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Fase 2, dal 18 maggio addio autocertificazione: cosa cambia per i motociclisti

Il 18 maggio rappresenta una data fondamentale per la vita degli italiani. Da quel giorno, infatti, grazie alle concessioni del Governo, torneremo a una parvenza di normalità, con la riapertura delle attività commerciali (i concessionari hanno riaperto già dal 4 maggio scorso) e la possibilità per tutti di reincontrare non solo parenti e congiunti, ma anche gli amici (rimane naturalmente il divieto di creare assembramenti).

Il 18 maggio segnerà anche l'addio all'autocertificazione. Il modulo per giustificare i nostri spostamenti infatti non sarà più necessario per chi si muove all'interno della propria regione o del proprio comune. Rimarrà valido solo per chi dovrà spostarsi fuori regione, e in quel caso si dovrà specificare il motivo: lavoro, salute o necessità.

UN GIRO IN MOTO? SI PUò, MA...

Ma l'abbandono dell'autocertificazione per gli spostamenti interni implica anche che i motociclisti potranno riprendere a fare qualche giro in libertà. Sia chiaro, non è una libertà totale: le regole per la sicurezza dovranno ovviamente essere rispettate. Si potrà andare quindi in moto da soli, senza poter trasportare passeggeri (al massimo il proprio convivente) e, soprattutto, non si potrà girare in compagnia. Vietati quindi i motoraduni ma anche, più semplicemente, le gite insieme ai propri amici.

La moto, forse la forma di distanziamento sociale più pura che c’è

Sotto questo aspetto, Liguria e Abruzzo (a cui si aggiungono Puglia e Friuli Venzia Giulia) hanno anticipato i tempi, autorizzando i propri cittadini a compiere moto turismo rimanendo all'interno dei confini regionali.

Wheelup, dal 18 maggio riapertura con promozione