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Alpen Masters 2024: BMW S 1000 XR vs Suzuki GSX-S1000GX
Ci vai ovunque, ci vai davvero forte. Due agguerrite crossover quadricilindriche dall’indole prestazionale si sfidano sulle Alpi a colpi di versatilità
Diego D'Andrea
9 set 2024 (Aggiornato il 11 set 2024 alle 17:06)
BMW S 1000 XR vs Suzuki GSX-S1000GX: le sensazioni in sella
Due modelli tutto sommato simili nelle intenzioni ma rivelatisi diversi nella resa: la vittoria (piuttosto schiacciante!) è andata alla bavarese col punteggio di 404 a 373. Analizzando le voci della pagella, la BMW si impone in tutte le macroaree, ad eccezione di un paio di ex aequo. Il parziale nella categoria “Motore” è di 120 a 115. A dimostrazione che qui, nonostante i 20 cavalli in meno, la generosità del 4 in linea Suzuki ha saputo farsi valere arrivando a combattere (quasi) ad armi pari con un’unità ben più dotata. La bravura dei motoristi giapponesi, però, non è sufficiente a sconfiggere la logica dei freddi numeri e nonostante un carattere esplosivo-emozionale comune ad entrambi i modelli, la BMW ha ottenuto punteggi migliori. Dove, invece, la S 1000 XR prende nettamente il largo è nella categoria “Comportamento su strada”. Intendiamoci, non che la GX abbia sfigurato in termini assoluti, ma l’esperienza di una XR che con ali di libellula muove i suoi 241 chili (rilevati col pieno) tra i tornanti assassini del versante altoatesino dello Stelvio... ha quasi del soprannaturale. Certe “magie” in BMW sono la regola. Basta vedere come sanno trasformare pacioccose balenottere da turismo – leggi K 1600 GToR1250RT– in orche assassine in grado di azzannare tornanti “a passo da naked”. Nel caso della S 1000 XR, però, si va oltre, unendo a maneggevolezza e agilità una precisione di guida da sportiva racing fatta e finita. Davvero sorprendente: tanto pacifica nell’aspetto quanto mefistofelica nella guida aggressiva. Dove la Suzuki si prende una piccola rivincita è sul fronte della frenata, che misurazioni e rilevamenti a parte, ha convinto tutti i tester per potenza e modulabilità ineccepibili. Nonostante questo, il parziale di categoria fa segnare un netto 154 a 135 per la tedesca.
Altra voce sfavorevole alla giapponese è stata la categoria “Uso”: 77 a 70. Qui passando la pagella sotto la lente di ingrandimento si nota che i voti peggiori sono stati ottenuti sul fronte della dotazione, del carico utile e dell’autonomia; in quest’ultimo caso la BMW beneficia di consumi un po’ più bassi e di un serbatoio di maggiore capienza (di un litro). La sfida sul comfort di marcia, invece, finisce pari merito: la sella della Suzuki è risultata un po’ più confortevole; migliore la protezione aerodinamica sulla XS. Quisquilie. In generale, su questo versante, le due moto si equivalgono spuntando entrambe voti piuttosto alti in termini assoluti.
Insomma “superbike da turismo” potrà anche sembrare un ossimoro, ma solo per una certa, recente, disabitudine alle moto totali. E queste due, totali, lo sono davvero. La S 1000 XR, in più, risulta anche micidiale! Soprattutto nel macinare passi alpini. Una vittoria meritata, quella della BMW, che le vale la sfilata sul “red carpet” della finale dell’Alpen Masters 2024.
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