Viaggiare in Europa: le regole da seguire Nazione per Nazione (AGGIORNATO)
Per le vostre vacanze in moto avete in mente una meta estera? Ecco la guida completa aggiornata al 2023, con formalità, documenti e prescrizioni per ognuno dei singoli paesi europei

Riccardo Matesic
3 giu 2021 (Aggiornato il 17 giu 2023 alle 08:56)
Lituania

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Limiti di velocità: 130 km/h in autostrada dal 1° aprile al 30 settembre e 110 nei mesi invernali, 110 km/h dal 1° aprile al 30 settembre sulle strade a doppia carreggiata per corsia di marcia e 100 nei mesi invernali, 90 km/h sulle extraurbane, 50 km/h sulle urbane
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Dotazioni obbligatorie: kit pronto soccorso, estintore
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Dotazioni raccomandate: set lampadine
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Prescrizioni: luci accese
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Bambini in moto: a partire dai 12 anni d’età
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Filtering (superamento file): proibito
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Tasso alcolico massimo: 0,4 g/l (0,2 g/l per chi ha conseguito la patente da meno di 2 anni)
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Pedaggi: a pagamento a mezzo di contrassegno acquistabile presso le stazioni di servizio
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Multe: possibile il pagamento diretto agli agenti di polizia o in banca, a seconda dell'importo
- Rete cellulare: Attiva in tutto il Paese. Carte SIM prepagate sono in vendita presso diverse compagnie telefoniche. Si possono utilizzare gli apparecchi che funzionano sulla rete GSM o NMT. In Lituania è consentito l'uso di telefoni fissi in auto e di telefoni portatili. I principali operatori sono: Tele 2, Telia e Bite Lietuva
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Vigili del fuoco: 112
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Polizia: 112
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Ambulanza: 112, 033
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Soccorso stradale: 112
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Moneta locale: Euro
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Lingue: Lituano (ufficiale). Sono diffusi il russo e il polacco in relazione alla presenza delle rispettive minoranze nazionali. Si riscontra, in generale, una buona conoscenza della lingua inglese
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Documenti e raccomandazioni: Passaporto e carta d’identità sono considerati validi per l’ingresso in Lituania.
Si raccomanda prudenza nelle aree immediatamente adiacenti i confini con la Federazione Russa (Distretto di Kaliningrad) e con la Bielorussia
In Lituania è punita l’esposizione pubblica di simboli collegati al nazismo e al comunismo, il nastro nero e arancione di San Giorgio russo e altri simboli della guerra della Russia contro l'Ucraina. Analogo divieto riguarda l'esecuzione pubblica degli inni della Germania nazista, dell’ex URSS e della ex Repubblica Socialista Sovietica di Lituania.
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