Dopo 6 anni si evolve per la Euro 5+: più elettronica e dettagli affinati, ma resta semplice, aggressiva e facile da guidare. Avrà meritato la lode?
Nata nel 2019, ha subito un primo face lifting con l’arrivo della sorella World Raid nel 2022, ma era nell’aria un’evoluzione significativa, per poter rientrare nella Euro 5+. E così ecco arrivare il comando del gas ride by wire, due mappature, il controllo di trazione e tanti piccoli miglioramenti che sono stati chiesti a gran voce dai clienti della Ténéré, come il carter frizione riposizionato (ruotato di 35°) per non andare più a toccare lo stingo del pilota. Ed è stata fatta una semplificazione anche nelle versioni proposte, che sono solo due, la Ténéré 700 e la Rally.
Di seguito, l’analisi “voce per voce” nel consueto #SottoEsame, con le prime impressioni di guida a caldo e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualità/prezzo. Presto il video approfondito sui nostri canali, mentre la prova completa, con tanti contenuti esclusivi, la trovate sul prossimo numero di InMoto in edicola.
TEST Yamaha Ténéré 700: le foto della prova
La Ténéré 700, icona dal 2019, si evolve senza stravolgersi per adeguarsi alla normativa Euro 5+. Restano il carattere grintoso e la facilità di guida, ma arrivano novità attese: ride by wire, due mappe motore, controllo di trazione e dettagli rivisti come il carter frizione riposizionato per evitare fastidi al pilota. Dopo il restyling del 2022 con la World Raid, ora la gamma si semplifica: solo due versioni, Ténéré 700 e Rally, più elettronica ma sempre fedele allo spirito originale.
Guarda la galleryLinee pulite, volumi già essenziali, ma un filo ridotti smussando qua e là e spostando il serbatoio più avanti, per avere più sovrastrutture sottili dove le gambe devono stringere la moto, e poi sparisce il tappo della benzina sporgente a favore di uno incernierato e a filo. Il nuovo faro piace, ma forse si poteva osare qualcosa di più, e anche nelle linee si è cercato di dare una mano di nuovo senza toccar troppo. La T700 era già bella e soprattutto vendeva tantissimo anche grazie alla sua estetica, vietato stravolgerla e occhio a non cambiarla troppo… non si è osato, ma è comprensibile. Comunque il risultato è buono e l’immagine è quella della Ténéré di sempre.
Voto: 8
Tecnicamente è sempre stata la bicilindrica meno dotata in termini di elettronica, anni luce da tutte le altre. Eppure è la più venduta con oltre 70.000 immatricolazioni in Europa, fino a fine 2024. Dovendo passare al ride by wire per poter rientrare nelle Euro 5+ è stata colta l’occasione per mettere due mappature motore e un controllo di trazione, semplice e disinseribile facilmente insieme all’ABS con un singolo tasto. Quindi ora abbiamo un minio di elettronica, ma senza eccessi. E la dotazione, con la forcella completamente regolabile anche per la versione standard, è cresciuta. La Rally ha le sospensioni raffinate della precedente Extreme, con in più una bella piastra paramotore da 4 mm, ma niente terminale Akrapovic.
Voto: 8,5
Non cambia la protezione dall’aria e la sella della T700 standard è in un pezzo solo e non due pezzi, ma con una imbottitura simile a prima. Il comfort è buono, ma non da riferimento. Meglio di lei fa la Rally, che però porta la seduta da 875 mm a 910 mm: la sua sella ben rastremata per toccare comunque discretamente bene terra con i piedi, ha una ottima imbottitura. Bene per le vibrazioni, molto contenute. Le nuove pedane larghe e la triangolazione con sella e manubrio sono ottime.
Voto: 8
È sempre lei, la moto che metti due marce e ti sembra la tua. La ciclistica è equilibrata, facile, intuitiva. Ti invita a spingere perché ti trasmette fiducia e ora, e vai a passeggio, è molto più confortevole di prima, perché con il ride by wire è sparito l’on-off che da sempre affligge la T700. Forse ha lasciato per strada un pelo di grinta ai bassi e anche in allungo, ma chi ha mai scelto una Ténéré per le sue prestazioni? Ci sono molto molto più potenti nella sua categoria, eppure lei ha vinto nel mercato in questi anni perché unisce gusto di guida e prestazioni, facilità ed efficacia, prezzo abbordabile e bella linea e finiture. In questo conferma la sua vocazione di moto buona per tutto. In fuoristrada non ci sono sorprese, resta intuitiva e tra le più facili da guidare, con una risposta del gas che nella mappa Exporer diventa ultra morbida per i terreni con meno grip o per il massimo comfort di guida quando si viaggia, magari in coppia.
Voto: 9
La standard costa 10.999 euro fc e ci pare un buon risultato, perché la dotazione è completa e volendo si può evitare di metterci optional. Forse aggiungeremmo solo il quickshift, che ora è bidirezionale, a salire e scendere di marcia. La Rally costa 12.199 euro fc, vale a dire 300 euro in più della precedente Extreme, rispetto alla quale ha il paramotore di qualità, quindi il prezzo è allineato al precedente, nonostante tutte le migliorie.
Voto: 9
Test Yamaha Ténéré 700 std e Rally: l’evoluzione del mito
A sei anni dalla sua nascita e con numeri di vendita sbalorditivi, la T700 viene evoluta e non stravolta, perché lei piace così, semplice e aggressiva. Si aggiorna con l’Euro 5+, il gas ride by wire, due mappature, il controllo di trazione e tanti piccoli miglioramenti che sono stati chiesti a gran voce dai clienti della Ténéré. Due versioni, standard e Rally, e la promessa di continuare a divertire sia su strada sia offroad con la massima facilità di approccio.
Guarda il videoCambia per restare al vertice dei desideri e potrebbe riuscirci, perché le migliorie sono tante e anche interessanti e utili. Continuiamo a desiderare un cruise control per migliorarne le attitudini da viaggiatrice e magari una versione con cerchi tubeless, ma quello che offrono le due Ténéré è un’ottima continuità con il passato, senza stravolgimenti.
Voto: 8,5
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