Dopo mesi di asfalto deserto e moto chiuse in garage, con l’allentamento delle restrizioni, le strade sono tornate a popolarsi. Immancabili i controlli della polizia con il telelaser, per segnalare eventuali superamenti dei limiti di velocità: a Trieste, a quanto pare, i motociclisti si sono dati da fare e l’astinenza di queste settimane dalla moto ha causato troppe distrazioni alla guida, facendo fioccare le multe.
Multe da Guinness: quando la passione supera i limiti (di legge)
Eccesso di velocità
Sono state addirittura 43 le multe fatte a Trieste in quest’ultima settimana, la maggior parte per eccesso di velocità. Qualcuno non ha dato alcun peso ai limiti imposti, come il ducatista che è sfrecciato in via Flavia - con limite fissato a 50 km/h - a 161 km/h. Il motociclista, cittadino italiano ma residente all’estero, si è visto ritirare la patente. Ma ci sono altri centauri che hanno dato prova della velocità delle loro moto. In via Carnaro, un uomo su una Honda CBR ha commesso non una, bensì due violazioni: prima ha superato il limite di velocità (andava a 134 km/h) e poi ha fatto un sorpasso in galleria. La lista chiaramente non è conclusa, ma questi due esempi ci sembrano sufficienti per sottolineare che la riacquistata “libertà” dovrebbe far riflettere sulle cose importanti e non, al contrario, infrangere le regole.
La moto, forse la forma di distanziamento sociale più pura che c’è