Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Honda ma anche le due italiane Ducati e Guzzi: sportività ed equilibrio. Una sfida che arriva dal 1988
Era l'ultima arrivata nel settore (ma con tutte le intenzioni di essere la prima) si poneva in diretto critico confronto con la Honda CBR 600 F, alla quale si avvicinava per scelte aerodinamiche, prestazioni, qualificazione, meccanica e... prezzo.
A livello di design, tra le rivali, presentava forse le forme più sgraziate ma che risponevano comunque a precise esigenze di funzionalità e aerodinamica. Dalla sua la media Suzuki mostrava inoltre una eccellente meccanica e ciclistica. Una moto che badava al sodo, la GSX 600 F, con finiture non ricercatissime ma con tanta sostanza. L' impostazione di guida era estremamente versatile per macinare chilometri su chilometri senza stress, ma che per la buona correlazione fra sella e manubrio, si dimostrava ottima anche qualora si desiderasse spingere a fondo.
I rilevamenti parlavano di:
Peso a secco 188 kg. Velocità massima 222,7 km/h. Accelerazione 0-100 km/h 3"9. Accelerazione 0-400 metri 11"9 - 181,0 km/h. Ripresa da 50 km/h 0-400 metri 14,7 - 139,0 km/h. Potenza massima 76,6 CV a 10700 giri/min. Coppia 5,4 kgm a 9500 giri/min. Peso in ordine di marcia 209,5 kg.
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