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Honda, arriva l'avviso di cambio corsia: come funziona
Secondo un brevetto depositato, la Casa alata starebbe lavorando a un sistema di avviso che sfrutta radar e telecamera frontali

Alessandro Codognesi
Pubblicato il 15 aprile 2025, 15:17
Honda è da sempre leader nel presentare nuove tecnologie, è l’azienda che forse più di tutte ha sperimentato strade non ancora esplorate. L’ultima novità in rampa di lancio è, come spesso accade per Honda, a tema sicurezza: un innovativo avviso di cambio corsia, per il quale l’azienda di Tokyo ha appena registrato un brevetto che rivela interessanti dettagli.

Su quale modello potrebbe debuttare
Si tratta di una tecnologia già presente nel mondo dell’auto, ma che Honda vuole portare anche nel settore motociclistico. Secondo le informazioni emerse e scoperte da Cycle World, uno dei modelli che potrebbe introdurre questa tecnologia è la Goldwing, la maxi-tourer per eccellenza del colosso giapponese.

Come funziona?
Diversamente da altri sistemi già esistenti, quello di Honda utilizzerebbe una telecamera (per riconoscere i segnali stradali e la linea di demarcazione) e un radar (utile per monitorare i veicoli che precedono) montati sulla parte anteriore della moto. Il sistema dovrebbe riuscire a distinguere un cambio di corsia volontario (con freccia attivata) da uno accidentale. In quest’ultimo caso, si attiva un avviso (acustico e visivo, attraverso la strumentazione) nel momento in cui la moto attraversa la linea centrale o laterale. Il sistema avvia anche un timer interno che monitora la situazione per alcuni secondi (il brevetto parla di tre secondi, ma il valore potrebbe cambiare). Se in quel lasso di tempo rileva che i movimenti rientrano nei parametri normali, ad esempio per uno scarto intenzionale, l’allarme viene spento, evitando falsi avvisi.
Un altro aspetto interessante è che, se la moto inizia a muoversi tra le auto in colonna, il sistema ricalibra i parametri per evitare falsi allarmi, una furbizia pensata proprio per noi europei, che a quanto pare sgusciamo nel traffico più di tanti altri...

Conclusioni
Anche se per ora si tratta solo di un brevetto, potrebbe rappresentare un’integrazione più completa dei classici sistemi ARAS (Advanced Rider Assistance Systems) della concorrenza, dato che, va ricordato, Honda attualmente non utilizza nessuno di questi sistemi (cruise controlo adattivo, blind spot detection...). Una mossa che tuttavia conferma ancora una volta la volontà del marchio nel raggiungere i propri obiettivi: entro il 2050 vogliono arrivare a 0 incidenti stradali fatali!
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