrave;. E ce la meritiamo tutta. Lezioni di guida InMoto, parte 3: il freno posteriore       

Dal 18 maggio se ne va l&rsquo;autocertificazione (ok ai giri in moto in solitaria), ma uscire dai confini regionali non sar&agrave; permesso fino a dopo la Festa della Repubblica

Fase 2, in moto tra regioni? Al via dal 3 giugno

        Unire sport, turismo, luoghi ricchi di fascino e cultura: una missione non da poco, ma che &egrave; possibile grazie alle due ruote. &ldquo;Abruzzo Bike friendly&rdquo; &egrave; l&rsquo;offerta turistica che mette in contatto tutti questi aspetti e li fa risplendere nella cornice delle verdi terre del centro Italia. ALLA BORSA DEL TURISMO Tra i paesaggi naturali dell&rsquo;Abruzzo stanno nascendo numerose piste ciclabili, al fine di valorizzare la zona e renderla ancora pi&ugrave; appetibile a chi ama viaggiare e scoprire i punti pi&ugrave; nascosti del panorama. L&rsquo;offerta Bike friendly unisce promozione istituzionale e proposte commerciali, grazie a una rete di strutture e servizi al servizio dei ciclisti e degli amanti della bicicletta. Durante la conferenza alla Borsa Internazionale del Turismo, a Milano, la Regione Abruzzo ha presentato l&rsquo;iniziativa nel suo stand, ponendo l&rsquo;accento sullo sviluppo dell&rsquo;offerta cicloturistica. L&rsquo;incoraggiamento arriva dall&rsquo;assessore regionale al Turismo Mauro Febbo: &ldquo;Obiettivo primario &egrave; innalzare il livello qualitativo dell'esperienza offerta alle diverse tipologie di turista-fruitore, dallo sportivo appassionato di bicicletta all'escursionista che predilige una mobilit&agrave; dolce, costruendo un prodotto turistico competitivo e facilmente riconoscibile nel settore del cicloturismo e del ciclismo su strada e fuoristrada&rdquo;. NORME PER POTENZIARE LE STRUTTURE Sono state poste le basi per un nuovo modo di sviluppare il turismo, con indicazioni precise per un settore che sia sostenibile: vanno rispettate modalit&agrave; e procedure per realizzare un sistema ricettivo e condiviso, che segua le norme del Protocollo d&rsquo;Intesa sottoscritto dalla Regione con Legambiente. Gli importanti parchi abruzzesi possono essere salvaguardati e valorizzati mantenendo la propria autenticit&agrave;, ma possono contemporaneamente essere coadiuvati da servizi dedicati alle biciclette: scuole, servizi di trasporto, bici taxi, bike shuttle, bike center che andranno a implementare una struttura con grandi potenzialit&agrave;. PEDALARE SULLA COSTA Una volta completa, l&rsquo;infrastruttura della Bike to Coast dovrebbe coprire i 130 km della costa abruzzese con una lunghissima pista ciclabile interamente affacciata sul mare. Percorrendo l&rsquo;ex tracciato ferroviario, il progetto Costa dei Trabocchi MOB punta a sfruttare le stazioni dell&rsquo;omonimo tratto di litorale rendendole hub intermodali: si pu&ograve; salire con la bici in treno o in autobus e utilizzare i parcheggi di scambio a disposizione. EVENTI CICLISTICI Si pensa anche agli amanti della mountain bike, potenziando gli itinerari e i circuiti down hill sulle colline e le montagne, oltre a rinforzare le Ciclovie e le piste ciclabili nel territorio interno. &Egrave; un piano da 84 milioni di euro in sei anni, che ha il chiaro obiettivo di trasformare l&rsquo;Abruzzo in una meta turistica di prim&rsquo;ordine per tutti gli amanti della bicicletta. Gli eventi contribuiscono alla causa. In ordine cronologico: la Gran Fondo dell&rsquo;Aquila, 17 maggio; la Maratona degli Stazzi, 7 giugno; la Bike Marathon Gran Sasso d&rsquo;Italia, 14 giugno; la Gran Fondo del Parco, 28 giugno; XTERRA, 18-19 luglio; Art Bike &amp; Run, a settembre. San Valentino in moto, ecco le migliori mete       

La Regione ha presentato il progetto che mira a valorizzare i caratteristici territori montani, costieri e naturalistici racchiusi nei propri confini. Eventi dedicati alla bicicletta, servizi a misura per gli escursionisti e una pista ciclabile di 130 km

Abruzzo Bike friendly, due ruote per il turismo

        Il Trofeo delle Regioni rappresenta una novit&agrave; mototuristica di quest&rsquo;anno: ideato dalla Commissione Turistica e Tempo Libero FMI, nasce con lo scopo di fornire una proposta di aggregazione e intrattenimento, con programmi di interesse turistico e culturale e per mettere a confronto le rappresentative delle Regioni partecipanti. IL PROGRAMMA - Oltre ai motorigiri turistici, momenti importanti si prospettano la &ldquo;Serata delle Regioni&rdquo; e la &ldquo;Sfilata delle Regioni&rdquo;. Nel primo caso, il sabato sera i partecipanti si ritroveranno in un punto indicato e percorreranno un breve itinerario che li condurr&agrave; al centro storico, dove ad ogni delegazione regionale sar&agrave; assegnato uno spazio ove esporre prodotti di gastronomia. Nel corso della sfilata della domenica mattina, i motociclisti percorreranno in corteo, suddivisi per regione, un breve tragitto che avr&agrave; termine anch&rsquo;esso nel centro storico dove verranno salutati dalle autorit&agrave; locali. LA CLASSIFICA - I partecipanti saranno presenti in rappresentanza del Comitato Regionale FMI di appartenenza. Al termine delle iscrizioni sar&agrave; stilata una graduatoria di merito, formulata secondo il criterio basato sulla presenza all&rsquo;evento e all&rsquo;attraversamento delle Regioni per giungere al luogo della manifestazione (coefficiente K). A conclusione dell&rsquo;evento &egrave; prevista la premiazione delle prime 5 squadre regionali classificate, con esclusione di quella organizzatrice, e vi saranno numerosi Challenge. La preiscrizione &egrave; consentita fino al 31 luglio. La manifestazione &egrave; riservata ai conduttori e ai passeggeri in possesso di tessera FMI con validit&agrave; dell&rsquo;anno 2018, che giungono alla manifestazione in moto con due, tre ruote e quad, provenienti dalle regioni italiane. Qui maggiori informazioni Qui per iscrizione &nbsp;       

Organizzato da Federmoto per unire storia, arte e cultura, la prima edizione si svolger&agrave; a Spello, nel perugino, dal 28 al 30 settembre. Iscrizioni fino al 31 luglio

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