Trump e i dazi: che effetto hanno sull'economia europea

Trump e i dazi: che effetto hanno sull'economia europea
Dopo aver annunciato, attivato e poi sospeso per 3 mesi i dazi del 20% su quasi tutti i prodotti provenienti dall'Europa, la commissione europea ha reagito con dei contro-dazi, poi sospesi. Ne abbiamo parlato con i rappresentanti dell’ACEM e dell’ANCMA

Alessandro Vai

05.06.2025 10:24

Lo scorso 2 aprile il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annunciava l’entrata in vigore dei dazi su moltissimi prodotti provenienti da tutte le parti del mondo, seminando il panico sui mercati internazionali e provocando un tracollo delle borse. La situazione si è fatta preoccupante, così la Casa Bianca ha dovuto annunciare una parziale retromarcia, mettendo in pausa i temutissimi dazi per tre mesi, precisamente fino al prossimo 14 luglio. Questo ha arrestato il crollo degli indici delle borse di tutto il mondo, che hanno poi iniziato un timido recupero, ma rimangono ancora lontane dai livelli di inizio anno.
Nel frattempo si è diffusa una forte apprensione in diversi settori industriali e finanziari, senza contare le conseguenze già subite da molti lavoratori e il grande scetticismo degli analisti. Sì, perché ai dazi americani molti Paesi risponderebbero con misure speculari, gettando il commercio internazionale nel caos.

Anche nel settore due ruote c’è molta preoccupazione, perché quello americano è un mercato florido per tante aziende, sia europee che italiane. In più, con oltre 420.000 unità annuali, l’Italia è il primo produttore di motocicli in Europa e vanta un significativo surplus commerciale nei confronti degli USA: importa veicoli per 1,2 milioni di euro e ne esporta per oltre 238 milioni.

Indice:

  • Intervista a Michele Moretti: "Anche se i dazi sono stati sospesi, la situazione rimane critica";
  • Come funzionano, nella pratica, i dazi americani? (pag.2);
  • Le moto europee più vendute negli Stati Uniti nel 2024 (pag.3);
  • Intervista a Mariano Roman: "I dazi dovrebbero essere a zero per tutti" (pag.3);
  • Intervista a Antonio Perlot: "Quello che è successo dopo non ci ha sorpreso" (pag.4);
  • Trump e i dazi: non è la prima volta che il presidente americano minaccia l'Europa (pag.4);
  • La risposta dell'UE ai primi dazi di Trump (pag.5);
  • Conclusioni (pag.6).

Michele Moretti: "Anche se i dazi sono stati sospesi, la situazione rimane critica"

Così, per capire meglio la situazione abbiamo parlato con Michele Moretti, Responsabile delle Relazioni Istituzionali dell’ANCMA: "Anche se i dazi sono stati sospesi – inizia Moretti – la situazione rimane critica, perché la sospensione non basta per scongiurare l’innesco di una guerra commerciale. Se dopo il 14 di luglio i dazi venissero effettivamente confermati, la Commissione Europea reagirebbe alla stessa maniera. Questa situazione si era già verificata durante la prima amministrazione Trump (20 gennaio 2017 - 20 gennaio 2021, n.d.r.) che aveva attivato i dazi su acciaio e alluminio; a quel punto l’Europa aveva introdotto un controdazio sulle moto oltre i 500 cc. Fortunatamente la situazione era rientrata in fretta, nel giro di due anni".

– Quindi rischiamo che si ripeta qualcosa di simile?

"Forse anche peggiore, perché quando la Commissione UE ha definito i dazi compensatori ha inserito tutte le moto, quindi una posizione ancora più restrittiva. Poi questi dazi sono stati congelati dopo l’annuncio della “pausa” da parte dell’amministrazione Trump".

*Come funzionano, nella pratica, i dazi americani a pag.2 

 

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