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Una meteora chiamata Sansone: lo scooter Moto Guzzi

Siamo all’inizio del nuovo millennio quando, al Motorshow di Bologna nel 2000 e all'Intermot di Monaco di Baviera nel 2001, fa il suo debutto il prototipo Sansone, nato a Torino da Beestudio e Design Service Network, sulla meccanica della Moto Guzzi Nevada 750, ma realizzato in Giappone presso White House. Un lavoro che ha portato al totale smantellamento del modello originale per realizzare un esemplare nuovo, ispirato sia alla Casa italiana che agli anni ’50: insomma, circa vent'anni fa c'era un scooter Guzzi in giro, eppure quasi nessuno se lo ricorda.

Le caratteristiche del Sansone

Ma com'è fatto? E quali sono le sue caratteristiche? Al centro di tutto c’è il motore a 'V' Moto Guzzi e la tradizionale trasmissione a cardano, il tutto avvolto da un design da maxi scooter, unendo sportivo ed elegante, e con l’obiettivo di rappresentare un buon alleato sia nella guida urbana che nei viaggi fuori città. Linee pulite, superfici muscolose, che accolgono nella coda lo spazio per un bauletto che può ospitare due caschi integrali; il serbatoio si trova sotto la sella, in posizione anteriore rispetto alla ruota posteriore, così da abbassare il baricentro e migliorare l’agilità soprattutto nel traffico urbano. Infine, gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti da una telecamera le cui immagini sono visibili sul monitor integrato nel cruscotto.

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