        Honda rif&agrave; il look a tre protagoniste della sua vasta gamma: la Gold Wing resta senza dubbio la regina, con il suo boxer &nbsp;sei cilindri da 1800 cc. La Rebel 1100 si presenta invece robusta e aggressiva, con la versione "T" che offre un tocco di avventura. Infine, la Rebel 500 domina il panorama europeo delle moto custom, con il suo stile "Bobber". Per il 2024, la Casa di Tokyo propone nuove inedite colorazioni; per quello che riguarda&nbsp;i prezzi presto saranno annunciati in vista della commercializzazione: HONDA, LA PICCOLA H'NESS CB350 FA FURORE IN INDIA &nbsp; GL1800 Gold Wing DCT  (Senza bauletto, cambio DCT a 7 rapporti + Walking Mode) nella nuova affascinante tinta "Mat Armored Green Metallic". &nbsp; GL1800 Gold Wing "Tour" (MT)  (Con bauletto, cambio manuale a 6 rapporti + retromarcia elettrica + HSTC) nella nuova colorazione "Heavy Gray Metallic / Graphite Black". &nbsp; GL1800 Gold Wing "Tour" DCT/Airbag  (Con bauletto, Airbag e cambio DCT a 7 rapporti + Walking Mode + HSTC), con le nuove tinte "Pearl Glare White / Graphite Black" e "Heavy Gray Metallic / Graphite Black" con telaio e motore neri, oltre a "Beta Silver Metallic / Iridium Gray Metallic". &nbsp; CMX1100 Rebel DCT  Accattivante con il nuovo colore "Glint Wave Blue Metallic" e la "Iridium Gray Metallic" con telaio in nero. &nbsp; CMX1100T Rebel DCT  Elegante nel nuovo colore "Gunmetal Black Metallic" con ruote in bronzo. &nbsp; CMX500 Rebel&nbsp;  Sar&agrave; disponibile in diverse colorazioni, tra cui il nuovo "Seal Silver Metallic", il "Mat Laurel Green Metallic" e il "Pearl Shining Black" nella versione "Plus". CON LA HONDA GOLD WING IN HILLCLIMB: MA FINISCE MALE       

Nuove tinte e sfumature in arrivo per il prossimo anno: i prezzi verranno annunciati prossimamente dall'azienda giapponese

Honda 2024, nuovi colori per Gold Wing e Rebel

In occasione dell'appuntamento con la MotoGP ad Austin, nello scorso weekend, la Casa veneta ha svelato due nuove colorazioni per le sue sportiva V4

Aprilia RSV4 e Tuono V4 nella nuova livrea Speed White

Dopo le novit&agrave; degli scooter, Honda presenta anche le nuove colorazioni per la sua CB125R 2023. La &lsquo;ottavo di litro&rsquo; premium del Marchio giapponese, entry-level della famiglia Neo Sports Caf&eacute;, si caratterizza, infatti, per il nuovo colore Mat Crypton Silver Metallic e per le modifiche alle altre tre colorazioni conosciute. Il Mat Gunpowder Black Metallic assume una connotazione total black, mentre sono ritoccati nei dettagli il Mat Jeans Blue Metallic e il Candy Chromosphere Red.  Motore e prestazioni    Anche in questo caso, la base tecnica resta invariata rispetto al modello precedente. Chi sceglie il model year 2023 della CB125R ha bisogno di un mezzo facile da guidare, con grintose prestazioni del motore e una grande maneggevolezza. A questo la &lsquo;ottavo di litro&rsquo; Honda aggiunge anche uno stile personale e un equipaggiamento premium.  Nel 2021,&nbsp;la CB125R ha ricevuto importanti aggiornamenti come il nuovissimo&nbsp;motore (omologato Euro 5) bialbero a 4 valvole&nbsp;pi&ugrave; potente e grintoso, con maggiore coppia disponibile su tutto l&rsquo;arco di giri:&nbsp;+1,6 CV&nbsp;(1,2 kW) di potenza e&nbsp;+1,2 Nm&nbsp;di coppia rispetto al precedente modello, ovvero 15 CV e 11,6 Nm. Grazie alla potenza extra, la velocit&agrave; massima effettiva passa da 101 a 105&nbsp;km/h, con accelerazione 0-200&nbsp;m in soli 11,3&nbsp;s. Ad accompagnare la forcella Showa SFF-BP&nbsp;(&lsquo;Separate Fork Function&rsquo; Big Piston) a steli rovesciati da 41&nbsp;mm, novit&agrave; assoluta su una moto 125 cc.  Telaio e ciclistica    La naked-retr&oacute;&nbsp;pu&ograve; essere guidata dai possessori di patente A1 e B di Honda offre massimo divertimento e dotazioni premium, oltre a un look molto personale, che l&rsquo;ha resa presto un modello di grande successo tra i giovanissimi. A sottolineare il design compatto, slanciato e minimal, ci pensa il telaio con struttura in acciaio a elementi misti, tubolari e pressati. Il forcellone con bracci differenziati &egrave; in acciaio scatolato e, come il telaio, ha una rigidezza longitudinale e torsionale. Efficace l&rsquo;impianto frenante: all&rsquo;anteriore c&rsquo;&egrave; un disco flottante (senza flangia) da 296 mm con pinza a 4 pistoncini ad attacco radiale, al posteriore un disco da 220 mm con pinza a pistoncino singolo. L&rsquo;ABS a due canali &egrave; di serie ed &egrave; basato su una centralina IMU (Inertial Measurement Unit) che assicura un livello superiore di sicurezza attiva in quanto distribuisce in maniera ottimale la forza frenante sui due assi. Di matrice sportiva anche gli pneumatici, entrambi ribassati, da 110/70 R17 all&rsquo;anteriore e 150/60 R17 al posteriore.  HONDA PCX 125: COSA CAMBIA PER IL 2023 

La ottavo di litro premium del Marchio giapponese non presenta novit&agrave; tecniche, ma inedite livree che ne aumentano lo stile

Honda CB125R, le nuove colorazioni per il 2023

La nuova versione della ottavo di litro premium del Marchio giapponese non presenta novit&agrave; tecniche, ma inedite livree che ne aumentano lo stile. Abbiamo il nuovo colore Mat Crypton Silver Metallic e le modifiche alle altre tre colorazioni conosciute. Il Mat Gunpowder Black Metallic assume una connotazione total black, mentre sono ritoccati nei dettagli il Mat Jeans Blue Metallic e il Candy Chromosphere Red.

Honda CB125R 2023 le FOTO

In attesa delle novit&agrave; pi&ugrave; &quot;succose&quot; di Intermot, Honda anticipa il 2023 per alcune delle sue moto pi&ugrave; apprezzate ma che non vedranno grandi cambiamenti per il prossimo anno. Fra queste ci sono la maxi naked CB1000R, la piccola custom CMX500 Rebel e l&#39;ancora pi&ugrave; minuta Monkey. Tutte e tre ricevono nuove colorazioni che identificano il MY23 senza altre modifiche a livello di meccanica, ciclistica ed estetica.  Piccoli aggiornamenti per &quot;rinfrescare&quot; i modelli    Due anni fa la CB1000R &egrave; stata protagonista di un sostanzioso restyling che ha introdotto anche la versione Black Edition, completamente nera e aggressiva che ha avuto da subito un ottimo riscontro fra l&#39;utenza che ha scelto questa moto, diventando una delle colorazioni pi&ugrave; vendute. Per il prossimo anno viene aggiornata questa versione con una personalizzazione grafica del serbatoio che riporta in logo CB. La versione base invece sar&agrave; disponibile nella inedita colorazione Bordeaux Metallic che, per l&#39;occasione, presenta anche il telaietto reggisella verniciato in nero.  Per quanto riguarda la CMX 500 Rebel, apprezzatissima custom con il bicilindrico parallelo della serie CB, riceve due nuove colorazioni per il mercato italiano, che saranno le uniche disponibili nel 2023: Mat Gunpowder Black Metallic e Pearl Smooky Gray. Per la versione S, pi&ugrave; accessoriata e aggressiva, sar&agrave; disponibile il colore Titanium Metallic. Per terminare, la piccola icona di Honda, la Monkey, conferma i colori Banana Yellow e Pearl Nebula Red, ma a questi affianca una nuova sella con rivestimento a scacchi e la parte ciclistica di telaio e forcellone in tinta con il serbatoio.&nbsp;  &nbsp;  Yamaha R1 compie 25 anni: nel 1997 c&#39;erano le sportive, ma arriv&ograve; lei  &nbsp; 

La custom, la sport naked e la piccola scrambler per il 2023&nbsp;ricevono un aggiornamento con colorazioni inedite

Honda: nuove colorazioni 2023 CB1000R, CMX500 e Monkey

        Tutte le novit&agrave; che arrivano in Europa sono gi&agrave; passate per gli Stati Uniti. Un discorso che pu&ograve; riferirsi a diversi ambiti, anche a quello motociclistico e in particolare alle diverse versioni e colorazioni dei modelli. In questo caso parliamo della nuova Kawasaki Z 900 RS 2023 che negli States &egrave; gi&agrave; sul mercato con nuove colorazioni.  KAWASAKI, IN AUTUNNO UNA ZX-4R E DUE ELETTRICHE?&nbsp; Stile U.S.A La Z900 RS 2023 si presenta come una naked dallo stile retr&ograve; con forcelle telescopiche rovesciate regolabili nel precarico, in estensione e in compressione e un forcellone orizzontale back-link. L'impianto frenante &egrave; affidato a due dischi anteriori da 300 mm con pinze a quattro pistoncini e un disco posteriore da 250 mm con pinza a singolo pistoncino, oltre all'ABS. Per quanto riguarda il motore, si tratta di un quattro cilindri in linea da 948 cc raffreddato a liquido. Per il model year 2023 della Z 900 RS &egrave; previsto un solo colore, come viene mostrato negli Stati Uniti. Si tratta di una base "Metallic Diablo Black" con "Metallic Imperial Red" intorno al serbatoio a goccia. KAWASAKI, TUTTO PRONTO PER LA NINJA 1000SX 2023&nbsp;        

La Z 900 RS standard sar&agrave; disponibile in una sola colorazione con una base nera e dettagli rossi, mentre la variante Cafe ha particolari color oro

Kawasaki Z 900 RS si rifà il look: i nuovi colori in arrivo

        Come accade per gli abiti, anche ai motociclisti piace scegliere la propria moto considerando pure il suo &ldquo;aspetto esteriore&rdquo; in base ai propri gusti. Proprio per questo la Triumph ha ben pensato a delle novit&agrave; per rendere la scelta ancor pi&ugrave; allettante, proponendo la gamma delle medie Tiger in nuove colorazioni: da luglio 2022 arrivano nuovi colori per le versioni 900 GT, GT Pro, Rally e Rally Pro, e per le Tiger 850 Sport. Le nuove livree  Per la Tiger 900 GT e la Tiger 900 GT Pro model year 2023 le colorazioni sono 3, di cui una fra queste inedita. Saranno ancora disponibili le opzioni Sapphire Black e Pure White e, a loro, si aggiunger&agrave; la Caspian Blue e Matt Graphite, che prenderanno il posto alla colorazione rossa precedente. Per le Triumph Tiger 900 Rally e Rally Pro, invece, si confermano le colorazioni Pure White e Matt Khaki Green con il telaio bianco, ma la new entry sar&agrave; la livrea Sandstorm, con la forcella color oro. In ultimo, per la Triumph Tiger 850 Sport, oltre alle tavolozze gi&agrave; note, quindi Graphite/Caspian Blue e Graphite/Diablo Reed, sar&agrave; resa disponibile la combinazione Graphite/Baja Orange.  TOP5, USATO: LE TRIUMPH DA COMPRARE PRIMA CHE COSTINO TROPPO       

La Casa inglese, nelle versioni 900 GT, Rally e 850 Sport propone nuove livree

La Triumph Tiger si tinge di nuovi colori: ecco le nuove livree 2022

Livrea Pearl Robotic White/Meetallic Carbon Grey per la versione aggiornata della sportiva stradale, che manterrà la stessa tecnica sotto il telaio. Si invertono le cromie rispetto alla livrea già presente sul m.y. 2021, invece sono confermate la variante Lime Green/Ebony/Pearl Blizzard White e la Metallic Spark Black che dovrebbe riprendere i dettagli rossi (non verdi) già visti in USA e Giappone

Kawasaki Ninja 650, nuovi colori per il model year 2022

Si parla tanto dell&#39;evoluzione del design motociclistico negli anni, ma molto poco di quella riguardante le colorazioni, che come gli elementi di carrozzeria rappresenta spesso l&#39;identit&agrave; di un modello o di un intero brand. La storia dei colori sulle carene delle moto inizia da lontano e ora siamo arrivati ad avere vere e proprie &quot;correnti&quot; stilistiche anche per quanto riguarda i colori utilizzati e gli abbinamenti. Facciamo un piccolo viaggio a partire da un secolo fa.  Prima della guerra non c&#39;era molta scelta cromatica  In tutto il mondo automotive che precede la Seconda Guerra Mondiale, la scelta delle colorazioni su auto e moto non era una vera e propria opzione. Solo le grandi e lussuosissime berline potevano permettere ai facoltosi clienti di personalizzare il colore della carrozzeria, per tutti gli altri che acquistavano un prodotto pi&ugrave; economico la scelta era pressoch&egrave; nulla. Henry Ford diceva della sua Model T &quot;ogni cliente pu&ograve; avere una Ford T di qualunque colore desideri, purch&eacute; sia nero&quot;. Per le moto la storia era la stessa, perch&egrave; in passato i processi di verniciatura e le stesse vernici erano assai pi&ugrave; costose e rappresentavano un importante voce nel prezzo finale del mezzo.    Eppure i colori - anche senza possibilit&agrave; di scelta - erano qualcosa di molto importante, perch&egrave; identificavano uno specifico modello agli occhi della gente. Ed &egrave; per questo che non riusciremo mai ad immaginare una BMW R32 o R12 di un colore diverso dal nero con i filetti bianchi, o una Brough Superior SS100 senza il tipico serbatoio spazzolato. C&#39;&egrave; da dire che a parte i toni del nero e del grigio, l&#39;unico altro colore che si vedeva sulle moto in quegli anni era il verde militare dei mezzi da guerra, ma questa non possiamo contarla come &quot;tendenza stilistica&quot;.  &nbsp;  Dopo la guerra i colori diventarono pi&ugrave; importanti  La fine del conflitto &egrave; l&#39;inizio di una nuova vita, e in Italia il boom economico ha fatto nascere un&#39;icona di positivit&agrave; e colore: la Vespa! Un po&#39; tutta la produzione Motomondiale ha iniziato a colorarsi nel dopoguerra, ma &egrave; la piccola di Pontedera ad aver conquistato prima l&#39;italia e poi il mondo con un prodotto che si identificava pi&ugrave; nella sola forma che in uno specifico colore. Le Vespa dell&#39;esordio erano tutte grigie e beige, ma non ci vollero molti anni per avere finalmente tinte sgargianti e allegre.&nbsp;  Questo fu un po&#39; lo switch nel mondo dei colori a due ruote, perch&eacute;&nbsp;da questo punto anche le moto iniziarono ad offrire pi&ugrave; variet&agrave; e la scelta del colore in fase di acquisto &egrave; diventata sempre pi&ugrave; popolare. Anche Moto Guzzi, altro marchio fondamentale nella rinascita del trasporto dagli anni &#39;50 in poi, proponeva il Falcone e il Galletto in diverse tonalit&agrave;. Anche nel decennio seguente il filone era pi&ugrave; o meno lo stesso, e le case offrivano i propri modelli con una piccola scelta cromatica da cui attingere, quasi sempre colori sobri che si abbinavano a dettagli artistici raffinati come filetti verniciati, parti cromate in abbinamento o metalli lucidati.    &nbsp;  Le gare e l&#39;esplosione dei colori negli anni &#39;70  La rivoluzione cromatica arriv&ograve; negli anni in cui lo sport inizi&ograve; a diffondersi sul serio come interesse di massa. Il motociclismo agonistico diventava parte importante della comunicazione nella vendita delle nuove moto e di conseguenza i colori delle moto da gara entravano a far parte della gamma cromatica disponibile anche al cliente. Se vogliamo dirne un paio su tutte, non possiamo non citare la Ducati MHR, con il rosso in abbinamento col verde e i filetti bianchi che ha segnato il vero tratto distintivo di questa moto (ora ricercatissima) e il &quot;verde legnano&quot; della Moto Guzzi V7 Sport, un colore magico che &egrave; entrato nel cuore di tutti gli appassionati di moto.&nbsp;  Gli anni &#39;80 sono un decennio ipercolorato e una porta aperta su un futuro radioso, per questo tutte le Case hanno iniziato a proporre le proprie moto con una vasta scelta di colori, soprattutto le giapponesi che hanno iniziato a sperimentare nel mondo degli abbinamenti bicromatici e delle grafiche. In questo marasma di colori, per&ograve;, le produzioni iniziavano a prendere direzioni stilistiche ben precise su quali tonalit&agrave; fossero pi&ugrave; rappresentative e identificative degli specifici marchi, ed &egrave; di questi tempi che si sono confermati alcuni colori distintivi come il Rosso Ducati e il Verde Kawasaki, mentre pur senza una personalizzazione cos&igrave; marcata di uno specifico colore anche Suzuki ha iniziato a fare suo il giallo, e Honda ha iniziato a giocare di pi&ugrave; con le grafiche bianco-rosso-blu. Il Blu &egrave; anche il colore che Yamaha ha definitivamente adottato in quegli anni come identitario.    &nbsp;  Che confusione negli anni &#39;90!  E poi arriviamo all&#39;ultimo decennio del secolo, quello che secondo noi &egrave; il pi&ugrave; confusionario, tamarro e colorato della storia delle due ruote. Mentre il mondo si globalizza e sempre pi&ugrave; persone potevano accedere a mezzi di lusso e divertimento come le moto, le mode puntavano su colori sparati in faccia con violenza, e su tonalit&agrave; fluo con abbinamenti portati all&#39;estremo. Le grafiche sulle carene erano cos&igrave; &quot;pasticciate&quot; che in moltissimi casi rappresentavano proprio spruzzi di vernice colorata, perch&egrave; l&#39;importante era farsi notare a tutti i costi e pi&ugrave; il colore faceva &quot;rumore&quot;, meglio era.  Impossibile dimenticare il filone delle supersportive e dei motorini (tipicamente le categorie meno sobrie del mercato) con il mix di colori fluo pi&ugrave; estremo di sempre. Ci si poteva trovare davanti la Honda CBR 900 con base bianca e grandi grafiche, magari con effetto tigrato, che sfumavano dal blu al rosso passando per il viola e il fucsia, mentre i Malaguti Fifty abbinavano giallo fluo e rosa shocking a nero e bianco. Anche a cavallo del millennio le grafiche sono state sempre molto colorate, ma meno pasticciate e molto pi&ugrave; &quot;racing based&quot;, replicando molto spesso in modo fedelissimo le moto da gare della MotoGP. Anche il fenomeno delle supersportive di met&agrave; 2000 ha significato molto per gli appassionati nella scelta dei colori, e in questo decennio i colori rappresentativi sono diventati ancora pi&ugrave; marchio di fabbrica: Ducati col rosso, Yamaha col blu, Suzuki con il bianco/blu ecc.    Forse &egrave; dopo la crisi del 2008 che il mondo delle colorazioni si &egrave; un po&#39; ridimensionato, tornando a concetti grafici pi&ugrave; sobri e sperimentando pi&ugrave; sulle particolarit&agrave; delle singole tonalit&agrave; che sugli abbinamenti estremi. In questi anni stiamo vivendo un periodo s&igrave; colorato, ma non troppo. Si fa molto uso di colori opachi e verniciature dall&#39;effetto satinato, mentre la moda dei colori pastello sta quasi completamente soppiantando i cari e vecchi metallizzati, che per quasi 30 anni hanno rappresentato il vero e proprio zoccolo duro della scelta dell&#39;utenza. Cosa ci riserva il futuro non lo sappiamo, ma di sicuro ci ricorderemo degli anni &#39;20 del nuovo millennio in modo particolare, proprio perch&egrave; qualcosa sta profondamente cambiando nel mondo dei colori. Vedremo.  Stile e tecnica della moto: le carene &quot;sigillate&quot; 

Si parla molto delle mode nel design motociclistico, ma meno di quanto le colorazioni abbiano segnato il successo di certi modelli e dell&#39;evoluzione degli abbinamenti cromatici con design e materiali

Stile e tecnica della moto: le colorazioni e la loro evoluzione

Correva l&#39;anno 1995 e Mick Doohan sedeva da campione del mondo sulla moto di riferimento del Motomondiale: la NSR 500. Per quella stagione, Honda aveva stretto un importante accordo di sponsorizzazione con la societ&agrave; petrolifera spagnola Repsol, che ha colorato le carene della moto ufficiale con il proprio logo bianco, rosso e arancio, su una base blu petrolio metallizzato che si sposava particolarmente con la linea della moto. Era l&#39;inizio di una storia lunghissima di moto da corsa con la scritta Repsol sulla fiancata, e anche di qualche replica stradale diventata culto fra gli appassionati.  Honda Fireblade, una Repsol Replica &quot;self made&quot;  10 anni prima di vedere la prima Replica Ufficiale    Premettiamo che sviluppare una livrea con il logo Repsol non &egrave; cosa semplice, perch&egrave; i tre colori accesi dello sponsor non ammettono alcun tipo di sobriet&agrave;. Il logo si impone con arroganza sulle linee della moto e una replica, nel 1995, non convinse i piani alti di Honda che puntavano su ben altre colorazioni per il successo internazionale delle sue sportive di punta CBR 600 e CBR 900. La prima vera Replica Repsol si &egrave; fatta aspettare due lustri, con l&#39;arrivo della classe 1000 stradale e il boom delle MotoGP a quattro tempi.&nbsp;  Era il 2005, anno d&#39;oro per le supersportive in Europa e lancio della CBR 1000 RR. Per celebrare le vittorie della RC 211 V del Mondiale, finalmente venne realizzata in tiratura limitata la prima livrea Replica Repsol ufficiale. Il successo era scontato, erano gi&agrave; diversi anni che gli appassionati riverniciavano le carene della propria Honda con i colori della moto da gara e ora ne esisteva una anche di serie. Come sempre da questo momento in poi, la particolarit&agrave; della livrea divise l&#39;utenza fra chi l&#39;ha amata e chi ha visto le forme morbide e aggressive della CBR 1000 RR rovinate da una grafica sempre un po&#39; &quot;pasticciata&quot; ma molto racing.  Nel frattempo le versioni CBR si aggiornavano, e anche la livrea Repsol rimaneva a listino. Con la 2008 veniva confermata la versione Replica, e pure qui gli appassionati si divisero, soprattutto perch&egrave; l&#39;estetica della nuova moto era molto particolare (il cupolino fece discutere) e rendeva al meglio su colorazioni neutre e grafiche semplici. Ne segu&igrave; il restyling col frontale ridisegnato e l&#39;arrivo di una livrea che come la moto da gara perdeva tutti i toni scuri in favore del bianco, arancio e rosso. Questa volta la tiratura limitata ha il numero 93 sul cupolino, quello di Marc Marquez, nuovo re della MotoGP.  Niente Replica per le ultime CBR    Nel 2017 arriva una nuovissima CBR 1000 RR, rivista nel profondo e in linea con i canoni estetici della concorrenza... ma niente livrea Repsol! Si &egrave; interrotto un filotto che proseguiva da oltre 10 anni e per il momento non &egrave; prevista una versione arancio e gialla della CBR-RR-R di ultima generazione. Piccola parentesi anche per la CBR 600 RR versione 2013, che &egrave; stata l&#39;unica media sportiva di Honda ad avere una livrea Repsol ufficiale fra le colorazioni disponibili.  Perch&egrave; questi salti temporali? Honda si &egrave; sempre mostrata un po&#39; reticente nell&#39;offrire le versioni stradali delle colorazioni da gara, e non parliamo solo di Repsol ma anche delle altre competizioni internazionali bandiera del marchio come la 8 Ore di Suzuka, preferendo sempre il bianco-blu-rosso del logo HRC come combinazione per le versioni speciali e pi&ugrave; spinte del suo listino. Di tanto in tanto, a seconda delle decisioni dell&#39;ufficio marketing, si &egrave; puntato anche sulle repliche del team MotoGP, ma non di recente. Gli appassionati a loro volta hanno idee contrastanti e si dividono fra chi ama alla follia i colori Repsol e chi pensa rovinino le linee quasi sempre molto pulite delle varie CBR. Voi da che parte state?  Rewind, Honda NX 650 Dominator: la vita facile 

Sono 26 anni che lo sponsor Repsol colora le carene della squadra MotoGP, e le versioni Replica stradali non sono mancate. Un sodalizio che rappresenta una delle pi&ugrave; famose livree di sempre

Honda Repsol: una livrea che sa di leggenda

Amanti delle Triumph, questa per voi &egrave; una di quelle notizie da non perdere. Il marchio inglese ha infatti comunicato&nbsp; le nuove colorazioni della gamma 2019 per tutte e tre le famiglie:&nbsp;Bonneville, Tiger e Roadster. Dalla casa madre fanno sapere che si tratta di una gamma colore realizzata per esaltare il design, lo stile e le forme. Ecco di seguito le scelte fatte nel dettaglio e poi, naturalmente, gustatevi la gallery.  MODERN CLASSIC Per la nostra iconica famiglia Modern Classic &egrave; stato creato un nuovo schema colori che include sia verniciature con finiture opache e lucide sia con doppia colorazione del serbatoio per dare alle Bonneville uno stile classico e contemporaneo.  Bonneville T120 - Silver Ice - Storm Grey e Baja Orange Bonneville T100 - Cranberry Red Bonneville T100 Black - Matt Ironstone Bonneville Bobber - Korosi Red e Silver Ice Bonneville Bobber Black - Matt Ironstone Bonneville Speedmaster - Cobalt Blue e Jet Black    ADVENTURE Le Adventure avranno una selezione di colori con finiture sia Matt sia Glossy, mentre esclusivamente per la Tiger 800 (XCx e XCA) sar&agrave; disponibile il Baja Orange, un&rsquo;arancio luminoso con fiancatine laterali grigie a contrasto per richiamare l&rsquo;heritage di Triumph protagonista nel passato di gare nel deserto, tra cui la Baja Mexico racing da cui prende il nome.  Colori Tiger 800  Tiger 800 - Baja Orange (Disponibile su XCx e XCA) Tiger 800 - Matt Khaki (Disponibile su XCA) Tiger 800 - Pure White (Disponibile su XR e XC) Tiger 800 - Matt Jet Black (Disponibile su XRT) Tiger 800 - Lucerne Blue (Disponibile su XRT)  Colori Tiger 1200  Tiger 1200 - Lucerne Blue (Disponibile su XRx e XRT) Tiger 1200 - Pure White (Disponibile su XR e XC) Tiger 1200 - Matt Jet Black (Disponibile su XRx e XRT) Tiger 1200 - Storm Grey (Disponibile su XCx e XC) Tiger 1200 - Matt Khaki (Disponibile su XCA)  Roadsters  Nella gamma delle roadster, la Speed Triple RS guadagna due nuovi schemi colore per riflettere la sua personalit&agrave; forte e decisa. La colorazione Crystal White si presenta con nuove decal rosso/nere a contrasto, sia sulla carrozzeria sia sui caratteristici cerchi da 17&rdquo;, mentre il Matt Black viene impreziosito anch&rsquo;esso da decal verde Lime su serbatoio, carene e cerchi. Anche la Tiger Sport, con le nuove colorazioni Matt Silver Ice and Storm Grey, aggiunge un tocco di elegante sportivit&agrave; alle sue forme.  Speed Triple - Crystal White e decals rosso/nere (Disponibile su RS) Speed Triple - Matt Black with yellow/grey decals (Disponibile su RS) Street Triple - Matt Storm Grey (Disponibile su RS) Tiger Sport - Matt Silver Ice Tiger Sport - Storm Grey 

Il marchio inglese ha comunicato&nbsp; le nuove colorazioni per tutte e tre le famiglie: Bonneville, Tiger e Roadster.

Triumph: nuove colorazioni gamma 2019

Accanto alle colorazioni Blue e Tech Black arriva la livrea Ice Fluo: grigio ghiaccio per le parti verniciate, cerchi rosso fluo e nero per motore, telaio, forcella e faro

Yamaha MT Hyper Naked colorazione Fluo - LE FOTO

Aggiornamenti cromatici per la Scout, anche nelle versioni Sixty e Bobber. E per essere sempre connessi arriva la presa USB 

Indian, la Scout si colora di nuovo

MV pensa a nuove rifiniture e grafiche inedite per la gamma Brutale 1090 Nata nel 2001 ed evolutasi durante gli anni nella cilindrata (da 750 a 1090 cc) e nelle dimensioni,&nbsp;oggi la MV Brutale 1090 si rif&agrave; anche il look.  Un vestito nuovo, un po' di make-up e via, la naked di Schiranna &egrave; pronta per affrontare con stile il suo quattordicesimo compleanno.  Inedite&nbsp;soluzioni cromatiche che si distinguono nei due diversi modelli.  Per la gamma delle 1090 standard bianco pastello con contrasti&nbsp;rossi di telaio, fregi e sigle oppure un nero intenso vivacizzato dalle tinte fluo di ruote&nbsp;e dettagli.  [gallery ids="23132,23130"]  La Brutale 1090 RR colpisce invece per le grafiche pi&ugrave; elaborate,in doppia tonalit&agrave;: nero metallizzato su grigio avio metallizzato o base grafite su bianco ice perlato.  [gallery ids="23129,23131"]  Colorazioni che enfatizzano il design unico della Brutale impreziosito ora&nbsp;dai nuovi cerchi a razze sdoppiate, dal simmetrico sistema di illuminazione a LED day running lights che valorizza il frontale&nbsp;e dal&nbsp;quattro cilindri color argento.  Un rinnovo solo estetico, che mantiene inalterate le doti tecniche e meccaniche:  - motore quattro cilindri in linea con due configurazioni di potenza massima: 144 CV (106 kW) a 10.300 giri/min e 158 CV (116,5 kW) a 11.900 giri/min.;  - controllo di trazione regolabile su 8 livelli e ABS;  - telaio scomponibile con sezione a traliccio in tubi di acciaio e piastre in alluminio a elevata rigidit&agrave;&#768; torsionale;  - mono-braccio posteriore con ammortizzatore regolabile nel precarico;  - forcella a steli rovesciati da 50 mm;  - freni con pinze anteriori radiali.  Giulia Cassinelli

Per i suoi quattordici anni la Brutale si fa il make-up: grafiche e finiture inedite per la 1090 e la 1090 RR

La MV Brutale 1090 cambia il look!

Davida &egrave; il marchio di caschi britannico nato nel 1980 e distribuito in &nbsp;Italia da Styl.  Una gamma di caschi che uniscono stile e qualit&agrave; e vantano una realizzazione completamente handmade: un'attenta cura ai dettagli, materiali pregiati, pi&ugrave; di cento combinazioni diverse di colori e&nbsp;tantissime differenti grafiche british style (oltre 50) per cercare di soddisfare le esigenze e i gusti anche dei pi&ugrave; pretenziosi motociclisti. Grazie alla produzione&nbsp;artigianale &egrave; inoltre possibile realizzare la propria livrea personalizzata contattando l'atelier&nbsp;inglese Davida (qui il link al sito).  Ed ora Davida lancia sul mercato anche un nuovo accessorio: la visiera D4Vi9A&nbsp;lunga, avvolgente e bombata&nbsp;&egrave; dedicata alle linee di caschi Davida Jet, Ninety 2 e Speedster (e anche a caschi jet di altre marche se dotati di borchie per la visiera).  Disponibile in pi&ugrave; di dieci diverse colorazioni&nbsp;tra cui Chiaro, Blu, Giallo, Fum&egrave;&nbsp;e Cromato e realizzata in policarbonato 2 mm preforato in diverse forme, compreso il popolare Bubble Style anni '70.  Oltre alle visiere Davida offre una vastissima linea di accessori da abbinare ai suoi caschi come occhiali, visiere, face mask e giubbotti in pelle.  Maggiori dettagli tecnici sul sito del distributore italiano:&nbsp;www.styl-moto.com.  Giulia Cassinelli  [gallery ids="17785,17782,17783"]  &nbsp;  &nbsp;

Le visiere D4Vi9A sono lunghe, bombate e avvolgenti:hanno una misura universale adattabile ai caschi jet

Le nuove Visiere Bombate by Davida

La Yamaha VMax&nbsp;compie trent'anni ma dal 1985 ad oggi il suo spirito non &egrave; mai cambiato: una dragster aggressiva ed estrema dalle prestazioni esagerate.  Il&nbsp;motore V4 da 1.669 cm3 eroga infatti una potenza di 200 cavalli&nbsp;che si accompagna ad un look da vera dura, una moto creata per stupire ed impressionare.  Ed ora, in occasione del suo compleanno, Yamaha "spinge" ancora un po'&nbsp;sull'acceleratore e la rende sempre&nbsp;pi&ugrave; cattiva. Ecco che la gamma Sport Classic si arricchisce con la nuova&nbsp;VMax Carbon "special edition". Protagonista del nuovo stile &egrave; la fibra di carbonio che regna sovrana sulle poche sovrastutture:&nbsp;cover del serbatoio, parafanghi anteriore e posteriore e carene laterali.&nbsp;Cambia anche il ruggito grazie all'esclusivo scarico Akrapovic. La Carbon &egrave; gi&agrave; disponibile presso i concessionari ufficiali ad un prezzo di 22.500 Euro.  Contestualmente&nbsp;la versione standard della VMax si veste di un'inedita livrea: alle colorazioni Power Black e Solar Black si aggiunge la Matt Grey, una verniciatura neutra perfetta per chi ama&nbsp;sbizzarrirsi nel customizing. Tutto questo a 18.990 Euro.  Ma le sorprese non finiscono qua... Yamaha non perde l'occasione per proporre una nuova sfida presentando una serie di special su base VMax: la prima creatura arriver&agrave; dalle esperti mani del preparatore tedesco Jens vom Brauck (Jvb-moto) che &egrave; al suo primo progetto Yard Built. Un esemplare che render&agrave; omaggio agli anni '80 combinando materiali all'avanguardia con un tocco molto personale.  Giulia Cassinelli      &nbsp;  &nbsp;

VMax: ancora pi&ugrave; cattiva nella "special edition" Carbon, sempre pi&ugrave; estrema nelle interpretazioni Yard Built

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