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Test Royal Enfield Scram 411: scrambler d'altri tempi VIDEO

La Royal Enfield Himalayan si sfila la tuta mimetica e indossa un paio di jeans e maglietta per un'uscita con gli amici. Diventa così la più sbarazzina - e cool - Scram 411, una moto che già nel nome ha il suo intento d'uso: una scrambler vera e propria che ci riporta alle care vecchie monocilindriche di inizio anni '90 ma con una ancor più spiccata versatilità. Ve l'abbiamo già raccontata punto per punto nel nostro #SottoEsame e in questo video andiamo a riassumere quelle che sono le nostre impressioni a caldo durante il test.

La moto della prova

La Scram 411 sfrutta la stessa meccanica della Himalayan. Parliamo perciò di un monocilindrico a corsa lunga a quattro tempi e raffreddato ad aria e olio che eroga poco più di 24 CV a 6500 giri ma una coppia di ben 32 Nm a 4250 giri. Perciò è corretto aspettarsi una buona generosità ai bassi regimi a tutto vantaggio di disimpegni nel traffico e piacevoli trotterellate nel misto stretto. Rispetto alla sorella adventure, però, la Scram si snellisce di 14 kg rinunciando ad alcune sovrastrutture e acquista una ruota anteriore da 19" anziché 21". Bastano queste due differenze per renderla già molto diversa dal punto di vista dinamico e più spavalda quando arrivano le curve. La nuova sella in pezzo unico è molto comoda e dista soli 790 mm da terra.

Particolarmente invitante è anche il prezzo: 5.000 euro per le versioni in color grafite con particolari oro, rossi o azzurri e 200 euro in più per le colorazioni White Flame (quella mostrata nel video) e Silver Spirit.