Mercato moto, il Covid-19 azzera le vendite: Aprile -97%

Mercato moto, il Covid-19 azzera le vendite: Aprile -97%

ANCMA chiede "incentivi urgenti per sostenere domanda interna penalizzata da lockdown nel periodo di massima vendita"

Redazione - @InMoto_it

04.05.2020 18:41

Come facile prevedere ad Aprile si è abbattuto un autentico uragano sulle immatricolazioni delle due ruote. Se a Marzo il passivo si è attestato su un -66% nel mese appena trascorso il passivo è da guinness (negativo). "Con le ultime settimane segnate dal blocco della rete di vendita, il mercato di aprile delle due ruote chiude con un netto e atteso - 97% sullo stesso mese dell’anno scorso, mentre i primi quattro mesi del 2020 fanno segnare un - 47% su base annua. Di fronte a questo prevedibile e preoccupante azzeramento del mercato nel periodo di massima vendita, il nostro settore industriale e la sua filiera dovranno essere aiutati o altrimenti saranno a fortissimo rischio. Per questo torniamo a chiedere all’esecutivo e al ministro Patuanelli che vengano previsti subito incentivi all’acquisto al fine di sostenere la domanda di tutte le due ruote in un mercato che vive di forte stagionalità e che proprio per questo, a differenza di altri, non riuscirà a recuperare i volumi persi nel lockdown”. È quanto ha dichiarato il presidente di ANCMA (Associazione ciclo motociclo e accessori) Paolo Magri, commentando i dati di immatricolazione delle due ruote a motore.  

MOBILITÀ DUE RUOTE PROTAGONISTA FASE 2

Abbiamo apprezzato l’idea del ministro De Micheli di prevedere il buono mobilità alternativa, tuttavia è evidente che, alla luce del ridimensionamento del trasporto pubblico, – ha rimarcato Magri – anche motocicli, scooter e ciclomotori saranno protagonisti della mobilità della Fase 2 per le loro prerogative esclusive, tra cui il minore impatto ambientale e quello sul traffico urbano, la garanzia di distanziamento sociale e la velocità negli spostamenti di lunga percorrenza”. 

RETE CONCESSIONARI IN AFFANNO

Questa opportunità reale e concreta - ha concluso Magri - si confronta altresì con un rallentamento nella fiducia e del potere d’acquisto delle famiglie e con una rete di concessionari in pesante affanno: anche per questo riteniamo indispensabile e urgente un sostegno sussidiario al comparto da parte del Governo”.

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