La nuove versione della supersportiva di Akashi, disponibile da novembre prossimo a 19.900 euro, si aggiorna con pochi, ma mirati, interventi e si conferma il giusto compromesso tra potenza ed equilibrio. Conferma anche le due varianti: la ZX-10R e la più sportiva ZX-10RR 

Kawasaki Ninja ZX-10R 2023

        Per la Kawasaki ZX-10R MY 2023 sono in arrivo delle novit&agrave; stilistiche: la Ninja top di gamma con le nuove grafiche KRT &egrave; stata infatti lanciata in Indonesia, con un'uscita praticamente certa nel mercato globale. I colleghi di Young Machine hanno divulgato le foto della moto nella sua nuova veste.  Livrea KRT per Kawasaki ZX-10R 2023  Le novit&agrave; della supersportiva di punta di Kawasaki consistono esclusivamente in modifiche stilistiche, in particolare alla grafica. Nello specifico, la Ninja ZX-10R 2023 sfoggia la livrea del Kawasaki Racing Team, anche se leggermente ritoccata per adattarsi meglio alle moto del Mondiale SBK. Ci&ograve; significa che la nuova ZX-10R presenta pi&ugrave; elementi di colore verde lime e meno sezioni bianche, oltre ad accenti rossi davanti e ai lati. KAWASAKI, TUTTO PRONTO PER LA NINJA 1000SX 2023 Oltre alla grafica ridisegnata, la Ninja ZX-10R rimane invariata. Il motore rimane il quadricilindrico in linea da 998 cc raffreddato a liquido da 203 cv. La gamma Kawasaki: consulta il nuovo listino completo di InMoto (Foto: Young Machine)       

Solo novit&agrave; stilistiche per la Ninja top di gamma, che accentua il colore verde lime e introduce gli inserti rossi per assomigliare ancora di pi&ugrave; ai modelli della SBK

Kawasaki ZX-10R: nuova livrea KRT per il 2023

Kawabomba. Quando usc&igrave; nel 2004 la Ninja ZX-10 R tagli&ograve; completamente i ponti con il recente passato di Kawasaki. Prima di allora, e nei precedenti 10 anni, tramontato il periodo delle sportive 750 e con la ZXR&nbsp;grande protagonista della categoria, &quot;maxisportiva&quot; per Kawasaki era la ZX-9R. Efficace 4 cilindri ma dalla impostazione pi&ugrave; stradale rispetto alle rivali che al periodo incalzavano: Yamaha R1 o Suzuki GSX-R 1000 R. Per tornare a combattere ad armi pari ai vertici del segmento delle 1000 race replica, Kawasaki present&ograve; la &quot;rivoluzionaria&quot; ZX-10R, una vera belva da pista.&nbsp;  LA TECNICA    La ZX-10R portava in dote il 4 cilindri in linea come da tradizione giapponese per le sportive, ma il motore venne profondamente rivisto rispetto alle precedenti Ninja cos&igrave; come la ciclistica, con nuovo telaio perimetrale e forcellone dotato di capriata di rinforzo, e le linee molto aggressive. Inoltre,&nbsp;per&nbsp;dimensioni generali,&nbsp;rivaleggiava&nbsp;con le 600 del periodo.  Il motore da 998 cc era accreditato di 175 CV a 11.700 giri dichiarati per una coppia massima di 11,7 Kgm a 9.500 giri. Le quote parlavano di un interasse da 1.385 mm ed il peso a secco dichiarato era di appena 170 Kg. La Ninja ZX-10R costava 13.000 euro ed &egrave; omologata Euro 2.    Gira pagina per leggere la prova su InMoto nel 2004:  &nbsp;  CAVALLO DI RAZZA    &quot;A conferma della sua aggressivit&agrave;&nbsp;estetica, la ZX-10R si presentava con un&rsquo;impostazione di guida espressamente pistaiola: la sella alta cos&igrave;&nbsp;come le pedane decisamente arretrate obbligavano il pilota a protendersi con il busto in avanti, a caricare buona parte del peso sull&rsquo;avantreno ma anche sulle braccia.&nbsp;  Ma andiamo per gradi rassicurandovi sul fatto che, se non vi va di tirare o le condizioni non lo consentono, la &quot;verdona&quot; accetta di essere condotta disinvoltamente con un filo di gas, docile e mansueta ai voleri del conducente, snocciolando in rapida successione i rapporti. Insomma non &egrave;&nbsp;una di quelle macchine estreme che accettano solo di viaggiare a manetta spalancata. Aumentando progressivamente il ritmo si scopre di avere sempre fra le mani un gran bell&rsquo;oggettino, una sorta di spadino pronto ad infilarsi in modo fulmineo nelle curve oppure rapido a dribblare i cambi di inclinazione in virt&ugrave;&nbsp;delle notevoli caratteristiche di maneggevolezza.&nbsp;  Forzando il ritmo, per&ograve;, conviene essere certi delle proprie azioni ed avere ben collegato tutti i propri... sensori perch&eacute;&nbsp;in uscita dalle curve affrontate in seconda o terza la ZX-10R si impenna di brutto, scalpita come i migliori cavalli di razza con un impeto sconosciuto alle rivali di categoria.&nbsp;  Stanti queste premesse i rettifili finiscono inevitabilmente per accorciarsi e, come per le vere MotoGP, bisogna affrontare la curva con la mente &quot;impostata&quot; e gi&agrave;&nbsp;rivolta a quella successiva. Anche con inserita una marcia tendenzialmente lunga, in accelerazione sente sempre l&rsquo;avantreno pelare l&#39;asfalto, con lo sterzo solo minimamente sensibile ad accusare qualche leggera oscillazione incontrando malformazioni o dislivelli del fondo. Un fatto chiamiamolo &quot;fisiologico&quot; (per una moto cos&igrave;&nbsp;potente in rapporto ai soli 1.385 mm del valore di interasse) ma che lascia trasparire quanto sia ben congeniata e sana la base ciclistica.&nbsp;  La coppia di dischi a margherita anteriori in abbinamento al lavoro svolto dalle pinze provviste degli attacchi radiali, lascia semplicemente a bocca aperta garantendo elevata modulabilit&agrave;, progressione di intervento e prontezza nella risposta. Solo nelle lunghe decelerazioni il comando a leva pu&ograve;&nbsp;risultare un po&rsquo; duro o legnoso da azionare ma nel complesso sopporta qualsiasi maltrattamento senza denunciare allungamenti.  MOTORE DIROMPENTE    Il motore &egrave;&nbsp;certamente il pezzo forte della ZX-10R: al minimo gira con discreta regolarit&agrave;, ma gi&agrave;&nbsp;dai primi minuti di funzionamento si percepisce il timbro grintoso, cupo, che aumenta in un crescendo esaltante al salire dei giri. Contrariamente alle aspettative, gira regolare in sesta gi&agrave;&nbsp;a 1.500-2.000 giri, grazie al tangibile apporto della valvola allo scarico, per attaccare con decisione in vista dei 4-5.000 giri. Anche senza scalare oltre questo regime inizia un&rsquo;esaltante progressione che, pur senza apprezzabili picchi, porta l&rsquo;indicatore del contagiri a schizzare verso l&rsquo;alto per fermarsi solo in vista della zona rossa ai 14.000 giri di strumento.  Una vera forza della natura, dirompente (basti pensare che tirando a fondo la prima marcia si leggono 168 km/h indicati!) che non dovrebbe discostarsi troppo dai fantascientifici valori di potenza massima dichiarati. Anche la frizione merita un bel voto in quanto ben strutturata per resistere alle pesanti sollecitazioni, con un plauso particolare al sistema antisaltellamento che ha mostrato di lavorare egregiamente nelle staccate.&quot;  Cagiva - Ferrari F4: un sogno a luci &quot;Rosse&quot; 

Segn&ograve; un taglio netto con la pii&ugrave; stradale Zx-9R. Una moto che quando si viaggiava a tutto gas&nbsp;impennava di brutto, scalpitando come i migliori cavalli di razza

Rewind, Kawasaki Ninja ZX-10 R 2004: forza bruta

        Le Ninja sono pronte alla sfida anche per il 2022: la ZX-10R e ZX-10RR &nbsp;ritornano con un equipaggiamento tecnologico di prim&rsquo;ordine nella categoria Superbike, partendo dal pacchetto aerodinamico recentemente introdotto, che crea una maggiore deportanza (+17%) rispetto il modello precedente, fino al motore: l'inossidabile quattro cilindri di 998 cc raffreddato a liquido.&nbsp;   NINJA PI&Ugrave; NINJA  Tra le caratteristiche principali: illuminazione a LED completa, pacchetto aerodinamico che include alette integrate, ed un cupolino pi&ugrave; alto e protettivo. Inoltre, triangolazione manubrio, sella e pedane perfettamente progettata per dare al pilota una posizione di guida ideale e infine il grande display TFT con Bluetooth connesso allo smartphone tramite l'app Rideology Kawasaki, recentemente aggiornata. Ovviamente resta confermata la doppia versione della ZX-10: la R &egrave; orientata alla strada, la RR &egrave; pensata esclusivamente per la pista. Su quest'ultima troviamo i cerchi Marchesini, componenti Pankl come bielle, pistoni e spinotti e l&rsquo;albero a camme della RR con profili specifici dotati di molle speciali per valvole di aspirazione e scarico adatte per un uso prolungato ad alto regime che consente al modello RR di aumentare di 400 giri/min il limitatore rispetto alla ZX-10R standard. A completare l&rsquo;allestimento troviamo una sella monoposto e pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP. Sebbene ci siano delle differenze sostanziali tra le due moto, la maggior parte della loro tecnologia &egrave; condivisa e ciascuna offre prestazioni e specifiche tecniche di livello.&nbsp;Che sotto la carenatura mantiene il 4 cilindri 16 valvole da 998cc e 203 cv. Video-prova Kawasaki Ninja ZX-10R 2021: classe mondiale! Kawasaki mantiene ovviamente la verniciatura classica, la Lime Green-Ebony-Pearl Glizzard White. Insomma, i puristi della Verdona sono accontentati.       

Nessuna modifica di rilievo per la sportiva di Akashi che per il 2022 vede confermati pacchetto tecnico ed aerodinamico

Kawasaki Ninja ZX-10R ed RR: logo River Mark per il 2022, tecnica confermata

Le nuova ZX-10R e ZX-10RR di serie mantengono medesime filosofia costruttiva e meccanica; cilindrata che sfiora quota 1000 centimetri cubi, per un “classico” 4 in linea e spiegato dai risultati della pista come assolutamente competitivo e vincente.

Kawasaki Ninja ZX-10R  2021 al Mugello FOTO

Dite la verit&agrave;, anche voi la prima volta che avete visto le foto della nuova Kawasaki ZX-10R siete rimasti spiazzati. Il nuovo design del cupolino ha superfici cos&igrave; spigolose e marcate che con l&#39;appiattimento dell&#39;obiettivo fotografico sono difficili da percepire, creando confusione. In molti hanno gridato allo scandalo, definendola subito orrenda, mentre altri hanno visto personalit&agrave; e funzionalit&agrave; portate ad un nuovo livello nel gioco dell&#39;estetica e dello stile. Chi ha ragione? ovviamente nessuno, i gusti sono gusti, ma vale la pena capire come cambia.    L&#39;aerodinamica che decide lo stile  dai due occhi enormi e strabuzzati siamo passati a due piccoli proiettori a led incassati e corrucciati, forse &egrave; questo lo shock che pi&ugrave; destabilizza del nuovo cupolino ZX-10R, perch&egrave; offre un&#39;interpretazione estetica del faro all&#39;estremo opposto rispetto a quanto visto negli ultimi anni, considerando che la moto nel complesso non &egrave; cambiata molto. I piccoli faretti si presentano ai lati della grande presa d&#39;aria centrale (anche questa rivista) e accompagnano la vista verso i due grandi solchi che canalizzano l&#39;aria verso l&#39;esterno all&#39;interno di due &quot;tunnel&quot; aerodinamici che soffiano l&#39;aria agli estremi del manubrio.  La visuale che per&ograve; lascia pi&ugrave; disorientati &egrave; quella di 3/4 anteriore, perch&egrave; si nota quanto realmente il cupolino sia scavato e quanto gli spigoli siano vivi. La presa d&#39;aria - vista lateralmente - prende un andamento a &quot;Z&quot; che confonde le proporzioni. A confronto, il cupolino tondo e morbido della versione precedente esprime sicurezza e dolcezza, quello nuovo pare abbia tirato di boxe prima del photoshooting.    Il resto della moto cambia poco  Le novit&agrave; della ZX-10R 2021 sono principalmente tecniche, per questo il resto della moto rimane quasi completamente invariato, anche se si &egrave; fatto un lavoro per integrare meglio il personalissimo frontale al resto dell&#39;estetica pi&ugrave; classica. Cos&igrave; le carene laterali hanno un profilo pi&ugrave; moderno e meno irregolare, senza il profilo verticale in colore nero goffrato che unisce il cupolino al puntale. Notiamo dal confronto di 3/4 e da quello frontale che anche il plexiglass &egrave; pi&ugrave; alto nella nuova moto a vantaggio dell&#39;aerodinamica ad alta velocit&agrave;.  Quello che vogliamo criticare - pi&ugrave; della stranezza del cupolino che nella sua singolarit&agrave; ha anche un certo fascino - &egrave; la scelta delle grafiche, soprattutto quella SBK Replica, che confonde di pi&ugrave; le idee con linee nette e un po&#39; pasticciate. Non l&#39;ideale quando la moto &egrave; gi&agrave; di per s&egrave; ricca di superfici a contrasto. Questo lo si nota bene nella unica colorazione della ZX-10RR (versione con pistoni pi&ugrave; spinti per l&#39;omologazione Superbike), un pulitissimo &quot;Verde Kawa&quot; che rende il tutto pi&ugrave; chiaro e fa risaltare meglio le particolarit&agrave; del cupolino. Del destino di questa nuova supersportiva sappiamo una sola cosa, o la ami o la odi, un cupolino cos&igrave; non ammette mezze misure.    Finja 400: una ZX-10R che non ci ha creduto troppo  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Quest&#39;anno anche la regina della Superbike cambia, ma lo fa senza stravolgere il progetto e portando un frontale inedito che sta facendo discutere tantissimo. L&#39;abbiamo messa a confronto con la precedente versione

Come Cambia: Kawasaki ZX-10R 2021

        Se una Casa motoristica deve spiegare al meglio le caratteristiche di una moto concepita per i pistaioli amatoriali o esperti, perch&eacute; non dovrebbe rivolgersi a chi le sue moto le porta sul tetto del mondo da 6 stagioni consecutive? Kawasaki sfrutta l'asso nella manica, anche perch&eacute; ce l'ha gi&agrave; in casa: Jonathan Rea si &egrave; reso infatti protagonista dell'ultima recensione dal vivo della nuova ZX-10R 2021, portata a "sgranchirsi le ossa" sulle curve di Jerez.  AERODINAMICA E POSIZIONE DI GUIDA: REA APPROVA Disinvolto davanti alle telecamere come un vero giornalista - con la differenza di indossare una tuta Kawasaki e un cappello con lo sponsor -, Rea parte piazzandosi davanti alla nuova Ninja elencandone le nuove qualit&agrave; estetiche, a partire dall'inedita carenatura laterale e dal 17% di carico aerodinamico in pi&ugrave; che riesce a generare. Il cupolino pi&ugrave; alto di 40 mm e la posizione dei manubri avanti di 10 mm, uniti alla nuova impostazione della sella, rende la posizione del pilota pi&ugrave; comoda. Kawasaki, sostiene Rea, in questi elementi si &egrave; largamente ispirata alle caratteristiche della ZX che il team KRT utilizza in pista nel mondiale SBK. Rea elogia anche il radiatore e il telaio, per poi spostarsi ancora di pi&ugrave; sul tecnico. Il nordirlandese approva infatti i rapporti di trasmissione pi&ugrave; corti in grado di migliorare l'accelerazione, e l'acceleratore stesso, oltre all'impianto frenante firmato Brembo. GIRO TRA LE CURVE DI JEREZ Poi, arriva finalmente il momento di portarla in pista. La telecamera frontale &egrave; una manna dal cielo per gli appassionati, che possono quasi riuscire a "sentire" la moto proprio come Rea. Che prima di partire mostra come funziona il display elettronico e il menu della varie mappature di potenza. Ma impiega pochissimi secondi perch&eacute;, come lui stesso afferma, "non vede l'ora di dare di gas". Lo fa sfruttando il Launch Control, polso destro scattante e via. A questo punto Rea percorre le curve del circuito intitolato ad Angel Nieto commentando ogni singolo tornante, ogni singola staccata, aggiornando lo spettatore in tempo reale sulle scalate di marcia. UNA MOTO DA MONDIALE SBK Terminato il suo primo giro di sempre sulla ZX-10R 2021. Una moto che ispira confidenza, veloce e potente, stabile, perfettamente coadiuvata dall'elettronica. Insomma, la stradale che pi&ugrave; si avvicina a una vera Superbike. Se lo dice Johnny, c'&egrave; da crederci.        

Il campione della SBK ha testato la nuova Ninja 2021 a Jerez, spiegandone estetica, posizione di guida e gli elementi prettamente racing che la contraddistinguono

Kawasaki ZX-10R, Jonathan Rea prova e... approva VIDEO

Verde Ninja. Kawasaki aggiorna la sua supersportiva per il 2021, apportando modifiche soprattutto alla parte aerodinamica. Un progetto che punta a mantenere la leadership nel campionato mondiale SBK, dove la Ninja domina da 6 stagioni consecutive grazie a Jonathan Rea.  KAWASAKI NINJA ZX10-R 2021: PAROLA D&#39;ORDINE &quot;DEPORTANZA&quot;  La parola al centro del progetto 2021 &egrave; stata &quot;deportanza&quot;. Sono state realizzate nuove alette incorporate alla struttura della carenatura della moto, che convogliano il flusso d&#39;aria e creano un carico aerodinamico aggiuntivo che &egrave; circa il 17% maggiore rispetto a quello della precedente Ninja. Allo stesso modo, il design della sezione posteriore &egrave; stato leggermente modificato per creare un&#39;area di bassa pressione dietro il pilota. Inoltre troviamo un cupolino pi&ugrave; alto di 40 mm, una posizione dei semi manubri che replica quella della moto da corsa di Jonathan Rea, pi&ugrave; aperti, e&nbsp;pedane pi&ugrave; alte di 5 mm. Per un&nbsp;pacchetto aerodinamico ed ergonomico che &egrave; solo uno delle prerogative principali della Ninja ZX-10R ed RR del 2021.  Dietro al cupolino &egrave; stato introdotto un display TFT&nbsp;racing (con connettivit&agrave; Bluetooth), quattro riding mode selezionabili tramite pulsanti del semi-manubrio e per rendere pi&ugrave; confortevole l&rsquo;utilizzo in strada della moto, sono stati introdotti il cruise control e le manopole riscaldate (presenti nella lista accessori originali Kawasaki).  Gli aggiornamenti del telaio includono un punto di&nbsp;ancoraggio del forcellone&nbsp;inferiore di 1 mm&nbsp;(regolabile sulla RR), un offset della forcella maggiore di 2 mm e un aumento di 8 mm della lunghezza effettiva del forcellone, tutti fattori che contribuiscono a una maggiore stabilit&agrave; e maggiore trazione della moto. Anche il bilanciamento delle sospensioni &egrave; cambiato, c&rsquo;&egrave; stata una regolazione verso una taratura pi&ugrave; soft all&#39;anteriore ed un irrigidimento del &nbsp;mono posteriore.    Il compito di frenare le prestazioni, in pista e su strada, &egrave; gestito da un pacchetto Brembo che comprende: &nbsp;pinze monoblocco M.50, dischi anteriori semiflottanti 330 mm e pompa radiale (con tubi in treccia in acciaio racing su RR). Per quanto riguarda il concetto del &ldquo;see and be seen&rdquo; l&#39;illuminazione full LED&nbsp; utilizza luci Mitsubishi; i loro moduli ottici luminosi vengono adottati per la prima volta in ambito motociclistico sulla Ninja 2021.    Il cuore pulsante &egrave; il motore di 998cc ed entrambe le versioni della Ninja 2021 continuano a fare affidamento su distribuzione con azionamento delle valvole tramite bilanceri a dito. I rapporti del cambio vengono perfezionati con 1a, 2a e 3a marcia accorciate per sfruttare al meglio la&nbsp; potenza del motore 4 in linea, ulteriormente migliorata da un nuovo design del condotto di aspirazione. Viene introdotto un nuovo radiatore dell&#39;olio raffreddato ad aria e sviluppato da KRT.    NINJA ZX-10RR 2021: COME CAMBIA  Edizione limitata a 500 unit&agrave; necessaria per l&#39;omologzione SBK. Il suo motore riesce a girare pi&ugrave; in alto di 400 giri/min grazie a: spinotti, bielle leggere e pistoni a basso attrito, tutto realizzato da Pankl. Questo mix crea un potenziale migliorato per far esaltare tanto l&rsquo;amatore nelle giornate di prove libere che per consentire una guida pi&ugrave; efficace ai piloti professionisti. Completano il pacchetto cerchi Marchesini realizzati per la RR e pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP. 

Per il 2021 la sportiva di Akashi porta in dote un nuovo pacchetto aereodinamico combinato con affinamenti alla ergonomia ed al set up della ciclistica

Kawasaki Ninja ZX-10R 2021: svolta per la regina della SBK

La versione che correr&agrave; in SBK il prossimo anno gi&agrave; pronta in livrea &quot;winter test&quot; con Jonathan Rea e Alex Lowes in prima fila. La presentazione ufficiale del modello stradale prevista per il 23 di novembre Photo KRT e GP Agency

Kawasaki Ninja ZX-10R 2021 FOTO

Dopo quasi 9 anni, ed un sostanziale aggiornamento arrivato nel 2016, il 2021 ecco una Ninja ZX-10R rivista dagli uomini Kawasaki. Una moto che non rivoluziona quanto gi&agrave; visto con l&#39;attuale modello, ma mostra tanti affinamenti utili a reggere il passo delle avversarie, soprattutto in SBK.  POCHI INTERVENTI, PER RESTARE AL VERTICE&nbsp;  Jonathan Rea e Alex Lowes, in occasione dei test invernali di Jerez, hanno tolto i veli alla novit&agrave; Kawasaki per il 2021. La versione della Ninja ZX-10R presentata &egrave; la moto in versione RR che correr&agrave; in SBK, mentre per il modello targato bisogner&agrave; attendre il 23 di novembre, cio&egrave; la data &nbsp;prevista la presentazione ufficiale.    Dalle poche informazioni trapelate, al netto di una nuova zona anteriore che prende spunto dal design della Ninja &quot;Turbocharged&quot; H2 (da notare i deflettori integrati nella zona dei &quot;fari&quot;), la ZX-10R 2021 non presenta grosse modifiche estetiche. Quel che sappiamo &egrave; che il motore vanter&agrave; un maggiore allungo, con regime massimo incrementato di circa 600 giri/min rispetto all&#39;attuale modello, con potenza che dovrebbe avvicinarsi alla soglia dei 210 CV. Il telaio, e il comparto ciclistico in generale, ricalca il medesimo layout della Ninja 2020, quello che cambier&agrave; &egrave; poco visibile ad occhio nudo.   Probabile una ridefinizione della rigidezze e un nuovo setting delle sospensioni. RIvisitazione avr&agrave; la parte elettronica e tecnologica che si annuncia decisamente pi&ugrave; evoluta.  Nuova Aprilia RSV4, le immagini in fase di collaudo 

La versione che correr&agrave; in SBK il prossimo anno gi&agrave; pronta in livrea &quot;winter test&quot; con Jonathan Rea e Alex Lowes in prima fila. La presentazione ufficiale del modello stradale prevista er il 23 di novembre&nbsp;

Kawasaki: la nuova Ninja ZX-10R gi&agrave; pronta per la SBK

        Ormai il popolo dei motociclisti &egrave; abituato a venire a conoscenza di moto cinesi del tutto simili ai modelli europei, americani o giapponesi. Vere e proprie "cinesate": ovvero, la riproduzione fedele di motociclette occidentali o nipponiche, ma con componenti di qualit&agrave; decisamente inferiore. Gemelle diverse: le 'copie cinesi' pi&ugrave; discusse (e poco riuscite) NINJA? NO... FINJA La Cina regala comunque sempre molte sorprese, come appare evidente da una foto apparsa nelle ultime ore sul web direttamente dal Paese asiatico. L'immagine ritrae quella che sembra essere a tutti gli effetti una Kawasaki Ninja ZX-10R. Ebbene no, si tratta di una Finja 500. DESIGN PRATICAMENTE IDENTICO  Le similitudini tra la moto cinese e la Superbike di Akashi possono essere riscontrate nel frontale ma differiscono totalmente nel tipo di fanale e nella forma degli stop. Stupisce il profilo, praticamente identico alla Ninja nelle linee delle curve e delle prese d'aria, cos&igrave; come il parafango e il fanale posteriore. 50 CV CONTRO 212 CV Dove sta quindi la pi&ugrave; grossa differenza tra la Finja e la ZX-10R? Ovviamente, nella potenza. La Ninja &egrave; dotata infatti di un quadricilindrico 998cc da 202 cv e 115 Nm di coppia, mentre il bicilindrico della copia cinese si spinge fino a 500cc, come suggerisce il nome, per una potenza irrisoria rispetto alla vera Ninja: 50 cv. Kawasaki Ninja 1000 SX: nuovi colori e due versioni per il 2021       

Simili nel nome e in alcuni dettagli stilistici, ma la moto cinese e la Superbike di Kawasaki differiscono in un particolare fondamentale, quello delle prestazioni

Finja 500: una "Ninja ZX-10R" che non ci ha creduto troppo

Quando usc&igrave; la Ninja ZX-10 R rivoluzion&ograve; il concetto di supersportiva per Kawasaki, concetto che dopo ulteriori sviluppi negli anni diede vita alla Ninja plurivittoriosa in SBK con Sykes e Rea (di William Toscani)

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