Suzuki V-Strom 800DE Vs Honda Transalp 750: faccia a faccia

Suzuki V-Strom 800DE Vs Honda Transalp 750: faccia a faccia

Sono forse le novità più importanti di EICMA 2022 e sono in concorrenza diretta: entrambe bicilindriche parallele di media cilindrata con ruota da 21" davanti. Qual è la più promettente, sulla carta?

17.11.2022 10:42

Una è 800, l'altra è 750, ma fondamentalmente si tratta di moto che rientrano nella stessa categoria. Parliamo di enduro stradali medie con ruota anteriore da  21" e un nome importante nella storia delle due ruote: Suzuki ha fatto grandi numeri con la V-Strom 650 e Honda Transalp 600/650 ha messo in sella due generazioni di avventurieri. Nel 2023 diventano entrambe bicilindriche parallele e portano sul mercato due modi diversi di guardare al futuro con un occhio al passato. Ma saranno anche capaci di diventare il nuovo riferimento di classe?

Due concetti diversi di "storia"

Honda Transalp: le Foto dell'attesa crossover

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Il vista del ritorno sul mercato, l’ultima incarnazione della Translap sembra essersi rimboccata per bene le maniche: l’impostazione è quella delle origini, con ruota da 21’’ all’anteriore e 18 al posteriore, ma la rivisitazione del progetto sembra un po’ meno vicina alla “paciosa passeggiatrice" di un tempo, per abbracciare un’impostazione che strizza l’occhio all'ultima Africa Twin: una viaggiatrice, capace, all’occorrenza, di tirare fuori le unghie anche in fuoristrada.

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C'è un aspetto curioso che lega il destino di queste due motociclette. Entrambe - in periodi diversi - sono diventate un riferimento per gli appassionati con una soluzione tecnica quasi identica con un bicilindrico a V di 650cc, benchè Transalp abbia iniziato la sua carriera con 600. E' curioso notare che il nuovo corso di queste due moto abbia ancora una volta scelto la stessa architettura meccanica, completamente diversa dal passato: bicilindrico parallelo, con una piccola differenza di cilindrata quasi trascurabile ai fini della collacazione di mercato.

Entrambe sono moto che si rifanno al passato, per cercare di conquistare nuovi motociclistici con l'effetto nostalgia. Transalp punta sul blasone e sulla storia ma la moto in sè (ruota da 21" a parte) non ha nulla a che vedere con il modello da cui eredita il nome. Suzuki, diversamente, preferisce prendere la strada del family feeling con i modelli del passato, riprendendo l'estetica squadrata della serie DR-Big e utilizzando colori nostalgici che fanno parte del passato del marchio, soprattutto la livrea giallo-blu. 

I numeri a confronto

 

Prima la meccanica: l'architettura è la stessa e pistoni corrono paralleli in un monoblocco con manovellismo a 270°. La cilindrata è molto simile: 755cc per la Honda e 776cc per la Suzuki, ma il modo in cui erogano potenza è coppia differisce un po': per la Transalp vengono dichiarati 92 CV a 9.500 g/min e coppia di 75 Nm a 7.250 g/min. Ad Hamamatsu hanno un valore di potenza inferiore nonostante il piccolo plus di cilindrata: 84,3 CV a 8.500 g/min e 78 Nm a 6.800 g/min.

Dai semplici numeri notiamo che il motore Honda è un pelo più sportivo, ma non diamo per scontato che si tratti di una moto più vuota ai bassi: honda ha da sempre saputo costruire moto con un'ottima schiena di erogazione enfatizzando i regimi medi e bassi. Per entrambe - possiamo stare certi - ci sarà una cura particolare nella regolarità dell'erogazione e nella taratura del ride-by-wire.

Ciclistica che le accomuna

HONDA, il ritorno della Transalp 750

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L’impostazione è quella delle origini, con ruota da 21’’ all’anteriore e 18 al posteriore, ma la rivisitazione del progetto sembra un po’ meno vicina alla “paciosa passeggiatrice" di un tempo, per abbracciare un’impostazione che strizza l’occhio all'ultima Africa Twin

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Ciclisticamente le due moto convergono più che in passato. Entrambe hanno una ruota con misure 90/90 21" davanti, ma il 150/70 posteriore è da 17" per la Suzuki e 18" per la Honda. In questo caso la misura della Transalp è un pelo più fuoristradistica, ma entrambe calzano pneumatici on-off di primo equipaggiamento ed è con questa copertura che daranno il meglio di sè come globetrotter. Il telaio è per entrambe a diamante con travi quadre in acciaio, un compromesso fra elasticità e rigidità sia per l'off-road che per il turismo stradale. Le sospensioni sono altrettanto simili, con upside-down davanti e forcellone di fattura semplice dietro, completamente regolabili su V-Strom e solo precarico per Transalp. Quest'ultima pesa 208 kg, la Suzuki 230 kg, entrambe in ordine di marcia

Tanto simili ma poi, quando le guardiamo, sono molto diverse. I gusti estetici non li vogliamo discutere in questa sede e sono moto che a modo loro stanno facendo discutere molto. Per entrambe c'è il sentore che il loro stile divida parecchio, forse per il nome che portano, o forse perchè a modo loro reinterpretano concetti tecnico-estetici tipici delle due aziende. Se - come si vocifera - entrambe saranno nella forbice degli 11-12.000 euro di listino, abbiamo due sfidanti dirette di mercato che punteranno alla Top 10 delle vendite... almeno in Italia. Chi la spunterà?

Eicma 2022, Suzuki V-Strom 800DE: media crossover che punta in alto

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