Si può agganciare un carrello alla moto? Cosa dice la Legge

Si può agganciare un carrello alla moto? Cosa dice la Legge

Viaggiando all’estero capita spesso di imbattersi in moto che lo fanno senza problemi, al fine di trasportare bagagli o altri oggetti. Da noi, invece, la situazione è in divenire

Redazione - @InMoto_it

26.11.2024 10:47

L’AVVOCATO RISPONDE è una rubrica di InMoto in cui l'Avv. Giacinto Bocchino risponde alle curiosità, dal punto di vista legale, che riguardano il mondo delle due ruote ma, spiegate in termini semplici e comprensibili.

Questo mese, la lettera arrivata allo studio legale è stata la seguente: "Buongiorno, quest’estate durante un viaggio in Europa, ho notato alcuni motoveicoli dotati di una sorta di gancio traino e di carrellino posteriore, e mi chiedevo se anche in Italia questa possibilità fosse concessa, perché non li ho mai notati sul nostro territorio e potrebbero essere utili, soprattutto se si viaggia in due. Alfredo"

Impennare in moto, si può? Cosa dice la legge

Si può trainare un carrello alla moto?

La risposta dell'avvocato 

Grazie Alfredo per la domanda, la cui risposta potrebbe essere utile per tutti i lettori. Benché non tutti possano gradire l’idea di agganciare alla moto un carrello portaoggetti, preferendo la più tradizionale “avventura” con quello che le borse possono contenere, non c’è dubbio che a chi predilige campeggi, magari anche liberi, potrebbe sembrare un’ottima opportunità senza snaturare la propria passione per le due ruote.

Per rispondere alla domanda, siamo in un momento in cui mio malgrado non riesco a fornire una risposta oggettivamente certa, ma cercherò di essere utile procedendo per gradi. Attualmente, o per lo meno nel vigore dell’attuale Codice della strada, dovremmo ritenere che sia vietata in Italia la possibilità da parte di una moto di trainare carrelli-rimorchi portaoggetti, e questo è desumibile implicitamente dall’art. 56 Codice della strada che al suo primo comma, espressamente recita:
1. Ad eccezione di quanto stabilito dal comma 1, lettera e) e dal comma 2 dell’articolo 53, i rimorchi sono veicoli destinati ad essere trainati dagli autoveicoli di cui al comma 1 dell’art. 54 e dai filoveicoli di cui all’art. 55, con esclusione degli autosnodati”.

La norma prevede dunque che solo gli autoveicoli possano trainare i rimorchi e tra le eccezioni non rientrano i motoveicoli. Le eccezioni richiamate dalla norma infatti sono quelle previste dell’art. 53 lettera e) “mototrattori: motoveicoli a tre ruote destinati al traino di semirimorchi” e secondo comma “Sono, altresì, considerati motoveicoli i motoarticolati: complessi di veicoli, costituiti da un mototrattore e da un semirimorchio, destinati al trasporto di cui alle lettere d), f) e g)”.

La situazione in Europa

Viceversa, nella maggioranza dei Paesi europei la possibilità è concessa e dunque non dubito che si possano incontrare centauri con carrellino o rimorchio posteriore. La normativa cambia da Stato a Stato e non è uguale a livello europeo. Potremmo dire simile con qualche differenza, ad esempio sul peso trainabile, sulla lunghezza/ larghezza del rimorchio, sulla velocità da tenere in caso di traino. In alcuni vi sono anche limiti di cilindrata.

La situazione in Italia

In Italia la situazione è particolare.
Mentre il nostro Codice della strada non prevede la possibilità di traino da parte dei motoveicoli, quelli immatricolati all’estero possono liberamente circolare sul nostro territorio. Nell’ambito di una più ampia riforma del Codice della strada su cui sta lavorando il nostro legislatore nel corso del 2024 (benché già nel 2023 fossero state apportate modifiche) è stata presentata una proposta di legge in modifica dell’articolo 56 del Codice della strada, per uniformare la nostra legislazione all’indirizzo indicato dalla direttiva 97/24/CE del Parlamento europeo, che disciplina, tra le altre cose, le caratteristiche che devono avere i ganci di traino applicabili ai motocicli a due e a tre ruote, prevedendo, in sostanza, che i motoveicoli possano trainare rimorchi.

Il Nuovo Codice della Strada si uniforma alla normativa europea

Nel marzo 2024, la riforma del Codice della strada in Italia, con diverse modifiche, è stata approvata dalla Camera dei deputati con 163 voti favorevoli e 107 contrari. E allo stato, sembrerebbe che la modifica dell’art. 56 CDS sia passata uniformandoci alla normativa europea sul punto. Si sarebbe dovuto pronunciare il Senato per rendere definita la riforma, ma al momento si trova ancora in Commissione Giustizia, ove il nuovo testo dovrà essere discusso con eventuali emendamenti. Potremmo ritenere che l’Italia, uniformandosi agli altri Paesi europei, modifichi l’art. 56 CDS consentendo anche sul nostro territorio la possibilità di trainare rimorchi anche per le moto.

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