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Moto Guzzi Veloce, la café racer che nasce da un sogno

© @dreamermotorcycle via Instagram

Sarà stata la poca distanza tra Mandello del Lario e Varese a fare appassionare così tanto Massimo Carracino a Moto Guzzi? Massimo è fisioterapista e osteopata, vive a Varese, appunto, ma ha sempre coltivato un grande sogno: costruire la moto perfetta, perfetta per lui ovviamente. La base è una Moto Guzzi Bellagio, che ora (dopo quattro anni di lavori) è diventata una café racer e ha preso il nome di Moto Guzzi Veloce.

Gli interventi

Un progetto assolutamente personale, ma non per questo meno curato e dettagliato. La Bellagio aveva dalla sua il classico telaio Tonti, che non è stato assolutamente modificato, anzi. È stato il punto di partenza per costruire il resto del design. Per farlo, Massimo Carracino ha buttato giù un disegno, ma si è rivolto a dei professionisti del settore, i fratelli Gianfranco e Vittoriano Guareschi di Parma, specialisti proprio nella trasformazione di Moto Guzzi. Il V-Twin raffreddato ad aria da 936 cc originale è stato potenziato dai due fratelli, ora ha un cilindrata di 1.105 cc (ed è passato da 75 a 101,2 CV!), che sono poi intervenuti aggiungendo nuovi pistoni, alberi a camme da competizione, testate lucidate, aspirazione, valvole e un nuovo sistema di lubrificazione. Di nuovo c’è anche il sistema di scarico, realizzato su misura in titanio, e una frizione rinforzata. Si aggiungono alla lista la forcella regolabile Öhlins, l’impianto frenante Brembo e le ruote a raggi da 18” all’anteriore e 17” al posteriore che montano pneumatici Pirelli.

Tra i partecipanti al progetto anche Fabio Montanari, un artista nella lavorazione dei metalli che ha collaborato con Cagiva e Ducati. Seguendo i disegni di Massimo, ha realizzato a mano il nuovo corpo della Moto Guzzi Veloce, in alluminio aeronautico da 2 mm di spessore. E poi via via sono arrivate le altre componenti, dal serbatoio al copriruota anteriore. Tutto coerente e perfetto da unire al telaio originale. Infine è stata aggiunta la sella, realizzata dall’esperto Luca Ronzoni: una monoposto dal look sportivo, ma non troppo.

Infine, un tocco di modernità. Troviamo il display a colori TFT e l’elegante faro rotondo a Led. Alla livrea ci ha pensato Remo Lana di Varese: nera e oro.

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