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La Francia vieta la pubblicità ingannevole dei veicoli elettrici

In Francia i produttori di veicoli elettrici dovranno prestare maggiore attenzione alle loro dichiarazioni sulle emissioni di anidride carbonica. Una nuova legge infatti vieta loro di dichiarare che un veicolo è "neutrale" dal punto di vista delle emissioni dal momento in cui per produrlo e ricaricarlo il processo non è così ecologico.

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La nuova norma

Molti produttori di veicoli elettrici beneficiano dei programmi governativi che offrono ai clienti incentivi e riduzioni, oltre ad accessi speciali come corsie per il carpooling e zone a basse emissioni. Tuttavia, molti di questi mezzi non sono in grado di rispettare il parametro "emissioni zero", poiché durante i processi estrattivi e produttivi vengono emesse comunque delle quantità di CO2, così come la ricarica dei veicoli elettrici non attinge esclusivamente a fonti elettriche.

La nuova legge francese prende di mira le pratiche pubblicitarie adottate da molti marchi di mobilità elettrica, che non potranno più affermare che un veicolo è neutrale dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica se non forniscono al pubblico anche un rapporto sulle emissioni di gas serra (dirette e indirette). Inoltre, l'azienda dovrà dichiarare come ha evitato, ridotto e compensato le emissioni di anidride carbonica, oltre ai metodi di compensazione dei gas serra residui.

Se un produttore continuasse a utilizzare dichiarazioni ingannevoli, le autorità potrebbero multarlo fino a 100mila euro ai sensi dell'articolo L229-69. In caso di citazione per non conformità, l'azienda ha un mese di tempo per dimostrare le sue affermazioni.

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