Aprilia Tuareg: la sfida al deserto al Transanatolia Rally

Aprilia Tuareg: la sfida al deserto al Transanatolia Rally

Due moto con in sella Cerutti e Montanari, affronteranno una dura sfida di resistenza in uno dei luoghi più estremi al mondo

Redazione - @InMoto_it

30.08.2023 12:18

Nell'ambito del progetto "Back to Africa", finalizzato al rilancio del marchio Aprilia nei raid africani, si avvicina un momento cruciale: due esemplari della Aprilia Tuareg, appositamente modificati per affrontare le dure prove del deserto, si parteciperanno al Rally Transanatolia, evento che si svolgerà in Turchia dal 2 al 9 settembre. A guidare le due moto saranno i piloti ufficiali Aprilia Racing, Jacopo Cerutti e Francesco Montanari.

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2500 chilometri per la Tuareg

Dopo una serie di promettenti test condotti in Sardegna e nel Friuli, l'appuntamento turco rappresenta un banco di prova cruciale per la Tuareg da competizione. Il Rally Transanatolia, che attraverserà l'Anatolia da est a ovest su un percorso totale di 2500 chilometri, costituirà una vera e propria sfida che metterà alla prova la resistenza e le prestazioni delle moto.

La Tuareg Aprilia, nata da una base tecnica strettamente legata alla versione di serie, è già una protagonista di spicco nel Campionato Italiano Motorally, dove il pilota Jacopo Cerutti ha conquistato quattro vittorie di categoria nelle sei prove finora disputate. 

Aprilia Racing, in collaborazione con GCorse dei fratelli Guareschi, ha sviluppato la versione da rally raid della Tuareg, che sfrutta le solide capacità da fuoristrada della versione di serie. Il processo di sviluppo ha riguardato innanzitutto la ciclistica, con l'introduzione di un telaio scomponibile e geometrie ottimizzate per garantire stabilità alle alte velocità e maggiore escursione delle sospensioni. Inoltre un lavoro è stato necessario per assicurare massima affidabilità del motore anche in condizioni proibitive, con una serie di interventi che includono l'aggiunta di un radiatore dell'olio. Per garantire un'autonomia adeguata alle lunghe distanze dei rally raid, è stato aggiunto un serbatoio supplementare.

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Le parole dei protagonisti

Massimo Rivola - Amministratore Delegato Aprilia Racing: “La partecipazione di Aprilia Racing al Rally Transanatolia non ha come priorità il risultato: andremo in Turchia per accumulare quanta più esperienza possibile in un contesto inedito per noi e che rappresenta un banco di prova molto impegnativo in vista dell’obiettivo finale, il ritorno nei raid africani. Portare a termine la gara sarà fondamentale per raccogliere dati preziosi per il futuro, e prepararsi così ad appuntamenti ancora più difficili. Il percorso compiuto finora ci fa in ogni caso guardare al futuro con ottimismo: la Tuareg è stata in grado di raccogliere ottimi risultati sin dall’inizio di questo progetto, e tutto ciò è stato possibile grazie a un prodotto di serie con una base tecnica già eccellente e all’impegno di tutti, dai fratelli Guareschi ai nostri piloti”.

Vittoriano Guareschi - Project Leader Aprilia Racing: “Lo sviluppo della Tuareg continua senza sosta, e questa volta lo faremo in una competizione. Il Transanatolia è un appuntamento molto importante per diversi motivi: ci confronteremo con tanti avversari qualificati, così da capire lo stato di competitività del progetto, così come sarà essenziale coprire tanti chilometri e acquisire dati per valutare quali sono le aree da evolvere. Entrambi i piloti, Jacopo e Francesco, avranno a disposizione l’ultima evoluzione della moto, che presenta novità a livello telaistico e motoristico. Trattandosi di una gara il confronto con gli avversari è certamente importante, ma la nostra priorità rimane sviluppare la moto il più velocemente possibile”.

Jacopo Cerutti: “Il rally Transanatolia sarà un bel banco di prova, perché affronteremo condizioni che già si avvicinano per certi aspetti alle gare africane rispetto a ciò a cui siamo abituati nell’Italiano Motorally. Ci saranno tanti avversari molto forti al via, perciò avremo anche l’opportunità di confrontarci con loro per valutare meglio qual è il nostro livello di competitività. L’obiettivo è riuscire a battagliare con le altre bicilindriche e, perché no, provare a stare anche davanti in alcuni frangenti, anche se non dobbiamo dimenticare che il nostro progetto è ancora molto giovane. Le prove compiute finora sulla moto sono andate bene, ma è proprio gareggiando in Turchia che potremo svolgere i test più efficaci per migliorare”.

Francesco Montanari: “Il Transanatolia sarà per me il primo rally internazionale e ci arrivo con la consapevolezza che mi servirà per fare tanta esperienza. Sarà importante per me capire quali sono i ritmi di gara, con tappe molto più lunghe rispetto a quelle a cui sono abituato. Negli ultimi mesi ho cercato di prepararmi fisicamente al meglio e sono certo che avere al mio fianco un compagno di squadra esperto come Jacopo mi aiuterà. Sono carico, nei test le sensazioni sulla moto sono state ottime, siamo sulla strada giusta per avvicinarci all’Africa e non vedo l’ora di continuare il nostro lavoro gareggiando in Turchia”.

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