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Prova Aprilia RS 660: i voti del #SottoEsame

Prima dell’Aprilia RS 660, nel mercato moto, c’era un enorme spazio vuoto. Quello che, fino a pochi anni fa, era occupato dalle sportive stradali, moto non esasperate come le SS tutte spigoli e cordoli ma nemmeno accomodanti come le turistiche. Moto che oggi sono più rare di un fiore del deserto: potremmo citare la CBR650R, o la Ducati Supersport. Ma comunque saremmo fuori strada. Ora però l’Aprilia RS 660 c’è per davvero, è realtà, e costa il giusto: 11.050 euro, tutto compreso. Vi spieghiamo cosa comprende, oltre a come si guida, nel nostro consueto #SottoEsame.

DESIGN APRILIA RS 660

Dite pure quello che vi pare ma a noi, l’Aprilia RS 660, fa battere il cuore. C’è qualche plastica un po’ posticcia qui e là, ma il design complessivo è filante, leggero, slanciato. Una modella sotto sfilata. Ma d’altra parte, quando il design è firmato Miguel Galluzzi (padre della prima Ducati Monster, per dirne una), c’è poco da aggiungere. VOTO 9

CONTENUTI TECNICI APRILIA RS 660

Quando gli ingredienti di partenza sono buoni, è molto facile che il piatto finale sia appetitoso. E gli ingredienti dell’Aprilia RS 660 sono quelli giusti. Motore bicilindrico parallelo di 659 cc strettamente imparentato con il 4 cilindri a V dell’RSV4 (manovellissimo a 270°), capace di 100 CV tondi a 10.500 giri e 67 Nm. È assistito da un’elettronica molto completa: la piattaforma inerziale sovrintende a controllo di trazione, ABS Cornering, anti-wheelie, mappe motore, cruise control e freno motore, tutto regolabile attraverso i 5 Riding Mode disponibili (due pensati per la pista, tre per la strada) e la strumentazione TFT a colori. Non manca nemmeno il quickshifter bidirezionale. Il motore è racchiuso in un telaio perimetrale in alluminio che ha funzione portante (il forcellone è infulcrato al carter posteriore) mentre le sospensioni sono Kayaba regolabili. VOTO 8

ERGONOMIA E COMFORT APRILIA RS 660

È una moto sportiva, l’Aprilia RS 660, su questo non ci piove. Tuttavia alcuni accorgimenti migliorano parecchio la convivenza quotidiana, come il telaietto particolarmente rastremato, che permette di poggiare saldamente i piedi a terra. Il peso è risicatissimo, appena 183 kg col pieno, e i semi-manubri sono aperti, non spioventi e comunque ben al di sopra della piastra. Sì, è una sportiva caricata sull’avantreno, ma senza esasperazioni. Solo i più alti (oltre il metro e 85) si troveranno un po’ troppo raccolti in sella, peraltro un po’ scivolosa nelle frenate più importanti. VOTO 7,5

PIACERE DI GUIDA E FATTORE EMOZIONALE APRILIA RS 660

In Aprilia hanno lavorato con un unico obiettivo: realizzare una sportiva stradale estremamente sfruttabile, in ogni senso. Doveva essere una moto facile e leggera. Obiettivo raggiunto: la posizione di guida non estrema aiuta anche chi è meno esperto. Il motore è zucchero a velo: dolce, pastoso, morbido a qualunque regime, non strattona ed eroga con fluidità tutto ciò che ha. Non è un mostro di coppia, ma oltre i 7.000 giri cambia passo e allunga con insistenza fino a poco prima della zona rossa. Serve di più? Su strada, francamente, no. E la ciclistica è la sua sposa perfetta. Sempre facile e intuitiva, l’Aprilia RS 660 non alza certo bandiera bianca quando si tratta di guidare sul serio. Anzi: difficile trovare moto altrettanto efficaci e rapide in un misto di montagna. Curva svelta, precisa come un bisturi, accucciandosi sulle sospensioni solo quanto serve a trasferire carico sui pneumatici. Non ha la rapidità di una naked nei cambi di direzione, ma in ingresso curva è decisamente più chirurgica (quantomeno, della maggior parte di naked). La frenata è perfetta (si ringrazia Brembo): potente e ben modulabile. Il quickshifter? Preciso, ma non il più preciso. VOTO 10

RAPPORTO QUALITA’/PREZZO APRILIA RS 660

Considerato ciò che offre (tutto quanto descritto è di serie, a meno dell’unghia monoposto), l’Aprilia RS 660 costa il giusto: 11.050 euro. Optional ci sono tanti accessori sportivi (tra cui lo scarico Akrapovic, il monoammortizzatore Ohlins e il software per rovesciare il cambio) ed è disponibile in tre olorazioni e anche in versione depotenziabile per le patenti A2 (95 CV). VOTO 8

CONCLUSIONI APRILIA RS 660


Aprilia è andata a coprire un segmento ormai spopolato. L’RS 660 è una sportiva stradale moderna, con grandi prestazioni (non immaginatela come una moto per neopatentati) ma estremamente sfruttabile e godibile. Difficile immaginare una concorrente diretta: paradossalmente potrebbe essere una naked di media cilindrata (ci vengono in mente la KTM 790 Duke e la Triumph Street Triple R). Rispetto a queste però l’RS offre una posizione più sportiva, buona anche per qualche sgambata in pista. VOTO FINALE 8,5

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