Nel 1989 il designer e visionario Franco Sbarro realizzò una serie di prototipi per studiare l'applicazione della ruota orbitale, ovvero senza mozzo e raggi. Una tecnologia tanto affascinante quanto complicata
Il progetto raggiunge lo stato dell'arte al terzo tentativo. Davvero non c'era possibilità di fare meglio di così e le ruote - soprattutto da un lato della moto - sembrano galleggiare nel vuoto, davanti e dietro alle altrettanto strane linee della moto (che sotto le carene celava una Honda VF 750). Lo stesso studio lo ha applicato anche alle auto, con risultati però meno convincenti dal punto di vista di estetico, meno "pulito" a causa del diverso sistema sospensivo e di trazione.
Con questo progetto, Sbarro ha aperto le porte a una serie di applicazioni di ruota orbitale nel mondo custom che ancora ora vediamo su alcune realizzazioni nei contest internazionali. L'idea di base è stata ripresa ed evoluta negli ultimi 30 anni, ma sarà davvero difficile vedere questo tipo di ruota in un prodotto di serie. I costi di realizzazione sono troppo elevati e il sistema non è efficiente quanto una ruota tradizionale... però che figata!
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