Ghezzi & Brian: le Moto Guzzi per i "teppisti"

Ghezzi & Brian: le Moto Guzzi per i "teppisti"

Elaborare le  Guzzi per correre e vincere in pista, e poi proporre anche moto di serie estreme sulla stessa base meccanica. La ricetta di Ghezzi & Brian è stata anticonformista ed estrema, ma alcune moto realizzate sono veri capolavori

22.04.2021 10:12

Abbiamo di recente scoperto che la Ghezzi & Brian naviga in cattive acque ed è stata messa in liquidazione a causa della crisi degli ultimi anni. Fin dal 1995 la piccola ditta artigianale ha sviluppato moto estreme su base Moto Guzzi, omologandole e distribuendole in tutto il mondo come oggetti super esclusivi. Vale la pena un ripassino su questo progetto nato dalla pura passione.

I primi passi nelle competizioni e la Supertwin 1100

Nei primi anni '90 arrivò in Europa, dall'Australia e dagli Stati Uniti, la voglia di correre con bicilindrici di grossa cubatura nati per la strada e non per la pista. La categoria regina del campionato non ammetteva moto con più di due valvole per cilindro e 1100cc di cubatura massima, quindi era una sfida fra moto inusuali come Ducati col Desmodue, BMW Boxer, Buell e... Moto Guzzi! 

I signori Giuseppe Ghezzi e Bruno Saturno detto "Brian" hanno deciso di muovere i primi passi nella Battle Of The Twins partendo da un motore Guzzi 1100 che in quegli anni equipaggiava moto come la 1100 Sport, e costruendo attorno una moto da competizione con telaio e ciclistica dedicate allo scopo. Fu un successo e da quel momento partì l'idea di creare una moto in piccolissima serie, per chi voleva un mezzo estremo ma con anima Guzzi: la Supertwin 1100 arrivò all'omologazione dopo poco, ed era qualcosa di unico: un granitico motore ad aste e bilancieri Guzzi sovrastato da una monoscocca in pezzo unico dal cupolino alla punta del codino. Gli scarichi alti per avere più luce a terra e una posizione di guida assolutamente pistaiola, completamente distesa. 

Le "power naked" furono il più grande successo

Ghezzi & Brian: i modelli storici FOTO

Ghezzi & Brian: i modelli storici FOTO

In Lobardia due appassionati hanno iniziato a correre con le Moto Guzzi, per poi realizzare un marchio artigianale di moto estreme e particolari con il motore di Mandello. Queste sono le Ghezzi & Brian

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A parte la stravaganza della Supertwin 1100 (per chi scrive la più affascinante di tutte le G&B), negli anni seguenti il duo ha deciso di realizzare anche delle power naked partendo dall'ottima base della V11, così venne prodotta la Furia con il suo inconfondibile sguardo a doppio proiettore sovrapposto e il telaietto posteriore a vista, che a sua volta si declinò in versioni a tiratura ultralimitata come la Titanium e la Otto. La più camaleontica fu la seguente Fionda, moto nata come streetfighter con richiami al mondo cafè racer, ma poi offerta anche come kit di trasformazione per chi ha già una Guzzi V11, moto da cui deriva strettamente, condividendone il telaio.

E' dall'idea del kit Fionda che nasce nel 2007 la parte interamente dedicata alle trasformazioni delle Guzzi dei clienti in Ghezzi & Brian, e i cavalli di battaglia del marchio vennero modificati in modo da essere "plug & play" ed essere installati sulla moto trasformando i V11 in Fionda e Furia, oltre che nella seguente Sport Monza, una carenata dalle linee senza tempo che richiama un altro importante progetto realizzato da G&B: la Moto Guzzi MGS-01

MGS-01, al servizio di Mamma Guzzi

Moto Guzzi MGS-01 Corsa FOTO

Moto Guzzi MGS-01 Corsa FOTO

Guzzi da corsa. Era il 2004 quando venne presentata una moto, realizzata da un progetto in origine da Ghezzi & Brian, che lasciò in tanti a bocca aperta. La Moto Guzzi MGS-01 Corsa fu encomiabile connubio del robusto bicilindrco trasversale "Big Bore" (rivisto partendo dalla preparazione del mitico Dr. John) abbinato ad una ciclistica ed una semicarena da sportiva purosangue con grossa presa d'aria posizionata sul frontale.

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In modo indiretto Ghezzi & Brian hanno segnato un capitolo fondamentale della storia motociclistica italiana, sviluppando e realizzando per conto di Moto Guzzi la MGS-01 Corsa, moto da pista estrema che ha portato il marchio di Mandello a dominare le scene nella Battle Of The Twins del 2006 e 2007 guidata da Vittoriano Guareschi. E' l'ennesima dimostrazione che i due ragazzi lombardi ci sapevano fare con le moto da gara, e purtroppo anche la conferma che il merito di tutto l'ha avuto solo Moto Guzzi, che su questa moto meravigliosa ha applicato solo i loghi.

Negli anni a seguire il controllo della G&B passò nelle sole mani di Saturno, ma il progetto dei kit di trasformazione è continuato e nel 2012 ne arrivò anche uno su base Griso di nome Motard V-Twin, motardona non particolarmente riuscita dal lato estetico. In seguito nessuna nuova moto e di recente è stato proposto un progetto di redesign della Ducati 1199 Panigale, come anche l'idea di realizzare una moto per il campionato Moto2. Purtroppo nessuno dei due si è concretizzato ed è notizia di qualche mese fa della messa all'asta dell'attività. 

Si chiude così- per ora - un capitolo più che ventennale unico nel suo genere, in cui due tecnici hanno deciso di spendere tutta la loro passione nell'idea più folle che potesse venirgli in mente: realizzare moto estreme utilizzando unicamente motori Moto Guzzi, il marchio italiano meno estremo di tutti. La cosa più bella di tutto questo percorso è che ci sono davvero riusciti, vincendo in pista e facendo vincere anche la Moto Guzzi con la MGS-01. Ci sarà un futuro per questa perla del motociclismo italiano?

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