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Fase 2, Yamaha riprende l'attività in Europa

Si riparte, o almeno ci si prova. L'avvio della Fase 2 consente ad alcuni Marchi di provare a riprendere le proprie attività, per dare un segnale e scacciare via i numeri da incubo registrati dal mercato motoristico nel mese di aprile. Cifre pronosticabili ma inevitabili.

Fase 2, cosa (non) cambia per i motociclisti

Yamaha dunque, dopo il lockdown aziendale, riapre i propri stabilimenti in Italia e Francia. La produzione riprende nelle fabbriche Motori Minarelli a Calderara di Reno, nel bolognese, e alle industrie MBK a Saint Quentin, dai cugini transalpini. Per un'attività lavorativa che era stata ovviamente bloccata lo scorso marzo per adempiere ai decreti legge stabiliti dai governi europei in materia COVID-19, e che nel mese di aprile aveva già conosciuto una prima fase di riapertura, con una pianificazione del lavoro.

A proposito della rinascita Yamaha, ha parlato Eric de Seynes, presidente e AD di Yamaha Motor Europe: "La riapertura dei nostri impianti di produzione di motociclette, scooter e motori in Europa è una notizia positiva in un periodo molto complicato. Questo risultato è stato possibile grazie alla collaborazione con tutte le parti coinvolte e la ripartenza avverrà garantendo tutti gli standard di sicurezza per i nostri dipendenti".

Fase 2, concessionari riaprono dal 4 maggio: come comportarsi?

"La riapertura dell'attività produttiva - aggiunge de Seynes - rappresenta anche un momento chiave per supportare con i nuovi prodotti la nostra rete di concessionari che nelle prossime settimane riavvierà le operazioni in tutti i Paesi coinvolti dal lockdown, tra cui l'Italia il 4 maggio e la Spagna l'11 maggio".