Viaggiare in Europa: le regole da seguire Nazione per Nazione (AGGIORNATO)

Per le vostre vacanze in moto avete in mente una meta estera? Ecco la guida completa aggiornata al 2023, con formalità, documenti e prescrizioni per ognuno dei singoli paesi europei

Viaggiare in Europa: le regole da seguire Nazione per Nazione (AGGIORNATO)

Riccardo MatesicRiccardo Matesic

3 giu 2021 (Aggiornato il 17 giu 2023 alle 08:56)

Germania

    • Limiti di velocità: 130 km/h in autostrada (raccomandati su alcuni tratti dove non vige limite), 100 km/h sulle extraurbane, 50 km/h sulle urbane

    • Dotazioni obbligatorie: Occhiali o lenti di riserva per chi ne ha la prescrizione per la guida

    • Dotazioni raccomandate: giubbino riflettente, kit di pronto soccorso e set di lampadine

    • Prescrizioni: luci accese. In alcuni centri urbani per circolare bisogna avere un adesivo che indichi la classe di omologazione e di emissioni del veicolo. Lo si può ottenere presso le officine autorizzate o i centri di revisione (Dekra, GTU, TUV, KUS). In particolare, per la città di Berlino dal 1 gennaio 2008 la restrizione riguarda la circolazione nella zona delimitata dalla metropolitana di superficie (S- Bahn Ring)

    • Bambini in moto: età minima 7 anni, a patto che arrivino a poggiare i piedi sulle apposite pedane, altrimenti seggiolino specifico

    • Filtering (superamento file): proibito

    • Tasso alcolico massimo: 0,5 g/l (0,0 per i minori di 21 anni e per chi ha la patente da meno di due anni)

    • Pedaggi: le autostrade sono gratuite

    • Multe: da pagare direttamente agli agenti di polizia, altrimenti si può rischiare la confisca del veicolo

    • Rete cellulare: attiva

    • Vigili del fuoco: 112

    • Polizia: 112

    • Ambulanza: 112

    • Soccorso stradale: 01802 22 22 22 (con cellulare: 22 22 22)

    • Moneta locale: Euro

    • Lingue: Tedesco. Diffusa la conoscenza di inglese e francese

    • Documenti e raccomandazioni: Passaporto e carta d’identità sono documenti validi per l’ingresso in Germania.
      Una sanzione amministrativa (multa) pervenuta in Italia e non pagata, si trasforma, dopo qualche mese, in una responsabilità penale a carico dell’inadempiente, con negative ripercussioni al momento di un futuro viaggio in questo Paese (es. possibilità di arresto, ritiro della patente, ecc.)

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