Test BMW R 12 G/S: i voti del #SottoEsame

Prendi una classica con motore boxer ad aria e condiscila con una ciclistica spiccatamente offroad: il risultato è un tributo alla prima, storica G/S che ha molte frecce al suo arco

29.05.2025 10:47

C’è qualcosa di familiare nella sagoma della nuova BMW R 12 G/S. Un déjà vu meccanico che parla di Parigi-Dakar, polvere negli occhi e fotografia analogica. Eppure basta salirci sopra, ruotare il polso e affrontare i primi metri fuori dall’asfalto per capire che siamo lontani anni luce dal revival decorativo vintage a cui ci ha abituato la serie NineT.
Questa R 12 G/S non si limita a vestire i panni della leggendaria R 80 G/S, ma ne raccoglie l’eredità con rispetto grazie a una ciclistica votata al fuoristrada (per davvero) e un’elettronica raffinata ma semplice e discreta. Non è una moto da bar col tassello, ma una vera esploratrice che, se glielo chiedi, sa sporcarsi le mani. Scopriamola assieme!

Test BMW R 12 G/S: DESIGN

I giudizi sull'estetica non sono quasi mai categorici, perchè i gusti cambiano da motociclista a motociclista e sono tutti validi. Però, con la nuova R 12 G/S ci sentiamo di parlare a nome di tutti: è una moto davvero bella! Equilibratissima nelle linee, conserva uno stile classico e meccanico che non può mai invecchiare, dato che non solo prende ispirazione dalla vecchia "80" (per sempio il serbatoio è una versione "mini" di quello della prima celebre serie R 80 G/S Dakar), ma c'è un meraviglioso contrasto fra le risicate sovrastrutture, la robusta meccanica e il bellissimo telaio a traliccio. È snella come una libellula e robusta nella ciclistica come una vera endurona. Vintage e moderno in un'unione armonica, la più riuscita di tutte le serie NineT e R 12.

Voto: 9, pienissimo! 

BMW R 12 G/S: LE FOTO DELLA PROVA

BMW R 12 G/S: LE FOTO DELLA PROVA

Prende ispirazione dalle linee e dai colori della mitica R 80 G/S, ma condivide la piattaforma con i modelli R 12 di nuova generazione e ha una spiccata attitudine all'offroad, non solo nello stile ma anche nella dinamica di guida

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Test BMW R 12 G/S: CONTENUTI TECNICI

È una delle rare novità premium a due ruote che offre una lista di innovazioni tecniche elettroniche limitate, lasciando il ruolo di protagonista alla ciclistica e alla meccanica. Di fatto la R 12 G/S non presenta nulla di inedito: il motore è un'evoluzione del precedente boxerone ad aria/olio da 1.170 della serie NineT, ma affinato nell'erogazione e nelle emissioni per raggiungere 108 CV a soli 7.000 giri e 115 Nm di coppia.

Tutto gira attorno alla ciclistica, con un telaio a traliccio in acciaio dall'avancorsa maggiorata e sospensioni con escursione di 200 mm per aumentare tantissimo la luce a terra e permettere l'utilizzo di cerchi a raggi da 21" all'anteriore e 17" al posteriore, che con il pacchetto Enduro Pro diventano 21/18 per montare gomme da offroad di serie.

L'elettronica si basa sui classici controlli elettronici della serie R 12 ma aggiunge le mappe Enduro ed Enduro PRO (quest'ultima solo con il pacchetto Enduro Pro, scusate la ridondanza del termine), che permette la disattivazione di traction e ABS al posteriore per fare enduro serio. 
Il peso è di 229 kg in ordine di marcia e ci sono anche manopole riscaldate e cruise control, niente male per una moto all'apparenza "basica" che - per sua natura - punta sulla semplicità più che sulla tecnologia.

Voto: 8

 TEST BMW R 12 G/S: Comfort e Ergonomia

Questa sezione del sottoesame ha bisogno di essere, a sua volta, separata in due sezioni. Per quanto riguarda la versione standard, quindi quella più orientata all'uso stradale, ci sono tutte le caratteristiche dell'avventurosa, più in salsa "dual" che in salsa crossover. Quindi sella alta da terra un po' duretta, poca protezione aerodinamica e braccia distese e alte quando si sta seduti. Con le gomme on/off vibra poco e non scalda tanto, mentre i comandi ai blocchetti sono tipicamente BMW, ergonomici e ben fatti.

Se invece volete il pacchetto Enduro Pro con cerchio da 18" dietro, la situazione cambia: si alza un po' da terra sia come sella che come sospensioni, i riser sono sollevati di 20 mm e il comfort su strada viene inficiato dall'uso di gomme tipicamente fuoristrada. C'è da dire, però, che con questa configurazione la guida in piedi è praticamente perfetta, quindi totalmente sensata per chi vuole fare anche offroad in scioltezza. Fra le due scelte di strumentazione (analogica e digitale), l'analogica è l'unica che realmente ha senso su un mezzo del genere.

Voto: 8

TEST BMW R 12 G/S: Piacere di guida

Abbiamo dato un bel 9 all'estetica, ma il piacere di guida è l'elemento che renderà i nuovi proprietari veramente fieri di aver speso i propri soldi. L'equilibrio ciclistico è proverbiale ed è tipico delle moto boxer aria/olio con telaio a traliccio di "vecchia scuola", ma in questa declinazione acquista più sveltezza nei cambi di direzione e un inedito controllo totale sul mezzo a tutte le andature che fa scomparire i quasi 230 kg, facendola sembrare una libellula. Su strada è una cavalletta che guizza da una cruva all'altra accompagnata dalla pastosità dell'erogazione e da un cambio tarato alla perfezione nelle prime 4 marce, mentre in fuoristrada è quasi chirurgica nell'inserimento dell'anteriore: va dove vanno i vostri occhi e il vostro pensiero, rimanendo sempre composta e prevedibili nelle reazioni, accompagnate da una frizione morbida e modulabilissima.

Importante anche la parte delle sospensioni, che nelle compressioni e nelle estensioni violente dei tratti tecnici si comportano con rigore e senza sorprese, in un ottimo compromesso fra velocità e precisione nella risposta alle sollecitazioni. Ci ha oggettivamente stupito per la sua attitudine da vera fuoristradista e non possiamo non notare un certo "vibe" che rimanda alla HP2 Enduro, l'unicorno offroad del passato. Non siamo a quei livelli di precisione, ma ci andiamo vicino se consideriamo che questa è una moto con componentistica non specialistica. Detto ciò, ci vogliamo sbilanciare.

Voto: 10!

BMW R 12 G/S: Rapporto qualità/prezzo

Se consideriamo l'esperienza di guida totalizzante, i 17.600 euro richiesti come prezzo di partenza (che per forza di cose aumentano con l'intriduzione dei diversi pacchetti, Enduro Pro in primis) non sono così tanti, è un mezzo che offre un coinvolgimento alla guida di livello alto, e per forza di cose lo si paga.
Se, dall'altro lato, consideriamo il lato più pratico e materiale della componentistica elettronica non estrema e il motore che - sebbene aggiornato - non è l'ultimo ritrovato della tecnologia, allora possiamo dire che costa tanto.

La verità, forse, sta nel mezzo, per questo il voto è un diplomatico 7

BMW R 12 G/S: conclusioni

A questo punto l'avrete capito, la R 12 G/S ci ha fatto innamorare non solo con lo sguardo ma anche con tutti gli altri sensi. Prende le distanze dal mondo delle "classic" ispirate a mezzi del passato perché - pur aderendo a una nicchia di mercato dominata principalmente da scelte estetiche e non tecniche - ha una concreta validità ciclistica e dinamica che la rende superiore a diverse concorrenti "adventouring" che invece puntano tutto sull'esperienza in fuoristrada. È un diavolo in incognito, un piccolo prodigio a metà fra il feticcio bello da guardare e il prodotto ingegneristicamente raffinato da guidare all'infinito. Eccelle in entrambi i campi, quindi si merita un Voto finale alto: 9!  

 

 

 

 

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