All&rsquo;inizio del secolo scorso i piloti erano dei veri pionieri: a loro &egrave; dedicato questo video, che vede in azione la Indian trasformata da San Marco e Phonz

Anvil Shrimp, il video

Della Anvil Shrimp vi avevamo parlato quest&rsquo;estate (leggi qui). Adesso i ragazzi di Anvil Motociclette hanno realizzato anche un video emozionale.  Stiamo parlando di una special realizzata per rendere omaggio a Albert &#39;Shrimp&#39; Burns, pilota velocissimo ma dalla carriera purtroppo molto breve: iniziata all&#39;et&agrave; di 14 anni, si &egrave; conclusa a soli 23 in un incidente in gara.  I ragazzi di Anvil Motociclette, San Marco e Phonz, hanno costruito questo flat tracker derivato dalla Indian in sei mesi, lavorando per ben 300 ore al fine di presentarla durante la Artride Exhibition, al festival Wheels &amp; Waves. In quell&#39;occasione ha anche corso in una gara in pista guidata dal pilota italiano Emanuele Marzotto.  IL VIDEO - Polvere, traversi, gare del futuro e del passato: cos&igrave; Anvil Motociclette racconta in un video la sua Shrimp, ma anche la storia dei pionieri del Motociclismo. La moto, infatti, &egrave; dedicata &ndash; oltre che a Albert Burns &ndash; a tutti i piloti degli anni Dieci.    Il video &egrave; stato proiettato a EICMA, durante una conferenza stampa che ha visto anche la presenza di Steven Menneto e Grant Bester, presidente e vice-presidente di Indian Motorcycle. 

All&#39;inizio del secolo scorso i piloti erano dei veri pionieri: a loro &egrave; dedicato questo filmato emozionale, che vede in azione la Indian trasformata da San Marco e Phonz

Anvil Shrimp: arriva il video

Il nuovo progetto del costruttore italiano per ricordare Albert &quot;Shrimp&quot; Burns: il pi&ugrave; giovane pilota della sua epoca, vincendo la sua prima gara a 15 anni, nel 1914

Anvil Shrimp: LE FOTO

Anvil Motociclette ha presentato il suo ultimo progetto a Wheels &amp; Waves: una moto da flat track derivata da una Indian e chiamata &ldquo;Shrimp&rdquo; per rendere omaggio a uno dei primi eroi del marchio americano, Albert &#39;Shrimp&#39; Burns, la cui storia &egrave; iniziata all&#39;et&agrave; di 14 anni e si &egrave; conclusa a soli 23 in un incidente in gara. I ragazzi di Anvil Motociclette, San Marco e Phonz, hanno costruito questo flat tracker negli ultimi sei mesi, lavorando per ben &nbsp;300 ore con una squadra che comprendeva un montatore, un ingegnere, un meccanico, un assemblatore, un tappezziere e un carrozziere. La moto &egrave; stata presentata durante la Artride Exhibition al festival Wheels &amp; Waves, e non solo per fare bella mostra di s&eacute;: Anvil ha fatto correre la &ldquo;Shrimp&rdquo; nella gara sulla pista di El Rollo, guidata dal pilota italiano Emanuele Marzotto.    COM&rsquo;E&rsquo; NATA - &ldquo;Shrimp&rdquo; &egrave; un mix di parti moderne di marchi leader combinate con telaio e componenti fatti a mano. Come partner del progetto sono stati scelti Ohlins, Pakelo, Zard e Newfren dal momento che &quot;sono affidabili e hanno una grande esperienza&quot;. Le fasi della costruzione sono state: ricerca e sviluppo, ricerca dello storytelling della moto, ricerca del pilota, pianificazione del progetto, ricerca tecnica su ingegneria e costruzione, progettazione 3D e infine la costruzione della moto.    PIU&rsquo; DI UNA MOTO - San Marco e Phonz sono particolarmente orgogliosi del serbatoio, delle tabelle da gara e dei parafanghi realizzati a mano in acciaio. &quot;&Egrave; stata un&#39;esperienza straordinaria per noi, avevamo chiaro nelle nostre menti il nostro progetto sin dall&#39;inizio e l&#39;abbiamo seguito&quot;, dicono. &quot;Siamo stati ispirati da Albert &#39;Shrimp&#39; Burns, quindi la sua storia ci ha resi forti e concentrati sul risultato finale. E&rsquo; pi&ugrave; di una moto per noi, fa parte della nostra vita come customizzatori e come studio creativo&quot;. Molti dei precedenti progetti di Anvil sono stati ispirati da personaggi storici del motociclism. &quot;Ci&ograve; che ci ha colpito della storia di &lsquo;Shrimp&rsquo; &egrave; il fatto che era molto giovane, ma aveva una grande determinazione. La sua personalit&agrave; e perseveranza nella sua vita breve ma elettrizzante &egrave; stimolante&rdquo;, ha detto San Marco.  &quot;Una delle nostre pi&ugrave; grandi passioni &egrave; leggere la storia del motociclismo. Durante la nostra ricerca abbiamo scoperto la storia di &lsquo;Shrimp&rsquo; e siamo stati improvvisamente affascinati da lui&rdquo;, Phonz aggiunge Phonz. &ldquo;Non molte persone conoscono la sua storia, ma pensiamo che tutti i motociclisti appassionati dovrebbero sapere di lui&quot;.  LA STORIA DI BURNS &ndash; Era il 1912 quando Albert Burns, a soli 14 anni, si costru&igrave; una moto da corsa Indian e inizi&ograve; a prendere parte a gare a fianco di piloti pi&ugrave; esperti e adulti. Inizi&ograve; subito a vincere, cosa che spinse i suoi rivali pi&ugrave; anziani a lamentarsi della sua et&agrave; e delle sue &lsquo;dimensioni&rsquo;, perch&eacute; era pi&ugrave; leggero sulla moto. Proprio per la sua corporatura fu soprannominato &lsquo;Shrimp&rsquo;, &lsquo;gamberetto&rsquo;. Disput&ograve; diversi campionati nazionali di 25 e 50 miglia. Shrimp mor&igrave; in una corsa il 14 agosto 1921 a Toledo, nell&#39;Ohio, appena due giorni dopo il suo 23esimo compleanno. La fidanzata, Genevieve Moritz, era venuta a consegnare il regalo di compleanno e fu testimone dell&#39;incidente fatale. 

Il nuovo progetto flat track su base Indian&nbsp;dei due customizer italiani: l&#39;idea era&nbsp;ricordare Albert &quot;Shrimp&quot; Burns, il pi&ugrave; giovane pilota della sua epoca che&nbsp;nel 1914 (a 15 anni)&nbsp;ha vinto la sua prima gara&nbsp;

Gli Anvil svelano la special Shrimp

Alessandro &#39;Phonz&#39; Fontanesi e San Marco Filios, che si autodefiniscono &ldquo;menti e cuori&rdquo; di Anvil Motociclette, hanno conquistato l&rsquo;America nel senso letterale. I due hanno infatti stretto una partnership con la pi&ugrave; antica Casa motociclistica a stelle e strisce: la Indian.  &ldquo;Anvil Motociclette non &egrave; un semplice brand, non &egrave; solo un&rsquo; officina, ma &egrave; prima di tutto un&rsquo;idea forte e decisa&nbsp;&nbsp;diventata un vero e proprio stile di vita&rdquo;, dicono Phonz e San Marco. &ldquo;&Egrave; il diretto erede di un mondo di altri tempi, di quegli anni &rsquo;70 che hanno cambiato la storia del motociclismo creando le basi di ci&ograve; che guidiamo oggi. E come l&rsquo;Emilia, la nostra terra di origine, Anvil riunisce un universo semplice e spontaneo a un mondo complesso, eccentrico e variegato, che ci rispecchia in ogni singola sfumatura&rdquo;.  La storia - Questa filosofia di vita ha portato San Marco e Phonz a farsi un nome. Ad oggi il loro portafoglio comprende 18 special per produttori diversi. Sulla base queste 18 moto, Indian si &egrave; dichiarata entusiasta di vedere cosa potranno inventare i ragazzi per la Scout.  &quot;Il vantaggio di avere un marchio con un&#39;eredit&agrave; cos&igrave; ricca come Indian Motorcycle, comporta che hai cos&igrave; tante storie da raccontare e, naturalmente, ricreare&rdquo;, ha dichiarato Grant Bester, Vice Presidente e General Manager della Indian per l&rsquo;Europa, il Medio Oriente e l&rsquo;Africa. &ldquo;Quando i talentuosi ragazzi di Anvil si sono avvicinati a noi con un&#39;idea, ho cominciato a sfogliare i libri di storia. Non diremo troppo di quello che stanno pianificando, ma sar&agrave; un grande progetto e siamo davvero entusiasti&quot;. La realizzazione si potr&agrave; seguire attraverso i canali dei social media di San Marco e Phonz. Sinergia perfetta - &quot;Questo progetto con la Indian &egrave; una grande opportunit&agrave; per noi, poich&eacute; &egrave; un marchio storico con una forte innovazione. Lavoriamo in modo simile e siamo felici di collaborare con un marchio dalla mentalit&agrave; cos&igrave; aperta e condividere la narrazione&quot;, ha detto Phonz.  &quot;La sinergia che abbiamo trovato tra i nostri due marchi &egrave; la soluzione perfetta per realizzare un progetto di successo&rdquo;, aggiunge San Marco. &ldquo;Ci sentiamo gratificati dal fatto che la Indian ci stia permettendo di sviluppare l&#39;intero tema per questa Scout Sixty, dandoci la possibilit&agrave; di mostrare la nostra ispirazione e creativit&agrave;&quot;. 

Partnership fra la storica azienda americana e il costruttore piacentino per realizzare una versione speciale della Scout Sixty

Indian e Anvil: Scout Special in arrivo

Anvil Motociclette reinterpreta uno dei Monster pi&ugrave; aggressivi di sempre, il vecchio&nbsp;S4R che, nelle mani del preparatore emiliano, si trasforma in una specie di flat tracker spigolosissima (genere richiamato dal manubrio e dagli pneumatici &ldquo;scolpiti&rdquo; Pirelli MT06RS) e dall&rsquo;atmosfera post-atomica. Un lavoro sul quale si percepisce chiara la collaborazione con un&rsquo;altra eccellenza italiana&hellip;

Ducati Monster S4R Warthog Mille

Anvil Motociclette presenta un&rsquo;anteprima mondiale al Motor Bike Expo.&nbsp;Si tratta di una moto ispirata a un modello storico che negli anni Settanta ha spalleggiato la gamma Scrambler: il modello Ducati R/T con testa Desmodromica. Una moto dal fascino innegabile, voluta dal mercato americano e studiata appositamente per le grandi distese desertiche.  Anvil Motociclette, l&rsquo;officina emiliana supportata da Zard, Bitubo, Brembo e Golden Tyre, ha reinterpretato lo storico modello della casa di Borgo Panigale in&nbsp;vesti moderne, mantenendo per&ograve; certe caratteristiche stilistiche utilizzate negli anni Settanta.  Anvil &egrave; al Ducati Scrambler Padiglione 4 Stand 21 I. 

Alla manifestazione scaligera dal 20 al 22 gennaio Ducati Scrambler presenter&agrave; in anteprima mondiale l&#39;ultima special di Anvil Motociclette.

Motor Bike Expo: Anvil punta sulla Ducati R/T

&ldquo;La nostra ultima moto si chiama Novecento Fox Trot &egrave; una Triumph Bonneville 900 del 2011 a iniezione&rdquo;, dicono in Anvil. &ldquo;Nell&rsquo;ultimo anno ci siamo avvicinati alla disciplina della track questo ha contaminato la progettazione della Fox Trot, ci siamo lasciati suggestionare delle corse di Flat americane anni &lsquo;60 quando campioni come Gary Nixon e Mike Anderson sfrecciavano negli ovali facendo pattinare le loro moto in danze acrobatiche.&nbsp;  &ldquo;Abbiamo sperimentato per la prima volta il color nero lucido e abbiamo messo la scritta Anvil motociclette sul serbatoio, come se fosse un modello di serie della casa britannica. Ci siamo messi alla prova cercando di far evolvere il nostro stile adottando lavorazioni fin ora mai utilizzate, mantenendo sempre l&rsquo;immagine &ldquo;aggressiva&rdquo; che caratterizza le nostre moto&rdquo;, spiegano ancora in Anvil.&nbsp;    &ldquo;Partendo dall&rsquo;anteriore abbiamo ripulito le piastre delle forcelle eliminando tutta la strumentazione. In un secondo tempo abbiamo sabbiato la leva del cambio, del freno posteriore, le pedane e le piastre per dargli un aspetto pi&ugrave; retro sportivo. Il faro &egrave; stato sostituito con uno pi&ugrave; piccolo di derivazione Harley anni 70, il manubrio &egrave; da flat track, su di esso rimangono solamente i comandi freno, frizione pi&ugrave; un pulsante per lato che serve per l&rsquo;inserimento e il disinserimento delle frecce. Il serbatoio &egrave; stato preso da una vecchia Aermacchi Sprint posizionato sulla moto assume subito un fascino d&rsquo;altri tempi. Il telaio &egrave; stato tagliato e richiuso con un tondino piegato a U con un angolo pi&ugrave; aperto, questo dettaglio &egrave; stato ripreso dalle vecchie moto da fuoristrada anni 50/60/70.&nbsp;  &ldquo;La scelta della sella del pilota &egrave; ripresa da un modello che troviamo di solito su moto a telaio rigido, mentre quella del passeggero &egrave; alloggiata direttamente sul parafango posteriore anch&rsquo;esso sostituito con uno dalla forma pi&ugrave; vintage e pi&ugrave; stretto rispetto l&rsquo;originale che assieme al pneumatico posteriore di dimensioni maggiorate dona un fasciano pi&ugrave; cattivo alla moto. Gli scarichi sono di nostra progettazione, mentre la realizzazione e stata affidata a Zard, azienda leader nella fabbricazione di marmitte, con cui collaboriamo su ogni progetto. La Novecento Fox Trot &egrave; stata utilizzata anche per presentare un importante collaborazione con il marchio Eastpack, con cui abbiamo sviluppato una borsa da moto. Il nome Fox Trot &egrave; ripreso da una danza di origine americana, letteralmente significa &quot;trotto della volpe&quot; in cui i ballerini fanno dei movimenti circolari facendo scivolare uno dei due piedi, questo movimento cos&igrave; graziato ci ha ricordato la cura con cui le vecchie glorie del flat facevano scivolare i pneumatici sulla pista&rdquo;, concludono in Casa Anvil.  &nbsp; 

I customizer emiliani spiegano la storia dell&#39;ultima nata: &egrave; una Triumph Bonneville 900 del 2011 a iniezione

Anvil: Fox Trot Novecento su base Triumph Bonneville

I customizer emiliani spiegano la storia dell'ultima nata: è una Triumph Bonneville 900 del 2011 a iniezione

Anvil Fox Trot Novecento: foto

        Lo store milanese Inner ha ospitato gioved&igrave; 29 settembre il Launch Party di Anvil Motociclette for Eastpak, la nuova limited edition che nasce dalla collaborazione con il brand made in Italy dal sapore vintage. La nuova collezione &egrave; in vendita esclusiva al concept store Inner di Milano e sul suo&nbsp;e-commerce. Da sempre al supporto di giovani designer a livello sia internazionale che&nbsp;locale, con questa nuova collaborazione Eastpak lancia un prodotto che rende omaggio a quell&rsquo;autentico stile di vita dei biker d&rsquo;altri tempi che ha ispirato il marchio Anvil Motociclette creato da Alessandro &lsquo;Phonz&rsquo;&nbsp;Fontanesi e San Marco Filios. Anvil Motociclette vuol essere infatti vera officina&nbsp;erede del mondo motociclistico degli anni &rsquo;70 , in cui confluiscono l&rsquo;amore per i motori, i viaggi, la musica e la moda. Non solo motociclette d&rsquo;epoca&nbsp;restaurate artigianalmente e trasformate in pezzi unici, ma anche una linea&nbsp;d&rsquo;abbigliamento da moto caratterizzata da manodopera italiana. In occasione del lancio della nuova moto Novecento Foxtrot su&nbsp;base Triumph Bonneville T100, Eastpak ha realizzato una borsa&nbsp;inedita, frutto della rivisitazione artigianale del suo modello Austin, uno zaino tradizionale con funzionalit&agrave; moderne, idoneo sia per la citt&agrave; che fuoristrada. Con inserti in spessa pelle trapuntata, tipica dell&rsquo;abbigliamento da moto, e&nbsp;doppi ganci superiori da attaccare alla sella, il classico zaino Austin si trasforma in una borsa dalla marcata allure vintage prodotta in soli 5 pezzi; esclusivit&agrave; tipica di tutti i prodotti firmati Anvil Motociclette, che vengono plasmati sulle esigenze di ogni cliente.       

Realizzata con Anvil Motociclette, &egrave; una borsa da moto ispirata autentico stile di vita dei biker d'altri tempi.E' prodotta in cinque pezzi.

Eastpak presenta la borsa Anvil in limited edition

La Casa emiliana spiega la storia dell'ultima nata,  che si basa sulla Honda CB 450 twin del 1969

Anvil Rusty Quattroemezzo

Con la Rusty Quattroemezzo Anvil ha voluto rendere omaggio ad un modello storico: la Honda CB 450 Twin del 1969, una moto progettata per contrastare il mercato che fino a quel momento era in mano alle moto inglesi di cilindrata ben pi&ugrave; grande.  La Casa emiliana ha puntato ad esasperare la funzionalit&agrave; di questo modello, rendendola adatta anche per uso fuoristradistico oltre che cittadino.&nbsp;Anvil si &egrave; ispirata dalle sue rivali dell&rsquo;epoca, le BSA e Triumph che spesso venivano utilizzate nel deserto californiano prendendo il nome di desert sled.    E&rsquo; stata provata sia sull&rsquo;ovale da flat track che su un tracciato da enduro, &ldquo;passando i test a pieni voti&rdquo;, dicono in Anvil.&nbsp;E&rsquo; stata accorciata la linea originaria del telaio, chiudendo con una curva a U.&nbsp;Il motore &egrave; stato rifatto, il carter di destra &egrave; stato modificato per far spazio a una pompa dell&rsquo;olio che aiuta il motore ad alti regimi.&nbsp;I classici carburatori Keihin sono stati sostituiti con due dell&rsquo;Orto con pompa di ripresa da 34, la scatola filtro ha lasciato spazio a due filtri da flat H&amp;N che danno un aspetto sportivo alla moto.  La tabella anteriore riprende quella della moto di Steve Mc Queen mentre il manubrio &egrave; da flat track, il gas rapido &egrave; un vecchio Tommaselli Daytona che d&agrave; alla moto un look d&rsquo;altri tempi.  Per la progettazione della sella Anvil si &egrave; ispirata al BSA Victon 450, cos&igrave; come anche al posizionamento del parafango anteriore attaccato sotto al telaio.&nbsp;La corona ha 60 denti, per l&rsquo;utilizzo sullo sterrato, mentre le marmitte originali sono state sostituite con un tubo a scarico diretto.&nbsp;Gli ammortizzatori sono stati progettati da Bitubo per migliorare la guida sia nello sterrato che sulla strada normale.  &ldquo;Il serbatoio &egrave; stato smontato da un prototipo demolito negli anni &rsquo;70&rdquo;, si racconta in Anvil. &ldquo;Era completamente arrugginito e sul momento nemmeno noi ci credevamo che potesse diventare il serbatoio della Rusty. Ma una volta pulito dalla ruggine e provato sopra al motore siamo rimasti stregati, sembrava fatto apposta per questa moto&hellip;e da qui abbiamo anche trovato il suo nome&rdquo; (Rusty significa, infatti, &ldquo;arrugginito&rdquo;). 

La Casa emiliana spiega la storia dell&#39;ultima nata, che si basa sulla Honda CB 450 Twin del 1969

Nella prima puntata del primo format che ha lanciato la sfida tra customizzatori di moto, si &egrave; aggiudicata la vittoria il team di Officine 08 passando cos&igrave; direttamente alla finale. In attesa del prossimo appuntamento, marted&igrave; 29 alle 22 su Sky Uno,&nbsp; la gallery della prima puntata.    Sono dieci le officine impegnate in questo contest (Anvil, Officine Sbrannetti, Imbarcadero 14 e OMT Garage, Officine 08, Dino Romano e South Garage, Asso Special Bike, Roberto Rossi Mantova ed Emporio Elaborazioni Meccaniche) che vivr&agrave; di sfide e duelli uno contro l&rsquo;altro (ma anche contro il cronometro) nel tentativo di realizzare la special su base Guzzi V7 e V9 che alla fine sar&agrave; decretata la pi&ugrave; bella del programma.  Le puntate saranno tematiche e dedicate alle varie fasi della realizzazione: dalla progettazione agli ultimi accorgimenti, passando per la costruzione delle carene, l&rsquo;adozione delle pi&ugrave; personali soluzioni tecniche, meccaniche ed estetiche e anche alcuni esercizi di stile.  Lord of the Bikes, una produzione Sky Uno e Sunrise, &egrave; condotta da Ringo, appassionato di moto, direttore artistico e conduttore radiofonico di Virgin Radio, Media Partner del programma.  La giuria &egrave; composta da Filippo Barbacane, customizzatore che rappresenta il mito moderno della filosofia Moto Guzzi, dal giornalista di settore Paolo Sormani e da Aryk, esperta di grafiche.  La storica fabbrica Moto Guzzi di Mandello del Lario ospita questa sfida tra customizzatori.

Il primo team di professionisti ha cominciato ad affrontarsi a colpi di creativit&agrave; e chiavi inglesi per creare la custom bike migliore. Qui la gallery

Lord of the Bikes

La Casa emiliana Anvil spiega la storia dell'ultima nata: Arsenica Mille  Un giorno, su Sepulveda Avenue, l'attore nonch&eacute; grande appassionato di moto Steve Mc Queen, vide alcuni ragazzi saltare dentro e fuori dal bosco su strani mezzi a parafango alto e pneumatici che assomigliavano ai cingoli di un carro armato. Si ferm&ograve; e chiese a uno di loro se fosse stato in grado di superare una ripida salita di terra e foglie. In men che non si dica&hellip;gli provarono che con quei mezzi tutto era possibile. Il giorno seguente Steve Mc Queen&nbsp;si rec&ograve; al concessionario Triumph del suo amico Bud Ekins per acquistare una 500cc.  Ed il grande amico di Steve Mc Queen,&nbsp;Bud Ekins, nella seconda met&agrave; degli anni &lsquo;50 avesse avuto una concessionaria BMW e non Triumph nella calda Los Angeles?  In questo progetto su base BMW r100 rs del 1982 Anvil Motociclette si &egrave; ispirata alle desert sled impiegate nelle gare nel deserto del Mojave. Un'estetica retr&ograve; con particolari moderni, come le grafiche del serbatoio differenti per ogni lato. Senza faro centrale, al suo posto ha due fari da trattore alloggiati sul para motore. La parte posteriore del telaio &egrave; stata svitata e rifatta, pi&ugrave; corta, lineare e robusta, utilizzato acciaio inox. Il manubrio ha una forma tipica anni &lsquo;70, la stessa che spesso venivano utilizzati nelle gare di flat track.  Il pezzo forte della moto &egrave; stato il sostituire i carburatori originali con due Dell'orto con pompa di ripresa da 36, questi hanno dato sicuramente una nuova anima alla moto, da turistica docile si &egrave; trasformata in un animale da deserto. Come tutte le moto Anvil, non manca il segno del tempo e dell'usura: &egrave; stato volontariamente lasciato il serbatoio "bozzato" e arrugginito come se fosse appena uscita da una galoppata nella polvere calda&nbsp;del deserto.      

La Casa emiliana spiega la storia dell'ultima nata, che ha il serbatoio "bozzato" e arrugginito come se fosse appena uscita da una galoppata nel deserto

Anvil e l&rsquo;Arsenica Mille

&ldquo;Come ogni nostra moto, anche la Ferox Settemmezzo ha una storia alle spalle per giustificare la sua venuta al mondo", dicono in Anvil.  "Di base &egrave; una classica Honda Cb 750 F2 la sorella minore della famosa Bol d&rsquo;Or 900, una moto impiegata a fine anni 70 da Freddie Spencer nella gare di Superbike.  "Questa moto &egrave; stata concepita dopo esserci fatti influenzare da due discipline che ci hanno sempre affascinato. La prima &egrave; la Super Bike, impressionati dalle storiche foto che ritraggono Spencer in pieghe mozzafiato.  "La seconda &egrave; il mondo del Flat track, disciplina seguita principalmente negli anni 70 negli Stati Uniti, palestra che ha reso famoso Kenny Roberts.  "La Ferox Settemmezzo &egrave; il giusto connubio di questi due mondi, mixati e interpretati con un occhio futuristico, la classica padella frontale portanumero &egrave; stata sostituita da un faro quadrato", continuano in Anvil, l'azienda emiliana di Alessandro Phonz Fontanesi e Marco Filios.  "Anche le tabelle laterali al posto di aver raffigurato il classico numero di gara, presentano invece una grafica che ricorda il mondo delle competizioni.  "Abbiamo voluto inserire per la prima volta il colore bianco, non presente fino ad ora nella nostra cartella colore. Questo per andare a sottolineare l&rsquo;impronta racing del mezzo. Il vecchio serbatoio &egrave; stato sostituito da uno pi&ugrave; piccolo e squadrato, proveniente da un Fantic", spiegano ancora in Anvil.  "Per la sella ci siamo fatti ispirare dalle Harley da flat track, reinterpretando la classica seduta in vetroresina ricoperta di neoprene con una pi&ugrave; elegante e comoda in pelle trapuntata.  "Il parafango posteriore riprende la linea della Harley anni 30/40 preparate per le gare di HillClimber.  "La scatola filtro e stata sostituita da quattro filtri in spugna dando moglie aspirazione al motore.  "I carburatori sono stati revisionati montando il Kit Dyno Jet che da un incremento di prestazioni del 10/15% abbinato ad uno scarico completamente aperto.  "Il nome della moto &egrave; nato da quello che stava accadendo fuori dalla nostra officina al termine del progetto, ovvero la tempesta Ferox&rdquo;.  &nbsp;  

La Casa emiliana Anvil spiega la storia dell'ultima nata: la Ferox Settemmezzo, che si basa su una Honda CB 750 F2

La Ferox Settemmezzo di Anvil

Dopo un anno di stop riaprono i battenti del Motor Show di Bologna.   L'evento, che&nbsp; si svolge in questi giorni (6-14 Dicembre 2014) , risveglia l'interesse anche degli appassionati di due ruote, grandi assenti degli ultimi appuntamenti della fiera.  &nbsp;  Allo stand Ducati gli amanti della Rossa di Borgo Panigale possono&nbsp;ripercorrere la storia della Casa nel mondiale SBK: dalla prima 851 Racing della fine degli anni '80 per arrivare alla pi&ugrave; recente 1199 Panigale Factory passando, ovviamente, per la mitica 916 (e sue evoluzioni),&nbsp;la&nbsp;999 e la 1198.  &nbsp;  Al Motor Show non poteva mancare&nbsp;un'area dedicata al nuovo trend, ormai sempre pi&ugrave; dilagante: il customizing.  Il Padiglione Drive In, pensato in collaborazione con l'associazione culturale padovana Nonchalance, ospita due&nbsp;conosciute&nbsp;officine italiane: &nbsp;North East Garage e Anvil Motociclette.   Fra gli stand si potranno ammirare le creazioni dei due preparatori che lavorano, principalmente, su moto anni '70 e '80.&nbsp;  &nbsp;  Lo spettacolo &egrave; assicurato anche dagli eventi sportivi organizzati outdoor, presso la Motorsport Arena, come le gare del trofeo Supermotard,&nbsp;che si svolgeranno Venerd&igrave; e Sabato; mentre l'ultima Domenica vedr&agrave;&nbsp;scendere in pista i protagonisti dell'Xtreme Supermotard SX1-Pro.  &nbsp;  Il tutto ovviamente condito da show, concerti e celebrities del mondo dello sport e non.  &nbsp;  Per info, prezzi e orari visitate il sito ufficiale www.motorshow.it  &nbsp;  Giulia Cassinelli  [gallery ids="14552,14550,14549,14553"]

Ducati, custom e tante gare sono gli ingredienti del Motor Show 2014, che finalmente attira l'attenzione dei motociclisti

Il Motor Show di Bologna &egrave; anche a due ruote

Dal 21 al 23 giugno a Milano viene presentata all'interno del &ldquo;White Trade Show&rdquo;, in anteprima mondiale, la Capsule Collection, dal nome evocativo Black Racing, ispirata al mondo delle competizioni motociclistiche americane di Dirt Track anni '70, ai lunghi viaggi di giovani piloti accampati a bordo dei loro furgoni, in continuo movimento da una gara all'altra. Icona sono le classiche toppe squadrate cucite a mano sul retro delle tute da moto, dalle dimensioni esagerate.  Oltre a T-shirt, felpe e camicie, la collezione comprende le classiche giacche di pelle dai vecchi standard sartoriali tipici dell'abbigliamento da moto degli anni '70, pronte ad essere segnate dal tempo e diventare pezzi unici ricche di emozioni come la storia a cui si ispirano. Grazie a un configuratore appositamente studiato, Anvil Motociclette d&agrave; la possibilit&agrave; di customizzare la propria giacca, suddividendola in cinque aree personalizzabili con otto colorazioni di pelle differenti.  &nbsp;     &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Dal 21 al 23 giugno a Milano nel &ldquo;White Trade Show&ldquo; sar&agrave; presentata in anteprima mondiale la Capsule Collection 

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Anvil Shrimp, il video

Anvil Shrimp: arriva il video

Anvil Shrimp: LE FOTO

Gli Anvil svelano la special Shrimp

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Anvil: Fox Trot Novecento su base Triumph Bonneville

Anvil Fox Trot Novecento: foto

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Anvil Rusty Quattroemezzo

Anvil Rusty Quattroemezzo

Lord of the Bikes

Anvil e l’Arsenica Mille

La Ferox Settemmezzo di Anvil

Il Motor Show di Bologna è anche a due ruote

Anvil: Black Racing Collection