Comparativa maxi crossover 2021: ecco la regina del turismo all-inclusive

Sono le bandiere tecnologiche delle rispettive scuderie: sanno coccolarvi andando a spasso ma all’occorrenza si trasformano in affilate moto sportive. Abbiamo schierato una contro l’altra le protagoniste del mercato

Redazione - @InMoto_it

03.08.2021 07:52

BMW R 1250 GS

La BMW R 1250 GS si è imposta negli anni come l’adventure bike per eccellenza, la moto inarrestabile, capace di affrontare qualunque ostacolo ma allo stesso tempo confortevole e accogliente. È per questo che, anche in Italia, ha riscosso tanto successo. Quella di oggi è una giunonica endurona, divenuta il simbolo stesso del segmento adventure di BMW. “Passano gli anni, cambiano le moto, ma la GS è sempre la GS”. È incredibile quanto questa affermazione, così scontata e banale, sia anche incredibilmente vera. Salire sulla GS è come tuffarsi sul divano di casa. Anche se non si direbbe, osservandola adagiata sul cavalletto, perché è decisamente la più voluminosa (assieme all’Harley). Il suo sguardo austero e le dimensioni però non devono ingannare: il baricentro rasoterra unito al notevole angolo di sterzo permettono di voltarla in pochissimi metri quadri.

Il baricentro basso e il singolare schema di sospensioni condizionano in maniera determinante tutta la guida, non solo a bassa velocità. Tutto è improntato al relax e al comfort, come se l’obiettivo degli ingegneri fosse ridurre al minimo lo stress al pilota. E in effetti ci sono riusciti. Il motore contribuisce a questa generale sensazione di rilassatezza. Ha una risposta talmente dolce e pastosa che spesso capita di guidare con una marcia in più del consueto. Ma come se la cava nella guida all’attacco? Manco a dirlo, molto bene. Ha l’incredibile capacità di chiudere le traiettorie in un amen, molto più di quanto la sua stazza potrebbe far pensare. E l’altro aspetto sorprendente è che, per fare tutto ciò, non richiede alcun impegno fisico. È quando si pretende di guidare come su una sportiva fatta e finita che emergono i suoi limiti, specialmente in frenata (la sua mole “spinge” molto sull’avantreno) e in termini di stabilità dell’avantreno a moto molto piegata.

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