Home

Test

Special

Scooter

Green

Turismo

Accessori

Abbigliamento

InMoto

LISTINO

EICMA 2025, il futuro arriva da Est: Cina e India guidano la rivoluzione delle moto

Mario Draghi ha ripetuto che in Europa le cose non stanno andando bene. Per l’industria, per la transazione ecologica, per le nuove tecnologie.
Gli credo.

Rajiv Bajaj, CEO del gruppo indiano che sta salvando la KTM dal suo disastro finanziario e industriale, ha chiarito che non c’è futuro in Europa per una produzione moto profittevole.
Sottoscrivo.
E aggiungo che i costi industriali di tanti modelli europei sono da tempo contenuti grazie alle forniture asiatiche. Anzi, i bilanci quadrano a volte proprio grazie alle vendite e alle produzioni a Est.
Con buona pace di chi parla ancora di “made in pizza-fichi country”, sarebbe forse ora di aggiungere “thanks to China”.

EICMA sarà lo specchio del CIMA?

Ecco perché non vedo l’ora di entrare a EICMA e ammirare le novità che arriveranno da lontano. Sulle quali stanno lavorando anche molti tecnici e designer europei, perché è grazie ai costruttori asiatici e indiani che possono mettere a frutto la loro esperienza e creatività.
A giudicare dalle novità anticipate al CIMA di settembre - il salone cinese più importante, dove ancora una volta c’è stato grande sfoggio di progetti, motori e modelli - ho l’impressione che imprenditori e manager a Est siano molto più convinti. Ci credono ancora nelle moto.
Ci credono per davvero e stiano investendo tanti soldi. Quindi ben vengano. Che si prendano il mercato.

E l’industria europea?

Cosa? Ah sì... uhm... massì, a EICMA darò un’occhiatina anche ai loro stand. Chissà... magari qualcosa... A dire il vero non ho sentito parlare di veri investimenti e grandi piani di produzione.

Se ci credono poco loro, chi sono io per credere il contrario?
Io credo soprattutto a Draghi e Bajaj.