        I 75 anni di Vespa vengono celebrati anche Bruxelles, al museo Autoworld che &egrave; una delle pi&ugrave; grandi e prestigiose collezioni del mondo dedicate alla storia del motorismo all&rsquo;interno del Palais Mondial. Per gli appassionati del Marchio italiano, anche esteri (in Belgio ci sono pi&ugrave; di 5000 vespisti iscritti a vari club ufficiali), c&rsquo;&egrave; tempo fino al 15 agosto 2021 per ammirare ben 75 modelli di Vespa che verranno esposti qui. Per informazioni su orari e modalit&agrave; di accesso basta consultare il sito ufficiale del museo. Vespa, una mostra al Museo Piaggio per il 75&deg; anniversario L&rsquo;esposizione  Oltre ai modelli di Vespa realizzati a Pontedera, nella mostra al museo Autoworld si possono ammirare anche i rari esemplari prodotti per alcuni periodi in altri Paesi europei, come quelli che hanno preso vita nello stabilimento MISA di Jette, in Belgio, e poi in Francia, Germania, Inghilterra e Spagna. Spazio anche per le versioni sidecar e alcuni modelli del tre ruote Ape e naturalmente non mancano i modelli pi&ugrave; recenti come Vespa 946, Vespa Elettrica e la versione speciale Vespa 75th, nata proprio per celebrare questo importante traguardo. L&rsquo;esposizione in Belgio oltre a un omaggio ai valori pi&ugrave; profondi di Vespa, che da mezzo di spostamenti &egrave; diventato un brand globale apprezzato in tutto il mondo, vuole anche far capire quanto il suo stile inconfondibile - e italiano - sia stato in grado di conquistare milioni di appassionati, in un percorso che va avanti ormai da ben 75 anni. 75 anni di Vespa: una storia anche di corse       

Al museo Autoworld, una delle pi&ugrave; grandi collezioni del mondo sulla storia del motorismo, &egrave; stata allestita fino al 15 agosto una speciale mostra sul modello italiano

Vespa, per i suoi 75 anni una mostra anche a Bruxelles

Durante la sua lunga storia il mito italiano non ha rappresentato solamente i sogni e le speranze di intere generazioni di ragazzi e ragazze, ma ha saputo dire la sua anche all&rsquo;interno di un comparto, quello delle corse, che in realt&agrave; potrebbe collocarsi, rispetto alla Vespa, molto pi&ugrave; lontano di quanto si potrebbe mai immaginare.  Eppure, Il sangue sportivo scorre nelle vene di Vespa fin dalla sua nascita, 75 anni fa, quando nel 1947 - a meno di un anno dall&rsquo;avvio della produzione del mitico scooter - Piaggio ne realizz&ograve; la prima versione sportiva, la Vespa 98 cc Corsa.  Buon compleanno Vespa: 75 anni per un&#39;icona Made in Italy  Vespa 98 Corsa, la pioniera    La Vespa 98 Corsa prodotta agli albori raggiungeva una velocit&agrave; di circa 80 km/h ed era equipaggiata con un motore 2T e un cambio a 3 velocit&agrave; elaborato direttamente dal Reparto Esperienze Piaggio. Da quel momento in poi la Vespa di corse ne vincer&agrave; moltissime &ndash; tra gare di regolarit&agrave; e trofei di velocit&agrave; -, collezionando una serie ininterrotta di vittorie e record sportivi tra il 1948 e il 1951.  Dal primo vero prototipo alla consacrazione sportiva    Ovviamente, sulle ali dell&rsquo;entusiasmo dei primi meritati successi sportivi, in casa Piaggio non pass&ograve; molto tempo prima di vedere il primo vero prototipo sportivo. Era il 1949 e dagli stabilimenti usc&igrave; in breve tempo il primo prototipo destinato all&rsquo;uso esclusivamente agonistico: La Vespa 125 Corsa &ldquo;Telaio in lega&rdquo;. Un modello riconoscibile per il suo inconfondibile telaio in alluminio - modellato come una moderna carena motociclistica &ndash;, che riusc&igrave; in breve tempo a consacrare sportivamente lo scooter: primo e secondo posto nel Gran Premio di Bologna e sul circuito di Perugia nel &rsquo;50 e ben 17 record del mondo tra cui quello dell&#39;ora (media di 134 km/h), delle 100 miglia (media 129,7 km/h), delle 500 miglia (media 123,9 km/h), dei 1.000 km (media 124,3 km/h) e delle 10 ore nelle quali percorre 1.049 km.  Una supremazia che Vespa increment&ograve; nel 1951, dominando la &ldquo;Sei Giorni Internazionale&rdquo; di Varese con la vittoria di ben 9 medaglie d&rsquo;oro individuali ottenute contro le migliori moto fuoristrada dell&rsquo;epoca. Insomma, un tripudio.  Notevole fu anche il record sul &quot;Siluro&quot; stabilito nel 1951 con in sella Dino&nbsp;Mazzoncini: su un&nbsp;tratto&nbsp;della Roma-Ostia, il 9 febbraio 1951, quella particolare Vespa raggiunse la velocit&agrave; media -&nbsp;su due passaggi - di 171,02&nbsp;km/h&nbsp;(andata 174,418&nbsp;km/h e 169,910&nbsp;km/h al&nbsp;ritorno), percorsi&nbsp;in&nbsp;21,4 secondi.    Vespa 150 GS e 90 Super Sprint, fuoco sportivo  Tuttavia, tra gli anni &rsquo;50 e &rsquo;60 &nbsp;il pubblico dello scooter &egrave; ormai cresciuto e la Vespa intraprende pian piano la via del mito rivoluzionario. Quel mito con il quale distinguersi durante quegli anni cos&igrave; in forte fermento. Inevitabilmente, il periodo dei prototipi si fece sempre pi&ugrave; lontano.  Nonostante questo per&ograve;, il fuoco sportivo non cess&ograve; di ardere con vigore all&rsquo;interno dell&rsquo;anima Vespa. In quel periodo, infatti, uscirono dai cancelli Piaggio la Vespa 150 GS &ndash; con motore ad ammissione diretta nel cilindro capace di sviluppare 8 cv a 7500 giri, cambio a quattro marce, sella allungata e grandi ruote da 10 pollici &ndash; e la Vespa 90 Super Sprint. Due vere pietre miliari capaci di fornire un degno contributo al mito sportivo dello scooter negli anni del boom.  Dagli anni &rsquo;80 agli anni 2000, nel segno della sportivit&agrave;    Il decennio &rsquo;80 porta con s&eacute; una rivoluzione stilistica e culturale, che inevitabilmente contamina anche Vespa. Figlia del periodo, infatti, &egrave; la Vespa 125 T5 Pole Position del 1985, dove la sigla T5 stava per &ldquo;5 travasi&rdquo;. Linee aggressive, appendici aerodinamiche, cupolino e contagiri digitale ne sintetizzavano la visione corsaiola, tanto che forte del suo carattere sportivo ebbe come testimonial d&rsquo;eccezione l&rsquo;ex campione di Formula 1, Nelson Piquet.  Nel XXI secolo, poi, il testimone di questa lunga e gloriosa tradizione sportiva passer&agrave; nelle mani dei modelli della famiglia GTS. Dalla capostipite Vespa GTS 250 ie (lanciata nel 2005) deriva oggi la modernissima Vespa GTS 300 Super Sport, il modello dalla cubatura pi&ugrave; grande mai raggiunta da Vespa che oltre a renderla la Vespa pi&ugrave; prestante mai prodotta rappresenta anche la pi&ugrave; alta sintesi, tecnica ed estetica, di settantacinque anni di passione sportiva. Firmata Vespa.    Vespa 75th: versione speciale per i 75 anni del mito 

Il leggendario scooter Piaggio, oltre ad essere un simbolo del Made in Italy, vanta anche una lunga storia sportiva e agonistica. Gi&agrave; nel &rsquo;47, infatti, venne presentato un modello &ldquo;corsaiolo&rdquo;

75 anni di Vespa: una storia anche di corse

Il 23 aprile 1946 la Piaggio &amp; C. S.p.A. deposita il brevetto per &ldquo;motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica&rdquo;. Dopo di che Enrico Piaggio avvia subito la produzione in serie di duemila esemplari della prima Vespa 98cc, lo scooter italiano che ha raggiunto la fama mondiale, &egrave; considerato icona tricolore e nonostante i 75 anni trascorsi (avete visto la versione celebrativa?) sa sempre come attualizzarsi e piacere anche alle nuove generazioni.  Piaggio, Beverly e Vespa Primavera omaggiati da Forbes  Tutti i numeri di Vespa    Ma quando parliamo di Vespa, che numeri dobbiamo tirare in ballo? Ben 19 milioni di esemplari sparsi nei cinque continenti. Vespa ha segnato gli anni del boom economico, &egrave; stata il simbolo della Dolce Vita, ha fatto sognare intere generazioni, ha fatto conoscere l&rsquo;Italia nel mondo e ancora oggi non smette di stupire. Gli anni 2000 sono la sue seconda giovinezza: 58mila veicoli prodotti nel 2004, oltre 100mila nel 2006, oltre 180mila nel 2017 e addirittura 200mila unit&agrave; nel 2018. Una crescita costante, inarrestabile: solo nell&rsquo;ultimo decennio, infatti, sono state prodotte pi&ugrave; di un milione e ottocentomila nuove Vespa. Ma da dove arriva la fonte di questo successo? A oggi lo scooter pi&ugrave; amato di sempre viene prodotto in tre stabilimenti: quello storico di Pontedera, la cui produzione &egrave; destinata all&#39;Europa e i mercati occidentali, anche Oltreoceano; Vinh Phuc, in Vietnam, che serve il mercato locale e i paesi del Far East e in India; nel modernissimo impianto di Baramati, il pi&ugrave; recente, aperto ad aprile 2012 che soddisfa il mercato indiano.  Esclusivo, Capirossi: &lsquo;Ecco la mia super Vespa 50 Special&rsquo;  Le origini    Dopo la sua presentazione, al prestigioso Circolo del Golf di Roma, la prima Vespa, da 98cc, fa il suo ingresso sul mercato in due versioni, con prezzi differenti: 55.000 lire la Vespa standard e 61.000 lire la Vespa &ldquo;lusso&rdquo;, che naturalmente portava in dote alcuni optional (come il contachilometri, la stampella laterale e gli pneumatici con fianco bianco). Passa poco tempo, siamo nel 1948, e nasce il modello superiore, al Vespa 125. Da l&igrave;, solo successi, come la sua produzione, ad appena quattro anni dal debutto, in Germania poi in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Belgio, fino allo sbarco in India, a Bombay, e in America, prima in Brasile e poi negli Usa.  La svolta elettrica    Dicevamo nella capacit&agrave; di conquistare anche le nuove generazioni e di stare al passo coi tempi. E infatti nel 2018 arriva la Vespa elettrica, ecologica, silenziosa, dal look inconfondibile e tanto affascinante (quello non cambia mai, giusto qualche dettaglio necessario). E anche questa nuova versione green si &egrave; saputa imporre, come&nbsp;Vespa e come - in qualunque veste - sinonimo di garanzia, eleganza, qualit&agrave; italiana.  75 anni di Vespa: una storia anche di corse 

Il 23 aprile 1946 viene depositato il brevetto dello scooter pi&ugrave; famoso di sempre, prodotto in 19 milioni di esemplari in tutto il mondo

Buon compleanno Vespa: 75 anni per un&#39;icona Made in Italy

MV Agusta ne fa 75 e per celebrare questo importante traguardo la Casa di Schiranna ha deciso di rinnovare il proprio sito web (attivo dal 12 novembre) e di lanciare la Superveloce 75 Anniversario in edizione limitata. Il rinnovato sito di MV Agusta sposa la nuova strategia industriale del gruppo offrendo ai clienti una prospettiva fresca e attuale del brand. Allo stesso tempo, per&ograve;, si mantiene intatta l&rsquo;immagine di un Marchio storico, una realt&agrave; concreta che quest&rsquo;anno festeggia il suo 75esimo anniversario dalla fondazione. Un traguardo simboleggiato dal lancio della Superveloce 75 Anniversario.    Superveloci per la Superveloce:&nbsp;75 ore per acquistarla  La Superveloce 75 Anniversario sar&agrave; prodotta in una serie super limitata di soli 75 esemplari. Ma a essere limitato &egrave; anche il tempo di acquisto online: appena 75 ore, o addirittura meno se si esauriscono gli ordini prima della scadenza, allo scoccare della mezzanotte di domenica 15 novembre. Gli appassionati, dunque, dovranno affrettarsi se vogliono portare a casa un pezzo di storia del motociclismo. Come fare per prenotarsi? Sono due le modalit&agrave; tra cui scegliere: online, attraverso una fee di registrazione di 100 euro che garantir&agrave; uno slot di produzione prioritario, oppure presso i concessionari ufficiali del marchio nel mondo.  La Superveloce 75 Anniversario: com&rsquo;&egrave; fatta  A spingere la Superveloce 75 Anniversario c&rsquo;&egrave; lo stesso 3 cilindri in linea della Superveloce 800, derivato dalla F3 800. La potenza &egrave; di 147 CV a 13.000 giri mentre la velocit&agrave; di punta supera i 240 km/h. Non mancano dettagli e accessori speciali che ne aumentano l&rsquo;esclusivit&agrave;. Passiamo alla livrea: l&rsquo;ispirazione arriva dal tricolore che, insieme alla grafica accattivante, esalta il lato emozionale della moto. Sguardo ai cerchi, Inmotion nero e oro, e alla sella, in Alcantara rosso.  Con Stefano Accorsi in sella alle MV Agusta: arte italiana  Kit dedicato  Il pacchetto della Superveloce 75 Anniversario non finisce qui. MV Agusta, infatti, ha studiato e realizzato un kit dedicato a cui si aggiunge un certificato di autenticit&agrave;. Cosa troveranno i fortunati possessori? Scarico Arrow tre vie aperto (uso pista), centralina con mappa dedicata, targhetta numerata in alluminio su piastra di sterzo, copricodino monoposto con tampone in Alcantara e telo coprimoto dedicato.  Perfetto equilibrio tra modernit&agrave; e tradizione  A spiegare perch&eacute; la scelta sia ricaduta sulla Superveloce per celebrare il 75esimo anniversario della Casa di Schiranna ci ha pensato Timur Sardarov, CEO MV Agusta Motor S.p.A: &rdquo;Abbiamo scelto la gi&agrave; iconica Superveloce come base per la nostra moto celebrativa in quanto rappresenta il perfetto equilibrio tra l&rsquo;estetica moderna e la nostra tradizione sportiva. Sono lieto che il lancio della 75 Anniversario coincida con quello del nostro nuovo sito, progettato per offrire agli appassionati del marchio un&rsquo;esperienza esaltante del mondo MV Agusta&rdquo;.  MV Agusta, usato pari al nuovo con il programma &ldquo;Certified&rdquo; 

Per festeggiare i 75 anni dalla nascita, la Casa di Schiranna ha rinnovato completamente il proprio sito web e svelato l&rsquo;esclusiva modello in serie limitata: 75 esemplari da acquistare in appena 75 ore

MV Agusta lancia il nuovo sito e la Superveloce 75 Anniversario

Era il 19 gennaio 1945 quando, a pochi passi dall&rsquo;attuale aeroporto di Malpensa, la famiglia Agusta &ndash; gi&agrave; protagonista nell&rsquo;industria aeronautica &ndash; passava alla costruzione di motociclette. Nasceva la Meccanica Verghera S.r.l., producendo una 98 cc che avrebbe voluto chiamare &ldquo;Vespa&rdquo;. Il nome era gi&agrave; stato preso, per cui la moto si chiam&ograve; semplicemente MV98.    UNA STORIA VINCENTE  Inizia 75 anni fa la storia di un importante Marchio del nostro paese, nell&rsquo;industria e nelle competizioni: 37 titoli mondiali conquistati per MV Agusta, record tuttora imbattuto. La filosofia vincente &egrave; stata trasmessa sin dall&rsquo;inizio, quando fu lanciato il modello di lusso della MV98 che fece scalpore alla fiera di Milano nel 1947. Sotto la guida del Conte Domenico Agusta, sono sempre stati scelti piloti talentuosi che sono diventati leggende delle competizioni: Franco Bertoni, Arcisio Artesiani, Carlo Ubbiali, Leslie Graham, Cecil Sandford, Fortunato Libanori, John Surtees, Mike Hailwood, Gianfranco Bonera, Giacomo Agostini e Phil Read. Agostini, forse il pi&ugrave; grande di tutti, ha vinto 13 titoli mondiali, 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy in sella alla MV Agusta.  NAKED E LA PRIMA SUPERBIKE  Dopo la fine dell&rsquo;era Agostini, insieme alla scomparsa del Conte, nel 1992 MV Agusta fu acquisita da Cagiva che ne trasfer&igrave; la produzione a Schiranna, sul lago di Varese, che &egrave; rimasta la sua casa fino ad oggi. La guida di Castiglioni ha portato ulteriore prestigio al Marchio: l&rsquo;intero comparto industriale &egrave; stato rivoluzionato, con investimenti nella ricerca e nella produzione. La F4, la prima superbike, &egrave; ancora oggi considerata la &ldquo;moto pi&ugrave; bella di sempre&rdquo;. Lo stesso Castiglioni ha ideato il concetto di naked, mai pensato prima da altri. Dopo la sua morte, nel 2011, il figlio Giovanni ha proseguito sulla stessa strada dell&rsquo;innovazione, stringendo legami con eccellenze mondiali come Pirelli o Lewis Hamilton, per allargare gli orizzonti dell&rsquo;azienda. Con Giovanni sono nate la Brutale e la F3, la prima a montare un albero contro-rotante.    SARDAROV AL 100%  Dal 2017 il Marchio &egrave; passato &ndash; attraverso vari passaggi conclusi nel 2019 &ndash; nelle mani della famiglia Sardarov, che ha acquisito il 100% di MV Agusta. Con i Sardarov al comando sono stati introdotti i concetti di connettivit&agrave; e digitalizzazione, passi necessari verso il futuro, e sono stati prodotti modelli come la serie Oro della Brutale 1000 RR della Superveloce 800. Quest&rsquo;ultima si &egrave; fregiata del titolo di Eccellenza del Design Lombardo.  NUOVI MERCATI  Sardarov ha rinforzato la squadra manageriale con una strategia che punta ad aumentare i volumi di vendita nei prossimi cinque anni e a produrre 20 nuovi modelli. Come farlo? Attraverso l&rsquo;estensione della gamma attuale &ldquo;verso il basso&rdquo;: nuove moto entry-level, il ritorno a cilindrate pi&ugrave; piccole come la 350 cc, la conquista di nuovi mercati in Asia tramite l&rsquo;affidamento al cinese Loncin per la produzione dei nuovi modelli di gamma media. &nbsp;    SARDAROV, CONTINUARE A CRESCERE  Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato: &ldquo;Essere a capo di MV Agusta in questo momento storico mi d&agrave; grande emozione ma al tempo stesso rappresenta una sfida. Lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilit&agrave;. Guardando alla storia dell&rsquo;azienda, so di sedere sulle spalle di un gigante: ci&ograve; mi conforta e mi ispira nel continuare a far crescere l&rsquo;azienda, a esplorare nuove frontiere e proporre inediti, incredibili modelli, lanciando al tempo stesso tecnologie innovative, alla conquista di mercati dove non siamo mai stati prima&rdquo;.  Tra un po&rsquo; sar&agrave; tempo di festeggiare: l&rsquo;appuntamento &egrave;, ovviamente, a Varese il 20 e 21 giugno.  Inaugurata la casa-museo di Giacomo Agostini 

La Casa fondata nel 1945 dalla famiglia Agusta compie un quarto di secolo:&nbsp;vanta 37 titoli mondiali e la &quot;moto pi&ugrave; bella di sempre&quot;. Il futuro si chiama Sardarov

MV Agusta compie 75 anni: una storia di successi

Il 19 gennaio è stato l'anniversario della fondazione per la Casa di Varese. Ecco alcune immagini di modelli e personaggi che hanno fatto la storia del Marchio

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