Home

Test

Special

Scooter

Green

Turismo

Accessori

Abbigliamento

InMoto

LISTINO

Ducati DesertX Vs. Lucky Explorer 9.5: una poltrona per due

Abbiamo già parlato della bizzarra situazione che si è venuta a creare nel 2021, con Ducati ed MV Agusta che hanno deciso nello stesso periodo di realizzare una moto tributo alla grandiosa Cagiva Elefant, icona degli anni '90 che ha vinto la Parigi-Dakar e rimasta nel cuore di tutti gli appassionati. L'operazione nostalgia è legittima da entrambe le parti, il Gruppo Castiglioni (che non era ancora MV Agusta al tempo) gestiva Cagiva, e Ducati - in quanto parte anch'essa della holding - aveva dato il motore a questo gioiello. 

Fianco a fianco, chi ha più "vibes"?

Ed eccole finalmente una di fronte all'altra, la tanto attesa Ducati DesertX e la Lucky Explorer 9.5. Ci piace vedere come la Ducati abbia rispettato quasi in toto le forme del concept visto due anni fa, e anche in versione di serie presenta le stesse proporzioni e caratteristiche estetiche retro-moderne che la 9.5 interpreta in maniera decisamente diversa. In entrambe possiamo vedere l'ispirazione alla Dakar, i colori tipici delle grafiche dello sponsor Lucky Strike, il doppio proiettore anteriore e l'impostazione spiccatamente enduro con ruota anteriore da 21".

Quello che comunque notiamo è che le interpretazioni dei due centri stile seguono filosofie diverse. La Ducati è pulita e semplice nelle linee, punta alla razionalizzazione del concetto e propone una Elefant in salsa minimalista, proprio come l'ultima tendenza di design impone. La 9.5 invece ricalca forse meglio le proporzioni del mezzo originario, ma lo fa calcando molto la matita con linee più fitte e ultramoderne. Le due "strade" si possono capire anche dal logo, semplici linee dritte colorate per la Ducati, più dinamico e grafico quello della MV Agusta.

Potremmo anche dire che Ducati pare trarre più ispirazione dalle linee essenziali e funzionali delle Elefant che correvano davvero alla Parigi Dakar, con un cupolino piccolo e superfici lisce per lasciare spazio a loghi di sponsor e numero di gara. Per la 9.5 l'interpretazione sembra arrivare più dalla Elefant stradale, con forme più abbondanti e protettive tipiche delle moto omologate.