Una Pit Bike singolare e di grande fascino, torna a rivivere grazie alle cure di Italian Dream Motorcycle

Suzuki TR50 Street Magic by IDM - LE FOTO

Per molti, con le sue 4 serie costruite in diecimila unit&agrave; ciascuna dalla fine degli anni &lsquo;40 negli stati uniti, il Doodle Bug &egrave; considerato il precursore delle mini-bike. Tuttavia, per tutti gli anni &lsquo;50 le mini-moto circolanti erano fatte a mano, con i ricambi pi&ugrave; improbabili. Per una vera e propria commercializzazione bisogna infatti aspettare gli anni &lsquo;60.  INTANTO NEGLI STATI UNITI la domanda&nbsp;di questi insoliti veicoli cresceva, non solo mini-bike tradizionali, ma anche mini chopper, mini tre ruote, mini macchine e go-kart. Fino ad allora erano quasi esclusivamente artigianali, spinti dai motori dei tosaerba, come le prime minibike della Arctic-Cat, della Rupp, Taco, Heath, Gilson e Fox.  UN MERCATO CHE BEN PRESTO&nbsp;inizia ad attirare anche le grandi aziende, come la Honda e la Kawasaki. Negli stessi anni, la Suzuki presenta il TR50 Street Magic, una Pit Bike singolare, come una mini moto ma con il motore di uno scooter e una linea incredibile. &Egrave; proprio lei la protagonista della preparazione di Italian Dream Motorcycle.    L&rsquo;ASPETTO ORIGINALE del mezzo non &egrave; stato travolto, piuttosto impreziosito e valorizzato con la completa ricostruzione delle sovrastrutture in alluminio (battute e lavorate a mano), la completa riverniciatura del telaio, del motore e di tutti i componenti. Il motore utilizzato &egrave; praticamente nuovo. Il risultato &egrave; una piccola fun-bike, leggera e versatile. Come tutte le Pit Bike pu&ograve; essere utilizzata come tender o come moto da paddock, ma come insegnano i ragazzi del Daredevil Group in Crusty Demon of Dirt 3, nel 1997: sono tante le cose che si possono fare con questi piccoli gioielli.  SCHEDA  Modello: TR50 Street Magic Cilindrata: 50cc Cilindri: 1 Tempi: 2 Potenza: 1,5 kW Ruote: 12 pollici Cambio: automatico/variatore Freni ant: disco Freno post: tamburo Sospensioni: idrauliche Lunghezza: mm1640 Larghezza: mm710 Peso: 75kg  Componenti ricostruite in alluminio (Peralluman) battuto a mano: - Cover serbatoio - Parafango anteriore - Parafango posteriore - Mascherina anteriore - Supporto nuovo faro posteriore a led 

Suzuki TR50 Street Magic by IDM

Una Triumph Speed Triple del 2009 trasformata in una belva da pista da Italian Dream Motorcycles: solo 5 esemplari

IDM Tripla Competizione - LE FOTO

Carlo Talamo &egrave; stato uno degli importatori di Harley-Davidson di maggior successo in Europa, prima di diventare&nbsp;il primo importatore italiano della Triumph. Un personaggio unico! Con il suo team realizz&ograve; una vasta gamma di &quot;special&quot; e molti di questi progetti hanno influenzato le successive moto di serie, ad esempio, della Casa inglese, come le Speed Triple, alla quale Talamo lavor&ograve;, e che defin&igrave; &quot;la prima Caf&egrave; Racer dei tempi moderni&quot;. E proprio Carlo Talamo e la Speed Triple hanno ispirato la Italian Dream Motorcycle nella realizzazione della Collezione Tripla, in cui compare&nbsp;la Tripla Competizione, di cui vi parliamo oggi.&nbsp;Si tratta&nbsp;di&nbsp;una special si base Triumph Speed Triple 1050 cc a produzione limitata a soli 5 esamplari e progettata per l&rsquo;utilizzo in pista.&nbsp;  IL PROGETTO - L&rsquo;idea arriva da Sergio Giordano, il fondatore di Italian Dream Motorcycle, che gestisce un team di meccanici professionisti per realizzare custom ad alte prestazioni. La Tripla Competizione vuol dare una nuova anima alla Triumph Triple 1050, rendendola un animale da pista e costituisce il terzo modello della Collezione Tripla. La moto dalla quale l&rsquo;azienda italiana &egrave; partita &egrave; una Triumph Speed Triple 1050cc del 2009, scelta perch&eacute; &egrave; stata la prima moto della serie ad avere un telaio dedicato. Si tratta di una moto che ha gi&agrave; 130 cavalli di serie. Ma Sergio Giordano ha lavorato molto per migliorare le prestazioni del motore e aumentare la potenza a 145 cavalli, utilizzando componenti racing prodotti in esclusiva per IDM. &ldquo;La moto segue il design aggressivo della futuristica serie Tripla. Ovviamente le forme sono cresciute in proporzione alle due Street Triple e Speed apparentemente simili ma molto diverse&rdquo;, spiega Sergio Giordano. &ldquo;L&#39;aspetto &egrave; quasi identico se non per poche particolarit&agrave; e qualche dettaglio anodizzati o dipinti in modo speciale in oro.  INDOLE RACING - Essendo dedicata all&rsquo;uso in pista, Tripla Competizione ha ricevuto molti aggiornamenti per massimizzare il suo potenziale di prestazioni. La moto &egrave; equipaggiata con pneumatici Pirelli Diablo Corsa abbinati a dischi super sportivi in grado di gestire frenate fino a 1,3 G. Entrambe le sospensioni anteriori e posteriori sono &Ouml;hlins collegate alle forcelle radiali di nuova generazione.  Il sistema di sospensioni mono offre ampie opzioni di personalizzazione in grado di ottimizzare la moto per ogni tipo di tracciato. Al reparto freni troviamo la serie oro di Brembo con 4 pistoncini. Manubrio e manopole sono di Accossato Racing che ha fatto un pulsante personalizzato per diversi controlli. Motogadget ha fornito il sistema di avviamento. Nonostante le prestazioni siano una priorit&agrave;, Tripla Competizione ha ricevuto anche un trattamento &ldquo;cosmetico&rdquo;, che le regala un aspetto aggressivo. Il cruscotto offre uno strumento digitale multifunzione di Motogadget. Il telaio &egrave; stato lavorato e bagnato pi&ugrave; volte con una vernice speciale per ottenere il color oro. La moto &egrave; dotata di due carenature anteriori diverse: una completamente nera che funge da portanumero, e una interamente in fibra nera. La sella &egrave; rivestita in pelle e Alcantara premium. La moto &egrave; stata presentata lo scorso anno a EICMA, dove &egrave; stata scelta dalla fotografa ufficiale Monica Silva per degli scatti con gli ospiti dell&rsquo;evento, incluso il suo presidente per la foto ufficiale.  MECCANICI DA CORSA - &nbsp;&ldquo;Sono ossessionato dal fatto che i mezzi dovrebbero essere costruiti con la massima cura per la meccanica e per il telaio&rdquo;, spiega Sergio Giordano. &ldquo;Quante migliaia di fantastiche motociclette speciali si vedono&hellip; ma sarei curioso di sapere quante realmente funzionano. Per questo uso solo ed esclusivamente tecnici e meccanici che lavorano nel circuito della MotoGP o del mondiale Superbike&rdquo;, conclude. (Foto Max Serra) 

Una Triumph Speed Triple da 1050cc del 2009 trasformata in una belva da pista da Italian Dream Motorcycles. Solo 5 esemplari

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