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LISTINO

Rewind, Aprilia RS 50 Extrema: non chiamatemi "cinquantino"

Il "cinquantino" supersport di casa Aprilia aveva tutto quello che serviva per fare impazzire i giovanissimi appassionati, risultando stilisticamente identico (livrea compresa) alla omologa versione di 125 cc. Di quest'ultima riproponeva infatti le stesse forme del bel cupolino, dell'avvolgente carenatura, dell'affusolato codino e con la medesima precisione e ricercatezza delle finiture. Lo testimoniavano le belle ruote in lega leggera, l'accurato design degli specchi retrovisori, la completezza della strumentazione e l'ottima realizzazione dei principali comandi. Non proprio, dunque, un semplice "ciclomotore", nonostante il Codice della Strada ne relegasse di fatto prestazioni e posizionamento in quella categoria.

REWIND, APRILIA AF1 FUTURA 1991: SPORTIVA CON CLASSE

PICCOLA MOTO, TECNICA DA GRANDE

Dal punto di vista costruttivo l'RS 50 adottava il robusto telaio a doppio trave discendente in acciaio, completato dal forcellone monobraccio, a cui era accoppiata la forcella teleidraulica a perno centrale con steli di 30 mm ed escursione di 110 mm, la stessa offerta dal singolo ammortizzatore posteriore. Il raffinato impianto frenante si componeva di un grosso disco anteriore di 290 mm e di un'unità posteriore di 220 mm , entrambi installati su cerchi in lega a tre razze provvisti di pneumatici tubeless. Completamente nascosto dalla carenatura, l'evoluto propulsore a due tempi, monocilindrico, raffreddato a liquido, vantava la lubrificazione automatica, il contralbero bilanciatore, l'ammissione lamellare nonché un raffinato gruppo termico ed il nuovo cambio a cinque marce (in luogo del precedente a tre rapporti in ossequio alle più permissive norme al periodo in vigore) ben spaziate. Il prezzo non era di quelli popolari, ma oggi sarebbe un discreto affare è da dire: 4.480.000 lire (circa 2400 euro al cambio).

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