Va bene che da oltre un anno i giri in moto sono stati centellinati e che la pandemia ha messo a dura prova anche i motociclisti pi&ugrave; appassionati, ma c&rsquo;&egrave; davvero qualcuno che per dimostrare il suo attaccamento alle due ruote indosserebbe una mascherina con la sagoma di una moto? Eppure c&rsquo;&egrave; chi l&rsquo;ha realizzata (e quindi ci sar&agrave; anche qualcun altro che la sfogger&agrave;). Guardate questo video postato da Yamaha sul proprio canale YouTube.    Mascherina in feltro&nbsp;  Le mascherine, insieme ai gel disinfettanti per le mani, sono i nostri migliori amici da marzo 2020. Si indossa la mascherina per uscire, per stare nei luoghi chiusi (a meno che non ci si trovi a casa propria), e si mette anche per andare in moto con casco semintegrale. Qualora non sapeste proprio scegliere tra le numerose tipologie di dispositivi di protezione in vendita, ne &egrave; stata anche realizzata una con la forma della Yamaha R1, in feltro e con un design che potremmo definire &ldquo;aerodinamico&rdquo;. Chiaramente, salta subito all&rsquo;occhio che una mascherina del genere non &egrave; a norma: il felcro protegge? Non ci sembra. La forma aderisce perfettamente al viso? Nemmeno. Serve indossare una mascherina chirurgica sotto, e probabilmente anche una buona dose di ironia.  Tucano Urbano Spencer, il giubbotto ha anche la mascherina  &nbsp; 

La Casa giapponese ha postato un video per realizzare una mascherina in feltro che per&ograve; non &egrave; sufficiente per garantire protezione dal Covid

Mascherina &quot;Yamaha R1&quot;: la protezione prende la forma di moto

        Il Covid pare non volerci lasciare ancora in pace, e quindi si deve correre ai ripari e trovare nuove soluzioni per i propri prodotti. In questo modo ha ragionato Tucano Urbano quando ha messo in commercio le sue mascherine da indossare sotto il casco e poi ha dotato Spencer, il giubbotto dal taglio classico, di una speciale tasca interna inserendo una mascherina in microfibra in cui &egrave; possibile inserire anche il filtro. Una trovata utile per avere sempre con s&eacute; il dispositivo di protezione. Le caratteristiche Il giubbotto Spencer, dicevamo, &egrave; un modello dal taglio classico, corto e dalla linea pulita, con le&nbsp;protezioni CE di livello 1 su gomiti e spalle (oltre a inserti imbottiti trapuntati), a cui si aggiunge anche una tasca per la protezione sulla schiena. &Egrave; realizzato in Windbreaker, un particolare tessuto tecnico in grado di bloccare le infiltrazioni di vento e, contemporaneamente, di assicurare la massima traspirabilit&agrave; anche nelle condizioni climatiche pi&ugrave; estreme. Utile durante la stagione pi&ugrave; fredda, ma non solo, perch&eacute; permette alla pelle di respirare. &Egrave; possibile poi regolare fondo, polsi e collo; sui polsi troviamo un soffietto con zip Water Resistant; ci sono anche ampie tasche laterali. All&rsquo;interno del Mask Pocket, la tasca con sistema di connessione alla mascherina porta&ndash;filtro in dotazione o alla mascherina RINA, troverete il dispositivo di protezione removibile, lavabile e riutilizzabile. Il giubbotto Spencer &egrave; disponibile in blu scuro e in sette taglie. Il prezzo &egrave; di 179 euro. SIXS: nuova linea per l'estate, arrivano i prodotti underwear pi&ugrave; leggeri di sempre       

Il modello, taglio classico e corto, &egrave; dotato anche del Mask Pocket, una tasca che contiene il dispositivo di protezione individuale

Tucano Urbano Spencer, il giubbotto ha anche la mascherina

Due ruote e mascherine. Ormai la quotidianit&agrave; dei motociclisti. Nonostante le norme non siano troppo chiare, i cittadini hanno l&rsquo;obbligo di avere sempre con s&eacute; un dispositivo di protezione delle vie respiratorie. Nei recenti Dpcm non ci sono stati chiarimenti specifici riguardo l&rsquo;utilizzo della mascherina sotto il casco, ma se ben ricordate la scorsa primavera - in pieno lockdown - era obbligatorio indossarla con i jet e non con gli integrali. Quindi, in mancanza di norme specifiche, questo &egrave; a oggi il nostro riferimento. Dopo queste dovute premesse, &egrave; il caso di aggiungere che alcuni marchi di abbigliamento del settore, come Tucano Urbano, stanno proponendo le proprie versioni di mascherina in pendant con il caso.  Le varianti di Tucano Urbano    New Smoggy &egrave; la maschera antismog con filtro FFP2 o superiore gi&agrave; in dotazione. Protegge contro polveri fini e solventi ed &egrave; dotata sia di elastico sulla testa per garantire una maggiore tenuta che di valvola anticondensa.  C&rsquo;&egrave; poi la maschera Top Smog, maschera antismog con filtro FFP2 o superiore, gi&agrave; in dotazione, integrabile con caschi jet e demi&ndash;jet. L&rsquo;apertura e chiusura sono semplici, anche con una sola mano. Protegge contro polveri fini e solventi&nbsp;e anche questa &egrave; dotata di valvola anticondensa. Per lavarla basta rimuoverle il filtro e sciacquarla a mano con acqua tiepida. &nbsp;    Nel catalogo c&rsquo;&egrave; anche la mascherina Rina, mascherina filtrante in confezione da due pezzi. Il filtraggio dell&rsquo;aria, vista la sua composizione, non la configura n&eacute; come dispositivo medico n&eacute; come dispositivo di protezione individuale. &Egrave; quindi utilizzabile esclusivamente per coprire naso e bocca a fini igienico&ndash;ambientali e a scopo precauzionale per la collettivit&agrave;. &Egrave; lavabile e riutilizzabile ( a mano in acqua calda e sapone e poi aggiungere cloro oppure 10 ml di candeggina al 5% ogni litro d&rsquo;acqua e lasciare agire per 30 minuti) ed &egrave; regolabile tramite il dispositivo scorrevole dei cordini.  Infine, nel catalogo di Tucano Urbano ci sono anche i filtri FFP2 per la mascherina Antismog, per cambiare quelli gi&agrave; usati e sostituirli nella mascherine del marchio dotate di filtri.  Tucano Urbano: autunno in pelle 

Nel catalogo nel Marchio varie tipologie da indossare sotto il jet: la protezione individuale passa anche dalle moto

Tucano Urbano, le mascherine: la sicurezza non &egrave; mai stata cos&igrave; importante

        La situazione contagi torna a preoccupare, anche in Francia. Ogni giorno, infatti, cresce il numero di positivi al Covid-19 e le autorit&agrave; hanno dovuto prendere decisioni drastiche per evitare ulteriormente la diffusione del virus. Tra queste decisioni, c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;obbligo della mascherina all&rsquo;aperto a Parigi e in tre dipartimenti, la Seine-Saint-Denis, gli Hauts-de-Seine e la Val-de-Marne. Naturalmente, da queste misure ci sono degli esenti: bambini sotto gli 11 anni, chi pratica jogging e i ciclisti. E chi va in moto e scooter? Ma che domande, sotto il casco ci vuole la mascherina! Le proteste Dopo questa decisione, in vigore sono ormai dal 28 agosto, si sono scatenate numerose polemiche. D&rsquo;altronde, c&rsquo;era da aspettarselo. Con i contagi che crescono, misure pi&ugrave; rigide sono necessarie, ma se alla base di tali misure c&rsquo;&egrave; una motivazione traballante, sono altrettanto giuste le polemiche. Spieghiamoci meglio. L&rsquo;obbligo di mascherina sotto il casco dovrebbe servire a evitare la propagazione del virus in sospensione: e allora, viene da domandarsi, perch&eacute; questo discorso non vale anche per ciclisti e amanti del jogging? Per avvalorare la tesi, la F&eacute;d&eacute;ration fran&ccedil;aise des motards (che ha gi&agrave; organizzato proteste) ha ricorso a una ricerca secondo la quale la distanza tra ciclisti dovrebbe essere di almeno 10 metri e tra i jogger di almeno 5 perch&eacute; l&rsquo;aria viene espirata dai polmoni con maggiore forza. In moto si rispetta il distanziamento Vogliamo aggiungere ulteriori elementi? Chi va in moto o in scooter ha sempre una protezione, la visiera del casco. Inoltre, la moto &egrave; un mezzo privilegiato per il distanziamento sociale: si evita di rimanere incastrati nel traffico, si pu&ograve; guidare in autonomia, isolati dagli altri utenti della strada, evitando il contatto. Da non dimenticare, poi, che indossare la mascherina con il casco integrale &egrave; quasi impossibile, un&rsquo;operazione scomoda e difficoltosa. In un primo momento le forze dell&rsquo;ordine francesi si limiteranno a un richiamo, a cui seguir&agrave; una sanzione di 135 euro per coloro che verr&agrave; trovati senza mascherina sotto il casco. Ritorno a scuola: tanti genitori scelgono di portare i figli in moto       

Misure pi&ugrave; rigide oltralpe con la crescita di positivi al Covid-19, tra cui l&rsquo;obbligo di indossare la mascherina anche in sella alla due ruote. Regola da cui, per&ograve;, sono esclusi i ciclisti

Francia, salgono i contagi: obbligo della mascherina sotto il casco

        In questi giorni tanto si sta parlando dell'indignazione dei cittadini di Sturgis circa il mancato rispetto delle misure anti Covid durante il grande raduno in corso nel South Dakota. Vista l'emergenza sanitaria globale e i numeri di decessi e contagi registrati negli Stati Uniti, uno dei Paesi pi&ugrave; colpiti dal Coronavirus, ci&ograve; che &egrave; successo durante il grande ritrovo di motociclisti (si sono radunati in circa 250mila) ha davvero dell'incredibile.&nbsp; Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti" Polemiche per il motoraduno di Sturgis Nonostante le raccomandazioni, i motociclisti radunatisi per l'evento si sono fatti beffa delle disposizioni causando l'indignazione generale della popolazione. Coloro che indossavano mascherine protettive venivano addirittura derisi, e in pi&ugrave; venivano organizzate vere e proprie "gare di starnuti". Un comportamento irriguardoso, che potrebbe trasformare l'evento in un grande focolaio. "Io malato di Covid: quando iniziai a pensare alla moto capii che ne ero fuori" Laconia Rally, mascherine obbligatorie&nbsp; Il grande raduno di Sturgis, ma soprattutto le polemiche che questo si &egrave; portato dietro, hanno spinto il governatore del New Hampshire, Chris Sununu, a emettere un'ordinanza che obbliga all'uso della mascherina quando nello Stato si radunano pi&ugrave; di cento persone. Lo ha fatto in previsione del Laconia Rally, evento motociclistico che si terr&agrave; a Laconia dal 22 al 30 agosto. "Quello che &egrave; successo a Sturgis &egrave; stato un chiaro avvertimento per tutti - ha detto il governatore Sununu -. Non credo che nessuno che abbia visto le foto di Sturgis abbia pensato 'sembra sicuro', penso invece che ci abbia portato a un livello pi&ugrave; alto di consapevolezza&rdquo;.&nbsp;       

Dopo le polemiche scoppiate negli Stati Uniti d'America per il mancato rispetto delle misure di prevenzione del contagio, l'organizzazione dell'evento motoristico nel New Hampshire ha emesso un'ordinanza sull'uso obbligatorio dei dispositivi individuali di sicurezza

Niente Sturgis bis: al Laconia Rally mascherine obbligatorie

        Dopo aver fatto ripartire alcuni servizi dalla sua sede principale a Barcellona, come la ricezione e le spedizioni degli ordini diretti a tutti i punti vendita europei, LS2 Helmets ha deciso di donare 5.200 mascherine ad alcuni ospedali italiani, in questo difficile momento di emergenza sanitaria da coronavirus. 2.800 mascherine certificate FFP2 sono arrivate all'Ospedale Civile di Brescia-ASST Spedali Civili di Brescia e all'Ospedale dei Bambini di BresciaASST Spedali Civili di Brescia, mentre le restanti 2.400 mascherine FFP2 sono state donate all&rsquo;Ospedale Misericordia di Grosseto. Brembo: fra beneficenza e "shopping" Le donazioni continuano L&rsquo;azienda spagnola produttrice di caschi ha voluto donare le mascherine per aiutare medici e personale sanitario. &ldquo;Vogliamo dimostrare vicinanza e sostegno alla popolazione italiana in questo momento di enorme sofferenza. Desideriamo dare un segnale positivo e di impegno concreto, nella convinzione che con il contributo congiunto di tutti si possa uscire dall&rsquo;emergenza e ripartire&rdquo;, ha dichiarato Giuseppe Porcu, CEO di LS2. Non solo aiuti per l&rsquo;Italia. LS2 Helmets, nei prossimi giorni, doner&agrave; anche 2.400 mascherine FFP2 all&rsquo;ospedale di Sant Joan Despi&rsquo; Moises Broggi di Barcellona. Coronavirus, Fausto Gresini dona fondi all'ospedale di Faenza       

L&rsquo;azienda spagnola produttrice di caschi ha donato 2.800 mascherine certificate FFP2 a due strutture di Brescia e 2.400 all&rsquo;ospedale di Grosseto

LS2 Helmets, oltre 5.000 mascherine a ospedali italiani

        Anche il Gruppo BMW Italia scende in pista per combattere il coronavirus e lo fa attraverso il progetto di Responsabilit&agrave; Sociale d&rsquo;Impresa SpecialMente. &Egrave; ovvio che l&rsquo;intento di BMW &egrave; dare una mano, attraverso i propri mezzi, per questa difficile battaglia che il nostro Paese sta affrontando. Per questo motivo il Gruppo, insieme a 12 concessionari della rete ufficiale di vendita, doner&agrave; circa 50mila mascherine a 16 strutture ospedaliere impegnate a combattere il COVID-19. BMW, flessibilit&agrave; e solidariet&agrave; per affrontare il Coronavirus L&rsquo;iniziativa I concessionari, da nord a sud Italia, che hanno deciso di aderire all&rsquo;iniziativa faranno anche un passo ulteriore: oltre alle mascherine, doneranno anche l&rsquo;importo ricevuto da un contest interno al Gruppo. Massimiliano Di Silvestre, Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A. ha, infatti, ribadito il concetto: &ldquo;Distribuiremo oltre 50 mila mascherine in 16 strutture ospedaliere presenti sia nelle aree pi&ugrave; fortemente colpite dal COVID-19, in primis la Lombardia, sia in quelle zone di pertinenza dei nostri concessionari che hanno accolto con entusiasmo l&rsquo;idea di convertire un programma incentive legato alle performance del 2019 in un gesto di attenzione nei confronti di chi &egrave; in prima linea ad affrontare l&rsquo;emergenza&rdquo;. Le strutture destinatarie sono l&rsquo;Ospedale San Raffaele di Milano (con il quale BMW Italia vanta un lungo rapporto di collaborazione), Ospedale da campo Ana (Bergamo), Spedali Civili di Brescia, Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Per quanto riguarda i 12 concessionari, invece, questi riforniranno i principali ospedali nelle loro aree di competenza. BMW svela la nuova R 18 col Big Boxer da 1800 cc       

Insieme a 12 concessionarie, che devolvono anche l&rsquo;importo ricevuto da un contest interno, il Gruppo destiner&agrave; il materiale a 16 strutture ospedaliere impegnate nella lotta al COVID-19

BMW Italia dona 50mila mascherine al personale sanitario

        Par&agrave;chic&nbsp;nasce nel 2014 dall&rsquo;intuizione di&nbsp;Marcello Parimbelli, Carlo Carminati e Federico Passirani&nbsp;di rendere chic un oggetto tecnico come la mascherina da paracadutista. Par&agrave;chic&nbsp;decide di prendere come base un prodotto che nasce tradizionalmente per riparare gli occhi dall&rsquo;aria ed &egrave; contraddistinto per resistenza, leggerezza e flessibilit&agrave;, e di combinarlo a materiali e finiture di pregio per creare un accessorio che, allo stesso tempo, possa ottemperare anche a esigenze sportive senza dimenticare lo stile. Il grigio &egrave; il colore scelto per completare la gamma colori della&nbsp;Par&agrave;chic Eye Mask: la mascherina tecnica protettiva dall&rsquo;aria, anallergica e completamente made in Italy. Riconoscibili dal design e dalla variet&agrave; delle sue colorazioni le&nbsp;Par&agrave;chic Eye Mask&nbsp;vogliono raccontare&nbsp;un mood, un modo d&rsquo;essere. La lente offre una protezione tecnica garantita dalla certificazione&nbsp; UV380&nbsp;e dal trattamento antifog, ed &egrave; disponibile in versione trasparente e ambrata.&nbsp;E&rsquo; infrangibile, indeformabile, flessibile e leggera e i materiali utilizzati sono anallergici e nichel free. Le mascherine si caratterizzano per l&rsquo;utilizzo del colore all&rsquo;interno delle loro collezioni e per l&rsquo;utilizzo della pelle sottoposta a particolari lavorazioni che ne ottimizzano qualit&agrave;, morbidezza e durevolezza.&nbsp; Scheda tecnica   lente fustellata in acetato, spessore 0,6 mm di colore trasparente e ambrata ambrata, con trattamento antifog e protezione UV380 e con punzonatura personalizzata Par&agrave;chic nella zona centrale;&nbsp; due fibbie in ottone &ldquo;nichel free&rdquo; (anallergiche), pantografate con logo Par&agrave;chic;&nbsp; elastico in cotone, con logo Par&agrave;chic, anallergico altezza 15mm;&nbsp; quattro rivetti doppia testa in ottone &ldquo;nichel free&rdquo; bicolore (acciaio esterno e ottone interno); bordatura lente in pelle naturale primo fiore elite, cucita a mano con filo tono su tono, in 10 colori. colori: arancione, azzurro, bianco,&nbsp;blu, cuoio, giallo,&nbsp;grigio, nero, rosso, verde.  Par&agrave;chic ha creato un packaging artigianale in juta grezza con cuciture tono su tono, cos&igrave; come la foderatura interna e stampa monocolore nera su un lato. La chiusura &egrave; con bottoni automatici in tinta con la bordatura della pelle.       

Nuove colorazioni per la mascherina made in Italy nata per proteggere dall'aria ma che incontra anche le esigenze sportive e di stile

Paràchic Eye Mask

Baruffaldi, con il suo Reparto Esperienze, sviluppato a pochi km dal Circuito di Monza, propone Supercompetition Rosso Imperiale: &egrave; una maschera in pelle classica, interamente fatta e rifinita a mano&nbsp;in Italia. Disponibile in vari pellami di nappa, le prime lenti sono&nbsp; trasparenti in policarbonato antifog e le sovralenti colorate sono intercambiabili per uso diurno e notturno. Aereazione ottimale e speciale gancio pivottante - ovvero girevole - che serve per far aderire la maschera al volto sopra tutti i caschi. Pu&ograve; montare lenti da vista. Facilit&agrave; dei ricambi, perch&eacute;&nbsp;completamente smontabile.  Si pu&ograve; personalizzare con le lenti da vista tramite l&rsquo;aggiuntivo ottico Optiracing (optional).  Prezzo: &euro; 179,99  &nbsp;

Per chi &egrave; attento ai particolari, il Reparto Esperienze, sviluppato a pochi km dal Circuito di Monza, propone una maschera in pelle dall'indole racing

9 risultati per 'mascherina'

Mascherina "Yamaha R1": la protezione prende la forma di moto