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Motori benzina: UK anticipa lo stop di 5 anni, escluse le moto

Non solo Brexit. Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato durante la presentazione di Cop26, la conferenza Onu sul clima a presidenza del Regno Unito che si terrà il prossimo novembre a Glasgow, l'intenzione di anticipare al 2035 lo stop alla vendita dei veicoli con motorizzazioni benzina, diesel e ibrida. Al momento, la deadline è fissata al 2040 con l'obiettivo di raggiungere l'obiettivo delle emissioni zero entro il 2050.

Dopo aver condotto la Gran Bretagna fuori dalla UE, Johnson vuole, dunque, mettersi in prima linea anche in tema di politiche ambientali. Per questo motivo, nella conferenza stampa odierna, il premier ha sollecitato altri paesi ad anticipare i tempi sul divieto di commercializzazione dei veicoli a combustione tradizionale, ritenendo il 2020 un anno fondamentale per dare una svolta decisa alle iniziative da intraprendere, a livello planetario, sul contenimento del riscaldamento globale.

Moto, ritardi nella conversione all'elettrico

Alle dichiarazioni di Johnson è seguita l'immediata replica dell’SMMT, l'associazione dei produttori e commercianti di automobili  britannica che ha espresso preoccupazione per la possibile scelta del Governo britannico di anticipare i tempi della transizione verso l'elettrico, ipotesi che, inevitabilmente, richiederà massicci investimenti industriali.

Preoccupazioni che possono essere condivise anche dal settore moto, per il quale il processo di conversione all'elettrico è davvero in fase embrionale. Benché, infatti, la quota di auto elettriche vendute sia ancora molto bassa rispetto a quelle a combustione tradizionale, le case automobilistiche hanno compiuto e stanno compiendo passi da gigante nello sviluppo dei motori a zero emissioni con la creazione di nuovi modelli o l'adattamento alla nuova motorizzazione di alcuni di quelli già esistenti.

Non può dirsi altrettanto per le moto. Al momento la quota di motociclette elettriche sul mercato è assai ridotta. Se si esclude la presenza di costruttori come Energica e Zero Motorcycles impegnati esclusivamente nella produzione di veicoli elettrici e la scelta di Harley Davidson di produrre la Livewire la prima moto elettrica di gamma, le altre case produttrici ancora arrancano nella conversione verso l'elettrico. Per questo motivo, però, per le moto si farà una eccezione, con il divieto che dovrebbe arrivare più avanti, dato il minore impatto sulle emissioni, anche in considerazione di un parco circolante inferiore di 24 volte rispetto alle 4 ruote.

Se BMW ha presentato lo scorso giugno la Vision DC Roadster la cui uscita dovrebbe essere prevista nel 2021 , Honda e Yamaha non hanno ancora annunciato piani e strategie per l'elettrificazione di gamma o la produzione di nuovi modelli dotati della nuova propulsione. Inoltre, va anche considerato il fatto che fin quando la tecnologia non sarà diffusa con una conseguente concorrenza sul mercato, i prezzi delle moto elettriche saranno sostanzialmente più alti, rispetto a quelli dei modelli alimentati a carburante con l'ulteriore problematicità relativa alle infrastrutture di ricarica ancora carenti.

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