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Yamaha Ténéré 700: come è fatta la moto per il Challenge

La Yamaha Ténéré 700 rappresenta un’ottima base di partenza per allestire un mezzo adatto al fuoristrada: anche quando il fuoristrada è “vero”, all'interno del contesto del Yamaha Ténéré Challenge, monomarca inserito nel Campionato Italiano Motorally.

Yamaha Ténéré Challenge: sfida a nuovi orizzonti

Dettagli per un assetto controllato

Partiamo dalle sospensioni, elementi fondamentali nella guida: la forcella originale è stata “svuotata” ed equipaggiata con cartucce interne Andreani completamente regolabili (doppio pistone, escursione ruota di 233 mm).

L’ammortizzatore di serie è stato invece rimpiazzato da una unità Ohlins con serbatoio del gas pressurizzato esterno, precarico con comando remoto e possibilità di regolazione in compressione ed estensione. Il tutto per una spesa complessiva di circa 1.800 euro, manodopera esclusa. Ciò ha permesso di avere una moto decisamente più sostenuta, in grado di affrontare buchi e salti senza arrivare al classico fondocorsa, mantenendo quindi sempre un assetto controllato.

Bicilindrico: quello di serie è ottimo

Il motore, invece, così come filtro dell’aria e impianto di scarico, è rimasto quello di serie: la base di partenza è già ottima sia a livello di erogazione sia di potenza massima. Insomma, cambiare lo scarico, ad esempio, porta un vantaggio solo in termini di peso, non certamente quanto a prestazioni. Occhio solo al filtro: l'unità installata di serie ha materiale filtrante cartaceo e non è quindi lavabile per la consueta manutenzione necessaria nell'off-road. Nel caso, esistono filtri lavabili aftermarket che possono andare a sostituire quello di serie.

Attenzione agli accessori per l'off-road

Per adattare la moto all’uso più intenso in off-road, sono stati montati alcuni accessori, a partire dai cerchi Excel con raggi rinforzati e canale più stretto (per il posteriore) che consentono il montaggio di gomme specialistiche ma soprattutto delle mousse che scongiurano eventuali forature (occhio, però, che queste ultime se usate in autostrada a velocità sostenute si deteriorano molto in fretta). Un accessorio fondamentale è il paracoppa in alluminio che mette a riparo il basamento, i collettori e il filtro olio da eventuali urti o pietre. Quello installato è parte degli accessori ufficiali Yamaha, utilizza gli attacchi sulla parte inferiore del telaio e ha uno spessore di ben 4 mm. Può essere sfruttato anche come punto di appoggio del cavalletto durante le operazioni di manutenzione.

Tra gli accessori Yamaha anche la “guida catena” che garantisce in ogni condizione (salti, buche, fango, ecc.) l’allineamento degli organi della trasmissione. Ultimo, ma non meno importante, le pedane specialistiche, più larghe e abbondantemente seghettate. Quando il fondo si fa pesante la presa degli stivali è fondamentale. Non va dimenticato neppure la retina di protezione del radiatore di raffreddamento: la ruota anteriore o una moto che vi precede possono sollevare o sparare detriti sulle alette danneggiando questo elemento, arrivando nei casi estremi alla fuoriuscita del liquido. A quel punto il danno è tale da obbligarvi alla sosta.

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