Dopo le notizie che davano Fausto Gresini morto causa Covid, il team ha prontamente smentito. Pur perdurando le condizioni critiche l&#39;imolese &egrave; tutt&#39;ora ricoverato presso l&#39;Ospedale Maggiore di Bologna.  &quot;Nonostante le notizie in circolazione, attualmente Fausto &egrave; ancora tra noi, seppur in condizioni critiche&quot;  Ci scusiamo con i lettori e la famiglia Gresini per aver diffuso una notizia rivelatasi non vera.  &nbsp;   Despite the news currently circulating, Fausto is still with us, albeit in extremely critical conditions -- Nonostante le notizie in circolazione, attualmente Fausto &egrave; ancora tra noi, seppur in condizioni critiche. &mdash; Gresini Racing (@GresiniRacing) February 22, 2021   

Una nota del team smentisce levoci del decesso del manager imolese: &quot;&egrave; ancora vivo, seppur in condizioni critiche&quot;

Morte Fausto Gresini, il team smentisce: &quot;Fausto &egrave; ancora tra noi&quot;

        Sono ormai molte settimane che, regolarmente, vi aggiorniamo sulle conseguenze dell&rsquo;edizione 2020 dello Sturgis Motorcycle Rally, tenutosi ad agosto nella localit&agrave; di Sturgis, nel Sud Dakota. Alla fine del mese scorso i contagi confermati erano un centinaio&nbsp;di persone provenienti da ben 8 stati differenti. Era inevitabile che la situazione degenerasse e, infatti, le ultime notizie dagli Stati Uniti parlano di oltre 250mila positivi al Covid-19 collegati, direttamente e non, all&rsquo;evento e il primo morto in Minnesota, un motociclista partecipante. Altro che focolaio&hellip; Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti La prima vittima L'uomo era sulla sessantina, in buone condizioni di salute. Dopo il rientro dallo Sturgis Motorcycle Rally sarebbe stato trasportato di fretta in terapia intensiva. Secondo un sondaggio di una settimana fa dei dipartimenti sanitari del Washington Post, il caso sarebbe stato uno tra i circa 260, in 11 stati diversi, legati direttamente all&rsquo;evento. Ma non &egrave; tutto. Si tratterebbe, in base al parere degli esperti, di una sottostima, in quanto alcuni partecipanti all&rsquo;evento non si sarebbero sottoposti ai test per verificare o meno la positivit&agrave; al Covid-19. Lo studio della San Diego State University Col passare dei giorni, la situazione si &egrave; fatta pi&ugrave; preoccupante, tanto da spingere quattro ricercatori del centro per l'economia sanitaria della San Diego State University a intraprendere uno studio il cui risultato &egrave; andato oltre alle peggiori aspettative: l&rsquo;edizione 2020 dello Sturgis Motorcycle Rally&nbsp;potrebbe aver&nbsp;causato addirittura il 19% dei casi di Covid-19 registrati negli Stati Uniti ad agosto. Cosa ci si poteva aspettare da un evento che si &egrave; svolto non tenendo affatto conto delle norme anti contagio? Sempre secondo lo studio della San Diego State University, i contagiati che sarebbero riconducibili allo Sturgis (alcuni direttamente, altri no), sono pi&ugrave; di 250.000. Per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno utilizzato i dati dei telefoni cellulari,&nbsp;resi anonimi per tracciare i viaggi dei partecipanti prima e dopo la manifestazione. I partecipanti, dunque, sono stati tracciati tramite la loro impronta mobile e, di conseguenza, collegati alla loro citt&agrave; natale dove sono stati poi registrati i casi di Coronavirus. Elaborando i dati &egrave; emerso che nelle&nbsp;contee con pi&ugrave; residenti che avevano preso parte all&rsquo;evento i positivi sono aumentati del 10% in pi&ugrave; rispetto agli stati vicini che non avevano partecipanti. Francia, salgono i contagi: obbligo della mascherina sotto il casco       

Oltre alla notizia del primo decesso, un motociclista 60enne che aveva partecipato al raduno, una ricerca della San Diego State University stima che i casi positivi legati, direttamente e non, alla manifestazione starebbero crescendo a dismisura

Sturgis, che disastro: 250mila casi di Covid collegati all’evento (anche una vittima)

Quello di quest&rsquo;anno &egrave; un ritorno tra i banchi di scuola diverso da ogni altro. La causa &egrave; naturalmente il Covid-19: sono cambiate le nostre abitudini, i nostri ritmi e le normali azioni quotidiane, come le lezioni e la vita in classe degli studenti di tutte le et&agrave;.  Ritorno a scuola: porterai i bambini con la moto?&nbsp;Vota il sondaggio  Per evitare quanto pi&ugrave; possibile il contagio dentro le mura scolastiche sono stati stabiliti orari di ingresso scaglionati, ma il problema si pone anche fuori, ovvero nel tragitto casa-scuola. &Egrave; stato stabilito l&rsquo;obbligo di capacit&agrave; ridotta per i mezzi pubblici, ma nonostante ci&ograve; in molti vogliono evitare che i propri figli vi salgano. Sale, inevitabilmente, l&rsquo;utilizzo dei mezzi privati, con moto e scooter grandi protagonisti.  La ricerca  Secondo una ricerca commissionata da Facile.it a mUp research e Norstat, realizzata su un campione rappresentativo di famiglie italiane con figli dai 2 ai 18 anni, quest&#39;anno quasi 1 alunno su 3, pari a circa 2,5 milioni di bambini e ragazzi (29,8%) cambier&agrave;, del tutto o in parte, mezzo di trasporto per il tragitto casa-scuola. Entrando pi&ugrave; nel dettaglio, ben 6 alunni su 10 (cio&egrave; il 57%) faranno ricorso all&#39;uso di un mezzo proprio: circa 4.820.000 bambini e ragazzi raggiungeranno la scuola in auto, ma anche in moto.  Le due ruote, con l&rsquo;arrivo della pandemia, sono state considerate uno dei mezzi pi&ugrave; sicuri per muoversi. Non stupir&agrave;, dunque, vedere tanti genitori in pi&ugrave; rispetto allo scorso anno che portano i propri figli a scuola a bordo dello scooter. I motivi di questa scelta vanno ricercati nel timore del contagio: quasi 1 milione di famiglie cambier&agrave; mezzo per paura del Covid-19.  Mercato moto, agosto rovente: +41,2%, Benelli TRK in scia alla BMW GS 

Quest&#39;anno quasi 1 alunno su 3 (circa 2,5 milioni di bambini e ragazzi) cambier&agrave; mezzo di trasporto per il tragitto casa-scuola: timore per i mezzi pubblici, in molti optano per le due ruote

Ritorno a scuola: tanti genitori scelgono di portare i figli in moto

        Gli Horex Days 2019 (seconda edizione) hanno riscosso un grande successo. Gli appassionati che hanno potuto visitare lo stabilimento di Landsberg am Lech, in Baviera, e provare le moto del Marchio, hanno anche colto l&rsquo;occasione di condividere la propria passione. L&rsquo;ultimo fine settimana di agosto 2020 si sarebbe dovuta svolgere la terza edizione ma, a causa dell&rsquo;emergenza sanitaria, l&rsquo;evento &egrave; stato annullato, come tanti altri del settore. Horex-days, la Casa tedesca apre le sue porte a tutti Regalo multimediale Per risollevare gli animi degli appassionati e rendere pi&ugrave; facile l&rsquo;attesa che separa dal prossimo appuntamento, il team Horex ha realizzato una sorta di regalo multimediale: si tratta di un video che racchiude tutti i momenti dell&rsquo;edizione 2019, tra immagini ed emozioni. Parte del materiale utilizzato per il montaggio &egrave; inedito e include sia suggestive riprese aeree della fabbrica colma di appassionati che le prove su strada svolta sulla 3C/Horex. Il video, dicono dal team, &ldquo;vuole essere una piccola consolazione per la cancellazione di Horex Days 2020. Nel frattempo, rimaniamo chiaramente orientati verso il futuro&rdquo;. Horex e Motul, accordo tra il produttore e il marchio di lubrificanti        

L&rsquo;azienda tedesca cancella il terzo appuntamento della manifestazione causa Covid-19 e per risollevare gli appassionati realizza un video con i momenti pi&ugrave; belli dell&rsquo;edizione 2019

Horex Days 2020 annullati, ma arriva il video ricordo

        Continua l&rsquo;aggiornamento Covid-19 da Sturgis. O, meglio, da tutti gli stati americani in cui sono rientrati i partecipanti allo Sturgis Motorcycle Rally. Vi avevamo raccontato che l&rsquo;evento svoltosi nel Sud Dakota dal 7 al 16 agosto non si era svolto all&rsquo;insegna del rispetto delle norme anti contagio. E infatti ci sono voluti pochi giorni perch&eacute; uscisse la notizia del primo positivo. Adesso, a distanza di un paio di settimane, possiamo ufficialmente dichiarare che lo Sturgis Motorcycle Rally 2020 &egrave; stato un vero e proprio focolaio di Covid-19: sono oltre 100 i casi di positivit&agrave; collegati all&rsquo;evento. Sturgis Motorcycle Rally, crescono i contagi: test di massa sui residenti La diffusione Il timore delle autorit&agrave; locali si &egrave; trasformato in realt&agrave;. L&rsquo;aspetto preoccupante adesso &egrave; che gli oltre 100 positivi collegati all&rsquo;evento sono stati segnalati in diversi otto stati americani: Sud e Nord Dakota, Wyoming, Washington, Wisconsin, Nebraska, Minnesota e Montana. Tra le persone ammalate di Covid-19, alcune si sono fermate per poche ore, altre invece hanno soggiornato nel Sud Dakota per pi&ugrave; giorni, visitando pi&ugrave; localit&agrave; e aumentano il rischio di ulteriori contagi. Ci&ograve; aumenta la difficolt&agrave; delle strutture sanitarie a tenere sotto controllo sia il virus che il tracciamento di possibili nuovi positivi. Niente Sturgis bis: al Laconia Rally mascherine obbligatorie       

Dopo i primi casi accertati di Covid-19, i partecipanti allo Sturgis Motorcycle Rally poi risultati positivi sono aumentati notevolmente. E provengono almeno da otto stati differenti

Sturgis, un focolaio di contagi: oltre 100 casi confermati

        Nonostante il Covid-19 e nonostante il 60% dei cittadini di Sturgis abbia votato contro lo svolgimento della manifestazione, l&rsquo;edizione 2020 (l&rsquo;80esima) dello Sturgis Motorcycle Rally si &egrave; tenuta, come di consueto, ad agosto (dal 7 al 16). I visitatori sono stati circa 250mila, il 7% in meno rispetto allo scorso anno: c&rsquo;era da aspettarselo, ma si tratta comunque di un numero decisamente alto. Difficile pensare che, con cos&igrave; tante persone tutte insieme, non sarebbe saltato fuori qualche caso positivo di Coronavirus: e infatti non ha tardato ad arrivare il primo caso accertato. Follia al motoraduno di Sturgis: niente sicurezza e "gare di starnuti" Il primo caso accertato Il positivo al Covid-19 &egrave; un cliente dell&rsquo;One-Eyed Jack's Saloon di Sturgis. La persona in questione si &egrave; fermata al bar l&rsquo;11 agosto, dalle 12 alle 17.30. Gli altri clienti che fossero passati dal locale in quell&rsquo;arco di tempo sono quindi avvertiti. Tuttavia, non sappiamo quali altri luoghi abbia visitato il "positivo": questo rende molto complicato sapere con chi sia entrato in contatto, anche involontariamente. A peggiorare la situazione, poi, i rapporti sul raduno che parlano di assembramenti, vere e proprie folle, e poco rispetto dei partecipanti delle regole sul distanziamento sociale e sull&rsquo;utilizzo della mascherina. In attesa delle conseguenze Va poi tenuto in considerazione che il periodo di incubazione del Covid-19 &egrave; di circa due settimane. Tra un po&rsquo; di giorni, quindi, sar&agrave; possibile sapere le conseguenze, senza contare che i partecipanti dello Sturgis Motorcycle Rally provengono da diverse parti del Paese. Nonostante la natura decentralizzata dell&rsquo;evento e le misure di prevenzione adottate dalla citt&agrave;, il rischio di contagio &egrave; sempre dietro l&rsquo;angolo. Harley-Davidson, la Bronx sparita dai radar: che fine ha fatto?       

Nonostante il parere sfavorevole dei cittadini di Strugis, dal 7 al 16 agosto si &egrave; svolta l&rsquo;80esima edizione della manifestazione. I rapporti parlano di assembramenti e poco rispetto delle regole anti-contagio

Sturgis Motorcycle Rally, primo caso di Covid-19 accertato

&quot;Le strade italiane pi&ugrave; belle da percorrere in moto&quot;, un titolo che &egrave; gi&agrave; di per s&egrave; suffciente come garanzia, ma ne abbiamo voluto sapere di pi&ugrave;. Con Alessandro della Torre siamo andati alla scoperta del suo progetto &quot;Le strade italiane pi&ugrave; belle da percorrere in moto&quot;, per l&#39;appunto.  5 PERCORSI&nbsp;DA NON PERDERE  Un modo per conoscere il mega database di Alessandro, ma anche per offrirvi alcune dritte su quello che si potrebbe fare non appena finto questo lungo periodo di quarantena. 5 percorsi, cinque consigli di viaggio, che si potrebbero fare da Nord a Sud, molto suggestivi e particolari. Un modo decisamente stuzzicante per buttarsi alle spalle (quando sar&agrave; possibile farlo) questo periodo di lunga clausura. Cliccate Play e buona visione!  VAI ANCHE ALLA SEZIONE TURISMO DI INMOTO.IT 

Alessandro Della Torre, founder di &ldquo;Le strade italiane pi&ugrave; belle da percorrere in moto&rdquo;, ci elenca i percorsi da fare in moto, di quelli che non possono mancare nella lista dei desideri

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