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Andare in moto con 40 gradi: chi ce lo fa fare?

Questo articolo non è una critica o un'accusa nei confronti di chi utilizza la moto con temperature estreme (dopotutto ognuno fa ciò che gli pare), ma è piuttosto una presa di coscienza sulla natura del motociclista, che per vivere la sua passione e passare uno dei più bei periodi dell'anno in sella, non si fa problemi a scendere a compromessi e accettare le temperature elevatissime di queste settimane.

I motociclisti sono un po' masochisti

E' controintuitivo pensare di vestirsi di tutto punto con giacche, paraschiena, pantaloni tecnici, guanti e casco mentre sui cofani delle auto si potrebbero cuocere le uova. I comfort a cui siamo abituati ogni giorno - tra aria condizionata e comodi spostamenti - ci mettono ogni volta davanti un'alternativa più sensata per le nostre ferie, ma noi imperterriti scegliamo di essere umidicci e accaldati un'estate dopo l'altra.

La voglia di salire in moto è davvero così tanta da farci sopportare questa "tortura" o certe volte sarebbe meglio fare un passo indietro e organizzarsi diversamente? Per molti motociclisti questa domanda (logica per chi la moto non la conosce) potrebbe essere del tutto sbagliata, dato che di base il motociclista mette da parte le comodità in maniera automatica. La moto non è un mezzo confortevole, e questo è chiaro per tutti. C'è chi interiorizza il concetto e diventa motociclista e chi invece sceglie la strada opposta.