        Iv&aacute;n Cervantes ha raggiunto un grande traguardo, o per meglio dire, un incredibile &ndash; nuovo &ndash; Guinness World Records. Il pilota spagnolo si &egrave; aggiudicato il primato per la maggiore distanza percorsa in sella a una moto in 24 ore. Il modello su cui ha raggiunto il suddetto record &egrave; una Triumph Tiger 1200 GT Explorer, del cui marchio &ndash; ricordiamo &ndash; Cervantes &egrave; anche global ambassador. L'allenamento e il traguardo  Il pilota ha raggiunto una distanza di 4012 km in 24 ore all&rsquo;interno dell&rsquo;High-Speed Ring del Nard&ograve; Technical Center, che si trova in Puglia, battendo il precedente record di 3406 km. I delegati del Guiness World Records hanno verificato e in seguito ufficializzato il record il 30 aprile scorso, segnando i chilometri percorsi da Cervantes: precisamente 4012,53. Per prepararsi ad affrontare il record, il pilota si &egrave; sottoposto a duri allenamenti con la sua Tiger 1200 Rally Pro, cercando di basare il suo percorso su una strategia di alimentazione e di recupero con il supporto del Prof. Andrew Bagshaw dell&rsquo;Universit&agrave; di Birmingham.   MERCATO MOTO: MAGGIO TIRA ANCORA LA CRESCITA CON UN +11,8%       

Il pilota ha ottenuto il primato per la maggiore distanza percorsa in sella a una moto in 24 ore

Triumph nel Guinness World Records con Iván Cervantes e la Tiger 1200 GT

        L'impennata l'abbiamo fatta tutti, sin da ragazzini, sia su moto che su scooter. Insomma, non &egrave; un gesto che ormai ci meraviglia, dato che lo sa fare anche chi non &egrave; avvezzo al mondo delle due ruote. Per&ograve; di certo stupiscono coloro che riescono a stare sospesi su una ruota per molto tempo, soprattutto chi riesce anche a realizzare un record del mondo: come nel caso dello stuntman lituano Arunas Gibieza, che nel settembre del 2022 &egrave; entrato nel Guinness World Records per la pi&ugrave; lunga impennata senza mani in moto. L'IMPENNATA FINISCE MALE: CENTRA LA MOTO E VOLA SULL'ASFALTO! L'impresa di Arunas Gibieza  Gibieza stava partecipando al Red Bull Showrun a Vilnius, in Lituania, quando ha realizzato il tentativo. Sebbene avesse in mente da tempo di stabilire questo record - e naturalmente si sia assicurato che i membri del Guinness World Records fossero presenti per assistere - non era di certo semplicissimo. Fare un'impennata &egrave; una cosa, ma avere accesso alla lunghezza di strada necessaria per battere il precedente record mondiale (567 metri, stabilito nel 2019) non &egrave; cosa da tutti i giorni. Sebbene sia riuscito a fare un po' di pratica, l'unico momento in cui Gibieza ha potuto esercitarsi in un luogo con accesso a una strada di lunghezza adeguata &egrave; stato il giorno del tentativo vero e proprio. Ecco quanti metri ha percorso Per ottenere il record, Gibieza ha dovuto mantenere una velocit&agrave; costante di 70 km/h per tutta la durata della corsa. Nonostante a un certo punto si siano surriscaldati i freni, &egrave; riuscito a percorrere un totale di 580 metri e 81 centimetri, secondo il giudice ufficiale che lo ha affiancato al volante di una Jeep. Gibieza, che fa acrobazie dall'et&agrave; di 10 anni, ha dichiarato di aver sognato per tutta la vita di stabilire un simile record mondiale. Ora che ha 32 anni ed &egrave; uno stunt rider professionista per la Red Bull, ha ancora tanto tempo a disposizione per realizzare altre imprese.  (Foto: Guinness World Records.com)       

Lo scorso settembre, lo stuntman lituano Arunas Gibieza &egrave; entrato nel Guinness World Records: &egrave; rimasto sospeso su una ruota per 580 mt e 81 cm

La più lunga impennata di sempre in moto, ma... senza mani! VIDEO

        Concentrazione, equilibrio e tanta tanta tecnica. Con queste tre qualit&agrave;, Rohitesh Upadhyay, appassionato di moto e stunt professionistico indiano, &egrave; riuscito ha strappare il record per la pi&ugrave; lunga impennata in sella ad una moto senza mani. Quarto di miglio su una ruota: record in sella ad una Bajaj Pulsar NS200 Infranto un record che durava da anni Il record - che durava ormai da 17 anni - &egrave; stato infranto lo scorso 28 ottobre 2019, anche se i giudici del Guinness World Record lo hanno riconosciuto solo poche settimane fa. In tutto, come ormai certificato nell&rsquo;International Book of Records, i metri percorsi dal pilota indiano sono stati ben 567. Poco pi&ugrave; di mezzo chilometro, dunque, su una sola ruota e senza l&rsquo;ausilio delle mani. &ldquo;Essere un detentore del titolo mi fa sentire onorato&rdquo; ha spiegato Rohitesh Upadhyay. &ldquo;Tuttavia, voglio che le persone capiscano che guidare una moto e compiere certe imprese richiede virt&ugrave; come concentrazione, disciplina, dedizione, talento e determinazione, proprio come per molti altri sport&rdquo;. A settembre 2019 furono 125 metri Eppure, c&rsquo;era gi&agrave; stato un tentativo prima dell&rsquo;impresa di ottobre. Circa un mese prima, infatti, precisamente il 29 settembre 2019, il pilota indiano aveva guidato la sua moto senza mani e su una ruota per 125,7 metri in 20,4 secondi (in fondo il video). Una sorta di &ldquo;allenamento&rdquo;, dunque, che ha permesso a Rohitesh Upadhyay di compiere l&rsquo;impresa da record un mese dopo. Impenna nel traffico con la supersportiva: la multa &egrave; esorbitante VIDEO        

Il record &egrave; stato raggiunto dal pilota indiano Rohitesh Upadhyay lo scorso 28 ottobre 2019, anche se i giudici del Guinness World Record lo hanno riconosciuto solo poche settimane fa

Impenna senza mani per oltre 500 metri: è record mondiale

        Se vuoi rimanere nella memoria collettiva devi distinguerti per la tua unicit&agrave; e dimostrarlo. Scrivere il tuo nome nei libri di storia non sar&agrave; facile, qualsiasi cosa tu voglia fare. Ok, quest&rsquo;introduzione pu&ograve; sembrare solenne, soprattutto in relazione alla stramba storia che vogliamo raccontare. Il Guinness dei Primati ha un nuovo nome al suo interno, quello di Pandit Dhayagude, &ldquo;Stomaco di ferro&rdquo;.  121 Indian Scout Cosa ha fatto per meritarsi questo appellativo? Si &egrave; fatto investire letteralmente da 121 motociclette in 20 minuti. Niente di romanzato, solo la pura verit&agrave;: l&rsquo;uomo originario di Mumbai, India, ha deciso di affrontare questa sfida e si &egrave; preparato duramente. Le moto del delitto sono state delle Indian Scout da 257 kg, sette chili in pi&ugrave; del minimo concesso dal Guinness. In aiuto delle donne Dhayagude ha registrato il record nell&rsquo;agosto del 2016 e da allora &egrave; imbattuto. C&rsquo;&egrave; voluto del tempo per aumentare forza e resistenza dell&rsquo;addome, mentre parallelamente prendeva lezioni di karate e autodifesa. Ad oggi, Iron Stomach Man insegna autodifesa alle donne in forma gratuita, per aiutarle a cavarsela in eventuali situazioni pericolose. Stomaco di ferro, cuore d&rsquo;oro: il record merita di essere tuo, Pandit! KTM, pronti alla Dakar sulla 450 Rally Factory Replica 2022       

Il record di Pandit Dhayagude &egrave; uno dei pi&ugrave; bizzarri di sempre: in 20 minuti un numero incredibile di moto da 257 kg lo ha investito sull'addome: lo chiamano "Stomaco di ferro"

121 Indian Scout gli passano sopra: entra nel Guinness dei Primati

        Ma voi riuscireste a fare il giro del mondo in sella a uno scooter trasformato in un sidecar? Credete sia possibile attraversare 35 Paesi con un due ruote e un altro mezzo accanto? No? Matt Bishop e Reece Gilkes, conosciuti come "The sidecar Guys", vi possono smentire. Perch&eacute; questi due ragazzi inglesi hanno conquistato il Guinness dei Primati per "il pi&ugrave; lungo viaggio in scooter con un sidecar". NESSUNA CONOSCENZA DELL'UNIVERSO A DUE RUOTE...  Uno alla guida di un Honda SH300i, l'altro a bordo del sidecar: 55.000 km intorno al mondo, 35 Paesi visitati, 15 mesi di durata. Un'impresa eccezionale, resa ancora pi&ugrave; sorprendente da due fattori. Il primo &egrave; che il sidecar non era un prodotto di fabbrica ma era stato interamente realizzato "artigianalmente"&nbsp;dai due. Il secondo dato (ancor pi&ugrave; clamoroso) &egrave; che Matt e Reece non erano mai saliti in sella a un due ruote in vita loro - men che meno in un sidecar -, n&eacute; avevano alcuna nozione di meccanica, seppur basilare. E nonostante mancassero questi "requisiti", sono riusciti a completare un'avventura che in pochi riuscirebbero a ultimare. Anzi, nessuno oltre loro. E il Guinness World Record vinto dai due ragazzi lo testimonia. Motosprint &ndash; The Test di Riccardo Piergentili: Honda SH300I ABS A SCOPO BENEFICO Un viaggio epico, durato oltre un anno (2017-2019), che ha visto i "sidecar Guys" attraversare il globo e di conseguenza i luoghi pi&ugrave; svariati, dalle temperature calde e afose ai rigidi climi invernali. Il tutto (&egrave; bene sottolinearlo) per beneficenza: perch&eacute; lungo il tragitto infatti Matt e Reece hanno raccolto dei fondi da destinare ad alcune associazioni benefiche che lottano contro la schiavit&ugrave; e il traffico di esseri umani.       

Matt e Reece, due ragazzi inglesi sprovvisti di qualsiasi conoscenza tecnico-meccanica sul mondo delle due ruote, hanno attraversato per beneficenza 35 Paesi e 55.000 km intorno al mondo: ecco la loro incredibile avventura

Girano il mondo con un Honda SH300i e un sidecar: è Guinness dei Primati!

Se pensavate di averle viste tutte, probabilmente vi sbagliavate. L&rsquo;ultima impresa degli stuntmen indiani Army Service Corps (ASC) &egrave; di quelle cose che non capita di vedere tutti i giorni. Come racconta il sito India.com, sono stati in 58 a salire, contemporaneamente, su una Royal Enfield 500 e a percorrere 1.200 metri senza cadere. Un record finito dritto nel Guinness dei primati.  UNA DURA PREPARAZIONE - L&rsquo;impresa &egrave; stata resa possibile grazie all&rsquo;utilizzo di alcune pedane saldate alla moto. A timonare la Royal, Il pilota del team&nbsp;Subedar Rampal Yadav, che dapprima parte con cautela, per poi aumentare progressivamente la velocit&agrave; fino al raggiungimento della meta: il 20&deg; record conquistato dal gruppo. Un successo che ripaga gli Army Service Corps degli oltre 10 mesi di sacrifici e dura preparazione.   

Gli Indian Army Service Corps ancora una volta nel Guinness dei primati

Record: salgono in 58 su una sola moto [VIDEO]

Triumph Motorcycles, l&#39;iconico marchio motociclistico britannico, ha confermato che torner&agrave; alle leggendarie saline di Bonneville, negli Stati Uniti d&#39;America, nel mese di agosto, per battere il record di velocit&agrave; su terra. L&#39;obiettivo di Triumph &egrave; quello di superare il record corrente che si attesta a 605,696 km/h, usando una Triumph Rocket Infor Streamliner. In sella ci sar&agrave; il detentore di molteplici record al TT sull&#39;Isola di Man Guy Martin.  La Triumph Rocket Infor dispone di una costruzione monoscocca in carbonio e kevlar con due motori turbo capaci di erogare 1000 CV a 9000 giri al minuto. La moto &egrave; lunga 7,77 metri, larga 61 centimetri piedi e alta 91 centimetri. Alimentata da combustibile al metanolo, &egrave; in competizione nella categoria Divisione C (streamlined motorcycle).  Triumph ha una storia nei record di velocit&agrave; su terra: ha gi&agrave; detenuto il titolo di moto pi&ugrave; veloce del mondo tra il 1955 e il 1970 , conquistati in sella a Devil&#39;s Arrow, Texas Cee-gar, Dudek Streamliner e Gyronaut X1, quest&#39;ultimo capace di raggiungere la velocit&agrave; di 395,28 km/h. Guy Martin ha detto: &quot;Non vedo l&#39;ora di provare la Triumph Infor Rocket Streamliner sul sale di Bonneville quest&#39;estate. Gli ingegneri di Triumph hanno costruito una macchina stupefacente, dandoci la migliore possibilit&agrave; di battere il record di velocit&agrave; su terra a due ruote&quot;.  Del resto, anche il nome iconico Bonneville &egrave; stato concepito dopo il record di velocit&agrave; di terra di Johnny Allen a Salt Flats nel settembre 1956, quando ha raggiunto la velocit&agrave; record di 193,72 mph. Il primo modello T120 Bonneville fu presentata all&#39;Earls Court Bike Show e messo in vendita nel 1959. 

Confermato il tentativo di conquistare il record di velocit&agrave; su due ruote, ad agosto, sul Lago Salato, nello Utah.

Guy Martin verso il guinness, a oltre 605 km/h!

Per la prima volta in assoluto Francisco 'Chaleco' Lopez scala la vetta dell'Ojos del Saldo, il vulcano attivo pi&ugrave; alto al mondo, con una moto elettrica, la KTM Freeride E-XC. Il fuoriclasse cileno, specializzato nei rally raid, non ha lasciato nulla al caso e forte delle lunghe esperienze maturate alla Dakar, dopo mesi di scrupolosa preparazione insieme ad un team di esperti, ha programmato la scalata metro per metro e raggiunto l&rsquo;obiettivo. Il suo talento e le sorprendenti prestazioni della KTM Freeride E-XC, nonostante le rigidissime condizioni climatiche e il territorio rude e impervio, hanno assicurato la perfetta riuscita di quest&rsquo;ambiziosa impresa. Quattro batterie, alcuni piccoli accorgimenti al motore per ovviare ai problemi di congelamento del liquido refrigerante in alta quota e tanto buon lavoro di squadra hanno fatto il resto. Francisco Lopez, figurer&agrave; nel Guiness dei Primati per aver posato i primi tasselli di una moto a propulsione elettrica sul suolo vulcanico ad una impressionante altitudine di 6.080 metri s.l.m. E se qualcuno in Italia volesse imitarlo? Magari sull&rsquo;Etna? Nessun problema, anzi! Per tutto il 2016 la prima moto elettrica prodotta in grande serie da KTM sar&agrave; ancora pi&ugrave; accessibile, perch&eacute; a coloro che vorranno acquistare una Freeride E MY15, verr&agrave; omaggiata la batteria! Un&rsquo;iniziativa importante, che consentir&agrave; ad alcuni di risparmiare ben &euro; 2.451.00&nbsp; sul listino, o ai pi&ugrave; di ottenere una batteria addizionale compresa nel prezzo della moto.  

Storica impresa del pilota cileno Francisco 'Chaleco' Lopez, che a bordo di una KTM Freeride E conquista un importante Guinness World Record

Freeride da Record

FGA Racing Team tenter&agrave; di portare in Italia un Guinness World Record. A Motodays, il 6 marzo, in un&rsquo;area messa a disposizione da Fiera Roma, il pilota romano Marcello Sarandrea supportato dallo staff Fga Racing si metter&agrave; in sella e tenter&agrave; di eguagliare e battere il record detenuto dal 2001 dal motociclista colombiano Manrique Saez Cruz.  Il pilota romano dovr&agrave; indirizzare la propria motocicletta con il solo uso del busto attraverso un tracciato di 1230 metri articolato in 6 curve che tenter&agrave; di percorrere per 174 o pi&ugrave; tornate.  Sar&agrave; presente un Giudice ufficiale della societ&agrave; Guinness World Record per validare il risultato.  Il progetto, avviato a gennaio 2013, ha visto nella Yamaha Tricker 250 il mezzo pi&ugrave; adatto a questo difficile compito. Piloti e personale addetto hanno svolto un programma di preparazione meticoloso e si vedono fiduciosi di portare questo primato in Italia.  Il record consiste nella massima distanza per la quale un motociclista &egrave; in grado di condurre una moto tradizionale senza toccare il manubrio con le mani e mettere i piedi a terra su di un circuito guidato. Una sfida di abilit&agrave;, di concentrazione e di resistenza. L&rsquo;attuale record &egrave; detenuto dal motociclista Colombiano Manrique Saez Cruz che nel febbraio del 2001 &egrave; riuscito a percorrere 213 km senza mai toccare il manubrio n&eacute; mettere piede a terra. Fiammetta La Guidara     &nbsp;  &nbsp;

A Motodays un pilota romano tenter&agrave; di battere un record per essere inserito nei Guinness dei primati. Il 6 marzo tutti a sostenerlo nella difficile prova

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