A molti anni dalla sua morte, Steve McQueen resta un&rsquo;icona mitica. Nei suoi film, il personaggi interpretati guidavano sempre una grande moto o un&rsquo;auto, ma nella vita personale le auto e le moto sono state davvero al primo posto. Dalla prima Harley, che acquist&ograve; quando era uno studente di recitazione a New York, alle Triumph &ldquo;desert sled&rdquo;, alle Husqvarna che guid&ograve; nelle corse nel deserto in California, Messico e Nevada. Il suo bisogno di velocit&agrave; lo spinse da Hollywood in un gran numero di corse motociclistiche fuoristrada di alto livello, come la Baja 1000, la Mint 400, il Gran Premio di Elsinore e, nel 1964, l&rsquo;International Six Days Trial in Europa. Negli ultimi anni della sua vita, quando si ritir&ograve; da Hollywood, i suoi interessi si concentrarono sulle moto d&rsquo;epoca, cosa che lo port&ograve; a mettere insieme una vasta collezione di Harley-Davidson, Indian, Triumph, Brough-Superior ed Ace.  Nella sua carriera artistica, le pi&ugrave; famose scene in moto vennero girate per il film Bullitt e nella sequenza della cattura finale ne La grande fuga, quando McQueen cerca di raggiungere la Svizzera a bordo di una Triumph TR6 Trophy camuffata da BMW bellica. Soltanto la scena dell&#39;ultimo salto sul filo spinato fu eseguita dallo stuntman Bud Ekins: McQueen aveva voluto provare la scena, ma fin&igrave; con una caduta e la produzione, per non rischiare un infortunio, impose alla star di avvalersi di una controfigura.  In questo libro l&rsquo;autore Matt Stone descrive nei dettagli il mondo a due ruote dell&rsquo;attore, ricostruendolo con interviste ai familiari, agli amici e ai suoi compagni di scorribande. Il testo &egrave; arricchito da quasi 200 immagini, molte delle quali del tutto inedite.  Per la cronaca, Steve McQueen &egrave; venuto a mancare il 7 novembre del 1980, a Ciudad Ju&agrave;rez, in Messico, a soli 50 anni. Un anno prima gli era stato diagnosticato un tumore della pleura associato all&#39;esposizione all&#39;amianto, subita durante il servizio nei Marines.  Formato: 21,6x27,9 cm - Pagine: 160 - Foto: centinaia in b/n e a colori - Cartonato - Testo: italiano  Prezzo: &euro; 39,00 (se richiesto online &euro; 33,15) 

<p>I motori sono sempre stati al primo posto nella vita dell&#39;attore americano, sia nei suoi film che nella vita. Un volume edito da Giorgio Nada raccoglie 200 foto e tante interviste sul mondo a due ruote dell&#39;iconico personaggio</p> 

Un libro racconta la passione per le moto di Steve McQueen

&ldquo;MV Agusta dal 1945 ad oggi&rdquo; &egrave; l&rsquo;edizione completamente rinnovata nella grafica e aggiornata nei contenuti della storica monografia a firma di Mario Colombo e Roberto Patrignani, dedicata all&rsquo;azienda di Cascina Costa, rinata negli anni Novanta grazie alla passione smisurata di un uomo per le moto sportive: Claudio Castiglioni.  Nel volume, la storia del leggendario marchio dei trionfi agonistici di Carlo Ubbiali, Mike Hailwood e Giacomo Agostini, che nel 2015 ha compiuto il suo 70&deg; anniversario, &egrave; raccontata in due diverse sezioni: nella prima parte, le vicende umane, tecniche, industriali e sportive, nella seconda, la catalogazione sistematica di tutti i modelli, sia stradali sia destinati alla pista, comprese tutte le versioni delle iconiche F4, F3 e Brutale, modelli che hanno spostato oltre, sempre pi&ugrave; avanti, il concetto di eccellenza nella produzione motociclistica mondiale.  Centinaia di immagini in bianco e nero e a colori arricchiscono il libro di 360 pagine dedicato alla prestigiosa Casa, alla cui stesura hanno contributo anche Massimo Chierici e Franco Daudo, per la parte pi&ugrave; recente.  L&rsquo;opera pubblicata da Giorgio Nada Editore (www.giorgionadaeditore.it) &egrave; disponibile in lingua italiana e inglese.  &nbsp;

Rinnovato nella grafica e nei contenuti  "MV Agusta dal 1945 ad oggi" &egrave; dedicato all&rsquo;azienda di Cascina Costa, rinata negli anni &lsquo;90 grazie a Castiglioni 

MV Agusta in un libro

L&rsquo;Annuario ufficiale 2014 del Campionato Mondiale Superbike edito da Dorna WSBK e Giorgio Nada Editore&nbsp;sar&agrave; pronto entro la fine di novembre nelle versioni italiana ed inglese.  Il volume di 176 pagine nel formato 24,3x27, firmato da&nbsp;Giulio Fabbri e Federico Porrozzi,&nbsp;con&nbsp;immagini di Fabrizio Porrozzi, vuole essere anche un omaggio a Claudio Porrozzi, recentemente scomparso, autore e curatore dell'opera per oltre 20 anni.  L&rsquo;annuario ufficiale del Campionato Superbike &egrave; nato dalla stretta collaborazione&nbsp;iniziata nel 1998&nbsp;tra&nbsp;il Mondiale delle derivate dalla serie&nbsp;e Giorgio Nada Editore. La Casa editrice milanese pu&ograve; contare su una capillare distribuzione in Italia attraverso la struttura di Giunti Editore, i punti vendita &ldquo;Giunti al Punto&rdquo; e la Libreria dell&rsquo;Automobile, nonch&eacute; sulla distribuzione nei mercati stranieri.  Volume di 176 pagine, formato 24,3x27 cm.

L&rsquo;edizione del 2014 sar&agrave; disponibile entro novembre - E&rsquo; curata da Federico Porrozzi, figlio dell&rsquo;indimenticato Claudio, e da Giulio Fabbri 

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