        La start-up californiana NDB &egrave; pronta a rivoluzionare la mobilit&agrave; elettrica, con l'introduzione di una batteria inesauribile, che non necessita di ricarica e alimentata da scorie nucleari riciclate. COME OTTENERE LA BATTERIA? Da NDB si dicono convinti di ottenere "un'enorme e rivoluzionaria scoperta tecnologica: una batteria priva di emissioni, che dura migliaia di anni e richiede solo il contatto con l'aria per alimentare i dispositivi", come ha affermato il CEO Nima Golsharifi. Come ottenere tutto ci&ograve;? Moto elettrica, grafene nuova frontiera: batterie da 1000 km di autonomia Partendo dalla grafite utilizzata per moderare le reazioni nucleari e, quindi, contaminata dal radioisotopo carbonio-14, i ricercatori della NBD creano diamanti su scala nanometrica: questi, decadendo, generano la carica, successivamente raccolta e convogliata verso l'esterno attraverso un superconduttore, mentre il rischio radiazioni viene "annullato" proteggendo i diamanti al C14 con vari strati di diamanti artificiali. Le emissioni radioattive che potrebbero essere generate, assicurano dalla California, sono comunque inferiori, per ogni cella, a quelle che il corpo umano produce. Emula, la moto elettrica che simula il sound delle termiche VIDEO Staremo a vedere se i test e la ricerca porteranno a degli sviluppi concreti sull'argomento. Di certo, qualora avessimo dei riscontri concreti, l'universo elettrico, non solo quello motoristico, potrebbe dover prepararsi a una rivoluzione.       

<p>Qualora venissero fuori risultati concreti, il nuovo sistema sviluppato dalla californiana NDB porterebbe a una rivoluzione "green" totale</p>

Batterie elettriche da scorie nucleari riciclate? ll progetto c'è

        Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha al lavoro insieme per sviluppare un sistema unificato di batterie elettriche. Una voce che negli ultimi tempi si &egrave; fatta sempre pi&ugrave; insistente, ma che adesso pare essere confermata. Le quattro aziende motociclistiche giapponesi collaboreranno per realizzare batterie con&nbsp;standard produttivi unificati adatte a tutti i modelli a zero emissioni con marchio Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha. Yamaha PW CE, ecco la nuova serie di e-bike Cosa prevede l&rsquo;accordo Oltre alla produzione di batterie, l&rsquo;accordo tra le quattro Case prevede anche la nascita di centri di stoccaggio delle batterie in tutto il mondo. Si tratta di aree in cui i generatori scarichi dei veicoli vengono depositati e poi sostituiti, cos&igrave; da essere subito pronti all&rsquo;uso: una sorta di grande distributore di batterie cariche. Il progetto dei centri di stoccaggio rientra in un piano pi&ugrave; grande per risolvere il problema della ricarica: tra le critiche mosse alla nuova mobilit&agrave; elettrica c&rsquo;&egrave; proprio il suo essere poco economica e soprattutto lenta. In questo modo, i possessori di veicoli elettrici dei quattro marchi che non hanno tempo di aspettare la durata della ricarica alla presa o alla colonnina pubblica possono velocizzare il processo portando il proprio mezzo nei centri di stoccaggio, dove ci sono batterie pronte all&rsquo;uso. Possibilit&agrave; future Se il meccanismo dei centri di stoccaggio di batterie dovesse funzionare in maniera rapida, potrebbe essere un esempio da cui partire e imporsi a livello globale come standard unificato dei processi produttivi e di ricarica delle batterie per i veicoli a due ruote. Ecobonus, ANCMA annuncia: "Bene rimodulazione anche senza rottamazione"       

<p>Le quattro Case motociclistiche nipponiche hanno stretto un accordo per sviluppare un sistema unificato di batterie elettriche per i veicoli dei marchi</p>

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Batterie elettriche da scorie nucleari riciclate? ll progetto c'è

Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha insieme per produrre batterie elettriche