Prova Kymco AK Premium 2023: i voti del #sottoesame

Prova Kymco AK Premium 2023: i voti del #sottoesame#sottoesame

Abbiamo provato la versione più turistica del maxi scooter sportivo taiwanese e abbiamo scoperto un mezzo facile, veloce e tremendamente divertente. Tra pregi e difetti, ecco i nostri voti

05.06.2023 ( Aggiornata il 05.06.2023 11:57 )

Gli scooteroni di cilindrata media... un segmento che non vive il suo periodo migliore ma che a livello di prestazioni e tecnologia ha raggiunto un livello altissimo, spesso superando moto di pari cilindrata in quanto a prestazioni e piacere di guida. Non sono tanti i modelli "maxi" in grado di vantare tali caratteristiche, e uno di questo è il Kymco AK, che conosciamo già nella versione 550 ETS e che abbiamo scoperto in quel di Porto nella nuova variante AK Premium, più orientata all'utilizzo turistico a medio raggio e che - come dice lo stesso nome - alza l'asticella della qualità sotto molti punti di vista. Prendetevi qualche minuto di relax per leggere i voti, i pregi e i difetti del nostro consueto sottoesame.

Test Kymco AK Premium: Design

Sobrio ma aggressivo, familiare ma innovativo. Il design dell'AK Premium mi ha colpito per la sua natura a metà fra due mondi: quando lo si guarda da lontano ha le forme classiche e fin troppo comuni dei maxi scooter, per come li abbiamo conosciuti negli ultimi 15 anni, ma avvicinandosi e scrutando i dettagli si nota una cura particolare sia del design che delle finiture.

L'AK Premium ha un'aura rassicurante che corteggia l'utente senza sbattergli in faccia uno stile troppo aggressivo, ma accompagnandolo alla scoperta della forma dei fari, dei giochi di superfici lucide/opache e nella sensazione di qualità percepita quando si sta in sella. Tutto è incentrato su un'esperienza visiva a tattile rassicurante e non destabilizzante, senza perdere l'aggressività già propria della versione 550 ETS, che ha sovrastrutture nello stesso stile ma completamente diverse. Si poteva osare di più in termini di personalità, ma il risultato è eccellente. Voto: 9 pieno, stile azzeccatissimo.

Test Kymco AK Premium: Contenuti tecnici e dotazioni

L'abbiamo detto, è uno dei maxi scooter di riferimento per prestazioni e sportività, quindi la dotazione tecnica che offre è allineata al tipo di risultato che vuole ottenere. Il motore è un bicilindrico 550 cc a 8 valvole raffreddato a liquido, che sviluppa una potenza massima di 51 CV (37,5 kW) a 7.500 giri/min e una coppia massima di 52,3 Nm a 5.750 giri/min. La trasmissione finale a cinghia e fibra di carbonio riduce il rumore e aumenta gli intervalli di manutenzione.

I cilindri sono in posizione quasi orizzontale e il baricentro è molto basso, così che la struttura del telaio in alluminio possa scendere fino ad abbracciare i gruppi termici, simulando la ciclistica di una moto "vera" con il motore in mezzo fisso sul telaio (non fedele alla sospensione posteriore come gli scooter) e una trasmissione finale... scuola TMax, per intenderci.

La ciclistica è a sua volta ispirata alle moto, con una forcella a doppia piastra con steli rovesciati da 41 mm e forcellone in alluminio con monoammortizzatore posizionato lateralmente. Quest'ultimo elemento cambia di posizione rispetto al 550 ETS per avere più comfort ma altrettanto sostegno nella guida sportiva. C'è anche un impianto frenante Brembo con doppio disco e pinze radiali che rallenta i cerchi da 15" in lega di alluminio con sezione 120 davanti e 160 dietro.

Parlando di freni e sicurezza, entriamo nel capitolo elettronica, perchè è qui che l'AK Premium mostra il suo lato da GT. Il sistema Kymco AIBS (che non è altro che il Cornering ABS 9.1 di Bosch) permette di frenare anche dentro la curva senza perdere assetto e direzione, mentre il motore è assitito da un sistema a tre mappe con due "Power Mode", uno con controllo di trazione attivo e uno disattivato, e un "Rain Mode" che tagli potenza, coppia e ammorbidisce l'apertura del gas. Come dotazione turistica non presente sull'AK 550 ETS (che rimane a listino) c'è il cruise control e il cupolino regolabile elettricamente dal blocchetto sinistro, con un'escursione di 8.5 centimetri per proteggere piloti di tutte le altezze e in tutte le situazioni. Voto: 8, davvero completo.

Test Kymco AK Premium: ergonomia e comfort

In sella il feeling è lo stesso di quando lo si guarda: infonde sicurezza e non spiazza. La strumentazione completamente digitale su tre elementi (quello centrale rotondo è multimediale, associabile con l'app Noodoe) offre parecchie informazioni, tutte ben leggibili, e la quantità esagerata di tasti su blocchetti e controscudo non spiazza, sono tutti di facile comprensione e utilizzo.

La seduta è comoda, non troppo morbida e sostenuta, che non stanca dopo molti km. La triangolazione fra sella, pedane e manubrio è ottimale... dimenticatevi la sensazione di sprofondare in poltrona tipica degli scooteroni "grossi", qui si ha sempre pieno controllo senza rischiare di prendere sonno alla guida per il troppo comfort. Lo schienalino regolabile è un altro tocco di "gran turismo" che aumenta la comodità e il passeggero ha una bella porzione di sella a suo favore... forse per il copilota avremmo preferito un po' più di morbidezza.

Il vano di carico sotto la sella non è cresciuto tanto e ospita un casco integrale più un paio di guanti o un lucchetto. Piastra portapacchi e bauletto sono optional... non il massimo per un mezzo che punta al turismo e a causa del motore che sta in mezzo alle gambe, si sale e scende "scavalcando" come su una moto e non come su uno scooter.

La vera esperienza touring però la si ha negli spostamenti ad alta velocità (con i 51 CV il motore non soffre nemmeno a 130/140 all'ora), dove la protezione aerodinamica eccellente è favorita dal parabrezza regolabile, mentre il cruise control porta la comodità a livelli stratosferici, fino ai picchi raggiungibili solo da certe BMW da viaggio. Voto: 7.5... meriterebbe di più ma manca capacità di carico per fare turismo vero.

Test Kymco AK Premium: piacere di guida e fattore emozionale

Intervenendo su look e dotazione, Kymco ha voluto aumentare le possibilità di utilizzo dell'AK migliorandolo sotto l'aspetto turistico, ma non ha perso nemmeno una briciola della sportività che l'AK 550 ha da sempre sbandierato. Questo scooter è stato pensato per sfidare lo Yamaha TMax sul suo terreno e magari dagli anche qualche bello schiaffone sonoro in termini di prestazioni e sportività, e tutto questo è rimasto anche nel Premium.

Il baricentro è molto basso, ma il telaio in alluminio è rigido e non dà l'effetto vasca da bagno con le ruote tipico degli scooter a culla bassa. Qui si sta sopra il mezzo, come su una moto, e il feedback è molto simile a quello di una due ruote con telaio a passaggio alto. Il rigore ciclistico è garantito da una forcella con vere piastre di sterzo e a un vero forcellone che grazie a un'escursione contenuta e a un'ottima ripartizione dei pesi (50/50) permette all'assetto di rimanere molto piatto, senza troppo beccheggio e con feedback sincero da ruote e asfalto. 

Scende in piega con il pensiero e lo fa senza tentennamenti. Una volta giù, anche ad angoli elevati, rimane stabile e copia molto bene le asperità dell'asfalto. Essendo un mezzo da 238 kg (o.d.m.) con ruote da 15" non possiamo aspettarci le stesse sensazioni di una moto, ma non ci siamo troppo lontani e questo permette di mantenere un ritmo elevato e una confidenza alla guida non comune sugli scooter.

Ci si fida della ciclistica in tutte le situazioni e la maneggevolezza è elevatissima a tutte le andature, si gioca la partita del piacere di guida ad armi pari con il TMax e questo lo rende palesemente uno degli scooter con la guida più divertente e soddisfacente che siano mai stati realizzati, accompagnati da un motore che spinge bene in basso e benissimo in alto, morbido nell'erogazione e sempre corposo. Solo nelle manovre a bassissima velocità, suo 10 all'ora, la frizione stacca un po' brusca causando un pelo di on-off che svanisce appena si prende ritmo. Voto: 9, se lo merita.

Test Kymco AK Premium: rapporto qualità/prezzo

Kymco AK550 Premium

Kymco AK550 Premium

Il Kymco AK550 Premium è un maxiscooter sportivo con un nuovo profilo aerodinamico, parabrezza regolabile e sistemi avanzati di frenata e sicurezza. È dotato di un motore potente da 550 cc, comode caratteristiche come manopole riscaldate e una sella spaziosa, e offre un'esperienza di guida confortevole. Il prezzo di listino è di 11.990 euro, con opzioni aggiuntive disponibili.

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Il tasto dolente di questo scooterone è il prezzo, ma non perchè sia troppo costoso, anzi: 11.990 euro è un bel po' meno rispetto alla concorrenza diretta ed è in linea con la qualità generale offerta dal prodotto. L'esistenza di moto molto più economiche e prestazioniali è la causa della costante perdita di quote di mercato di questi scooteroni che - mai come ora - hanno raggiunto livelli di raffinatezza tipici di moto di altissima gamma. Nel complesso la qualità/prezzo c'è, anche se il momento storico non è dei più favorevoli per questa tipologia di due ruote: Voto 8.

Test Kymco AK Premium: conclusioni

È bello? Si. Ha qualità? Si. Va forte? Si. È a livello della concorrenza? Decisamente. Il progetto AK è arrivato a maturazione e il "Premium" nel nome è una dichiarazione d'intenti chiara da parte dell'azienda taiwanese, che dopo 25 anni sul mercato europeo non ha più nulla da invidiare ai concorrenti. Noi su questo scooter ci siamo divertiti davvero e abbiamo apprezzato tutte le sue caratteristiche, a parte qualche piccolo difetto come la poca modulabilità delle leve freno anteriore e posteriore - spugnose e non molto progressive - e la poca capacità di carico che limita le caratteristiche a lungo raggio di questo GT. Magari un baule di serie (anche con un piccolo sovrapprezzo sul listino) avrebbe dato più coerenza all'aspetto turistico. 

Voto complessivo: 8.5

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