Finora sono 25 i modelli nati nella Casa di Monaco di Baviera, anche se secondo quanto affermmato da Sandro Strohmaier, direttore generale di BMW Brauneisen, grande concessionaria esclusiva BMW a Wendlingen am Neckar, vicino a Stoccarda, "manca qualcosa tra la G 310 e la Serie F".

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L'anello mancante di 500 cc

Tra le scelte fatte da Brauneisen, c'è stata l'eliminazione della consueta coesistenza di auto e moto ed ha ammesso di non essersi mai pentito di aver intrapreso questa strada. Strohmaier si è poi dichiarato molto soddisfatto dell'attuale gamma di modelli, anche se qualcosa effettivamente sembra mancare: "Se potessi esprimere un desiderio, sarebbe qualcosa di circa 500-600 centimetri cubici e già che sono in tema anche un 125 non sarebbe male". La differenza di cilindrata tra la G 310 e il bicilindrico in linea della serie F (750-850) è di circa 600 centimetri cubici e tra il piccolo monocilindrico e l'abbordabile bicilindrico della F 750 GS ci sono ben 43 CV. Se si prende come termine di paragone la nuova e più potente F 900 R, la potenza è addirittura superiore a 70 CV.

Al passo col mercato

Per quanto riguarda il motore, non c'è dubbio che debba essere un due cilindri in linea poichè un motore di questa categoria deve essere innanzitutto economico da produrre, seguito da caratteristiche quali la leggerezza e la compattezza. In questo esperimento di pensiero, secondo gli attenti colleghi di Motorrad, avrebbe senso scegliere la versione 500 per una serie F 500 XR, R e S, invece di un'altrettanto ipotizzabile versione 600, perché la visione di Monaco di Baviera attraverso gli orizzonti europei e nordamericani di queste categorie di prezzo si scontra con una situazione di mercato completamente diversa in Asia. 

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